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Racconti di Dominazione

realizzare le proprie fantasie

By 4 Settembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao mi chiamo Marta, ho 21 anni e dopo anni passati a leggere racconti e vedere video bdsm mi sono decisa a provare. Questa è la mia storia, quasi tutto quello che scriverò è realmente accaduto. ‘ ‘ Finalmente quella sera mi decisi, cercai una chat bdsm e cominciai a parlare con dei possibili master. Da subito uno in particolare attirò la mia attenzione, era un ragazzo sui trenta con già anni di esperienza alle spAlle. Ci scambiammo l email e continuammo a parlare x ore, mi chiese delle mie fantasie, di quello che volevo provare, della mia vita sessuale.. Io ero eccitatissima e mentre ci scrivevamo non potevo fare a meno di toccArmi. Dopo un paio di giorni passati a ‘parlare fissammo un incontro x un caffè il lunedì successivo. Il weekend passo velocemente mentre continuavamo a scriverci.. Mi disse che mi avrebbe chiamato cagna e ‘che all incontro mi sarei dovuta presentare con una molletta attaccata alla borsa e gli avrei dovuto leccare la mAno in segno di sottomissione. Il giorno ‘dell incontro mi vidi prima con unz mia amica.. Lei parlava parlava ma io ero con la testa da un altro parte, non riuscivo a non pensare che a breve avrei incontrato Lui.. La salutai e mi diressi al luogo dell incontro che Lui aveva scelto.. Quando arrivai lui era già li ad aspettarmi.. Appena lo vidi sentii il cuore che mi palpitava incredibilmente, timidamente mi avvicinai e mi presentai con la voce tremolante. Lui mi accolse con un bellissimo sorriso e disse ” ciao cagna” a quel punto avevo un lago fra le gambe..presi la sua mAno e la avvicinai al mio viso, tirai fuori la lingua e gliela leccai come lui mi aveva chiesto.. il mio imbarazzo era più che evidente e lui ‘per mettermi a mio agio cominciò a parlare del più e del meno, dopo qualche minuto iniziammo a parlare di bdsm, di quello che lui pretendeva dalle sue schiave, le sue esperienze ecc. “Sono molti anni che frequento questo mondo, ho avuto molte schiave ma nessuna che mi abbia veramente soddisfatto.. Io sono molto esigente, pretendo di sapere ogni cosa che fa la schiava, voglio che mi chieda il permesso per tutto anche solo x andare in bagno, ogni vestito che indossa deve essere approvato da me, la sua vita deve essere nelle mie mani” Sentendo quelle parole un certo senso di agitazione si faceva strada dentro di me, ma fu subito scacciato fuori dal eccitazione che cresceva sempre più ogni attimo che passava. ” in media le mie schiave resistono una settimAna.. Prima di poter considerare una qualsiasi cagna come una mia schiava c è un iniziazione e al termine di questa decido di accettarla o meno.. Cmq in genere si trovano solo tante troiette a cui piace tanto chiacchierare e nient altro.” Nel frattempo arrivammo alla sua macchina, mi invito a salire e io forse con un Po di incoscienza accettai.. Accese la macchina e partimmo. “ora mettimi la mano sul cazzo e non la togliere fino a che non arriviamo..” Allungai la mano con timidezza e non la tolsi più Cino a che non arrivammo.. Io in tutto ciò non facevo altro che annuire o balbettare qualcosa. Mi porto in un zona un Po isolata lungo una strada, continuammo a parlare x tutto il tragitto e dare del lei x , e era davvero difficile.. Mi dovevo correggere in continuazione.. “allora cagna vuoi provare qualcosa?? Altrimenti come fai a capire se sei veramente così??” “be.. Io nn so se me la sento.. Ero venuta qui solo per conoscerti.. Scusi!! Per conoscerla..” Ero paonazza e continuavo a muovermi senza darmi pace “ora rilassati.. Si vede che vuoi provare, si sente che sei eccitata.. Adesso fammi vedere le tue tette, voglio sentire la tua resistenza..” Tirai fuori il seno dalla maglietta e lui cominciò a toccarmi, prese il capezzolo fra le dita e cominciò ‘a tirare e stringere con forza.. Era una sensazione bellissima provare quel sottile dolore, né volevo ancora e lui non smetteva di tirare.. La cosa andò avanti una ventina di secondi fino a che non resistetti più e dovetti dirgli di smettere.. “bene hai un ottima resistenza, mi piacciono le tue tettone.. Ora tiramelo fuori..” “non posso farlo non me la sento..” “non ti sto chiedendo nulla di strano, devi solo tirarlo fuori e non fare altro..” Mi decisi a farlo.. Lo tirai fuori e mi ritrassi.. Aveva un pene normAle 0, forse un Po piccolo.. “bene adesso prendilo in bocca” “no no no non lo farò.. mi dispiace..” Mi guardo con un gigno e mi mise il braccio dietro il collo e mi fece avvicinare quasi a forza, alla fine lo presi in bocca e rimasi ferma così.. “ok cagna, adesso comincia a massaggiare con la lingua, senza succhiarlo..” Eseguì impacciata.. Il suo pene aveva un buon sapore, un ‘buon odore.. Dopo un paio di minuti mi staccai e in quel momento cominciò a sculacciarmi con forza, fu fantastico!! Era tanto che lo desideravo ed era meglio di quello che potessi immaginare.. Avevo tremila emozioni che affollavano la mia testa, mi sentivo una Troia, una bambina, una stupida.. Quando ebbe finito mi rimisi a sedere e mi spiego nel dettaglio l iniziazione.. “L iniziazione consiste nel ricevere dieci sculacciate, dieci schiaffi, dieci sputi, dieci tirate ai capezzoli, leccarmi le palle e il culo, e alla fine bere il mio piscio, il tutto fatto in sequenza.. Se alla fine berro un goccio della tua pipì vorrà dire che ti accetto come mi schiava..” Poi mi prese x i capelli e mi sputo in bocca.. ‘ Mi riporto dove ci eravamo incontrati, e mi diede appuntamento per il mercoledì successivo.. ‘ Per commenti e opinioni martafake90@gmail.com Tornata a casa ebbi una crisi di coscienza, sentivo di aver fatto qualcosa di sbagliato.. Gli dissi che non l avrei più incontrato, che avevo fatto un errore a contattarlo e che mi scusano per la perdita di tempo.. Lui insisteva, voleva rivedermi, anche solo per parlare.. Con le parole ci sapeva davvero fare, e io mi lasciai convincere.. ‘ Arrivo il mercoledì ed ero molto agitata, insicura, non volevo andare!! Comunque mi preparai e andai da lui.. Lo trovai in macchina e mi fece subito salire, mise in moto senza dirmi dove stavamo andando.. ‘ Cominciai subito a parlare, dissi che avevo accettato di incontrarlo solo perché lui aveva insistito e che ormai avevo deciso che non volevo fare queste cose.. Mi lasciava parlare senza dire nulla fin quando non parcheggio e scendemmo.. Eravamo in un parco, un posto tranquillo poco frequentato.. “allora cagna, tu oggi non sei venuta per dirmi solo queste cazzate.. Tu sei qui perché ti è piaciuto quello che è successo l altro giorno, è ti si legge in faccia che ne vuoi ancora..” “probabilmente ha ragione lei, però non mi sento in pace con me stessa.. Mi piace, ma non posso..” “non hai provato praticamente nulla.. Ormai sei qui, prova qualcosa e poi potrai dirmi cosa vuoi davvero..” Mentre parlavamo arrivammo ad una specie di casetta senza pareti, c era uno di quei tavoli di legno tipici dei parchi.. Ci sedemmo li.. Lui mi fissava sorridendo e cominciò a togliersi gli anelli.. “cosa vuoi provare cagna?? Anzi da adesso non ti chiamerò più cagna, penso che ti si addice molto di più vacca.. Ti piace vacca??” Sentirmi chiamare vacca mi diede una forte scossa L basso ventre.. Il respiro si stava facendo davvero affannato.. Balbettai un sì.. “cosa proviamo vacca??” “non lo so.. Vorrei provare tutto..” “ok.. Ora scegli una safe word..” Ci pensai un attimo su e scelsi la parola mela.. Mi fece togliere gli occhiali da sole cominciò a camminare davanti a me.. Ad un suo cenno mi alzai in piedi, lui si avvicinò e cominciò a schiaffegiarmi con forza.. Uno..due..tre..cinque..dieci.. Quindici schiaffi in totale.. Si fermò e mi fece mettere a gattoni sulla panca mi abbassò i pantaloni e mi sculaccio con forza.. Mi diede almeno una trentina di colpi, ero ormai sul punto di dire la safe quando si fermò.. Mi prese di peso e mi fece sedere sul tavolo.. Mi guardo attentamente e poi apri la tracolla che aveva con sé e ne estrasse una carota, me la diede e mi disse che mi dovevo scopare con quella.. Non era particolarmente grande, però mi accorsi che non era stata lavata.. La cosa mi fece un certo schifo, ma esitai solo un momento.. Aprii per bene le gambe e cominciai a sbattermi la carota dentro.. Mi fece togliere maglietta e reggiseno e mentre giocavo con la carota mi tirava forte i capezzoli.. Alla inizio era una sensazione piacevole ma dopo un minuto cominciarono a farmi male seriamente, diventava difficile continuare a masturbarmi, se ne accorse.. Mi tiro un fortissimo ceffone e mi impose di andare più forte.. Poi diede un unghiata al capezzolo che mi fece lanciare un forte urlo.. Lascio stare i capezzoli e cominciò a tirare, strizzare e allungAre le mie tette.. Io ho una quinta e ci si è divertito molto.. Sentivo le unghie che mi entravano nella carne.. Dopo qualche minuto non potei fare altro che urlare la safe!! Lascio stare le mie tette e strinse le sue mani intorno al mio collo.. Mi lascio senza fiato per almeno trenta secondi.. ‘si staccò da me.. Lentamente si abbassò i pantaloni e mi disse che dovevo farlo pisciare.. Presi in mano il suo cazzo con un Po di riluttanza e rimasi ferma così.. Poi mi passo un bicchierino di plastica e mi disse ” vacca devi soffiare sul mio cazzo fino a che non piscio” Cominciai a soffiare, però mentre lo facevo mi veniva un Po da ridere!! Che strana richiesta.. Fortunatamente riuscì a contenermi.. Stetti almeno una decina di minuti a soffiare, non ce la facevo più.. Finalmente cominciò a uscire un Po di pipì, subito avvicinai il bicchiere.. Ne fece solo un ‘goccio e si fermò.. “bene adesso bevi..” Io ero allo stesso tempo eccitata e schifata.. “preferirei di no.. Mi scusi..” “vacca è solo un goccio, non fare stupide storie!! Bevi troia!!” Abbassai gli occhi e guardai il contenuto del bicchiere.. Sarà stato non più di un dito di liquido.. Mi feci coraggio e mandai giù tutto di un botto!! Il sapore non mi dispiaceva per nulla.. Salato.. Ma buono.. Meglio del sapore dello sperma.. “brava.. Ora sbrigati a farmi venire..” Lui era in piedi io mi inginocchiai e lo presi tutto in bocca.. Cominciai a succhiare con passione.. Tempo due minuti e sborro nella mia bocca.. Schizzo almeno sei o sette volte.. Quando stavo x staccarmi mi blocco la testa e mi disse che dovevo ingoiarlo tutto.. Buttarlo giù non fu facile, non ero abituata a una sborrata così abbondante.. Ingoiai e mi rimisi in piedi.. Solo in quel momento realizzai che ero con le tette di fuori in un luogo dove mi avrebbe potuto vedere chiunque.. Mi rivestii in tutta fretta.. ‘ Tornammo alla macchina in silenzio.. Ero molto imbarazzata.. Una volta saliti lui ricomincio a parlare.. “Vacca mi sei piaciuta.. Hai una buona resistenza.. Con un Po di allenamento potrei portarti a sopportare cose che ora nemmeno immagini.. Hai due giorni di tempo per decidere se vuoi diventare mia schiava.. Niente proroghe..” “sono molto felice di esserti.. Esserle.. Piaciuta.. E se posso dirlo, è piaciuto molto anche a me..” ‘ ‘ Mi riporto dove mi aveva preso e mi saluto con una bella sculacciate mentre scesi dalla macchina.. Poi aggiunse “vacca non provare a masturbarti senza il mio permesso!!” Mi sentii morire.. Ero ancora eccitata al massimo..

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