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Racconti Erotici Etero

Creature della notte: il freddo

By 12 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Che freddo!

Brr, anche sotto le coperte stava gelando, che diavolo… Tirò fuori la testa dal lenzuolo e vide che la finestra della sua camera era aperta:

-Che cavolo!

Doveva essersi aperta per un colpo di vento o solo Dio sà cosa. Che freddo, i piedi nudi sul pavimento poi non lo scaldavano di certo. Chiuse la finestra e se ne tornò di corsa sotto le lenzuola… Di notte il riscaldamento era spento ed adesso chissà quanto gli ci sarebbe voluto per scaldarsi… Che freddo…

Era tutto rannicchiato sotto le coperte e teneva le lenzuola fin sopra la testa. Ma qualcosa lo fece destare nuovamente, qualcosa era salito sul suo letto e di certo non era il suo stupido gatto, a meno che non si fosse mangiato tutto il frigo… E… Se fosse un ladro?

Certo che sei scemo, un ladro che sale sul tuo letto? Sarà il gatto.

Si mise seduto sul letto tirando su le coperte per far uscire quella bestiaccia dalla sua stanza, e si ritrovò una stupenda ragazza proprio di fronte che lo baciò sulle labbra con grande passione.

Eh?

Si scostò, e sì, era proprio una ragazza. Aveva indosso solo una camicia da notte piuttosto leggerina a giudicare dai numerosi pizzi e stava a gattoni sul suo letto, il viso ancora protratto per baciarlo. Ma chi era? Mai vista. E che ci faceva in camera sua di notte sul suo letto in camicia da notte? Bh&egrave, a giudicare da quel bacio un’idea se l’era fatta però… Però non l’aveva mai vista.

-Chi sei?

-Ha importanza?

Disse lei facendolo ricadere sdraiato e baciandolo nuovamente:

-Hai una bellissima ragazza che ti vuole e fai domande?

Aveva ragione, però era troppo improbabile, sembrava un sogno… Ehi! Era notte fonda dopotutto!

-E’ un sogno?

-Chiamalo come vuoi…

Gli disse venendo sotto le coperte vicino a lui.

Era bellissima. Era sopra di lui e gli stava sbottonando la casacca del pigiama. Lui aveva cominciato a capire che, visto che era un sogno, poteva anche toccare qualcosa ed a lei piaceva… Però era fredda, molto fredda al tocco.

-Stai bene?

Lei non rispose e gli tolse la parte superiore del pigiama. Ma sì, era un sogno, cosa te ne fregava se era un po’ fredda! La scalderai tu… Finalmente prese un po’ di iniziativa: si ribaltò sotto le coperte e la mise sotto:

-Ti spiace se guido io?

-No, no di certo.

Lui le sollevò la camicia da notte e prese ad assaggiarla, era davvero bellissima, aveva un corpo stupendo e sembrava si stesse scaldando finalmente. Certo che anche lui ormai era davvero caldo, si sentiva scoppiare, doveva darle un po’ di quel calore…

-Sei pronta?

-Da quando sono entrata…

Lui la penetrò e cominciò a muoversi lentamente: i suoi ansimi lo fecero accelerare sempre più, sentiva di riuscire a muoversi in una maniera incredibile, dava spinte potenti e ben sincronizzate… Non per vantarsi, ma in effetti era davvero uno stallone! Era proprio un sogno.

La baciò nuovamente e a lungo, lei gli morse il labbro facendolo sanguinare:

-Ahia! Che fai?

Lei si scostò i capelli dal viso e sorrise mostrando i denti bianchissimi:

-Era solo uno scherzo… Ti prego non ti fermare…

Che vocina che aveva! Lui non si sarebbe fermato di certo!

La fece salire su di lui e lei prese a muoversi con molto incitamento, le coperte scivolarono via, ma ormai non sentivano più il freddo, anzi l’atmosfera era come i loro corpi: caldissima.

Aveva un corpo stupendo ed il modo in cui muoveva i fianchi aveva un che di magico, insomma, non si riusciva distogliere lo sguardo!

Allungando le mani cominciò a massaggiarle i seni che saltavano mentre si muoveva, poi però spostò la sua attenzione sul fondoschiena di quella visione. Non era un sedere, era la perfezione! Lei cominciò a gemere, poi i suoi sospiri divennero veri e propri urli di piacere…

Si abbassò per darle un altro bacio, oh, così li dentro si stringeva! Sentiva di stare per esplodere! Eh, era tanto che non… Era vicino, ma non si preoccupò, tanto questo era un sogno, di certo non rischiava gravidanze indesiderate!

Fece una smorfia mentre le veniva dentro e lei divenne rossa come un pomodoro. Che c’&egrave, si vergognava?

-Sei.. Venuto?

Ora era lui ad essere diventato rosso:

-Scu-scusa…

-No, anzi…

Lei si spostò al suo fianco e prese ad accarezzarlo sul petto:

-Ora che sei venuto non mi servi più.

Disse con la voce più dolce che lui avesse mai sentito.

Si svegliò a causa di un orribile suono proveniente dal più profondo e disperato degli abissi. La sua sveglia.

-Macchina infernale! Perch&egrave si scaricano le pile di tutti i miei orologi, ma non le tue?

Si mise seduto… Argh, aveva già dimenticato il sogno di stanotte… Era un po’ sporco… Incidenti che capitano pensò.

Però era stato un bel sogno…

Intanto nelle profondità dell’inferno una ragazza stupenda si avvicinò a Lucifero:

-Mio sire, le ho portato il seme che le servirà nel prossimo sabba.

Lucifero sorrise, erano davvero comode queste Succubi, sempre pronte a raccogliere sperma da gente inconsapevole…

Nota: Le Succubi sono entità femminili controparte degli Incubi che durante la notte fanno sesso con gli uomini facendo credere loro che sia stato un sogno. Tengono dentro di s&egrave lo sperma che raccolgono in questo modo per poi portarlo al loro signore oscuro che potrà così fecondare le streghe durante i Sabba, dato che il Diavolo non ha seme.

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