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Racconti di Dominazione

Il Paese dei Balocchi 4

By 28 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Un’altra sera ci recammo al ristorante con annessa una stanza , e il programma della serata era incentrato sul ‘sederino’ delle ragazze.

Era obbligatorio, come praticamente tutti i posti, presentare la moglie con una gonna corta, ma in questo caso anche facile da alzare. Noi mariti/amanti/compagni/ fummo fatti accomodare su delle sedie in fila, uno affianco all’altro, mentre le ragazze vennero fatte appoggiare a dei tavoli.
Ogni uno capitò volutamente, con un’altra donna e quando ci venne detto, alzammo le gonnelline, ogni uno entusiasta procedette nell’espletare questo ordine.
Bloccammo le gonnelline, in modo da lasciare i culetti esposti, tirammo giù i perizomi e iniziammo a gustarci visivamente i sederini.
Una alla volta passò da un signore dove lui con un timbro sulla chiappa, imprimeva un numero, per identificarlo, in modo che per il concorso di miss culetto e qualsiasi altro concorso della serata non ci fossero stati problemi.

Una alla volta mostrò davanti a tutti i mariti, attentamente il proprio sedere, e un altro marito andava ad aprirgli le chiappe per mostrare bene anche il buchetto.

La maggior parte delle donne, era imbarazzata, cercavano di mettere una mano per nasconderlo, allora si decise di mettergli le manette con le mani avanti.
Però in ogni caso, le si vedeva che stringevano il sedere, chiudevano le gambe, cercavano di girarsi un po’, piegavano anche le gambe.

Tutti commentavano ad alta voce, prima ogni uno per conto proprio, e poi uno alla volta.
Questo non faceva altro che emozionarle.
Molte ragazze dal piacere, si bagnarono, quindi anche per mostrare bene il sedere e la passera, si decise di metter loro un sistema per obbligarle a stare con le cosce aperte. A questo punto vennero mostrate ai guardoni esterni, ed uno di loro, un camionista con le mani grandi si mise ad ispezionarle una alla volta commentando davanti a tutti quello che vedeva e pensava di ogni una di loro. In questo modo tutti davano un voto ed un giudizio.
Tutte le donne erano imbarazzate, esposte come caprette. Il camionista porco, palpava le gambe, le chiappe, inseriva un dito nel sedere per misurarne la ‘verginità’ anale e poi faceva una passata di mano sulle labbra della figa per vedere quanto erano bagnate.

A quel punto si cambiò gioco, e le mettemmo a 90. Ogni marito poteva palpare e leccare qualsiasi culo lui avesse voluto, ma bendato. Ogni marito doveva, gustandosi il culetto come voleva, riconoscere la propria moglie e lo stesso ogni moglie doveva riconoscere il proprio marito, in base a come palpava e leccava o quant’altro. Logicamente nessuno riconobbe nessuno, quindi questo determinò la cessione diretta delle donne dai propri mariti ai guardoni assetati che aspettavano con trepidazione.
Però comunque ogni moglie era venuta più di una volta, dato che era stata usata da tutti i mariti. La punizione per le mogli e per i mariti, quindi era che la moglie sarebbe stata nelle mani dei porci guardoni per quella serata.
Il primo gioco consisteva nel legare ogni donna con le manette alle mani, appese su in alto come fosse una mucca da macello e sotto a cosce aperte.
Gli assetati di passere in ginocchio anche loro con le mani legate dietro la schiena, ma con la bava alla bocca si precipitavano sulla fortunata a leccarle il culo e la figa. Io vidi mia moglie che li guardava spaventatissima, gridava’: noooooooo, vi preggoooo, noooo, non vogliooooo.
Loro in 6 alla volta in ginocchio si avvicinarono al suo pube e il suo di dietro. Le mangiucchiarono il culetto, la passerina, le cosce.
Con i loro denti si misero a morderle le chiappe come dei veri roditori, le bellissime chiappe sode ed abbronzate, perfette, come fossero state disegnate da Giotto, vennero morse, anche con forza, si attaccarono mordendo con tutta la loro forza, lei che gridava.
In 5 minuti si trovò le chiappe piene dei segni di denti e succhiotti, i lupi volevano mangiarle il sedere così appetitoso.
Le loro lingue con i loro denti, che l’assalivano. Aveva 6 lingue , 12 labbra, che le accerchiavano il bacino, lei 30enne con 6 porci di tutte le età dai 20 ai 70 anni, dal camionista, al signore distinto, dal grassone al magrolino, dal barbuto allo sbarbato.
Gridò come una pazza, la fecero venire altre due volte distruggendola. Più lei veniva, più si bagnava e più loro impazzivano, Le aprirono le cosce a 60 gradi per far si che più bocche possibili, affamate, potessero cibarsi del suo liquido giovane e fresco di donna. Ma essendo in tanti finiva subito e loro imperterriti, egoisti come non mai , incuranti che lei fosse venuta più volte, e che ogni volta le dava così fastidio appena venuta.
Quasi le veniva da vomitare, tanto fosse sfinita.
Ma l’interesse , lo scopo non era incentrato sulla femmina, bensì sulla richiesta, sulla soddisfazione, sull’obbiettivo di sfamare il più possibile questi predatori , questi lupi assetati/affamati di figa.
Tenendole le gambe, le cosce aperte a 60 gradi (il massimo che riuscissero a fare), anche se in modo difficile si riusciva a dar più spazio alle 6 bocche da sfamare, 3 davanti e 3 dietro. Le bocche assetate erano attaccatissime, guance su guance, barba su barba, spingevano come dei matti versa le altre labbra. Mia moglie venne alzata, come appesa, per aiutare i lupi, a sfamarsi, le cosce alzate, ogni singola bocca con le sue due labbra, dava 6 labbra davanti e 6 dietro, tutte che mangiucchiavano un pezzettino di altrettante labbra. Dodici labbra concentrate su solo due, inerti, impotenti labbra diverse dalle altre dodici; erano le labbra ‘della figa.

Una tale situazione distrusse mia moglie, dopo averla sentita urlare come una matta, godere come una baldracca, implorare pietà, non sentimmo più niente, mia moglie sembrava svenuta. Mi avvicinai per vedere come stava, ma il signore dello staff disse: stia lontano, dobbiamo prima soddisfare i bisogni, le richieste del branco, dopo..magari la potrà vedere, tanto a noi serve solo il suo corpo, anche se sentirla gridare ci eccita di più, ci accontenteremo per ora solo di questo.
Invece nel vederla svenuta, molti si eccitavano di più, perché dimostrava che all’uomo serviva solo il suo corpo e niente altro.
Finito il gioco, me la restituirono e la riportai in camera’, ma

intanto altre mogli vennero fatte mettere a 90 su un bancone, perché il gioco andava avanti’..

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