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Racconti erotici sull'Incesto

Calore di madre…

By 7 Maggio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

n.b. Racconterò la storia di Alba parlandone in prima persona.

Salve a tutti, sono Alba una signora cinquantenne dirigente d’azienda sposata con due figli, un maschio e una femmina. La mia vita è molto ordinaria, casa, lavoro, figli (entrambi 20enni) mio marito ha dieci anni più di me, è una persona squisita dolce ed affezionata ma con gli anni ha perso la sua libido e riuscire a fare del sesso decente con lui è diventato davvero difficile. Però non mi è mai passato per la mente di tradirlo con nessuno e pensare che in ufficio i giovani ventenni/trentenni che leccano il culo per fare carriera leccherebbero sommessamente e devotamente volentieri anche il mio visto che sono una dirigente della mia azienda. In effetti è capitato più volte che qualcuno di questi giovani neolaureati rampanti si sia dimostrato interessato a farsi calpestare un po’, a soddisfare le mie voglie pur di ingraziarsi i miei favori, devo dire che mai sono stati volgari o mi hanno mancato di rispetto. Io lo percepisco e diciamo che mi godo questa servitù soft civettando un po’. Il massimo del mio troiaggio, fino ad oggi, è stato quello di vestire un po’ più provocante e di sentirmi gli sguardi addosso, tutto qui.

Ho sempre avuto un alto senso della famiglia e del rispetto e della fedeltà coniugale, ma dopo quello che è successo la scorsa estate sono molto confusa.

Ma andiamo per ordine. Eravamo in vacanza con tutta la famiglia in una regione del sud al mare, avevamo affittato un boongalow vicino al mare per due settimane nel mese di luglio, un estate torrida che fu ricordata anche per aver provocato diverse vittime per il caldo.

Le giornate passavano lentamente, si oziava al sole, si mangiava e la sera ci si godeva le serate di cabaret organizzate dall’animazione, nel pomeriggio dormiva, o meglio si riposava vista la gran calura che c’era e visto che mio marito non aveva chiesto l’aria condizionata in camera.

E fu proprio uno di questi pomeriggi che successe il “fattaccio” che mi accingo a raccontare. La casetta dove stavamo era molto piccola, c’era una camera da letto dove dormivo con mio marito, un bagno , una cameretta dove c’era mio figlio Marco e una cucina-soggiorno dove dormiva mia figlia elena.

Dunque erano le 3 di un pomeriggio afoso, sonnecchiavo con mio marito sul letto, nudi  con la porta chiusa a chiave…ad un certo punto mi venne in mente un idea stuzzicosa e svegliai mio marito chiedendogli di fare l’amore, lui era molto appesantito, infatti aveva mangiato tanto e soprattutto aveva problemi di erezione, ogni tanto, quando gli riusciva allora si scopava ma durava molto poco, veniva subito e a me, se mi andava bene, mi faceva un ditale. Insomma una vera frana, non c’aveva mai saputo fare con le donne in vita sua, quella volta non fece eccezione, si prestò alla mia offerta, allora glielo presi in bocca tintillandolo con la lingua, lui ha un cazzetto piccolo e moscio sommerso dal grasso, fu molto difficile farglielo diventare duro, infatti sudai come una cagna, alla fine quando gli divenne durotto mi misi sopra di lui e presi a cavalcarlo, ma era come se saltassi su di un muro privo di vita, allora molto urtata scesi e lo segai fino a farlo venire…inutile dire che si riaddormentò di li a poco senza preoccuparsi minimamente di me. Non ero arrabbiata, c’ero abituata, funzionava così da sempre, se si fa eccezione dei primi anni da sposini dove le cose andavano un po’ meglio. Urtata uscii dalla camera e andai in bagno, mi rinfrescai e mi misi una maglia molto lunga che mi coprisse le nudità, giusto per andare a prendere un po’ d’acqua. Mia figlia elena non c’era, probabilmente era andata a farsi scopare da qualche amico che si era fatto li in villaggio, bene dovete sapere che mia figlia elena è molto carina e ama scopare!! Lo ritiene la cosa più normale del mondo e non si inibisce a parlarne in generale, con me si apre molto e mi racconta anche certi particolari che io ignoro pur avendo 50 anni, con lei mi posso confidare ed il nostro è un bel rapporto, un po’ la invidio per tutti i cazzi che la sfondano quotidianamente e che solo ad un suo cenno potrebbero sfondare anche me…

Cmq, discorso molto diverso deve farsi per marco, molto introverso, riflessivo, poco vitale e una frana completa con le donne, di lui non so quasi niente, non so nemmeno se  è vergine alla sua età.

Tornando in camera mi accorsi di un certo rumore che proveniva dalla stanza di marco…mi avvicinai, la porta era accostata e la feci scivolare per vedere cosa stava succedendo, lui non si accorse e lo vidi con una mano su di una rivista e l’altra nell’evidente atto di segarsi, ma io non riuscii a vedre niente perché la rivista che teneva copriva la visuale fino al suo viso…stuzzicata da quei movimenti che al 100% erano una sega decisi di sfruttare l’occasione per capire un po’ di più qualcosa di questo ragazzo e lo chiamai per nome…

Io “Marco…”, a questa parola sentii un movimento confuso che lo portò dapprima a gettare lontano da lui la rivista e poi a coprirsi rapidamente sotto le lenzuola, l’imbarazzo suo era fortissimo….

M: mamma….scusa…mi hai fatto spaventare…non hai bu…bussato…

Io: la porta era socchiusa, ho sentito rumori strani e come se ansimassi e mi sono preoccupata…

M: no no, niente, ho un po’ di allergia e respiro male

Io: capisco…

Capii che era il momento giusto per capire qualcosa in più di lui e poi…quella situazione mi cominciava ad intigrare….molto…così cominciai a tempestarlo di domande, ricordatevi che io avevo quella maglietta lunga e che da quella trasparivano i miei seni con i miei capezzoli già a punta e nelle parti basse si vedeva il colore del bel boschetto che coltivavo in mezzo alle gambe, capii che ero in una situazione di vantaggio e che dovevo vincere in questo confronto..

Io: dunque…hai allergia e respiri male? E perché ora respiri benissimo? Gli chiesi con un sorriso dolce

M: beh…ora mi sono ripreso…è stato come…come…un attacco…

Io: bene, capisco, che leggevi di bello?

A questa domanda imbarazzatissimo e rosso mi risposo

M: no niente, una rivista scema…niente di che…

La rivista era una rivista porno, che lui aveva tirato su una sedia piena di indumenti ma da dove ero io si capiva che era porno, decisi di lasciare perdere l’argomento e di sedermi anche io sul suo letto offrendogli lo spettacolo delle mie coscie accavallate, mi sedetti poi al lato opposto rispetto al suocon le gambe piegate

IO: ti spiace Marco se mi siedo un po’ qui…?

M: no no figurati…

Mi disse imbarazzato da morire…e allora proseguii

Io: ti sta piacendo questa vacanza?

M: si molto…

Io: e come mai non sei in giro a cercare qualche bella fica…qualche bella ragazza…? Sei sempre qui dentro che leggi riviste, libri…insomma diveritti no?

Utilizzai apposta la parola fica, cosa che non facevo mai con lui perché sapevo che non gradiva, lo facevo invece spesso con elena, e lui quando era in presenza arrossiva e abbassava lo sguardo a terra, e noi ci ridevamo su

M: ma no mamma, lo sai…io mi diverto così…e poi ogni cosa a suo tempo…

Io: in che senso ogni cosa a suo tempo? Un ventenne carino come te dovrebbe passare il tempo a scopare come un dannato…

La sua faccia diventava sempre più rossa, non aveva il coraggio di guardarmi in faccia, credo avesse anche un erezione ma dal lenzuolo non si vedeva bene, anche perché credo che, avendo preso dal babbo, anche lui era in possesso di un cazzetto…, così decisi di giocarmi l’asso e mi allungai le gambe verso di lui, in questo modo gli offrii la vista della mia fica pelosa con nonchalance, sempre con un sorriso dolce stampato in faccia…non sapendo cosa rispondere fece un sorriso forzato e si aggiustò un po’ sul letto…me lo stavo cuocendo per bene ma ora volevo veramente metterlo alle strette, capire se poteva darsi da fare con una donna o se era un segaiolo e inoltre mi piaceva da matti disturbarlo così…allora gli poggiai un piede all’altezza del cazzo e cominciai a dimenarlo un po’ sempre con nonchalance….lui si rigirava sul letto, voleva sicuramente alzarsi ma come poteva? Era nudo e alzarsi significava farsi vedere, quindi si aggiustava sul letto ma io trovavo il mondo di stuzzicarlo col piede, in maniera “non voluta”, la cosa andò avanti per un bel po’ ma lui impassibile non si sbilanciava allora quando persi la pazienza pensadno che era proprio come suo padre gli dissi

Io: senti marco non mi va che leggi le riviste porno!

Glielo dissi con tono fermo e improvvisamente arrabbiato.

Mi  rispose: “no, ma sai non era una rivista propriamente porno…”

E io: “ah no??” e quel fiatone che sentivo? Cos’era?…non mi hai mai chiesto se potevi masturbarti, non ti ho dato mai il permesso”

Meravigliato mi rispose: “ ma che cavolo dici…chiederti il permesso? Mica posso parlarti di queste cose, anche quando fosse, non sono mica mia sorella…” lo disse con un tono di disprezzo che mi diede fastidio, aveva mancato di rispetto a sua sorella, pertanto mi decisi e con uno scatto fulmineo tolsi il lenzuolo e gli afferrai il cazzo con la mia mano tenendoglielo forte!

Io: “senti cazzetto…gli dissi…non mancare di rispetto a tua sorella e non prendermi per cretina, tu ti stavi masturbando con una rivista porno….non sai neanche com’è fatta una donna…passi le tue giornate così…sono due ore che ti stuzzico e non reagisci…ma che problemi hai?”

Lui si dimenava dal dolore e mi supplicava di lasciarlo, a quel punto dissi

Io: e no mio caro, ora comanda la mamma…la mamma ha caldo e vuole giocare un po’ con te, o fai quello che ti dico io oppure posso sempre stringere più forte e magari farmi aiutare con elena…sai a lei piace molto il bondage e potrebbe avere qualche ideuzza stuzzicante per farti male…quindi stai zitto e fai fare a me…intanto mamma sente caldo quindi mettiti in ginocchio e leccami la fica!

A questa mia esclamazione…mi guardò terrorizzato, forse voleva ribellarsi ma le mie unghie gli stavano già facendo molto male alla cappella, quindi si mise in ginocchio e chiudendo gli occhi tirò fuori la lingua leccando un po’ a caso…era veramente un frana…ero io che mi dovevo avvicinare e guidarlo un po’, infatti si era messo a leccare il pube…temo proprio che non sapesse niente di una donna…ma proprio niente!!!

Io: molto bene…dimostrami che non sei un frocetto, non ti abbiamo visto mai con una ragazza…quindi o dimostri qualcosa a me o dirò a tutti che sei un frocetto

Era certamente una cosa che non avrei mai fatto, non sono così sleale nei confronti di mio figlio, ma quel ragazzo mi preoccupava e in fondo lo stavo facendo per lui.

Lui intanto leccava e sembrava averci preso gusto, gli riempivo la bocca dei miei umori, lui mugugnava e aspettava la comunque la fine di quella prova, io intanto aspettavo che rientrasse mia figlia per rendere più intrigante la situazione.

Ad un certo punto mi fece venire…quindi lo sollevai da terra e dissi

Io: visto? Lo avevi mai fatto prima?

Lui: no mai mammma, non lo avevo mai fatto prima, mi è piaciuto sentirti mugolare e venire…anche se il tutto ha un sapore strano…

Si era evidentemente calmanto un po’ e forse la minaccia di prenderlo per frocio lo aveva terrorizzato.

Io: molto bene…mi sei proprio piaciuto…ma ora dimmi:hai mai fatto l’amore?

Mi rispose: no mamma mai fatto niente con una donna…ma mi sento bene così…questo non vuol dire che mi piacciono gli uomini…semplicemtne che non ne sento il bisogno, quando voglio mi prendo un giornaletto e mi faccio una sega, tutto qui….è molto più veloce e non devo avere rapporti con nessuno

Io: beh ma così non va mica! Non puoi continuare a farti le seghe con i giornali….non hai mai scopato…se lo sente tua sorella elena….ti riderà in faccia senza pietà…proprio lei che invece è il contrario di te e che si gode la vita facendosi spaccare la figa da chiunque, dai comunque per questa volta ti perdono, ti faccio una sega io…ma se non ti dai da fare con qualche ragazza qui in villaggio, non avrai più pace e sarai costretto a fare tutto quello che vorremo io ed elena, e guarda che siamo molto cattive…se vogliamo (in realtà non avevamo mai fatto niente io e mia figlia ma mi stava venendo questa cosa e la dicevo eccitandomi un po’) in particolare tua sorella ha la bellissima dote di fare soffrire dolcemente i maschetti, sai è una padrona, si fa sfondare ma quando non la soddisfano…prende il frustino e ti da dei colpi sul cazzo…

Lui: davvero???e non la prendono a sberle? Si fanno fare tutto senza protestare?

Io: sisi e anzi la implorano ed è proprio quello che succederà a te se non dimostri di essere uomo

E così facendo gli misi un piede in bocca costringendolo a leccarmelo…

Io: ecco vedi…sei il mio schiavo….ma non ci prendere gusto, tu devi essere il mio uomo….devi sostituire mio padre….

Temendo di farlo appassionare troppo gli levai il piede dalla bocca, allora gli feci la sega promessa, lui si godette quel momento, venne subito (come tradizione di famiglia) ma era molto soddisfatto…

Il tutto era durato almeno un ora e, mannaggia, elena non era tornata e non ci aveva “scoperti” in quella situazione…ma non tutto era perduto!

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