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Racconti erotici sull'Incesto

La lezione d’inglese

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Da un po’ di tempo venivano da me, appena trentenne, per le ripetizioni di inglese, un ragazzo – Paolo – e una ragazza – Anna – della terza liceo. Erano scarsi nell’inglese ma erano intelligenti e vivaci e sembravano più maturi dei loro diciannove anni. Fra di loro li vedevo scherzare e mi sembravano molto affiatati perché mi ero accorto che spesso, mentre io gli spiegavo qualcosa che non avevano capito, loro si facevano scherzi con le mani sotto il tavolo. La cosa non mi meravigliò vista la loro età ma volevo vedere cosa avrebbero fatto se io non fossi stato lì. Un giorno gli dissi che dovevo uscire un momento e che loro dovevano fare una breve traduzione mentre ero assente. Uscii dalla stanza ma invece di uscire mi misi a guardarli dall’altra parte della porta a vetri.

Dopo un po’ smisero di fare la traduzione e incominciarono a sbaciucchiarsi e a toccarsi sotto il tavolo. Li lasciai fare un poco e poi gli feci sentire che ero tornato e che stavo entrando. Come previsto li trovai intenti a fare la traduzione. Dopo un po’ finì la lezione e gli detti l’appuntamento per la prossima volta.

Tornarono puntualmente e io gli dissi: “Oggi parleremo del corpo umano e come si dicono in inglese le varie parti del corpo. Questa &egrave una figura dove si vedono tutte le parti di un uomo e di una donna che voi già conoscete in italiano. Ora vediamo in inglese”.

Naturalmente partii dalla testa e arrivai alle parti sessuali. “Come sapete queste parti hanno dei nomi scientifici, popolari e grossolani sia in italiano che in inglese. Voi mi direte i termini italiani e io vi dirò quelli inglesi. Chi vuole incominciare ?”

“Io” disse Paolo “questo &egrave il pene che noi chiamiamo cazzo e che serve a orinare e a scopare”. Scoppiò una risata dello stesso ragazzo, della ragazza e mia.

“Ora tocca a te Anna”

“Va bene. Questa &egrave la vulva o vagina o fica e anche questa serve a pisciare e a farsi scopare da quell’affare di cui ha parlato Paolo”.

Altra risata di tutti. “Bravi ragazzi le cose di base le sapete e sono sicuro che la prima funzione la usate bene tutti e due ma la seconda l’avete mai provata ?” “Purtroppo no” risposero all’unisono Paolo e Anna.

“Perché non lo provate qui. C’&egrave un bel divano, in casa non c’&egrave nessuno e io potrei darvi qualche consiglio”. “Evviva” gridarono all’unisono “lei ce lo permetterebbe?” “Certo ragazzi ormai siete abbastanza grandi per farlo. Forza. Incominciate a spogliarvi e poi io vi dirò cosa fare”

Non se lo fecero dire due volte e in pochi minuti erano tutti e due nudi di fronte a me. Che splendido spettacolo ! Il mio cazzo incominciò a indurirsi ma non era ancora il momento per lui.

“Incominciate ad accarezzarvi e a baciarvi prima sulla bocca e poi su tutto il corpo. Si, su tutto il corpo e soprattutto sui genitali”

Mentre io parlavo, loro si davano da fare e già stavano sdraiati sul divano. Lui con la testa fra le gambe di lei leccandole la fica e lei, dall’altra parte con il cazzo duro di lui in bocca. Di fronte a quella scena io non ce la facevo più e il cazzo al massimo non sopportava più di stare dentro i calzoni. Me li abbassai e mi spogliai completamente per andare a unirmi a loro. Mi inginocchiai di fronte al divano e incominciai anch’io a leccarli e baciarli tutti e due. Loro mi fecero posto e incominciammo a incrociarci scambiandoci cazzi ,fica e culi per le leccate più incredibili. Io non sapevo più cosa scegliere: la fichetta di lei o il soffice culo di lui. Optai per lui, su lei avrei approfittato dopo. Mi alzai e feci sdraiare Anna sul soffice tappeto poi spinsi Paolo sopra di lei e con la mia mano indirizzai il suo cazzo ben duro fra le labbra della fica di lei. “Paolo, spingi adesso il tuo cazzo dentro quella bella fichetta piano piano e tu Anna rilassati anche se da principio sentirai un po’ male poi godrai tanto. Forza, vai Paolo. Sei entrato ?” “Si &egrave bellissimo” “Bravo ora incomincia a pompare”

Mi alzai e passai dietro Paolo e incominciai a leccargli il buco del culo che sentivo rispondere bene alle mie leccate. Mi bagnai bene con la saliva il mio medio e incominciai a infilarglielo dentro. Reagiva bene e da un dito passai a due e poi a tre. Sentivo i mugolii di piacere di Paolo e Anna e io estrassi le dita e presi il mio cazzo bello duro in mano, vidi che era già inumidito dalla pre-eiaculazione e aggiunsi una bella quantità di saliva poi lo diressi al buco del culo di Paolo e incominciai a spingere. Sentivo che non c’era molta resistenza anche perché il mio cazzo &egrave lungo ma non grosso, così spinsi più forte, entrai di un bel pezzetto e sentii un “haii” di Paolo. Mi fermai un momento e ripresi a spingere. Sentivo i mugolii di Paolo e Anna sotto di me ma erano mugolii di piacere non di dolore e così incominciai a pompare e a mugolare io stesso per il piacere che provavo.

Non ci volle molto per sentire l’urlo di tutti e tre che si veniva contemporaneamente. Poi il silenzio e tutti e tre ci trovammo sdraiati sul tappeto uno accanto all’altro.

Restammo in silenzio non so per quanto tempo ma non tanto perché ci trovammo tutti abbracciati, ridendo e gioiendo per la meravigliosa esperienza.

I ragazzi dovevano tornare a casa perché si era fatto tardi ma io non volevo perderli e così gli suggerii di telefonare a casa che il loro professore d’inglese li invitava ad andare a mangiare una pizza e poi a vedere un film in inglese che era utile per impararlo. I due ragazzi entusiasti telefonarono e ebbero l’autorizzazione dei genitori. Io ordinai per telefono tre pizze e la birra. Mentre attendevamo la pizza ci rivestimmo e continuammo a parlare di quello che era successo e quello che poteva ancora succedere dopo la pizza. Quando arrivò la mangiammo di gusto perché dopo quello che era successo tutti avevamo veramente fame. Però tutti, specialmente i ragazzi, bevvero tanta birra e qualche bicchierino di liquore che avevo in casa.. Proprio a causa della tanta birra bevuta tutti avevamo bisogno di pisciare e fu Anna, mezza sbronza, che inventò un nuovo gioco “Tutti nudi andiamo in bagno e pisciamo insieme così vediamo chi piscia meglio le donne o gli uomini. Essendo tutti un po’ sbronzi accettammo e tutti nudi andammo in bagno. Ci mettemmo tutti in piedi nella vasca da bagno e al comando di Anna che si era messa a sedere sul bordo più stretto della vasca da bagno a gambe divaricate incominciammo a pisciare. Lo scroscio che veniva dalla figa di Anna ci bloccò perché era meraviglioso vederlo uscire dalla sua fighetta di ragazzina. “Forza pisciate anche voi, anzi venitemi di fronte voglio sentire la piscia calda che esce dai vostri bei cazzi sulla mia fighetta”. Così facemmo, con i cazzi semi rigidi il getto era più piccolo ma più forte quando arrivava alla fichetta di Anna. “Forza ragazzi lo voglio su tutto il corpo, lo voglio in faccia per berlo” e si sdraiò sul fondo della vasca da bagno a bocca aperta sotto il getto dei nostri cazzi Era come impazzita beveva veramente i nostri schizzi e gemeva come se stesse per venire. Le nostre riserve finirono e allora io aprii la doccia e tutti e tre abbracciati ci lavammo a vicenda. I nostri cazzi erano turgidi e Anna non faceva altro che prenderli in bocca passando dall’uno all’altro e sponpinadoli a più non posso e quando li sentì vibrare perché stavamo per venire se li infilò tutti e due in bocca per ingoiare e godersi il nostro sperma.

Io e il ragazzo a turno la baciavamo sulla bocca ancora bagnata dal nostro sperma e con le mani le accarezzavamo la fichetta e il buco del culo. A Anna piacque tanto che dopo poco incominciò a mugolare e poi ebbe il suo orgasmo. A quel punto eravamo tutti pari e necessitavamo un po’ di sosta per riprendere forza per altre esperienze. Ci asciugammo e ritornammo in salotto dove ci sdraiammo di nuovo sul morbido tappeto. Le nostre mani non sapevano starsene ferme e così ci accarezzavamo nei punti più sensibili stimolandoci reciprocamente. “adesso tocca a me fare un bel servizietto a Anna” dissi ” e tu Paolo inventa qualcosa da fare”.

Mi rivoltai verso Anna e le cominciai a baciare e leccare quella sua piccola e saporita fichetta fino a che non sentii che era pronta ad accogliere il mio cazzo già durissimo. Le salii sopra tenendole in alto le gambe divaricate e piano piano incominciai a titillarle la fichetta con la punta del cazzo per prepararmi all’entrata. Mentre stavo così sentii che Paolo mi stava leccando il buco del culo e capii che anche lui voleva fare a me quello che io avevo fatto a lui. Lo lasciai fare perché anche io volevo provare a prenderlo nel culo specialmente trattandosi di un ragazzo e quindi di un cazzo non troppo grande che non mi avrebbe fatto male. Procedetti nella penetrazione nella fichetta di Anna e sentii che era tanto bagnata da far scivolare dentro il mio cazzo senza problemi. Dall’altra parte Paolo stava lavorando bene imitando quello che avevo fatto io a lui e dopo aver provato con le dita adesso incominciava a puntare il suo cazzo ben duro sul mio buco del culo. Mentre avevo incominciato a pompare dentro la fichetta di Anna sentii che il cazzo di Paolo mi era entrato dentro senza che io sentissi dolore. Anche lui aveva cominciato a pompare e io stavo impazzendo per il piacere che mi provocava il cazzo dentro la fichetta di Anna e per il piacere, mai esperimentato prima, di un cazzo che pompava dentro il mio buco del culo. Incominciammo a mugolare tutti e tre per il piacere che provavamo e, come la volta precedente, con tanti strilli venimmo tutti e tre insieme.

Veramente una bella e incredibile serata ! Ci abbracciammo e fissammo un nuovo appuntamento.

Era passata una settimana dalla lezione precedente e il pomeriggio ricevetti una telefonata da Anna che mi chiese se mi sarebbe piaciuto passare una un’altra serata con lei e Paolo. Evidentemente io dissi di si. “Però questa volta le pizze e la birra le portiamo noi. E poi ci sarà una bella sorpresa per te” “Va bene per me” le risposi “e vi aspetto stasera curioso della vostra sorpresa”.

Rimisi a posto tutta la casa che nei giorni passati non avevo molto curata. In particolare ripulii bene il tappeto del salotto, il divano e anche la camera da letto che poteva essere utile per le nostre ammucchiate. Mi ci volle tutto il giorno poi mi feci una doccia, mi rivestii e mi misi in poltrona ad aspettare fumando e vedendo la TV.

Verso le venti suonarono alla porta e quando andai ad aprire rimasi basito perché invece di due ragazzi ne vidi quattro. “Non ti spaventare” mi disse Anna ” questa &egrave la nostra sorpresa. Ti presento la mia sorellina Angela e il fratellino di Paolo che si chiama Edoardo. Se ci lasci entrare, mentre mangiamo la pizza che abbiamo portato, ti diciamo perché li abbiamo dovuti portare con noi. Va bene ?” “OK, entrate e poi mi racconterete tutto”.

Andammo subito in cucina, ci sedemmo intorno al tavolo incominciammo

a mangiare le pizze e a bere la birra che avevano portato. Durante il pranzo Anna, che &egrave sempre la più chiacchierona, mi raccontò cosa era successo.

“Per prima cosa ti diciamo che io e Paolo siamo ricattati dai nostri fratellini. Ti sembrerà assurdo ma &egrave proprio così. Io ti racconto ciò che mi riguarda e poi Paolo ti dirà la sua. Quando tornai a casa dopo la bella serata che avevamo passato insieme ero ancora molto eccitata e quando andai a letto insieme alla mia sorellina continuavo a rigirarmi e non riuscivo a dormire. Angela incominciò a farmi un interrogatorio e a chiedermi perché ero così eccitata. Cercai di schermirmi ma l’insistenza di Angela era tale che dovetti dirle che avevo avuto una giornata molto eccitante. All’improvviso mi domando se ero stata con un uomo e io, presa alla sprovvista, incoscientemente mi venne in bocca ‘non uno ma due’. Angela da furba come &egrave mi mise sotto torchio domandandomi cosa avevamo fatto e incominciò a farmi il solletico e a darmi sculacciate sul sedere continuando a dirmi che dovevo dirglielo Anche io reagii e così ci

rotolavamo sul letto incominciando a ridere e a toccarci da tutte le parti. Ti hanno toccato qui, mi diceva toccandomi il sedere, oppure qui, toccandomi la fica, oppure ti hanno infilata con un bel cazzo. Angela era scatenata e io, invece, ero eccitata dopo le esperienze che avevo avuto qui. Quasi senza accorgersene ci trovammo con le mani che lavoravano sulle reciproche nostre fichette e tutte e due eravamo bagnate e eccitate. Presi io il comando e le dicevo: ‘adesso leccami la fica così saprai cosa ho fatto con i due uomini e mentre tu la lecchi a me io la lecco a te così imparerai qualcosa del sesso’. Ci trovammo subito in un bel 69 con grande reciproca soddisfazione. Poi ci abbracciammo e io le dissi che sarei tornata qui ma lei non doveva dirlo alla mamma. Immediatamente lei mi rispose: ‘se non mi porti con te la prossima volta lo dico alla mamma e a papà e poi dico a loro che stasera tu mi hai fatto fare delle porcherie’. Ero stremata e non ebbi la forza di reagire e ‘va bene’ le dissi ‘la prossima volta verrai con me’ ci abbracciammo ancora e, stanche come eravamo, ci addormentammo subito. “Questa &egrave la mia storia ora fatevi raccontare da Paolo la sua che penso sia molto simile alla mia”

Paolo disse subito che era vero che la sua storia era precisamente come la mia pur con le varianti che comportava essere due fratelli invece di due sorelle. “Infatti” disse ” io mi trovai in bagno con Edoardo quella sera che ero stato qui. Eravamo tutti e due nudi perché lui aveva appena fatto la doccia e io stavo per farla. Mi misi sotto la doccia e Edoardo come aveva fatto altre volte mi domandò se volevo che lui mi insaponasse la schiena. Gli dissi di si e lui incominciò a insaponarmi le spalle e arrivò a lavarmi il sedere e, come gli piaceva fare sempre, con la mano insaponata entrò fra le mele per lavarmi anche il buco del culo. Quando ci arrivò con le dita insaponate io feci uno strillo perché, dopo quello che era successo qui, si doveva essere infiammato e, forse, ferito durante la penetrazione tua. Al mio strillo Edoardo mi domandò che cosa era successo e mi disse di chinarmi in avanti per potere veder cosa c’era che mi faceva male. Mi chinai e lui mi apri le mele e con le dita mi ispezionò con un dito il buco del culo e, subito, mi disse che c’erano molte screpolature e voleva sapere come me le ero fatte. ‘Mi immagino che per godere di più durante una sega ti sia infilato in culo qualcosa di grosso’ mi disse e io per non sembrare un imbecille gli risposi incazzato che la cosa che era entrata nel mio culo non poteva avermi fatto male perché era una cosa morbida e liscia. ‘Haa ! bene ho capito che qualcuno te lo ha messo in culo e se non mi dici chi &egrave stato io

lo racconto a papà’. Allora per salvarmi gli raccontai cosa era successo qui. Anche mio fratello come la sorella di Anna mi ricattò subito e così ho dovuto portarlo stasera con me. Ecco come stanno le cose.”

“Ho capito ma Angela e Edoardo mi sembrano troppo giovani per fare certe cose. Quanti anni hanno ?” ” Angela e Edoardo hanno un po’ più di diciotto anni e, cio&egrave un anno meno di noi” rispose Anna ” ma, a quello che ho capito, non sono così ingenui, e sicuramente già si masturbano e sanno che cosa fanno i più grandi ma vorrebbero vederlo dal vivo.” “E’ vero” dissero all’unisono i due ragazzini “e ci piacerebbe davvero veder cosa fanno i più grandi.”

“Va bene” dissi io “però fateci vedere subito cosa fate da soli. Forza spogliatevi e masturbatevi davanti a noi. Andiamo in salotto, mettetevi sul tappeto e noi staremo a vedervi, poi starete voi a vedere noi più grandi.”

Mentre loro si spogliavano io, Paola e Angelo ci mettemmo a sedere sul divano. Quando arrivarono i due ragazzini io ne rimasi impressionato: lei era deliziosa col suo piccolo seno, un culetto tondo e un pube appena coperto da una peluria leggera. Anche lui era perfetto e il suo cazzo ancora pendulo faceva prevedere che appena eretto doveva essere piuttosto grande.

Si vedeva che i due ragazzini erano piuttosto imbarazzati e ci guardavano, seduti sul tappeto con le gambe incrociate, come per chiederci ‘e adesso cosa dobbiamo fare ?’. Noi tre grandi (?) incominciammo a guidarli: “Paola incomincia ad accarezzarti la tua fichetta e tu, Angelo, fai rizzare un po’ il tuo pisellino. Forza ragazzi, fate quello che normalmente fate a letto o in bagno”. Da bravi ragazzi obbedirono. Lei con la mano destra si accarezzava la fica e con la sinistra si stringeva i capezzoli del suo piccolo seno. Lui. con tutte e due le mani smanettava il cazzo che incominciava a crescere rapidamente.

Già questo stava eccitando anche noi grandi (?) che, indipendentemente l’uno dall’altro, ci eravamo spogliati e incominciavamo a toccarci. “Aspettate” dissi “prima di pensare a noi aiutiamo i ragazzi che a quanto sembra sono ancora imbranati e così non arriveranno mai a godere sul serio”. Tutti e tre ci mettemmo in ginocchio accanto ai due ragazzi aiutandoli a mettere le mani nei posti giusti. Stranamente Paolo si mise ad aiutare Paola e Anna ad aiutare Angelo. Io passavo dall’uno all’altro infoiato da quelle splendide creature. Mi attraevano i loro bei culetti e andavo a leccare i loro buchi del culo e, bagnandomi con la saliva il dito medio, lo infilavo fino in fondo a tutti e due. Non sapevo cosa stessero

facendo Paolo e Anna ma dai mugolii sempre più alti capii che ormai si era arrivati a fare godere i due ragazzini. Lo sperma di Edoardo andò a finire nella bocca di Anna e gli umori di Angela furono leccati completamente dalla lingua di Paolo. Io mi limitai a slinguazzare nella bocca di tutti e due.

Come sempre succede in queste ammucchiate, ci fu un momento di relax per tutti che, ormai, eravamo stesi sul tappeto.

Fui io che mi rialzai per primo: “Bravi tutti” dissi ” e vi meritate una bella fetta di una buonissima torta che ho comprato per voi”.

Tutti nudi andammo in cucina e, mangiando la torta e bevendo tanta birra. facemmo i nostri commenti a questa prima parte della serata.

“Sentite” dissi ” prima di ritornare di là, penso che tutti avrete voglia di fare una bella pisciata. Le opzioni sono: farla tutti insieme o andare da soli. Decidete voi”. Paola alzò la mano come si fa a scuola e disse: ” Io sono abituata a farla da sola ma sono molto curiosa di sapere come faceste l’altra volta. Quindi io voto per tutti insieme”. “Va bene, se non ci sono opposizioni lo possiamo fare” Hurrà ! esclamarono tutti e così andammo immediatamente in bagno tutti nudi.

“Siccome siamo tre uomini e due donne io penso che le due donne piscino per prime sugli uomini e poi i tre uomini sulle donne” dissi ” In oltre io penso che vedere il piscio che esce dal piccolo buco che c’&egrave all’entrata della fica sia uno spettacolo meravigliose specialmente quando si tratta di due giovani fichette. La pisciata degli uomini &egrave meno interessante perché gli uomini non riescono a pisciare con l’uccello duro che potrebbe essere bello

ma pisciano soltanto col pisello moscio”.

Io, Paolo e Edoardo ci sdraiammo nella vasca da bagno. Paola e Angela salirono sul bordo della vasca con un piede da una parte e l’altro dall’altra e dissero “Attenti viene il diluvio”. Un diluvio meraviglioso che partiva dall’interno delle loro fichette tenute aperte con le dita e ci veniva in bocca con il suo sapore aspro e profumato.

Quando toccò a i maschietti, le ragazze si misero in ginocchio nella vasca da bagno e dissero che i maschietti dovevano stare fuori della vasca e mettersi le mani dietro perché loro, le ragazze, avrebbero preso in mano i loro cazzi per farli pisciare come volevano loro. Anna essendo più grande ne prese in mano due e Angela uno, poi dissero “Forza, pisciate !”. I maschi si sforzavano ma i cazzi in mano alle ragazze si erano induriti troppo e loro non ce la facevano. Soltanto dopo riuscirono a schizzettare

un po’ e le ragazze gridarono “Abbiamo vinto noi, le nostre fighette sono

meglio dei vostri cazzetti.

Io dissi che ora dovevamo lavarci tutti e poi andare in salotto e decidere che cosa si doveva fare. In meno di mezzora eravamo tutti a sedere sul grande tappeto

“Adesso bisogna decidere cosa fare e io suggerirei di formare due coppie: una con Paolo e Angela e l’altra con Anna e Edoardo perché lo sverginamento di Angela e Edoardo &egrave meglio che lo facciano quelli che furono sverginati la volta precedente e sanno bene cosa fare. Naturalmente io, che sono il più anziano e il più esperto, soprintenderò alle vostre attività consigliandovi e intervenendo. Vi va bene”?

Ci fu un minuto di chiacchiericcio fra loro e la solita Anna, a nome di tutti, disse che la proposta era accettata e che contavano sul mio aiuto perché ancora avevano molto da imparare.

Le due coppie si formarono e incominciarono subito ad abbracciarsi, a baciarsi sulla bocca e ad accarezzarsi da tutte le parti. Io passai a vedere come andavano le cose e toccai con mano che gli uccellini dei due maschi si erano già rizzati. Però gli consigliai di fare un bel “69” prima di passare alla scopata e quando incominciarono a farlo io approfittai per leccare i loro buchetti di culo, che a me piacciono tanto e poi a infilare il mio cazzo ben duro fra bocca e fica o fra bocca e cazzo delle due coppie. Mi resi conto che, se non cominciavano subito la penetrazione, sarebbero venuti tutti e quattro prima di scoparsi. Feci rigirare Angela e dissi a Edoardo di mettersi sopra di lei e con la mia mano lo indirizzai all’entrata della fichetta e dissi a Edoardo di spingere piano piano fino a che non sentiva che la fichetta di Angela si stava allargando e poteva accoglierlo tutto.

Passai a Anna e Edoardo e spiegai a Anna che sarebbe stato meglio che Edoardo fosse stato sotto e che lei da sopra si infilasse il suo cazzo nella fichetta e fosse lei a dare il ritmo. Mentre lei lo faceva io avevo infilato un dito, inumidito dalla mia saliva, nel suo buchetto e incominciai a smaneggiarlo. La sentii mugolare e la spinsi in avanti dicendole di baciare Edoardo mentre pompava. Il mio cazzo era cosi duro e bagnato dalla mia pre-eiaculazione e dalla mia saliva che riuscii a infilarglielo nel buco del culo – che si era salvato la volta precedente – con un sol colpo. Ci fu uno strillo seguito da mugolii di piacere e tutti e tre continuammo a scoparci finché, con un urlo, venimmo insieme.

Anche l’altra coppia aveva raggiunto l’orgasmo e così anche Angela era stata sverginata. Adesso eravamo tutti sdraiati sul tappeto per riprenderci.

Dopo un po’ domandai se gli era piaciuta questa scopata e se si sentivano soddisfatti.

” Disgraziato, mi hai rotto il culo senza avvertirmi e ora mi fa male ma, a dire la verità, sul momento ho goduto due volte. Un’altra volta dimmelo prima che così mi porto dietro un panetto di burro per ungere bene il tuo cazzone e il mio buchino”

Anche Angela aveva da protestare perché riteneva che la sua prima volta forse sarebbe stata più facile e più soddisfacente con qualcuno che avesse avuto più esperienza. Nonostante questo, però, doveva ringraziare anche Edoardo perché era stato molto dolce e efficiente.

Paolo e Edoardo, invece, si dichiararono tanto soddisfatti e che sarebbero stati pronti per ricominciare.

“Oramai &egrave tardi per voi e &egrave meglio che torniate a casa prima che ai vostri genitori vengano dubbi su cosa avete fatto invece di andare al cinema come voi gli avevate detto. Stasera riposatevi e ci rivedremo la prossima settimana. Un bacione a tutti e a presto rivederci”.

Però la settimana dopo non vennero e mi telefonarono i loro genitori per dirmi che non intendevano spendere inutilmente i loro soldi visto che i loro figli non erano affatto migliorati nel loro inglese. Da allora non li ho più visti.

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