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Racconti Erotici Etero

Le voglie arretrate di donna Giuliana

By 14 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo conosciuto Ettore per via della disciplina sportiva che sin da giovanissimo avevo iniziato a praticare a Rimini, lui era titolare di una impresa edile dove, una volta diplomato e dopo aver espletato gli obblighi di leva, ero stato assunto come geometra.

Ettore, uomo di grande generosità, aveva costruito una splendida famiglia, sposato con Giuliana conosciuta a Roma, quando lavorava nella capitale, aveva due figli straordinari di nome Stefania e Francesco, più o meno miei coetanei, che io frequentavo e con i quali avevo un bel rapporto di amicizia.

Quella splendida famiglia, nel giro di breve tempo ebbe serissimi problemi, Francesco ebbe problemi legati alla tossico dipendenza, Stefania che dopo essersi sposata andò a vivere in Calabria, un matrimonio mal digerito dai genitori, inoltre Ettore ebbe grossi problemi di natura economica, per via di ingenti somme mai incassate che lo portarono in breve tempo alla bancarotta.

Dopo lo scontato licenziamento ed un breve periodo di disoccupazione, cominciai a lavorare sempre come geometra, presso l’ufficio tecnico del mio comune, con Ettore e la sua famiglia, le maglie del nostro rapporto si fecero più larghe, poi una notte mi arrivo una telefonata, un ex collega dall’ospedale mi metteva al corrente della morte di Ettore, dovuta ad un arresto cardiocircolatorio.

Erano trascorsi quasi tre anni dalla dipartita, ed era un venerdì mattino di settembre, stavo effettuando dei lavori per mettere in sicurezza un tratto di strada, quando mi sentii chiamare, era Giuliana, la salutai e gli chiesi se potevo offrirle un caff&egrave, mi disse che era in ritardo spaventoso e non poteva fermarsi, gli dissi che mi avrebbe fatto molto piacere vederla e stare insieme a lei. Giuliana mi rispose quando vuoi, aggiunse che aveva cambiato abitazione e mi diede il suo nuovo numero di telefono.

Chiamai la sera stessa, parlammo di tante cose, poi una frase mi colpì in maniera particolare mi disse che , cosicché il giorno dopo gli promisi che sarei andata a trovarla, rispose, ‘la tua presenza non può non farmi piacere’, per correttezza e per non metterla in difficoltà le dissi che sarei arrivato verso le 11.00.

L’indomani mattina mi presentai a casa di Giuliana con un fascio di rose, appena mi aprì la porta ci abbracciammo e ci baciammo sulle guance.

Era vestita in maniera molto sexy, con un’ampia scollatura davanti ed una gonna blu appena sopra il ginocchio, ci sedemmo nel soggiorno.

Giuliana 58 anni ben portati, bel viso, uno splendido seno e capelli biondi cortissimi, non altissima 160 c.ca cm di altezza, in carne ma nei punti giusti, conservava una bellissima abbronzatura, io invece ero alle soglie dei 30, 182 cm moro fisico definito, non passavo inosservato.

Il suo nuovo appartamento era posto al quinto ed ultimo piano di un complesso residenziale, con bellissima vista mare, molto più piccolo di dove aveva vissuto precedentemente.

Preparò un caff&egrave, poi mi parlò delle sue sfortunate vicissitudini, uno sfogo che in più circostanze la portarono alle soglie delle lacrime, si lamentava di Stefania che si faceva sentire molto poco e sembrava non voler nessun rapporto con lei e Francesco che per motivi legati ai suoi burrascosi trascorsi aveva lasciato la città. Era rimasta sola, vedeva pochissime persone. Mi chiese cosa facevo se nel frattempo mi ero sposato, se avevo legami, risposi di no, per sottrarmi alle sue domande, istintivamente mi alzai per vedere dalla finestra il mare, una visione meravigliosa, le feci i complimenti per il suo nuovo appartamento, ‘ancora più bello perché arricchito dalla sua presenza’, mi ringraziò per i complimenti, poi venne vicino me, e disse ‘sai ritrovarmi sempre da sola qua dentro fa si che io a volte questo posto lo odio’, con molta delicatezza le misi una mano sulla spalla, poi mi misi davanti a lei e gli diedi un bacio casto sulla guancia, non batté ciglio Donna Giuliana e ricambiò l’abbraccio, poi aggiunse spostiamoci dalla finestra, qualcuno potrebbe vederci, mi strinse a lei, sentii il suo cuore pulsare forte, stavano cambiando i termini della situazione, la vicinanza di Giuliana cominciava ad eccitarmi tantissimo, sentivo il mio uccello dare segni di notevole esuberanza, erano quasi le 13.00, quando gli dissi che avrei fatto ritorno a casa, con l’intenzione però di farmi sentire quanto prima, ‘perché non rimani a pranzo da me?, mi farebbe molto piacere’, aggiunse Giuliana, , incalzai io in maniera ipocrita, in quanto cercavo di mascherare questa situazione, in realtà rimanere solo con lei, mi attizzava e parecchio, no disse lei ‘rimandiamo ad altra occasione, in previsione della tua visita, ho preparato degli stuzzichini deliziosi, vedrai ti piaceranno’. Quell’invito era quello desideravo, diciamo anche che non aspettavo altro per poter rimanere con lei, non prima di avergli detto che era rimasta tale e quale quella splendida donna conosciuta qualche anno prima.

Era una cuoca coi fiocchi, tutto fu squisito, cercai di tenermi leggero, alla fine brindammo con un grappino alla nostra ritrovata amicizia, mi complimentai di cuore e le dissi che sarei andato a sedermi sul divano, mi disse ‘aspettami tra poco ti raggiungo’. Dopo qualche minuto venne nel soggiorno e si sedette proprio vicino a me, ci guardammo e le dissi ‘lo sai che sei una donna splendida ed ancora tanto attraente’, mi sorrise, la presi per mano poi la tirai verso di me ed iniziai a baciarla sulle labbra, lei apprezzò tantissimo e ricercò con passione la mia lingua mi disse che aveva sognato quel momento, dalle prime volte che io avevo iniziato a frequentare la sua casa, non mi feci pregare e dopo la bocca, le baciai le orecchie infilando la lingua dentro ed il collo,cominciai a toccarle i seni ed a baciarli, lei mi fermò dicendomi di andare nella sua stanza da letto, dove saremmo stati più comodi, impiegammo molto a raggiungere la sua camera, per via dei baci che continuavamo a scambiarci, avevo completamente perso il lume della ragione, accecato ora dalla passione che nutrivo per Giuliana, iniziai a spogliarla a poco a poco in una situazione che era diventato estremamente eccitante, ad un certo punto le tolsi il reggiseno e lei rimase con la gonna ed i collant, quella visione mi mandava in estasi, le baciai i suoi seni prorompenti ed i suoi capezzoli decisamente turgidi, era bellissimo, mi piaceva tantissimo mordere i suoi capezzoli e le sue aureole, mi misi in ginocchio davanti a lei e da sotto cominciai a sfilargli la gonna, poi i collant, rimase con le mutandine umide ed intrise dei suoi umori che cominciai a baciare, la feci sedere sul bordo del letto, gliele sfilai ed iniziai a farle un lavoro di bocca che lei apprezzò tantissimo, mise le sue gambe sulle mie spalle, facilitandomi il compito, mi facevano impazzire le sue grandi labbra ed il suo clitoride che non trascuravo assolutamente, ebbe un orgasmo micidiale, ricordo la distensione delle sue gambe ed una stretta al collo delle stesse, micidiale, che stavano quasi per soffocarmi.

Giuliana si distese sul letto, mi tolsi quello che mi era rimasto addosso, rimanendo completamente nudo, mi sistemai sotto le lenzuola vicino a lei cingendola per i fianchi, la strinsi forte e la baciai ancora, lei mi venne sopra ed assaporai ancora i suoi seni, più tardi mi confidò che non faceva sesso da prima della morte di Ettore, si era masturbata molte volte, ma ovviamente non era la stessa cosa.

Portò la sua vagina ad altezza della mia bocca, gradiva essere leccata, con tutte le energie cominciai a solleticarle le grandi labbra ed il clitoride, passò poco tempo e Giuliana ebbe un nuovo orgasmo.

Ci fermammo ma solo per qualche istante, con la mia bocca piena dei suoi umori, ci scambiammo un bacio lunghissimo, poi lei con la bocca cominciò a scivolare sotto, ricercò il mio torace, baciò ogni centimetro della mia pelle, poi scese sotto e comincio a leccare il mio cazzo, lo scroto, era veramente brava, lo portò alla massima erezione, aiutandosi anche con le mani, poi decise di succhiarlo, era straordinaria mi portò in brevissimo tempo al massimo piacere, con un pompino di grandissima passione, regalandomi sensazioni mai assaporate prima, ricordo che le venni in bocca con una serie di fiotti, che mi lasciarono quasi esanime.

Ci rinfrescammo e tornammo a letto, non volevo lasciare il lavoro a metà, anche se soddisfare le voglie di Giuliana in arretrato di quasi 10 anni, era impresa quasi impossibile, lei prese subito l’uccello in mano e in breve lo portò ad una accettabile erezione, poi torno sopra di me e con la mano destra indirizzò il mio sesso nella sua vagina iniziando una bellissima cavalcata che durò per molto tempo, nel mentre lei si inarcò avanti offrendo la sua bocca alla mia, voleva il mio sperma dentro di se, ed alla fine con sua grande soddisfazione fu accontentata. Rimanemmo abbracciati ancora per molto tempo, parlammo ancora di tante cose, mi disse se volevo passare la notte insieme a lei, accettai con entusiasmo.

Più tardi, per ricaricare le batterie proposi di fare un bagno rigenerante, lei accettò divertita ed eccitata, si stava instaurando un idillio assoluto, ci insaponammo a vicenda, poi entrai in vasca per primo, feci accomodare Giuliana sopra me, gli massaggiai accuratamente il collo, la schiena, i seni e poi infilai le mie dita nella sua fica aggiungendo piacere ad altro piacere.

Quella sera cenammo sempre nel suo appartamento, era bellissimo stare con Giuliana, una donna di grande determinazione, totalmente diversa da come la conoscevo, o da come supponevo che fosse, capivo ora che era una donna fragile, innamoratissima della vita che sapeva regalarmi emozioni mai assaporate prima, una signora con un deficit d’amore che intendeva colmare al più presto, che non voleva farsi scappare una occasione forse irripetibile, che non si faceva nessuno scrupolo per raggiungere quello che a lei interessava maggiormente ed a cui aveva rinunciato per tanto tempo, il massimo piacere.

Non erano le 22.00 che di nuovo eravamo a letto, senza nulla addosso, Giuliana era profumatissima e questo mi metteva grande eccitazione, alla stessa stregua di respirare i suoi umori ed i suoi odori, era bellissimo leccarle la fica e respirare il mix tra il suo aroma ed il profumo sulla sua pelle, mi inebriava letteralmente, la feci girare e poggiare sulle ginocchia, la penetrai alla pecorina e cominciai a stantuffarla prima con delicatezza, poi con maggiore irruenza, fino a portarla all’estasi.

Con il passare delle ore nella mia mente si era fatta strada l’idea di sfondargli il culo, ed ora cominciavo ad insalivare il suo buchino, lei mi disse’non &egrave che vuoi penetrarmi lì?’, si risposi io ci tengo tantissimo e non ti nascondo che la cosa mi fa impazzire, lei mi rispose ‘ non l’ho mai fatto ma dopo le bellissime emozioni che mi hai regalato, non intendo e non voglio dirti di no’, anzi aggiunse ‘in tutti questi anni più volte ho fantasticato a prenderlo nel didietro e giuro che spesso nei miei pensieri c’eri tu , ed ora che mi &egrave capitata questa occasione non voglio opporre nessuna rinuncia, anzi &egrave il coronamento di un sogno’.

Con un sorriso le dissi ‘ sei la persona più fantastica che ho conosciuto’, continuai ad insalivare il suo culo, poi lentamente, non senza fatica, riuscii a farlo entrare ed a introdurlo sempre più, Giuliana cercava di rimanere ferma per facilitare il mio compito, in preda a sensazioni di dolore che a poco a poco si trasformarono in gemiti di piacere, venni copiosamente nel suo culo e fu una emozione splendida e straordinaria. Più tardi, mano nella mano, prendemmo sonno, ripromettendoci che l’indomani sarebbe stato di intensità uguale al giorno precedente, sia pure con piccole differenziazioni andò così.

Questo il mio week end da favola con Giuliana, una donna a cui la vita aveva tolto molto e cercò di restituire qualcosa.

Ci vediamo ancora ed &egrave sempre bello fare sesso con lei, posso garantire che &egrave una donna molto diversa dall’ incontro summenzionato, la consapevolezza di essere ancora attraente, le ha conferito una sicurezza ed una voglia di vivere che i tragici accadimenti che era stata costretta a subire le avevano tolto.

Si &egrave iscritta a delle lezioni di ballo e mi confidava che molti mosconi ora gli ronzano attorno, lei comunque aspetta sempre me, ma sinceramente non so fino a quando”

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