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Patrizia che Femmina!

By 30 Agosto 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Qualche tempo fa in un centro commerciale vicino Bologna, ho incrociato una donna spettacolare. Era ora di pranzo e probabilmente stava facendo un giro con le colleghe o amiche, non so, durante la pausa. Aveva la fede al dito, non avevo tempo a sufficienza e non era sola quindi scarto a priori l’ipotesi di provare un approccio. La seguo però per un po’ cercando di non farmi notare e di imprimermi nella mente le sue grazie, aveva un corpo da urlo. Da uno scambio di battute con le amiche riesco a sentire come si chiama, Patrizia. La sua immagine mi &egrave rimasta nella mente, così ho deciso di scrivere questo racconto dove immagino di scoparmela.
Se volete contattarmi sono su coppiacuckold.com oppure via email andrea.sperelli1979@gmail.com

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Quella mattina avevo terminato il mio appuntamento con un cliente a Bologna prima del previsto, avevo quindi deciso di perdere un po’ di tempo nel vicino Centro Commerciale.

Era un giorno feriale di settembre quindi i negozi erano quasi deserti e girovagando per un negozio di abbigliamento il mio sguardo viene attirato dal culo di una donna che stava praticamente piegata a 90 gradi per guardare delle maglie su un ripiano.

Rimango ipnotizzato da quello stupendo spettacolo fino a quando lei non si gira e mi soprende a fissarla.

Ovviamente divento di tutti i colori, era palese che le stavo fissando il culo e mi aspettavo un’occhiataccia sdeganta. Invece mi fa un bel sorriso, che io prontamente ricambio e ritorna a girare per il negozio.

Avea occhi castani, sulla trentina, labbro superiore sottile, labbro l’inferiore molto carnoso, un viso da vera porca che me lo fece diventare subito duro

Era davvero una gran bella ragazza, con un vestito leggero, morbido anche se non aderente che lasciava immaginare le sue forme, La scollatura non era esagerata, ma sufficiente a far immaginare le sue belle tette (sarà stata una terza), i capezzoli premevano sul vestito come se non avesse il reggiseno, anche se sembrava portarlo. Purtoppo aveva la fede al dito, quindi di invitarla a uscire non se ne parlava, peccato! pensai.

C’eravamo solo noi nel negozio e un paio di commesse che stavano sistemando il magazzino, così io continuo a girarle intorno sperando di ammirare qualche altro bello spettacolo.

Ho l’impressione che mi segua con la coda dell’occhio, fino a quando non si mette di nuovo a 90 gradi, ma non sembrava stesse veramente guardando qualcosa, sembrava piuttosto che mi volesse offrire la vista del suo speldido culo.

Di nuovo si gira e di nuovo mi sorride, decido allora di attaccare bottone.

A:”Non credo che troverà quello che le serve”

P:”Scusi e perch&egrave?”

A:”Nessuno dei vestiti che ho visto renderebbe giustizia alla sua bellezza”

Lei mi guarda, fra l’interdetto e il divertito, poi risponde passando a Tu

P:”Questo secondo te sarebbe un modo originale per attaccare bottone?”

Io scoppio a ridere e rispondo

A:”Hai ragione, sono pessimo, ma sei davvero una gran bella ragazza e anche se ho visto che sei sposata non ho resistito. Se vuoi per farmi perdonare andrò contro tutti i principi di un vero maschio e ti farò compagnia mentre fai shopping, almeno che tuo marito non sia troppo geloso”

Lei lancia uno sguardo dietro di me, a cui però non faccio caso in quel momento

P: “Mio marito non bada a queste cose, siamo appena tornati dalle ferie e mi sto concedendo una mattina di shopping per consolarmi, ma tu non ti annoierai?”

A: “Scherzi, sono sicuro che ci sono un’infinita di uomini che vorrebbero essere al mio posto, &egrave sempre un piacere passare del tempo con una bella donna come te, io sono Andrea”

Lei ci pensa su un attimo e poi risponde

P: “E va bene io sono Patrizia piacere, allora sono felice se ti unisci a me”

Continuiamo quindi il giro ed io non perdo occasioni per guardare il suo culo o sbirciarle nella scollatura. Aveva una lingerie nera, che avrei voluto vedere volentieri e lei non sembrava infastidita anzi.

Ad un certo punto sceglie un vestitino bianco aderente e andiamo verso i camerini prova, lei entra, ma lascia (forse volontariamente) la tendina non perfettamente chiusa.

Ci siamo solo io e lei e la tentazione di sbirciare &egrave troppo alta e poi ho l’impressione che non le dispiacerebbe così tanto.

Si sfila il vestito e rimane in reggiseno e perizoma trasparente nero coordinato. Il reggiseno era nero e senza coppe, ecco perché si intravedevano i capezzoli dal vestito, era semplice ma molto sexy, sosteneva le sue splendide poppe, valorizzandole se possibile ancora di più. I capezzoli erano molto larghi, di queli che ti viene voglia di succhiarli per ore. Si guardava allo specchio, ma non infilava il vestitino, avevo quasi l’impressione che volesse farsi guardare. Il culo era spettacolare, come avevo già appurato e aveva un gran bel paio di gambe.

Continua a guardarsi e ad un certo punto si tocca le tette e le tira su. Poi scende con la mano destra fin dentro il perizoma e comincia a sgrilettarsi, non so se lo spettacolo fosse per me, ma io stavo scoppiando.

Alla fine si mette il vestitino, era una sorta di lunga maglia aderente con le bretelline e una collana di legno cucita. Il vestito si fermava prima di metà coscia, mettendo in evidenza tutto il suo splendido corpo. Si guarda un po’ poi scosta la tenda e mi chiede “Come sto?”, Io avevo la salivazione azzerata e rispondo a fatica “Sei Bellissima”.

Lei sembra compiaciuta, ma mi dice, “Sì mi sta bene, ma ho l’impressione che la lingerie sotto faccia difetto”. Forse era così, in effetti le spalline nere del reggiseno si vedevano e anche il perizoma si vedeva in trasparenza, ma in ogni caso prendo la palla al balzo e le rispondo “Perché non lo provi senza biancheria intima, io sto attento che nessuno passi a sbirciarti” lasciando intendere che io invece mi sarei goduto lo spettacolo.

La vedo pensarci su e credo di aver forse esagerato, ma invece mi risponde, “Hai Ragione, questi vestiti li porto sempre senza intimo, ora lo provo senza biancheria”.

Avevo il cuore che batteva all’impazzata e il cazzo che stava lottando per uscire dai pantaloni, lei rientra, si toglie il vestito e poi piano comincia a slacciarsi il reggiseno.

Era chiaro che quello spettacolo fosse per me ed io non resistetti più e misi una mano sul cazzo duro nei miei pantaloni.

Aveva proprio un gran bel paio di tette, non enormi ma belle sode, comincia ad accarezzarsele e a toccarsi i capezzoli già turgidi, inutile dire che stavo quasi collassando.

Poi con le mani scende sulle mutandine e piano se le sfila donandomi lo spettacolo del suo splendido culo e di una figa ben curata con un ciuffetto sul monte di Venere . Di nuovo si stuzzica il clitoride e poi si mette il dito medio nella fica. Stavo per esplodere, se non fosse stato un luogo pubblico, sarei entrato nel camerino e me la sarei scopata lì in piedi.

Finalmente si rimette il vestito, le stava da dio, i capezzoli larghi si vedevano in trasparenza e quasi sembravano voler bucare l’abito, il culo era stupendamente avvolto anch’esso praticamente in trasparenza. Se fosse uscita così dal camerino a qualcuno sarebbe preso un infarto, io ci ero molto vicino. Si ammira per un po’ davanti e dietro e poi mi chiama, stavolta senza scostare la tendina, io entro e lei: “Sta meglio ora?” ed io con voce strozzata “Direi che sei uno schianto”.

Io mi avvicino fino a farle sentire sul culo il mio cazzo che stava per esplodere ed lei mi prende la mano destra e se la porta in mezzo alle cosce. Io la accarezzo prima piano e poi di colpo la penetro con il dito medio, era fradicia!.

Con la sinistra le alzo il vestito fino a scoprirle il culo per falrle sentire meglio il mio cazzo duro e con la destra comincio a masturbarla, prima con uno, poi con due e infne con tre dita nella figa. Lei &egrave ormai alla mia merce, con il culo appoggiato al mio cazzo durissimo ed io con la mano sinistra le palpo le tette e le stuzzico i capezzoli da sopra il vestito sottile in una sorta di abbraccio che diventa sempre più stretto.

Stavo quasi per togliermi i pantaloni e scoparmela, quando un rumore ci riporta alla realtà. Mi stacco riluttante da lei e le sussurro, “Meglio andare in un posto più discreto”, lei annuisce quasi in trance, così esco dal camerino.

Dopo pochi attimi esce con il vestito che aveva prima, sono eccitatissimo.

Usciamo dal negozio e lei mi dice “Andiamo alla mia macchina”, io la seguo come un automa.

La sua auto era in una zona quasi deserta del parcheggio, ci avviciniamo e ci mettiamo in modo che l’auto possa farci da scudo rispetto al resto del parcheggio. A quel punto non resisto più e la bacio con passione. Le nostre lingue si avvinghiano, mentre con le mani esploro il suo corpo.

Le mie mani salgono fino ai suoi seni, li accarezzo, stuzzico i capezzoli, già durissimi, con i polpastrelli. Poi comincio a scendere sul collo, saggio le sue tette con la bocca da sopra il vestito e poi lei mi spinge con decisione giù fino ad inginocchiarmi di fronte a lei.

Le alzo il vestito e infilo la testa fra le sua cosce mentre con le mani le palpo le natiche.

Bacio dapprima delicatamente l’interno cosce, poi le sfilo il perizoma. Inzio piano a leccarle il clitoride con la punta della lingua, sento che comincia a gemere.

Infine le allargo un po’ le cosce e le penetro vigorosamente la fica con la lingua. Inizio a leccarla sempre più in profondità e sento i suoi gemiti che mi incitano a continuare.

Ad un certo puto con lel mani mi spinge contro di se ed io la lecco sempre con più vigore.

Ormai non ce la faccio più, devo scoparmela, mi alzo e comincio a sbottonarmi i pantaloni, ma lei mi ferma con decisione

Ero un po’ deluso, ma subito lei aggiunse, “Non qui, andiamo a casa mia”, “Ci divertiremo di più e anche mio marito” indicandomi un uomo che evidentemente ci stava spiando chissa’ da quanto con i pantaloni sbottonati e il cazzo in mano. (Ecco cosa guardava dietro le mie spalle nel negozio, lui era già lì che ci spiava)

Ora capivo, questa femmina spettacolare ha un marito cuckold! Mi sono detto, be’ sarebbe eccitante.

P: “Seguici con la macchina”

A: “Ok, aspettatemi qui”

Il marito si avvicina, “Ti piace mia moglie? Vorresti scopartela?” ed io “Sì, ma non mi piaccione le cose a tre” precisai. Lui rispose, “Non c’&egrave problema, a me piace solo guardare” ed entra in macchina.

Io intanto raggiungo la mia auto, eccitato ed incredulo, sto davvero per scoparmi una sconosciuta incotrata al Centro Commerciale di fronte al marito? B&egrave, perché no!

La loro casa non era lontana, una quindicina di minuti al massimo. Io li seguò, cercando di non dare nell’occhio, supponendo che potessero apprezzare un po’ di discrezione con i vicini.

Entriamo in casa ed immediatamente lei mi abbraccia e mi bacia, io comincio di nuovo a palparle il culo e stavolta che non abbiamo problemi di occhi indiscreti le abbasso le spalline del vestito e comincio a leccarle i capezzoli, aveva proprio delle gran belle tette!

Lei si stacca da me con decisione e mi dice “Aspetta”, mi lascia lì impalato e se ne va in camera da letto menado quel suo splendido culo, che carattere!

Io mi siedo sul divano con il marito, il tempo di bere una coca ed eccola arrivare con uno stupendo babydoll di pizzo nero semitrasparente, scollato con una V che arriva quasi all’inguine e un paio di calze autoreggenti nere con il bordo in pizzo di quelle che solo vederle ti esplode il cazzo nei pantaloni.

Lei viene decisa verso di me, io mi alzo e faccio per baciarla, ma lei mi allontana e comincia sbottonarmi i pantaloni, me li sfila insieme ai boxer e finalmente libera il mio cazzo che stava davvero soffrendo li rinchiuso.

Mi spinge sul divano, si inginocchia in mezzo alle mie cosce guardandomi negli occhi con aria maliziosa, tira fuori la lingua e ci poggia la capocchia, inizia a leccarla fino ad ingoiarla tutta.

A: ‘Oh si che Pompinara che sei, una vera Succhiacazzi, che Maiala’

Il marito si stava masturbando vicino a noi e lei

P:’Lo vedi quanto sono Puttana eh? Mi piace succhiare i cazzi degli altri, Cornuto!’

M:’Si amore mio, sei bellissima con quella capocchia in bocca’

A:’Sì, Troia continua così, fai vedere al cornuto quanto ti piace il mio cazzo’

Era stupendo, continua a leccare scendendo lungo l’asta fino alle palle, lo prende in bocca, lo succhia guardandomi negli occhi, sempre con aria da porca, mi prende il cazzo in mano e mi sega.

impossibile resistere, stavo per esplodere, lei se ne accorge e si mette la capocchia in bocca, sborro! ‘Oh sì ingoia tutto, continua a succhiarlo Porcona, tienimelo bello duro che voglio mettertelo dentro’.

Non so se era per il suo pompino fantastico o perché ero super eccitato, ma anche dopo essere venuto il cazzo non accennava ad ammosciarsi.

Dopo un tempo che non saprei quantificare tanto ero in trance, lei si alza e mi ordina ‘Vieni’.

Io mi sfilo la maglietta, rimandendo totalmente nudo e lei prendendomi per il cazzo mi porta in camera da letto.

Ai piendi del letto si sfila il babydoll, rimandendo solo in autoreggenti, si sdraia sul letto, allarga le cosce e di nuovo con lo stesso tono autoritario, ‘Leccamela adesso’

Io non chiedevo altro, comincio a baciarle l’interno cosce e poi salgo su con la lingua fino al clitoride che stuzzico sia con la lingua sia con le dita. Sento che le piace e continuo così per un po’, poi scendo con la bocca verso la sua splendida fica. Era fradicia e comincio ad esplorarla con la lingua godendomi i suoi umori. Lei mi prende la testa e me la preme quasi volesse infilarsela tutta dentro. Gemeva come una Puttana, avrei continuato all’infinito.

P:’ Cornuto!!! Ti piace avere una moglie così porca?’

M:’si, mi piace vederti godere’

P:’ ora mi faccio scopare e tu devi rimanere lì a segarti, cornuto!’

Poi la pressione delle mani sulla mia testa si allenta e lei mi dice ‘Ora scopami, voglio il tuo cazzo!’ Le piaceva comandare, poco male, da una così potevo accettare tutto.

Mi metto fra le sua cosce, le punto la fica con il cazzo e la penetro in un solo colpo, era bagnatissima e il cazzo entra come il coltello caldo nel burro.

Comincio a pomparla prima piano, poi sempre più forte, mentre con la bocca le lecco alternativamente i capezzoli e il collo. Lei chiude le gambe dientro la mia schiena e comincia a darmi il ritmo che più la fa godere, anche in questa posizione &egrave lei che comanda.

‘Sì godi Troia, ti piace il cazzo eh!’ e tu ‘Cornuto, guarda come si fa scopare la tua mogliettina, &egrave proprio una gran Maiala sai’ rivolto a marito che si masturbava vicino al letto anche lui quasi in estasi.

P:’hai un cazzo favoloso, sento tutta la capocchia che mi allarga la vagina, non come quel segaiolo di mio marito’

Non so dire quanto &egrave durata, ero praticamente in trance, però ad un certo punto lei mi spinge a rotolare sulla schiena, viene verso il mio cazzo e si impala. Questa posizione le &egrave ancora più congeniale, &egrave lei che conduce il gioco, lei che mi sta cavalcando.

Dapprima in posizione quasi eretta, poi si piega e mi mette le tette in faccia, io ovviamente ne approfitto “Si volgio leccarti i capezzoli mentre ti palpo il culo”, le mie mani accopagnavano le sue chiappe mentre con la lingua passavo da un capezzolo a l’altro, ero in paradiso!

Stavamo godendo entrambi, ma poi lei si ferma, si gira e si impala al contrario guardando così in faccia il marito e offrendomi lo spettacolo del suo splendido culo.

P:”Guarda Segaiolo come cavalco questo cazzo” diceva mentre si toccava le tette e andava su e giù sul mio cazzo.

Io le palpavo il culo agevoladole il movimento, era lei che decideva il ritmo. All’inzio era lento, ma poi sempre più veloce.

A:”Patrizia mi fai impazzire, sto per godere, sto per venirti nella fica sì, prima in bocca e ora in fica”

Lei aumenta ancora il ritmo e io non ce la faccio più e le esplodo dentro.

P: “Resisti ancora un po’, voglio venire anch’io”, io cerco di tenerlo duro ancora (e ci riesco, miracolo di questa femmina fantastica!) lei si impala sempre più furiosamente fino a che….

P” Ah, Ah, sì, sì che sono un gran Puttana, dimmelo che sono un gran Puttana”

A”Sei la più Troia con cui ho mai scopato, sei fantastica”

E finalmente si accascia su di me al contrario.

Io sono esausto, lei però si alza, va verso il marito che era seduto su una poltrona, gli mette la figa piena della mia sborra in faccia e….

P:”Pulisci ora Cornuto” e lui comincia a leccarla ripulendola dal mio sperma.

Ed io penso, chissà se ora che me ne vado se la chiava anche lui. Probabilmente sì, una femmina così &egrave una fonte inesauribile di Eros.

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