Un ciondolo ornava
il tuo petto di donna,
qualcosa carezzava
le tue palpebre rosa
o forse, turchine,
già gli ori del mistero brillano
come un’aura di sensi
attorno alle tue membra
di carne.
Oh, sapessi quante
ne hanno conosciute
questi sensi fragili,
di ballerine
che danzavano al suono della fisarmonica,
sotto le luci amiche di Parigi,
di tenere fanciulle vestite da clown,
che facevano le piroette e poi il caschè
oh, quante luci, quante luci tutt’intorno,
verdi, gialle, rosse e blu!
Piangeremo pianti di luna
bagnati d’argento,
sulle immagini vaghe
di un passato che muore’
Qualcuno bacerà le tue guance candide,
al lume triste di una candela che si spegne,
faremo presto, faremo presto a vivere,
gioire, addormentarci e non soffrire
di carezze ardenti e sensazioni appassionate,
vissute dietro un manto di nebbie.
L’infelicità è perenne,
abita sotto un tetto cadente
fatto di dolci e pietose menzogne
sussurrate ai tuoi capelli,
che sono tanto, tanto belli.



Beh, mi permetto di commentare. Dal punto di vista tecnico scrivi bene, anche se puoi migliorare sul ritmo della narrazione.…
Anche questo racconto è scritto molto bene e mi ha colpito per l’intensità con cui narra i ruoli di coppia.…
Bel racconto, scritto molto bene. Lisa, mi è sembrata severa ma giusta con il marito. Quello che traspare è la…
Mi piacerebbe che qualcuno commentasse e mi desse un parere grazie.
Mi piacerebbe che qualcuno commentasse e mi desse un parere grazie.