Le amorose, languide tue braccia,
di donna dai lunghi e morbidi capelli,
dalle labbra di fata,
gli occhi stellati
fatti soltanto
per ammirare i cieli di Parigi’
Le amorose, languide tue braccia,
che stringono solo per regalare affetto,
non mi resta altro che quello,
abbracciami forte e teneramente,
sussurrandomi le fiabe,
fatte di tetti bianchi di neve,
di campanili tristi
e delle grida allegre dei fanciulli,
che fanno a girotondo
tutt’intorno alla fontana morta,
mentre un vagabondo
bussa alla tua porta.
Le tue amorose mani di donna
mi accarezzano
e di mille sconsolati pianti
mi confortano,
l’ultimo giorno senza nome
è volato verso i cieli
dell’immenso.
Le tue labbra mormoreranno
parole di passione
dinanzi al fuoco del camino,
mentre la mano amica del destino
ti farà cadere addormentata
fino a quando
la misteriosa aurora
non ti risveglierà
carezzando
le tue trecce scarlatte.
Ricordi?
T’innamorasti
al primo istante
delle stelle cadenti
e dei ramoscelli di primavera,
del passero che vola di ramo in ramo,
anche se tutto quanto al mondo è vano.
Ti risveglieranno
i baci del sole d’inverno,
e dalle tue amorose ciglia
fuggirà una lacrima,
come una casta meraviglia.
Già brilla’



Ho letto il tuo raccondo e nn ho resisitito ma mi sono unito all'orgia prima della fine :P sul discorso…
Ciao, questo racconto in questi due capitoli e' gia' una promessa ...sara' bellissimo perche' lo e' gia' quindi mi aspetto…
La storia è interessante, la continui?
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Raccontino spiccio...direi che nel giro di poche settimane la prof finirà farsi fare di tutto da tutti gli alunni della…