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Racconti Erotici Etero

Il Weekend di Silvia e Marco

By 13 Aprile 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Venerdì sera, Silvia era appena tornata a casa dalla tremenda giornata di lavoro appena passata. Aperta la porta si era liberata di quelle dannate scarpe con il tacco e aveva sciolto i suoi lunghi capelli castani e fatto un salto in bagno a riempire la vasca da bagno. Mentre si riempiva la vasca era andata nella camera da letto a liberarsi del tailleur che aveva indossato, delle camicetta e delle calze, restando in reggiseno e perizoma per dirigersi in bagno, dove un bagno tonificante la attendeva, ma prima di uscire non aveva potuto fare a meno di dare un’occhiata allo specchio e ammirare l’ottimo stato di forma del suo fisico malgrado i 40 anni che aveva appena compiuto: un seno terza misura che ancora sfidava la gravità, il ventre piatto e un sedere sodo che le sue colleghe le invidiavano e che catturava l’attenzione dei suoi colleghi uomini.
Guardandosi un’ultima volta compiaciuta si diresse in bagno e liberatasi degli ultimi indumenti si immerse nella vasca da bagno spumeggiante. In brivido piacevole percorse il suo corpo man mano che ogni centimetro della sua pelle entrava a contatto con l’acqua calda della vasca.
Immersasi completamente lascio andare la testa all’indietro beandosi di quello stato di completo relax e lasciando andare via tutte le tensioni, per prepararsi al meglio alla serata che la attendeva.
Marco le aveva detto di farsi trovare pronta alle 19 in punto, con il bagaglio per il weekend, ma non le aveva detto dove l’avrebbe condotta.
Dopo essersi rinfrancata uscì dalla vasca asciugando e profumando con cura il suo corpo e completamente nuda rientro nella sua camera per indossare i vestiti della serata. Da donna precisa e puntuale quale era aveva già preparato tutto dalla sera precedente e adesso si accingeva ad indossare qualcosa di comodo e sportivo per il viaggio che la attendeva, senza però rinunciare ad un intimo che esaltasse le sue generose forme.
Alle 19 precise squillò il suo cellulare. Era Marco che la stava aspettando giù. Scese le scale di casa aprì la porta e salutò il suo amore. Marco era un uomo di 43 anni molto ben portati, moro, abbronzato, un fisico asciutto in forma, ma non balestrato. Era dirigente di una importante banca e pur non essendo dissennato non si faceva mancare le i piccoli e grandi piaceri della vita. Accolse Silvia in un caldo abbraccio e le baciò dolcemente le labbra, inebriandosi del profumo della sua compagna. Si erano conosciuti da appena 1 mese, ma fra di loro c’era un intesa e una complicità che sembrava si conoscessero da una vita.
La aiutò a caricare il bagaglio nella portabagagli della sua potente berlina, le aprì lo sportello del passeggero e la aiutò a salire in auto.
Salito anch’egli, iniziarono il loro viaggio, con una leggera musica in sottofondo.
Iniziarono a parlare della loro giornata, e Silvia a fatica resisteva dal chiedergli dove si sarebbero diretti, non voleva rovinare la sorpresa che le aveva preparato il suo compagno. Abbandonarono in fretta la città ed entrarono in autostrada dirigendosi verso i laghi della zona. Dopo un’oretta uscirono dall’autostrada e Marco prese la provinciale che portava ad un paesino che giaceva sulle sponde del lago e pregò Silvia di chiudere gli occhi e di non sbirciare. Lei, accondiscendente, riuscì a controllare il suo istinto femminile portato alla curiosità e tenne gli occhi chiusi. A un certo punto sentì che l’auto aveva abbandonato la strada asfaltata e si era diretta su uno sterrato; dopo quelli che saranno stati 500-600 metri sentì l’auto arrestarsi. Marco scese le aprì la porta e la condusse fuori, sempre con gli occhi chiusi. Fecero qualche passo e Marco le disse:
‘Silvia, tesoro, prova adesso ad aprire gli occhi’.
Silvia aprì gli occhi e rimase senza parole. Si trovava sulla sponda del lago illuminato dalla luna piena. A fianco c’era una dimora bellissima e illuminata in legno proprio in prossimità della riva.
‘Tesoro, questa sarà la nostra alcova per questo weekend’. Silvia lo guardò con uno sguardo fra lo sbalordito, il compiaciuto e l’innamorato perso. Si incamminarono sulla scaletta che conduceva all’ingresso della casa; Marco aprì la porta e una splendida sala li accolse, piena di mobilio in stile moderno, ma di pregio che contrastava con il legno delle pareti. Al centro della sala c’era una tavola già apparecchiata per la serata.
Scaricati i bagagli, Silvia si diresse in camera dicendo a Marco di aspettarla 10 minuti, mentre lui preparava per la cena.
Silvia felicissima per la serata, pensò a come ringraziare il compagno e decise di cambiare decisamente abbigliamento. Tolti jeans e maglietta indosso le calze autoreggenti, una gonna aderente lunga fino al ginocchio e una camicetta leggermente scollata. Sciolse i capelli e si presentò bellissima e in gran forma al suo uomo.
Si sedettero a cenare lanciandosi tanti sguardi complici e compiaciuti per tutta la cena. Terminata la cena sparecchiarono velocemente e Marco accese lo stereo, mettendo una dolce melodia in sottofondo. Avvicinandosi a Silvia le prese la mano e la invitò a ballare. Silvia non si fece pregare e strinse le sue braccia al collo di Marco. Lui poggiò le sue mani sui fianchi di lei e iniziò a condurla a tempo di musica. Si fissarono negli occhi in uno sguardo che sembrò eterno, mentre i loro corpi si avvicinavano sempre di più. I loro visi si sfiorarono e Marco iniziò a baciare la pelle del viso di Silvia, che ebbe come un brivido al contatto della bocca del suo compagno. Le labbra di Marco presto si posarono su quelle di Silvia e iniziò dapprima a baciarle dolcemente poi con più passione le iniziò a succhiare e lasciò scivolare la sua lingua lungo il contorno della di lei bocca. Silvia ebbe un brivido fortissimo, adorava il modo di amarla del suo compagno, la sua capacità di accenderla gradatamente e di regalarle emozioni sempre crescenti: Marco era diverso da tutti gli altri uomini che aveva conosciuto! Dischiuse le labbra e accolse la lingua di Marco con la sua intrecciandola con passione crescente, rimanendo senza respiro.
Nel frattempo i loro corpi si erano stretti di più aderendo completamente l’uno all’altro. Le mani di Marco iniziarono a sbottonare uno per volta i bottoni della camicetta di Silvia, mentre lei aveva sfilato la giacca del suo compagno e a sua volta gli stava sbottonando la camicia. Liberatisi delle camice, Marco strinse Silvia e la girò abbracciandola da dietro. Scostò i suoi capelli dal collo e iniziò a baciarlo, assaporando ogni centimetro della sua pelle con la sua lingua, con le sue labbra. Mentre le baciava il collo le sue mani risalirono lungo il ventre di Silvia fino a posarsi sui seni di lei ancora coperti dal reggiseno. Silvia ebbe un altro brivido, sentendo crescere la sua eccitazione. Un istante dopo il suo reggiseno giaceva a terra, mentre le dita di Marco stringevano e giocavano che i suoi capezzoli divenuti turgidi. La fece di nuovo girare e immerse il suo volto fra i suoi seni. Silvia adorava la bocca di Marco sui suoi seni. Li sentiva mordicchiare, baciare, succhiare fra le labbra. Chinò la testa all’indietro godendo a pieno di quegli attimi che lui le regalava.
Marco iniziò poi a scendere con la sua bocca lungo il ventre e in parallelo le mani scendevano lungo la schiena di Silvia, finché arrivarono sul suo sedere sopra la gonna. Lo accarezzo e poi diresse le sue mani alla cerniera della gonna, aprendola e facendola scivolare per terra. Si sollevò e guardò compiaciuto la sua donna in perizoma e autoreggenti, era meravigliosa. La fece sedere sulla poltrona con il sedere in punta della stessa e si inginocchio fra le sue gambe. Con entrambe le mani iniziò a sfilare le autoreggenti accarezzando le sue gambe mentre le sfilava. Silvia era sempre più eccitata e lasciava condurre il gioco al suo amante, pensando che si sarebbe sdebitata a suo modo. Sentì la bocca di Marco all’interno delle sue cosce ormai nude che risaliva procurandole un sussulto quando la di lui bocca si posò contro il suo perizoma bagnato per l’eccitazione che le aveva procurato. Marcò scosto la striscia sottile del perizoma e iniziò a baciare il suo clito gonfio, prendendolo fra le labbra e succhiandolo, accarezzandolo con la lingua che lo strofinava lentamente, che girava attorno facendo piccoli cerchi. Silvia lasciò andare la testa all’indietro mentre stringeva la testa del suo compagno fra le sue gambe che istintivamente allargava sempre di più. I suoi umori si versavano nella sulla bocca di Marco che poteva sentire il sapore della sua compagna. Marco sfilò completamente le mutandine di Silvia e posò le mutandine sul di lei sesso. La lingua girava attorno alle labbra e quando si insinuò al suo interno provocò a Silvia il primo orgasmo della serata. Iniziò a pulsare e a muovere incontrollata il bacino, facendo sentire al suo compagno tutto il piacere che le stava procurando.
Ripresasi dall’orgasmo, Silvia guardò maliziosamente Marco e lo fece a sua volta accomodare su quella poltrona del piacere, mettendosi a sua volta in ginocchio fra le gambe del suo compagno. Le sue mani accarezzarono le gambe di Marco sopra i pantaloni risalendo, finché si posarono sul di lui rigonfiamento che mostrava la sua eccitazione. Marco ebbe un sussulto, ma Silvia slacciò la cinta, sbottonò il pantalone e abbassò la zip, avendo cura di fare una certa pressione sul di lui membro.
Abbassati i pantaloni, fu la volta degli slip. Silvia prese l’elastico e li tirò giù lentamente, finché il membro di Marco in piena erezione saltò fuori prepotentemente. Silvia lo accarezzo alla base e notò la cappella umida delle prime gocce di eccitazione di Marco. Subito posò le labbra e le raccolse con un colpo di lingua gustando il sapore di maschio del suo uomo. Poi lentamente accolse la cappella fra le sue labbra e ne accarezzò il glande con la sua morbida lingua. Lo sentì vibrare nella sua bocca e alzò lo sguardo notando il piacere negli occhi del suo compagno. Poi scese con la sua lingua ad accarezzare tutta l’asta fino in fondo, fino ai testicoli. Li prese fra le labbra e iniziò a succhiarli, uno alla volta lentamente mentre con la mano stringeva e accarezzava il membro del suo compagno sempre più turgido. Risalì con la sua bocca lungo l’asta e poi lo accolse nella sua bocca, cercando di farlo entrare completamente, mente Marco chinò la testa all’indietro e accompagnò la testa della sua compagna nel movimento. La lingua di lei assaporava il membro di Marco che custodiva al sicuro nella sua bocca. Iniziò lentamente a muovere il capo su e giù succhiando il membro del suo compagno che stava impazzendo dal piacere. La sua lingua saettava attorno alla carne, tanto che Marco iniziò a muovere in su il bacino preso dall’eccitazione. Quando Silvia iniziò anche a massaggiare i testicoli con le mani, Marco non resistette più e inizio a scaricare il suo seme nella bocca di Silvia. Silvia sentì gli schizzi caldi in bocca in gola, sentì il suo compagno impazzire dal piacere. Continuava ad accarezzarlo mentre lui faceva affiorare le ultime gocce del suo piacere. Silvia inghiottì tutto quello che il suo compagno le aveva donato.
Era solo l’inizio di questo week-end.

Continua’

Si tratta di un racconto di fantasia. Ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti è puramente casuale e non voluto.

Sono graditi commenti a NarratoreDiBrividi@yahoo.it

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