Ascolta,
l’ultima carbonaia
ha deposto la sua gerla,
bocche di fuoco
divorano il carbone nella stufa,
comignoli fumanti
appaiono come fantasmi
nel manto delle nebbie.
Oh, e pensare, e pensare!
Gli zoccoli di legno
affondavano nella neve,
la voce del cigno
narrava le fiabe
alle noverche dai neri manti
e dai morbidi capelli bianchi:
la principessa dell’eterno
donava al gigante
un tesoro d’oblio,
col suo candelabro d’immenso
accendeva una ad una
le stelle,
lanterne,
nel mare solcato
dai velieri del vento.
Hanno abbattuto la quercia grande
e l’amica dei balocchi
ha chiuso i suoi occhi
pieni di cielo.
Breve, ma piacevole, anche se ammetto che avrei gradito più dettagli. È bello vedere qualche racconto con bellezze esotiche, invece…
Ciao mi piacciono parecchio i tuoi racconti se ti lascio la mail ci scriviamo in privato?
grazie mille! altro che pollice serve per pastrugnarla! :-)
Racconto travolgente… il fatto che sia poco passibile di realtà lo rende ancora più arrapante. E il ritmo e’ perfetto.…
Ottimo racconto e fantastica descrizione! Peccato poter dare solo un pollice su o ne avrei dato un secondo per il…