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Racconti Erotici Etero

L’incontro

By 12 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano passati ormai tre mesi dalla notte in cui avevamo conosciuto e perso Simone, quella fantastica notte ci aveva rivelato la nostra vera sessualità eravamo due bisex attivi, io e Stefano avevamo continuato le nostre scorribande nei vari locali per cercare qualche nuova avventura ma nulla che potesse darci una forte scossa, Inutilmente avevamo cercato Simone. Ma una mattina mentre andavo a lavoro accalcato nella metro vedo un ragazzo con le stesse sembianze di Simone, chiaramente non era lui ma aveva i suoi stessi tratti somatici, di riflesso iniziai a guardarlo, il volto senza peluria sembrava più giovane di quanto magari potesse essere, avevo già sbagliato la previsione con Simone, la mia insistenza viene notata dal ragazzo il quale inizia a ricambiare lo sguardo, non sembra ne dispiaciuto ne turbato, in pochi secondi decido di lanciarmi in un tentativo, Fingendo di prepararmi alla fermata di discesa guardandolo mi avvicino a lui, vestito normalmente, si capiva che non era uno sbandato, aveva uno zaino di tipo scolastico il che mi faceva presupporre che andasse ancora a scuola, mi ritrovai a chiedermi se avessi preso una brutta strada, iniziavano a piacermi gli uomini? Ma certamente non mi dispiaceva la loro compagnia, la metro freno all’improvviso e bruscamente, il ragazzo perse l’equilibrio e nel tentativo di restare in piedi mi urto, certamente era un segno del destino, mi fisso negli occhi e con una voce giovanile con accento asiatico Mi scusi signore, Tranquillo non è successo nulla! Risposi, ora era li a fianco a me,sentivo un profumo dolce sicuramente era il suo mi inebriava, poi all’improvviso Mi scusi di nuovo ma la fermata di Lepanto è distante? Chiaramente era un messaggio, le fermate sono scritte su ogni porta, Si manca ancora una quindicina di minuti. Grazie! La voce era melodiosa, iniziai a guardarlo e notai che come simone era ben proporzionato altezza fianchi. Salirono altre persone e la calca ci spingeva ancora di più uno contro l’altro, il ragazzo si girò e mi diede le spalle, li per li pensai che non volesse più essere importunato dai miei sguardi, in fondo per quale motivo lo stavo fissando? Mentre mi saliva al naso il suo profumo, sentii quasi chiaramente un attaccamento del suo corpo al mio, mi venne in mente quando nella doccia Simone si accoccolo al mio petto, si portò lo zaino sul fianco e fece aderire il suo corpo al mio ,mi decisi a fare la prova del nove, se veramente si stava accoccolando sarebbe rimasto fermo, portai la mia mano libera dalla tasca dove la tenevo al mio pube, ma il palmo era rivolto all’esterno, Una frenata un attimo di spostamento e la mia mano aderiva al suo culo, era inequivocabile doveva sentire che lo stavo tastando, di riflesso lo sentii spingere indietro, la mia eccitazione iniziava a esplodere, spostai la mano e lui si riappoggio a me ma questa volta sentiva sicuramente il mio cazzo gonfio sulla sua schiena, Lepanto era vicina, sentii la sua mano che si inseriva tra di noi, il mio respiro fra i suoi capelli il mio cazzo gonfio la mente stava esplodendo fra ricordi controllo e pensieri vari, una stretta !!! la sua mano stava stringendo il mio cazzo mi stava toccando, poi improvvisamente si staccò e si girò su se stesso, mi guardò, Senta scusi se la disturbo ma in questa città non conosco nessuno e purtroppo non so leggere l’italiano, mi saprebbe indicare come arrivare in questa via? Non era possibile mi stava dando un aggancio, o ero io che fraintendevo? Ormai ero partito per la tangente, se ti va ti posso accompagnare io. Magari!! Sarebbe bellissimo grazie! Vedrà che saprò ringraziarla, Dicendo così questa volta poggio senza ritegno la mano sul mio cazzo, ormai teso all’inverosimile, nessuno poteva accorgersi di noi, Due fermate e saremmo scesi . Stavo perdendo il senno, spudoratamente gli parlai ,Se si gira potrà scendere più facilmente! A va bene grazie! Mi trovai di nuovo il suo corpo attaccato al mio corpo la sua mano ancora fra di noi, il suo profumo mi stava ubriacando altri tre minuti e sarei venuto nei pantaloni. Finalmente la fermata di Lepanto, per evitare un’altra esperienza come Simone lo presi per mano e gli dissi seguimi, scendemmo tenendoci per mano, la sua mano era morbida e setosa, scesi dal treno rimanemmo a camminare piano sulla banchina, Piacere Luca dissi rispose piacere Riji per gli amici Riki. Volli subito togliermi un forte dubbio, Quanti anni hai Riky? Diciotto e sei mesi per l’esattezza, sono qui per lavoro , almeno spero, e tu? Io ne ho 22 , iniziammo a camminare per arrivare all’indirizzo che mi aveva detto, ma mi volli fermare in un Bar a prendere qualcosa, ci sedemmo e feci portare due caffè, Come hai trovato lavoro qui sei stato fortunato! Si sai c’è un amico che vive qui che quando è venuto in vacanza nel mio paese mi ha conosciuto , mi ha insegnato molte cose e abitudini che avete qui in italia, per simpatizzare ho toccato li dove ho toccato te, ma non aveva i pantaloni solo il costume, abbiamo fatto tanti giochi insieme e ci siamo divertiti , e mi ha detto che mi avrebbe trovato lavoro, appena fossi diventato maggiorenne, quindi appena ho fatto 18 anni sono venuto subito, sai da noi la povertà è tanta, mi ha detto che mi aspetta a questo indirizzo, era li vicino, ha detto che mi porta sul posto di lavoro e poi giocheremo di nuovo come abbiamo fatto nel mio paese , sai lo ha più piccolo del tuo , e se dovessi ringraziarti tu mi faresti un pò male male , ma dopo se ti va vorrei ringraziarti come mi ha insegnato lui.! E come se posso saperlo?! Mi metto in ginocchio e te lo lecco come se fosse un gelato! A quel punto mi venne un dubbio, ma tu sai come si chiama questa persona? Si Si Marco! E di cognome? Feci io non lo so l’ho sempre chiamato Marco, e dimmi a che numero lo chiami? A un cellulare, Ma perche tutte queste domande? Riky inizio a guardarmi un pò perplesso, e io gli spiegai il perché, sai molti delinquenti attirano giovani ragazzi e poi li schiavizzano, Lui capii cosa dicevo, E come posso fare per sapere se è così? Guarda facciamo una cosa ci avviciniamo alla zona se lui è li ti starà sicuramente aspettando, e senza farci vedere gli facciamo uno scherzo, se è una persona onesta lo vedremo, Entrai nel bar presi il telefono e chiamai la polizia, gli dissi che avevo visto un movimento strano tra uomini e ragazzi asiatici, e gli indicai il posto. Uscii e ci avviammo verso quell’indirizzo, la polizia sembrava si fosse sincronizzata, Riky mi indicò l’uomo io lo fermi e quando la polizia rallènto l’uomo iniziò a fuggire, Lo vedi Riky? Scappa, era una trappola! Il Ragazzo si mise a piangere.E ora cosa faccio? Non so cosa fare e dove andare qui non conosco nessuno, il volto si rattristo con un a smorfia di disperazione, Dai vedrai che troveremo una sistemazione, per qualche giorno potresti venire da noi, siamo due amici che abitiamo da soli e c’è un letto libero. Pareva gli avessi ridato la speranza, il volto torno ad essere solare, capii che il tizio gli aveva dato false informazioni sulle abitudini degli Italiani facendogli credere cose non vere, me ne sarei accertato in seguito. Chiamai Stefano e gli dissi che avrei portato un amico per qualche giorno , e che si fidasse, come al solito Stefano non fece nessun problema, Andammo verso casa dove saremmo rimasti soli per molte ore , Stefano aveva una lunga e sarebbe rientrato solo dopo le 8 di sera. Riprendemmo la metro in direzione opposta, era sempre il solito carnaio pieno ma oggi mi faceva comodo, entrammo e mi misi alla fine del vagone dove avrei potuto appoggiarmi alla parete , Riky lo feci mettere di fronte a me ed eravamo letteralmente a contatto corpo contro corpo, il mio cazzo cominciò a gonfiarsi, Riky deve averlo sentito perche alzo di nuovo una mano e inizio a toccarlo, mi guardava negli occhi mentre lo faceva e il suo volto assumeva sembianze femminili tanto era dolce, ero il procinto di venire, lo feci smettere e lo feci girare ma non resistetti a tastare il suo culo, era sodo e perfetto , sentii la sua mano che prese la mia e mi guido le dita, voleva che spingessi il mio medio tra i suoi glutei per quanto fosse possibile, e iniziò a muoversi. Non potevo crederci fermai la mia mano per evitare di farci sesso sulla metro. Dopo una mezzoretta arrivammo a casa, era un appartamento all’ultimo piano di una palazzina in un quartiere popolare, nulla di eclatante ma abbastanza grande, io e Stefano abitavamo li da quando con Stefano eravamo entrati in sintonia con la sua sedia che a volte lo accompagnava e a volte ci accompagnava facendoci entrare in gratuitamente. Ricky poso lo zaino a terra , iniziò a girare un po per casa, io gli indicai il letto dove si sarebbe stabilito per il tempo della sua permanenza, poi vide la mia stanza con il lettone e con tanta semplicità disse Un letto tutto mio, a casa mia dormiamo tutti su un unico letto grande come il tuo, solo con Marco ho dormito in due su un lettone come il tuo, Scordati quel nome dammi retta, ma curioso ed eccitato chiesi, e cosa facevate sul lettone, lui mi insegnava come usate ringraziare qui in Italia, ti va di farmelo vedere cosa ti ha insegnato? Non resistetti approfittai della sua ingenuità ma in ogni caso non era di certo violenza, dovevo sapere prima che Stefano arrivasse, Riky si avvicinò e mi spinse sul lettone, mi slaccio la cinta dei pantaloni, e me li sfilò dopo avermi tolto le scarpe e le calze, rimasi in mutande con il cazzo gonfio, Lo sai che è proprio grande? Mi prometti che non mi farai male quando ti ringrazierò? Continuavo a non capire ma andai avanti, Tranquillo non ti faro mai male. A quel punto si sdraiò a fianco a me con la faccia all’altezza del mio cazzo lo tirò fuori e iniziò a segarlo un po , poi lo vidi con la lingua inizio a leccarlo davvero come un gelato, le sensazioni che stavo percependo e l’eccitazione della situazione mi fecero un brutto scherzo , in pochi attimi iniziai a sborrare, Riky non sembrò meravigliato ma mise immediatamente la bocca sulla cappella cercando di farla entrare io continuavo a venire nella sua bocca, lo vedevo tutto rosso in volto , poi stacco la bocca e ingoiò tutto, Ti è piaciuto il primo ringraziamento? E’ stato magnifico sei stato bravissimo, mentre parlavo la sua lingua aveva ripreso a leccare e pulire il mio cazzo, pochi minuti dopo ero di nuovo in erezione, Riky a quel punto mi disse ora aspetta un attimo, si spoglio completamente nudo, era una bambolina, se avesse avuto i capelli lunghi di spalle poteva sembrare una ragazza, il culo perfetto completa assenza di peli, il suo cazzo era piccolo, forse ancora non perfettamente sviluppato, ma non dava segni di eccitazione, apri la borsa prese un vasetto e capii che era crema, la spalmo sulla mia cappella , sentii una sensazione incredibile, tutti i terminali nervosi erano in fermento una sensazione tra il caldo e l’estremo freddo , Riky prese a segarmi per spalmare bene la crema, poi mi porse il vasetto, Ora preparami tu, si mise a carponi vicino a me quel culetto dava l’impressione di una ragazza , presi un po di crema e la posai sul suo ano, lo sentii morbido e delicato non feci sforzo per entrare con un dito, ma lui lo sentii fremere, si chino completamente e e inizio a spingere il suo culo verso il mio dito, facendo un movimento di avanti e indietro, io restai fermo, poi si fermo per un istante e io spinsi completamente tutto il dito dentro, Haiiii, mi ha fatto un pò male, ma non fermarti, mi piace si mi piace tanto, tirai fuori il dito presi altra crema e tornai a spingere questa volta due dita, Riky iniziò a spingere il suo ano si allargava dolcemente e le due dita iniziarono a sparire dentro di lui, quando furono per metà dentro vidi che si stava masturbando, Ti pice ? gli chiesi , Siiiiiii mi piace dai per favore continua, mossi le dita dentro e fuori ma ogni volta spingevo un po più dentro, fino a quando non furono tutte dentro, mossi all’interno e un attimo dopo Riky venne , io tolsi le dita e lui starvolto dall’orgasmo appena avuto mi fece mettere a pancia su prese il mio cazzo e si puntò la cappella sul suo piccolo ano, La mia cappella è più grande di due dita, infatti stette molto tempo fermo per far si che entrasse, ad un tratto sentii che avevo varcato l’anello anale, lo guardai ed aveva l’espressione dolorante e sudava freddo, Ti faccio male? Si molto ma voglio ringraziarti, si alzo e si sfilò il cazzo dal culo, si mise di nuovo a carponi, mi misi dietro di lui , puntai la cappella sull’ano ancora un po dilatata e iniziai a spingere , il suo volto nel materasso e le sue mani afferrarono i miei fianchi, io spingevo ma era lui a decidere quando. Mi sentii tirare e allora affondai, la cappella era di nuovo dentro, mi stavo godendo quello spettacolo e quella penetrazione che a tutti gli effetti era uno sverginamento del suo culo, mi fece riuscire e mi ritirò di nuovo verso di lui, diedi un colpo ed entrai ancora di più di prima, era un gusto incredibile sentire quel culo cedere e lui che guidava, poi cedette ancora un po ed entrai per metà dentro di lui, urlo nel materasso e afferro il lenzuolo con i pugni chiusi, gli stavo facendo male mi fermai e iniziai a tornare indietro ma quando ero a metà mi sentii afferrare e tirare di nuovo dentro, SIIIIIIi dai fino a qui resisto e mi piaceeeeeee. Lo afferrai per i fianchi e iniziai a fotterlo con dolcezza, ogni tanto una spintarella più pesante, e un po più dentro, bastarono pochi minuti dentro quel culo a farmi esplodere, venni dentro Rily un fiume di sborra, lui gemeva di piacere, ci stendemmo sul letto io ero ancora dentro di lui , il sangue defluiva e il mio cazzo sguscio fuori , Riky si girò, Mi dispiace di non averti ringraziato per bene, ma vedrai che ce la farò. Presi al volo l’argomento, Riky, in italia questo non è un ringraziamento, è un atto sessuale, a me fa piacere farlo come vedo anche a te ma non lo devi fare per ringraziamento ma solo se ti va e se ti piace! Riky mi guardò Non ti è piaciuto? Ma si ch emi è piaciuto, ti ho riempito di sborra il culo, questo significa che mi è piaciuto, ma vorrei che lo fai se ti va di farlo, mi hai capito? Si ho capito! Detto questo mi prese di nuovo il cazzo in bocca e lo iniziò a leccare. Allora ti piace proprio fare questi giochi! Dissi con tono scherzoso, Si mi piace davvero e voglio farlo ancora se ti va. Non aspettavo altro, lo portai a fare una doccia entrammo insieme nella cabina e iniziai a far scorrere l’acqua calda, tutti e due nudi le sue mani sul mio cazzo io lo girai e presa la saponetta iniziai a insaponarlo , lo feci appoggiare a me passai le mani sul suo corpo, quando arrivai al suo cazzo lo trovai in erezione ma era di dimensioni piccole , gli passai la mano sopra e poi continuai il mio di cazzo era tornato quasi duro, lo staccai da me lo appoggiai alla parete e iniziai alavargli il culo , stava ancora uscendo il mio sperma, infilai un dito dentro ed entro senza fatica , lo sciacquai tutto e diedi a lui la saponetta, mi iniziò ad insaponare sentii il suo cazzetto che spingeva sul mio corpo poi le sue mani sul mio cazzo, lo insapono brevemente , poi mi sposto come avevo fatto con lui , speravo accadesse quello che è accaduto , spinse un suo dito nel mio culo, una sensazione indescrivibile una scossa di adrenalina e ormoni il cazzo teso e il suo dito ancora li, Dai Riky muovilo, inizio a muoverlo dentro e fuori, per un po’ io sentendo che ero in procinto di una nuova sborrata lo fermai, lo asciugai lo riportai sul letto e gli chiese se voleva fare di nuovo sesso, lui non rispose , mi fece sdraiare e si sedette sul mio cazzo, lo puntò di nuovo sul suo ano ma questa volta entro più facilmente, la metà di prima era entrata con una certa facilità, poi arrivo al punto critico, iniziò a farsi andare dentro e fuori il cazzo io ero completamente in sua balia, poi improvvisamente sentii il suo peso e un forte dolore alla cappella, Si era lasciato cadere di peso, il labbro era stretto fra i suoi denti il dolore sicuramente era molto ma il mio cazzo che stava pulsando ere tutto dentro di lui. Passarono alcuni attimi di immobilismo completo poi si sdraio sul mio torace, mi ha fatto malissimo, le sue mani sul torace proprio come per accarezzarmi , sentivo il suo ano strtto sul mio cazzo, sudava freddo, poi lentamente si alzo e si rimise seduto, aveva tutto il mio cazzo dentro, mosse il bacino piano piano poi sempre più fino a iniziare a salire e scendere insalita piano a scendere si lasciava andare, una sensazione di potere si impossesso improvvisamente di me lo girai lo misi a pancia sotto e iniziai a fare su e giù ormai non potevo farlo soffrire, sentii che iniziava a rilassarsi, ppoi alcuni mugolii prima di dolore poi iniziava a sembrare piacere, ormai scivolavo con facilità, visdi la crema e ne passai un po sul fusto del cazzo, pochi secondi e scivolavo molto meglio, SSSSSSSSSSSSSiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii dai Luca dai daiiiiiiiiiii. Il culo vibrava come se volesse mungermi i suoi spasmi muscolari mi massaggiavano il cazzo in maniera indescrivibile, lo feci mettere alla pecorina e iniziai a sbatterlo ormai il peggio era passato, durò alcuni minuti in cui Riky ripeteva il mio nome poi sentii che stavo di nuovo venendo sfilai il cazzo lo feci girare a pancia su e lui capito cosa stava succedendo apri la bocca si avvicinò e prese completamente la sborrata in bocca. Prese a leccarlo per non perdere nulla, alla fine ci sdraiammo sul lettone, Ti è piaciutò? Mi chiese Si è stato bellissimo, Ma ti ho fatto male? No tu no sono stato io a farmi male ma mi è piaciuto, e lo voglio rifare appena è possibile. Mi addormentai con lui accoccolato sul petto.

Continua

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