Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

Sleeping

By 17 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Daniela dorme nel suo letto caldo, adagiata sul materasso, coperta solo dalla leggera sottana di raso rossa, riposa pacificamente.
Sogna il suo bellissimo amico, mentre ballano dolcemente al ritmo lento di una canzone d’amore. Alcuni scene sono piuttosto erotiche e riguardano quei momenti caldi in cui hanno unito i loro carpi giovanissimi, quando era sola in casa.

Lui la bacia. Lei risponde e le lingue danzano attorcigliandosi. Percepisce l’ardore delle sue labbra mentre calde si muovono sul collo e sul petto. Avverte i suoi capezzoli mentre vengono stretti e diventano eretti e turgidi come la roccia. Poi il tocco delle sue mani che si chiudono a coppa sulle tette ed impastano le mammelle come se fosse morbida argilla, mentre le dita pizzicano le protuberanze dei suoi capezzoli.

“Oh sì, Roberto, mi piace come mi tocchi!”

Il Suo corpo giovane risponde con entusiasmo a quel contatto.
Avverte l’eccitamento che sale dal basso ventre e le stringe lo stomaco.
Lui ha voglia di fare l’amore con lei.

Allora apre i suoi occhi. E’ veramente in quella stanza? Si c’è!
Può vedere la sua ombra nell’oscurità, come appare in lontananza quando lui viene a cercarla in camera da letto. Quando è sola in casa, senza la presenza dei propri genitori. Anche questa volta è tutto tranquillo, la voce di suo padre non si sente.

Vede la forma delle mani di Roberto che afferrano le spalline della sottana di raso rossa, facendole scivolare dalle sue spalle, scoprendo le grosse mammelle. Le sue mani toccano la carne nuda mentre la bocca morde la pelle profumata del suo collo.

“Mmmmmmm,”

Il sospiro di Daniela si diffonde nella camera come il soffio di un vento caldo

La bocca di Roberto si muove sulle mammelle, succhiando i capezzoli turgidi. Lei percepisce quel gesto, ed avverte una sensazione simile all’aspirapolvere, mentre la bocca di lui succhia avida le tette. La sua lingua si muove attorno a quella di lui. La sua giovane figa si inumidisce in risposta. Mentre le dita di lui vagano nei suoi capelli biondi.

“Oooh, Roberto! Sei divino!”

Una mano rimane stretta ad una Mammella mentre l’altra inizia ad accarezzare la pelle tonica dell’interno coscia, muovendosi lentamente verso l’alto, fino a raggiungere le mutandine di cotone morbide che portava.
Alza il fondo schiena e l’ombra di una mano si infila sotto ed afferra l’elastico delle mutandine, mentre alcune dita accarezzano la pelle liscia del culo.
La bocca di lui abbandona le mammelle e sfiorando la pelle con le labbra, scende fino all’ombellico, dove infila la lingua. Successivamente le sue mani, insieme, afferrano le mutandine, lei alza il fondo schiena e lo aiuta a sfilarle fino alle caviglie.

Lui continua a scendere, ora la lingua tocca la pelle nuda della sua figa rasata. Daniela è in estasi perché quel tocco leggero le provoca una scossa elettrica lungo tutta la spina dorsale, è bellissimo sentire la sua lingua sulla figa.
Lei divarica le gambe per incoraggiare il suo compagno a continuare nella sua azione, lui capisce e prosegue fino ad incalzare il clitoride e le fenditure delle labbra.
Dopo aver sondato il terreno, la lingua di Roberto avanza nelle pieghe della figa, inizia a leccare e succhiare le labbra interne, e finisce poi per infilare la punta nella carne viva delle pareti vaginali.

Hoooo. Che deliziaaa! mmmmm!

Le cosce di Daniela sono oscenamente spalancate, mentre le unghia della mani, stimolate dalla mente sconvolta dal piacere, affondano nella cute di Roberto.
La respirazione aumenta e la ragazza comincia ad aver voglia di ansimare forte. Ma stringe le labbra della bocca, come un morsetto, per evitare di farsi sentire dal padre.
Si impegna a non gridare dal piacere, e mentre Roberto raddoppia i suoi sforzi cerca ad ogni costo di restare quieta; impresa ardua intanto che la figa si contorce a causa di un orgasmo improvviso che le fa tremare le pareti vaginali.

Daniela, per dominare quella sensazione intensa, afferra il cuscino, ficcandoci la faccia dentro, poi inizia a gridare, mentre la sua schiena si inarca serpentina; in quel modo cerca di controllare il piacere immenso che sta provando.

Mentre il godimento scema, Daniela solleva il guanciale dal volto e con la bocca aperta respira affannosamente, per avere più aria nei polmoni.

“Oh Roberto! Sei stato un grande!

Ad un tratto, nell’oscurità, vede la silhouette di Roberto che si allunga sopra di lei. Nello stesso istante avverte la punta del suo cazzo duro che lambisce le labbra esterni della figa bagnata e parte delle pieghe.

“Oh dio sì, lo voglio dentro di me!”

Poi lo sente mentre continua a strusciare il glande tra le fenditure delle labbra interne

Appena avverte la solidità del cazzo che la penetra profondamente, Daniela chiude gli occhi in estasi.

Poi la voce dell’uomo rompe quel silenzio innaturale:

“Oh, sì! Zuccherino! e’ così stretta!”

Quella frase la fa sobbalzare ed apre subito gli occhi.

“Zuccherino?’

Solo suo padre la chiama in quel modo!

“Papà?”

Grida mentre l’asta del cazzo continua indifferente a scivolarle dentro.

“Sì! Zuccherino! Papà è qui! Qui a scoparti come nessuno uomo può farlo!”

Il meccanismo morale della sua mente realizza subito la situazione, il fatto è che suo padre sta commettendo un incesto, azione vietata dalla legge, ma soprattutto condannata dalla religione e contro natura.
Questo è quanto le era stato insegnato dalla propria famiglia e dalla scuola! Però, nonostante fosse riluttante a quel gesto, in quel momento si sentiva bene, perché?
Eppure il cazzo che l’ha portato in vita nell’utero di sua madre non dovrebbe darle il piacere che stava provando.

“Papà, no! Questo è sbagliato!”

Grida Daniela mentre inizia a colpire il torace di suo padre con le mani chiuse a pugno, per cercare di respingerlo via da lei.
Ma la massa possente del suo corpo la tiene inchiodata al materasso, capisce subito che è un’impresa impossibile staccarlo da lei.

Nello stesso tempo il cazzo del padre continua a martellare senza un attimo di tregua la sua figa, con affondi devastanti ed a ritmi sempre più veloci.

Il godimento che stava provando era talmente inteso che ha dovuto arrendersi alla realtà dei fatti.

Suo malgrado, nonostante il disappunto per quel gesto insano, realizzò che in fondo le piaceva sentire il cazzo di suo padre, che duro come una roccia, scivolava freneticamente dentro di lei.

Alla fine, i pugni si aprirono e la meni di Daniela cominciano ad accarezzare dolcemente il torace e le spalle di suo padre.

“Oh bambina, Ti amo! Hooo sei lo zuccherino di papà!”

L’oscenità di quelle parole e lo sconquasso che stava subendo la sua figa, ad opera del cazzo del padre, la convinsero infine a partecipe a quella frenetica scopata.

“Oh, Papà, sto godendoooo! Oh oh oh, sì”!.

Le mani di Daniela iniziano così a muoversi freneticamente sulle spalle e lungo la schiena di suo padre, per attirare a se il suo corpo, lo cinge dai fianchi con le gambe, incastrandolo tra le cosce.

Daniela ha la mente sconvolta dal godimento, e comincia a collaborare attivamente, il suo giovane corpo si agita freneticamente, accogliendo senza alcuna remora gli affondi devastanti del cazzo di suo padre.
Dentro di se pensa che il suo amico Roberto non è bravo come suo padre, che le sta facendo provare delle sensazioni incredibili.

“Oh, dio, ti amo Papà! Scopami più forte! per favore!”

Il padre, esaltato da quelle urla di supplica, raddoppia il suo sforzo, pompando con veemenza dentro di lei, ad un ritmo talmente convulso da provocare un lamento continuo ed acuto, mentre i suoi coglioni sbattono vigorosamente contro l’osso pelvica della figa di sua figlia.

‘hooo Papà sto venendo! Dio è bellissimooooo

Infatti, le pareti vaginali della ragazzina cominciano a palpitare stringendosi attorno all’asta del cazzo, come se volessero pestarlo. Il padre è in estasi.

“Questo è un vero orgasmo! Piccola mia!”

Nello stesso istante, sotto l’azione del cazzo, una sostanza biancastra e limacciosa comincia ad uscire dalla giovane figa, spargendosi sui capelli pubici dell’uomo, e parte scivola lungo lo scoscio di lei.

Daniela, in preda all’orgasmo, si agita come una forsennata, mentre il cazzo del padre continua a percuotere la sua figa, ed intanto che le sue gambe lo tengono stretto a lei, come una morsa, lui:

“Oh, merda! Noooooooo!”

Era l’urlo di suo padre, mentre la calda sborra riempiva il ventre della figlia.

Daniela stava impazzendo dal godimento quando il cazzo di suo padre, pulsante, svuotava dentro il suo utero fiotti di sperma bollente.

Il padre si è subito preoccupato, perché ha pensato che forse sua figlia sarebbe rimasta incinta.
Ma il godimento era talmente intenso che in quel momento pensò solo a godersi le sensazioni straordinarie che riceveva da quel giovane corpo.

Daniela, lentamente, comincia a riprendersi da quella frenesia dei sensi, ma per prolungare quelle emozioni forti affonda le unghia nella schiena del padre, mentre il suo bacino si muove ancora per tenere dentro di se quel cazzo ancora duro e pulsante, che stava svuotando dentro di lei le ultime gocce di sperma.
Nello stesso istante lo bacia con passione, scoprendo che è lo stesso bacio che aveva dato in sogno a Roberto.

Infine, esausta, ma non sazia, lo guarda intensamente ed avvicina di nuovo le labbra, stavolta il bacio è solo per lui, come una innamorata; quel gesto voleva significare che accettava senza riserve le conseguenze insite in quella unione che lei aveva considerato sbagliata.

Alla fine arriva la quiete dopo la tempesta ormonale ed il cazzo del padre flaccido scivola via dalla figa della figlia, impregnata di sperma.

“Papà? Pensi che dovrei continuare a prendere la pillola?”

Il padre emise un sospiro di sollievo, la stringe tra le bracci, poi, mentre una mano le accarezza una mammella, dice:

‘Assolutamente! sarebbe imbarazzante se rimanessi incita di un fratello o sorella!
‘ahahahahah.”

Daniela ride scioccamente a quella battuta.

In cuor suo pensava che Roberto non poteva competere con le qualità di suo Padre.
Infatti, decise di liquidarlo il giorno dopo, a scuola, con una scusa qualsiasi.

Leave a Reply