Come al solito ho scordato di comprare il latte!!
Da quando vivo da solo sono più le volte che mi tocca andare a fare colazione al bar di e quelle che faccio colazione a casa, eppure costerebbe assai meno.
Per fortuna il super sotto casa è aperto fino a tardi e forse sono ancora in tempo.
Nel bancone c’è ne ancora un litro, lo prendo cerco un altro paio di cose poi mi reco alla cassa.
Fin da ragazzino, quando andavo a fare la spesa con mia madre, ho sempre avuto la regola di scegliere la cassa con la cassiera più carina anche se questo comportava una fila magari più lunga.
Ligio a questo principio anche questa volta mi sono messo in coda alla cassa dove lavorava una ragazza veramente molto carina, mora, capelli corti tipo ‘Valentina’, un bel viso ed un sorriso cordiale, il fisico, purtroppo nascosto dal grembiule, doveva comunque essere sodo e proporzionato.
Quando fu il mio turno le sorrisi e lei rispose con un sorriso ancor più luminoso poi abbassò lo sguardo arrossendo.
Al momento di pagare mi chiese se avevo della moneta, cercai nel portamonete e tirai fuori 20 cent, glieli porsi e lei allungò la mano, proprio in quell’istante una leggera scarica di elettricità scoppiò tra noi producendo una piccola scintilla azzurrina.
Lasciai immediatamente la moneta ritraendo la mano mentre lei faceva altrettanto.
‘Porc’..’ imprecai
‘Aiah’ esclamò lei.
Ci guardammo in faccia e scoppiammo entrambi in una sonora risata.
‘Mi scusi’ le dissi
‘Di nulla’sono questi grembiuli sintetici’elettricità statica’
‘Sicuramente ma”vorrei scusarmi con lei invitandola a cena’.è libera dopo il lavoro?’
‘Liberissima’ rispose con entusiasmo ‘Cioè’.grazie accetto volentieri’ si corresse.
‘Allora la passo a prendere più tardi’.a che ora smonta?’
‘Ancora un quarto d’ora e sono libera’
‘Perfetto”l’aspetto’..’
‘Elisabetta’Betty per gli amici’
‘Piacere Lorenzo’..a più tardi’ le dissi allontanandomi.
Tornai a casa in fretta avevo pochissimo tempo per prepararmi, doccia veloce, barba, camicia pulita e pantaloni di tintoria, uno sguardo allo specchio, non male.
Mazzolino di fiori dal fiorista all’angolo, sono un inguaribile romantico, e sono davanti all’uscita dei dipendenti del super.
Escono alcune commesse che mi guardano mi sorridono poi bisbigliano tra loro e ridacchiano.
Speriamo di non aver preso un granchio!!!
Altro che granchio, quella che esce dalla porta è una sirena, un metro e sessantacinque di donna con minigonna e sandali col tacco a spillo, maglioncino di cotone con scollo a v sotto cui si indovinano due belle tettine senza reggiseno.
Appena mi vede gli si illumina il volto e sorride poi si avvicina baciandomi teneramente sulla guancia.
‘Ciao Lorenzo’
‘Ciao Betty”’.sei bellissima! Preferenze sul ristorante?’
‘Mi fido” rispose sorridendo
Optai per il ristorante di un amico molto intimo e con buona cucina.
Betty mi raccontò un po’ della sua vita ed io feci altrettanto con molta sincerità.
Alla fine della serata l’accompagnai a casa.
‘Grazie Lorenzo’.sono stata molto bene”’.ti andrebbe di salire da me”abito sola!!’
Mi disse quando fummo sotto il portone di casa sua.
Inutile dire che accettai con entusiasmo.
Neppure il tempo di entrare che l’abbracciai e la baciai, lei rispose al bacio con trasporto portando la sua mano sulla mia nuca.
Sentivo il suo corpo morbido aderire al mio, il suo seno turgido premere contro il mio petto, il suo ventre che strusciava sulla mia erezione.
Ci baciammo a lungo mentre le mani correvano ad esplorare i nostri corpi frementi.
Ci spogliammo a vicenda lentamente assaporando ogni attimo, baciando ogni centimetro di pelle, i suoi capezzoli duri come l’acciaio calamitarono le mie labbra e la mia lingua strappandole gemiti e sospiri.
La feci sdraiare sul divano e scesi tra le sue cosce baciandone l’interno per poi avvicinarmi sempre più alla sua figa bagnata abbeverandomi alla sua fonte di vita.
L’orgasmo la travolse squassandola, mi strinse la testa tra le gambe togliendomi quasi il respiro, poi a sua volta volle regalarmi la gioia della sua bocca.
Presi il suo posto sul divano mentre lei si inginocchiava ai miei piedi, tenendomi l’asta con una mano cominciò a leccarmi le palle per poi risalire lungo il fusto ed imboccare la cappella.
Iniziò a succhiare, mentre mi masturbava lentamente, cercando di ingoiarne il più possibile ad ogni affondo.
Quando le venni in bocca, senza smettere di mungermi, inghiottì tutto gustandone il sapore.
Mantenne intatta la mia erezione poi ad un tratto mi salì sopra infilandosi il cazzo nella figa, lentamente fino a che sentii il suo culo appoggiarsi sulle mie cosce.
Le ero tutto dentro e quindi cominciai a muovermi su e giù mentre lei roteava il bacino venendo incontro ai miei colpi.
La presi tra le braccia attirandola al petto poi con uno sforzo poderoso la ribaltai sul divano senza uscire dalla sua figa e ricominciai a scoparla con un ritmo cadenzato, profondo, lento e veloce, veloce poi lento fino a che esplodemmo entrambi in un orgasmo simultaneo.
Un anno dopo Betty era mia moglie.
Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?