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Racconti Erotici Etero

Racconto 7 : Gambe lunghe e…..

By 23 Ottobre 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Racconto 7 : Gambe lunghe e….. Mi piacciono le ragazze con le gambe lunghe. Mi piace vedere le loro nude, tornite ,lunghe gambe. Non mi interessa il loro colore: bianche ,nere, gialle o atro; mi piacciono tutte. Sarà la legge del contrappasso : basso io, alte loro. Il mio sguardo sale dai piedi per poi risalire lentamente ,polpacci, ginocchia, cosce ed infine fermarsi a fissare quel magico punto d’incrocio ,meraviglia della natura: la passera. Si va be, poi guardo il resto : pancia ,tette e viso ed infine il culo; ma parto sempre dal basso. Chi sono? Sono un malato del sesso e sono anche un malato fortunato. Mio padre molto tempo fa ebbe una geniale intuizione. Apri a Milano una delle prime agenzie per modelle. Nel tempo l’agenzia è cresciuta sia per il personale interno che per free lance indossatrici ed indossatori che richiesti in misura sempre maggiore sfilano sulle passarelle di tutto il mondo. L’essere partiti tra i primi ci ha dato un grande vantaggio competitivo. Nel nostro catalogo abbiamo centinaia di modelle e modelli provenienti da tutto il mondo ed un discreto numero di loro è diventato una/o star delle passarelle. Notate l’assonanza tra passarella e passera Essendo il figlio del proprietario di questa fortunata attività sin dalla nascita ho vissuto in questo ambiente fino a diventare uno stretto collaboratore di papà Grazie all’azienda di papà ho: una Ferrari , casa a Sankt Moritz e tanti altri beni . Ho una ottima parlantina e sono stato “educato” nelle migliori scuole; parlo l’inglese come un madre lingua e so destreggiarmi in tutti gli ambienti e situazioni. Cosa non ho? Non ho il fisico Sono alto un metro e sessantatré e anche mascherando con tacchi, ben nascosti nelle scarpe, arrivo ad un metro e sessantasette ( ma quando le levo….) . Si vede che sono un chiaro esempio della legge del contrappasso : basso io, alte loro; in alternativa l’articolo il (dove io sono la ì). Peso ottanta chili, frutto della tavola e dei miei eccessi alcolici I miei capelli mi hanno salutato sin dalla gioventù lasciando una corona che mantiene al centro una piazzetta in cui poter “appoggiare” panchina e lampioncino. Oh ,non l’ho detto, ma ero implicito: sono molto intelligente. Notate come sono fortemente auto ironico? Fin da giovane ho frequentato l’ambiente delle modelle, prima da mascotte e poi da accompagnatore venendo trattato dapprima come il gentile bambino poi crescendo sono diventato un arrapato adolescente ed infine un uomo mangia figa. Ho trombato e trombo le più belle modelle . Come faccio? “Vivendo” con loro ho capito cosa desiderano, cosa sognano ,cosa amano, cosa vorrebbero… Ed io sono nella condizione migliore per aiutarle in questo. Non millanto; agisco correttamente . Sono loro a pensare che io possa essere la persona giusta non solo per il futuro, ma anche per il presente ,quella persona che più le aiuta in quei periodi di lontananza dall’habitat familiare. Sono giovani ragazze con tanti sogni e speranza. Molte di loro hanno anche grandi capacità intellettive che permette di guardare avanti senza bruciarsi e che sanno apprezzare chi sta loro vicino a prescindere dal fattore estetico. Quando una mi piace mi metto in modo intelligente a simpatico a sua completa disposizione e dopo breve non vede più in me il “ tappo”,ma una piacevole intelligente persona. Il passo successivo è d’obbligo ed agevole. Ho casa in piazza san Alessandro in un palazzo storico. Il mio appartamento è un intero piano con tanto di zona sauna, palestra e piscina, del resto non importa. Ho una bellissima camera da letto e faccio collezione di filmati porno. I miei. Filmo a circuito chiuso tutte le mie peripezie sessuali con la partner del momento a sua insaputa . Ho iniziato a registrare con i nastri, che poi ho riversato su dvd, per arrivare ai files di oggi. E’ tutto racchiuso in una stanzino di cui solo io ho l’accesso posto contiguo la camera da letto. Gli obiettivi di ripresa registrano dai quattro angoli della camera e tutto viene convogliato alla struttura centrale nello stanzino. Per accedere ai filmati occorre una password che conosco solo io ed ho deciso che hai miei sessanta anni tutti i files saranno cancellati. Per il momento nei tempi morti mi diverto a rivedere le mie avventure. Cosa hanno mediamente in comune le modelle ? Gambe lunghe , toniche, con piedi di adeguata grandezza; pance piatte; culetti non importanti ,ma sodi. Le tette faticano spesso ad arrivare alla terza misura. Gli occhi sono di tutti i colori, ma i visi sono sempre gentili e spesso angelici. I capelli sono per metà di loro lunghi per l’altra metà corti. Il loro colore dipende dalla zona di provenienza Sul lungo periodo lo scuro ed il chiaro si equivalgono. I peli della passera sono tagliati corti ed a triangolo per poter indossare i micro slip da sfilata. Cosa mi piace a letto? Quando faccio sesso amo le chilometriche gambe che mi accolgono cingendo il mio grande/grosso corpo Amo il mio cazzo ,quattordici dritti centimetri, che si infilano spediti e che si muovano a stantuffo nelle vagine più ricercate del mondo. Godo nel farmi quei rotondi ,piccoli, culetti. La mia strategia per donarmi quei deliziosi culi è semplice. Beviamo champagne od altro alcolico insieme per allentare le reciproche difese; poi si limona e si scopa. Se ci scappa un pompino meglio, ed infine mi dedico al culetto. Utilizzo un olio naturale che faccio cadere tra i glutei e che va ad inserirsi naturalmente nell’ano. Quando appoggio il cazzo tra l’oscura fenditura il mio cazzo scivola sino a puntarsi contro l’ano e con una unica continua spinta supero l’ano e con la stessa spinta il mio cazzo è tutto dentro il condotto anale. E’ fatta. Il mio cazzo la tiene inchiodata al materasso bloccata dal mio peso. Stò un po’ fermo per abituarla alla presenza del pene nello stretto condotto e poi comincio a muovermi su e giù. In tante volte che ho applicato questo metodo ,dopo breve tempo , visto anche le mie non eccessive misure ,il mio cazzo penetra ed esce agevolmente da quel culo come fosse una normale scopata. E continuo a scoparmele normalmente suggerendo, e se non lo fa lei lo faccio io , di masturbarsi. Aspetto che raggiunga l’orgasmo e a seguire vengo io riempendolo il culetto di sperma. Dopo quella volta anche nei successivi incontri la inculo seguendo sempre la stessa modalità dell’utilizzo dell’olio . Non utilizzo l’olio se mi rendo conto che possa accogliere il mio cazzo senza dolore. Mi piace scoparle alla pecorina e visto la mia altezza (scarsa) le faccio sporgere il culo dal letto ed io in piedi spingo….. Purtroppo con le mani non arrivo a stringerle le tette, ma riesco a tenerle per i lunghi capelli (se li hanno lunghi) facendole inarcare per sentire più a fondo il mio uccello Nessuna si è mai lamentata della misura del mio uccello a conferma che la vagina è elastica e si adegua volentieri… Ma voglio raccontarvi una delle mie più belle esperienze con una modella. Tutte le parole ed esortazioni che ci scambiammo furono in inglese ,per praticità li riporto in italiano. Aveva ventidue anni ,alta e magra, la pelle ambrata e lunghi capelli neri; per la prima volta provava a sfilare a Milano. Dopo alcuni giorni della sua permanenza a Milano diventa quasi una abitudine che venga a casa mia per rilassarsi con sauna ed il resto. Una sera ci siamo messi a guardare la tv sul divano come facevamo di solito. Lei era appoggiata a me, con la testa sulla mia spalla. Le teste erano vicine e non so come iniziammo a baciarci. Cominciai a toccarle il seno mentre lei appoggiava una mano sul mio petto. Le tolsi la maglietta e il reggiseno e iniziai a baciare le tettine e lei parve apprezzare. Bruciai le tappe e mentre le succhiavo i capezzoli slacciai i miei pantaloni facendo uscire il mio già duro cazzo. Esagerai. Mi spostai ponendole le mani sul capo e la invitai gentilmente verso il basso ( ero infoiato e non pensai che avrei potuto perdere l’opportunità), ma lei si spostò e senza parlare si inginocchiò davanti a me, mi tolse pantaloni e mutande e iniziò a succhiare il mio cazzo duro. Non appena lo prese in bocca, pensai “cazzo, questa sa fare un pompino”. Mi segava l’uccello e continuava a passare la lingua intorno alla cappella . Mi massaggiava le palle, sempre continuando a ciucciarmi l’uccello. Bellissimo! si infilava tutti i miei quattordici centimetri in bocca, dopodiché strinse il seno sul mio pene e iniziò a farlo scivolare tra le tette. Mi godetti quei passaggi, ma non volevo godere così. La feci alzare in piedi e le tolsi pantaloni e mutande lasciando la bellissima figa all’aria aperta. La feci distendere a gambe aperte sul divano ed iniziai a leccarla e lei cominciò a lanciare qualche gemito di piacere. Dopo averla leccata per una decina di minuti mi infilai il preservativo e infilai delicatamente il pene nella sua vagina. Era la prima volta che sentiva il mio membro dentro di se, ma la piacque moltissimo e iniziò a gemere come una troietta. Non appena presi il ritmo giusto iniziai a muovermi avanti indietro e si sentiva il rumore della palle sbattere velocemente contro la passera. Era un suono delizioso. Lei mi cinse con le lunghe gambe e premette con i calcagni sul mio dorso come fossi un cavallo e mi invogliò a penetrarla più velocemente. A quel punto non potei fare a meno di iniziare ad incitarla come fosse una giumenta, la mia: vacca, vacca, prendi…. Mi sentivo il cazzo pronto ad esplodere in quella caldissima fradicia figa. Fu lei che con mia sorpresa mi esortò ( non vi ero abituato). Spingi …. Spingi.. Mi venne un raptus. Posso togliere il preservativo? Lei: si, si, prendo la pillola. Lo tolsi e tornai a scoparla. Ma voleva di più. Mi disarcionò e mi fece mettere al suo posto. Mi montò sopra a gambe divaricate, quindi si appoggiò su di me, e si allargò la figa, facendola scivolare sul mio cazzo e facendolo entrare come una navigata troia . Mi stava scopando. Sentire la sua figa che mi scopava il cazzo era divino, guardavo il suo culo che si muoveva su di me. La sentii scopare con decisione il mio cazzo, scendere tutta su di me, mentre il mio uccello era dentro di lei, e quindi, con le ultime spinte, mi fece quasi venire e disse “dai, fammi venire, dai, …, mi piace e “vieni”, dai, sborrami dentro. E feve qualche profondo movimento, finché scaricai tutta la mia sborra dentro di lei che sentendomi venire venne con me. Si fermò, restando su di me, con il mio cazzo dentro la sua figa. Mi guardò sorridendo, dicendomi “ti è piaciuto vero? Vedere, ascoltare e fare, quell’angelica ragazza mi fece sussultare nuovamente il cazzo che rifiutò di “cadere”. Miracolo avevo l’uccello ancora in tiro. Pensai che fosse il momento giusto per stuzzicarle il culetto. Così le poggia il pollice sul buco del culo e le chiesi se potevo. Lei stette un attimo in silenzio e poi timidamente mi dissi di fare piano. Io allora inumidii leggermente il dito e provai lentamente a spingerle il pollice nel culo. Vedendo che era abbastanza tranquilla, allora, le proposi di provare il sesso anale e che sarei stato attento e pronto ad interrompermi se avesse provato dolore. Lei, allora, mi disse di sì , ma attento è la mia prima volta.. Si mise alla pecorina ,ma non andava bene il divano per quello che volevo. La presi per mano e l’accompagnai verso la camera da letto. Ci liberammo degli ultimi vestiti indossati e la feci mettere prona sul letto. Un cuscino sotto la pancia le teneva leggermente sollevata il culo . In quello stesso momento sentii il mio cazzo super eccitato; la vista del suo bellissimo culo nudo, mi fece andare in orbita ed il pensare che la potevo inculare e che sarei stato il primo mi faceva eccitare ancor di più. Così ricorsi al mio magico olio e poggiai la punta del mio cazzo sul suo buco del culo senza penetrarla ancora. Iniziai dapprima a portarla un po’ su di giri, stimolandole il clitoride e poi non appena lo fu inizia a spingere leggermente il mio cazzo nel suo buco scuro. Spinsi leggermente ed il gioco era fatto, mi trovato con il cazzo dentro il suo culo… e spinsi Mi sembrava portata per il sesso in tutte le sue forme .Era come se me lo avesse risucchiato tutto in un imbuto ed ero talmente eccitato che le afferrai i fianchi ed inizia a trombarla come se la stessi scopando in figa. Nonostante i suoi primi lamenti ci prese gusto e mi permise di continuare. Avanti, indietro, avanti e indietro…sentivo il cazzo che mi pulsava. Fu come se il suo condotta anale si allargasse sempre più. Mi mossi e con stupore mi accorsi che le sue pareti si modellarono stringendosi attorno al cazzo. Sono sopraffatto dalla mia modella ,dal suo culo, da questa sconosciuta persona che non riconosco , che dice: “più forte, più forte, devi sbatterlo più forte” La mia mano scivola sulla sua figa, cercando il clitoride e con l’indice e medio imprigionandolo e massaggiandolo dolcemente. Non capisce più nulla . Geme, geme , fino a che sento un getto caldo dal suo buco del culo sul mio cazzo. Cazzo …è venuta con un cazzo in culo. La sbatto come una vacca ancora un po’ mentre lei esausta e passiva, silenziosa, subiva i miei profondi attacchi. Poi finalmente il mio primo sperma eruppe dal glande ed inondò il suo condotto anale . Felice e stravolto potei ricadere accanto a lei riempendole il delicato collo di gentili baci Non male: bocca, figa e culo ( la sua prima volta) in una unica occasione. Per me era un angelo di Victoria… che durante il sesso si trasformava diventando il sogno di ogni uomo. Da quel momento il sesso anale ci fece compagnia nelle successive tre settimane che rimase a Milano. PS E’ stato un racconto autobiografico ed autoreferenziato , ma spero di aver “colto” quanto voleva l’interessato

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