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Orgia

Altri incontri con Fausto

By 12 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo quella notte, in cui Fausto aveva offerto Anna a due suoi amici, gli incontri tra lui e la mia casa mogliettina si limitarono a veloci scopate fatte a tarda notte al nostro rientro dai soliti giri in cerca d’amici in grado di soddisfare i desideri della mia consorte. Insomma così facendo Anna pagava il suo silenzio e tutto sommato la cosa ci ‘intrigava’ molto, perciò ben volentieri dopo aver parcheggiato lasciavo la mia donna nelle mani del guardiano e me ne tornavo a casa. Lei mi raggiungeva dopo una mezzora tutta soddisfatta e come al solito ci facevamo la solita bella scopata mentre lei mi raccontava i particolari dell’incontro.

Una notte mi accorsi subito che doveva essere successo qualcosa di diverso e Anna mi raccontò che Fausto le aveva fatto una proposta facendole promettere che non mi avrebbe detto niente. Lui non immaginava che la complicità che si &egrave instaurata tra di noi non ammetteva nessun sotterfugio, così lei mi disse quello che Fausto le aveva proposto. Devo riconoscere che mi eccitai molto al racconto di Anna, riassumendo il guardiano le aveva affermato che conosceva sia persone in grado di pagare molto profumatamente per assistere ad incontri di lei con uomini sia persone disposte a pagare per scoparla. Naturalmente Anna rassicurò Fausto promettendogli che non mi avrebbe detto nulla e nello stesso tempo gli disse che voleva riflettere con calma sulla sua proposta. La scopata che seguì questi discorsi fu meravigliosa, decidemmo di dormirci su, avremmo discusso il giorno dopo il da farsi.

La sera dopo ero molto stanco, il lavoro nella ditta che abbiamo non manca mai, ci mettemmo sul divano e Anna mi chiese cosa dovesse rispondere a Fausto. Nei suoi occhi brillava una luce carica di libidine, sicuramente si aspettava da me una risposta positiva. Lei dissi soltanto di fare la scelta che l’ispirava di più. Si alzò dal divano, andò dal mobile bar e prese due bicchieri, li riempì di Porto e me ne porse uno, mi guardò e mi disse: ‘Ok accetto’.

Poi dopo aver bevuto aggiunse: ‘Con la scusa di andare a prendere un oggetto che ho dimenticato in auto potrei andare a dirglielo’ le sorrisi ”

Concordammo che mai avrei detto a Fausto che sapevo tutto altrimenti il gioco sarebbe stato meno intrigante.

Anna andò in bagno, si lavò e andò in camera a vestirsi. Indossò un mini abito bianco e un tanga rosso, prese le chiavi dell’auto e scese.

Accesi la tv guardai un vecchio film, dopo circa un’ora tornò Anna. Ero impaziente di sapere cosa le aveva detto Fausto. Lei mi rispose che era contento del fatto che avesse accettato e che per festeggiare l’aveva scopata. Le aveva dato appuntamento per il pomeriggio in una piazza della periferia. Anna andò all’appuntamento con la sua auto, lui la fece parcheggiare e salire sulla sua.

La condusse in una casa non molto lontana. Suonarono e venne ad aprire un uomo di circa 45 anni. Entrarono i due uomini si scambiarono alcune battute poi Fausto le disse che sarebbe tornato più tardi a riprenderla. L’uomo si presentò, si chiamava Marco, la portò in camera e cominciò a spogliarla. La baciava sui seni poi iniziò a stringere i capezzoli la mise tutta nuda e le toccò la fica. Anna dava i primi segni di godimento la sua figa si dilatava e si inumidiva.

Lui se ne accorse e apprezzò molto ciò, se lo fece succhiare poi la penetrò. Era molto resistente e riuscì a farla godere presto, poi la fece girare e la scopò alla pecorina. Poi glielo misi nuovamente in bocca finche non venne obbligandola ad ingoiare tutta la sborra.

Rimase con Marco seduta in salotto poi tornò Fausto, vide mentre intascava alcune banconote.

Al ritorno strada facendo il guardiano le diede 50 euro dicendole: ‘La prossima volta vedrai ne guadagnerai di più’.

Una settimana dopo al mio rientro a casa Anna mi disse che Fausto le aveva dato appuntamento il giorno seguente alle ventuno nella solita piazza. Quella sera tornai a casa prima del solito volevo assistere alla preparazione della mia consorte. Si truccò in modo pesante indossò un minuscolo tanga nero una mini gonna e una camicetta trasparente naturalmente evitò di mettere il reggiseno per uscire da casa ricoprì il tutto con un lungo spolverino rosso. Rimasi ad aspettarla alzato sino alle 24 poi andai a letto, alle quattro Anna tornò. Accesi la luce, la guardai aveva lo sguardo carico di libidine si alzò la mini era senza tanga e mi disse: ‘Sono tutta sfondata’ poi andò in bagno e si fece una doccia. Ero ansioso di sapere cosa le era accaduto, lei venne a letto e sorridendo mi disse: ‘Sono una puttana’ e iniziò il racconto.

Fausto la stava aspettando al solito posto appena la vide apprezzò molto l’abbigliamento, poi la fece salire sull’auto, le disse che stava arrivando un suo conoscente che era disposto a pagare parecchio per disporre di lei quella notte, naturalmente lei avrebbe dovuto soddisfare tutte le sue voglie.

Dopo venti minuti arrivò era un uomo di circa 45 anni elegante Fausto glielo presentò, si chiamava Toni, si scusò per il ritardo poi esaminò Anna, la fece scendere, la piazza era deserta le fece togliere lo spolverino tornò da Fausto e disse:’ok non c’&egrave male’ poi prese dei soldi e glieli diede dicendo :’il resto domani se lei sarà stata brava’.

Anna salì sulla sua auto salutarono Fausto e partirono.

Prese l’autostrada in direzione Milano, guidava veloce e ogni tanto le toccava gambe che lei generosamente esponeva, poi le disse che Fausto le aveva raccontato tutto di lei e che era ansioso di vederla in azione aggiunse che al casello di Tortona li stava aspettando un suo amico che aveva organizzato tutto. Appena usciti dall’auto strada Toni si affiancò ad una Panda ne uscì un uomo, Anna lo guardò era sicuramente più giovane di Toni ma era trasandato volgare, lui la guardò poi rivolgendosi a Toni disse:’ bella fica sei sicuro che sia quella giusta?’ ‘tranquillo Gavino’ rispose Toni ‘ha ottime referenze, vai che ti seguiamo e non perdiamo tempo’

Presero una strada di campagna, salirono sulle colline e poi arrivarono ad un casolare circondato da due stalle molto grandi.

Scesero Gavino si avvicinò ad Anna e le alzò la gonna poi la girò e le toccò il culo. Entrarono nel casolare attorno ad un tavolo intenti a mangiare c’erano quattro uomini, Gavino fece le presentazioni erano due algerini, un senegalese e un croato, gli sguardi di tutti e cinque, Gavino compreso erano su di Anna. Gavino si rivolse ai quattro dicendo: ‘ringraziate Toni che ci ha portato questa donna per divertirci’. Scoppiarono a ridere Anna capì che Toni era un guardone che si sarebbe limitato a guardarla mentre gli altri se la scopavano.

Il croato si alzò e cominciò a toccare le cosce di Anna, anche gli altri si fecero sotto ma Gavino li bloccò tutti quanti dicendo: ‘ il primo sono io che sono il vostro capo’.

Cominciò a spogliarla prima la gonna poi la camicetta poi infine il tanga. Anna si sentiva eccitata dal fatto di essere in un posto sperduto assieme a degli sconosciuti pronti a farle di tutto e quando Gavino, dopo che aveva aperto un divano letto, le spinse la faccia contro il suo cazzo lei non ebbe difficoltà a prenderlo in bocca. Cominciò a leccagli la cappella poi la succhiò, sentiva il cazzo ingrossarsi sempre di più e cominciò a capire perché Toni lo aveva scelto’le dimensioni soprattutto in larghezza erano notevoli, forse in assoluto il cazzo più largo che non avesse mai incontrato. Lui le toccava la fica infilandole dentro prima un dito poi due dopo le andò sopra e con un colpo deciso la penetrò. Lei lanciò un urlo anche se era lubrificata bene il cazzo era veramente grosso, piano piano la fica si abituò a quelle dimensioni e lei cominciò a godere.

Lui se ne accorse e divenne ancora più violento mentre la scopava le strizzava le tette, poi la girò e la prese alla pecorina resistette per cinque minuti poi anche lui venne riempiendole la figa.

Il secondo fu il senegalese che si fece succhiare a lungo il cazzo, poi a sua volta la penetrò. La fica di Anna era ancora dilatata dalla precedente scopata e accolse bene il lungo ma sottile cazzo nero.

Era molto resistente e la fece godere diverse volte poi lei lo sentì inarcarsi e subito dopo abbondanti fiotti caldi di sborra le schizzarono sulle tette.

Gavino le porse die tovaglioli di carta e lei si ripulì. Ne approfittò per vedere cosa faceva Toni era seduto su una seggiola coi calzoni abbassati e si stava masturbando.

Poi fu la volta del primo dei due algerini, era giovane e dotato di un cazzo normale dopo alcune sapienti leccate e succhiate le sborrò in bocca. Anna ingoiò il tutto le era sempre piaciuto bere la sborra dei ragazzi. L’altro algerino era il più vecchio di tutti era attorno ai 50 anni, lei capì che l’avrebbe fatta godere a lungo. La scopò, la fece venire, aveva un cazzo medio ma molto nodoso se lo sentiva salire bene in fica, poi lui cominciò a toccarle il buco del culo inumidendolo con gli umori della fica. La girò alla pecorina e glielo appoggiò, a quel punto Gavino lo fermo dicendo: ‘la inculo io per primo dopo te la puoi fare anche tu’ l’algerino ubbidì e cambiò strada piantandoglielo nuovamente in fica. Le diede alcune spinte vigorose poi venne dentro di lei.

Il croato fu veloce, probabilmente era molto che non scopava, e dopo poche spinte anche lui la riempì. I caldi schizzi nonostante la brevità della scopata fecero venire Anna.

Lei si rialzò chiedendo di andare in bagno, il senegalese l’accompagno al piano superiore e rimase a guardarla mentre si svuotava, si sedette sul bid&egrave e si lavò la figa che era oramai un miscuglio di secrezioni vaginali e sborra di più uomini.

Scesero giù le offrirono da bere una bibita lei chiese a Toni se era soddisfatto, lui le rispose: ‘non ancora’ e in quel momento Gavino la prese per mano e la portò sul divano. Glielo mise nuovamente in bocca e in poco gli ritornò duro, la fece voltare, lei capì cosa voleva’.fece per ribellarsi ma col peso del corpo la schiacciò giù. Anche se era già stata inculata da molti questa volta Gavino tentava di forzarle il culo senza lubrificarla, lei si dibatteva contorcendosi dal dolore poi i tunisini aiutarono Gavino a tenerla ferma e questi piano piano riuscì ad entrare. Lei urlava ma lui non si curava di ciò e continuò finche venne dentro di lei.

Quando Gavino si staccò da lei Anna rimase immobile col suo bel culetto aperto, il tunisino che prima non aveva potuto incularla la penetrò con facilità. Il suo sfintere era dilatato e lubrificato dalla sborra di Gavino. Anna si sentiva bruciare probabilmente l’inculata precedente le aveva procurato qualche abrasione ma cominciò a godere cosa che non aveva fatto mentre Gavino la inculava.

Anche il tunisino venne dentro il suo intestino. Il senegalese preferì farsi fare un pompino e godere dentro la sua bocca. L’altro tunisino, il giovane, stavolta la scopò in fica, Anna lo baciò in bocca con la lingua come se stesse scopando col suo ragazzo, fu una scopata quasi romantica non fosse che era al centro delle attenzioni di cinque uomini e guardata da un sesto che si segava.

Il croato volle incularla anche lui stavolta resistette a lungo e Anna dopo essere venuta per l’ennesima volta dato che il culo le faceva troppo male accolse come una liberazione la sua goduta.

Si ripulì, si rivesti e Toni la riaccompagnò dove lei aveva lasciato la sua auto.

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