Skip to main content
Trio

Che bella L’Africa

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Vi ricordate di me??’la pantera-nera; dopo l’avventura con ‘ gli amici di Marco’, vorrei raccontarvi un’altra storia, no’non sono stata in africa, ma quasi. Era un inverno di qualche anno fa, ed una sera rientravo a casa abbastanza tardi. La strada dove abito &egrave abbastanza isolata, e per salire nel mio appartamento devo attraversare un portone, quasi sempre al buio, con degli scantinati che mi fanno sempre paura non so penso sempre, ogni volta che ci passo, che possa saltare fuori qualcuno, o qualcosa, ed infatti quella sera”.erano da poco passate le 22,00, stavo attraversando il famoso portone, quando da un angolo buio sento un rumore, e una voce che mi chiama’ signorina”ha un accento strano’straniero tipico dei vuò cumprà’.mi fermo interdetta..vorrei accelerare il passo, ma mi si para davanti un uomo’.nero’.sarà stato alto due metri. Ho un attimo di terrore’il ragazzo, avrà avuto circa 25-30 anni, mi chiede se ho da accendere’gli porgo l’accendino, e quando la fiammella illumina la zona, scorgo un altro ragazzo seduto più in là, sempre di colore, sono un po’ bagnati, perché piove a dirotto dalla mattina, prendo coraggio, anche perché non sono x niente razzista. Cominciamo a parlare, di dove sono’che fanno lì’ecc’.sono simpatici, uno si chiama Patty, e l’altro Samuel, sono del Senegal, dovrei andare, ma li vedo tutti bagnati, e avranno anche fame, gli dico di aspettare che vado su a prendergli qualcosa. Salgo’recupero un po’ di panini’degli asciugamani per farli asciugare e ridiscendo’.mi ringraziano’ma’.per asciugarsi con mia sorpresa i due si tolgono la camicia, facendo mostra di un fisico perfetto, e anche i pantaloni, rimanendo solo con gli slip; il mio sguardo non può fare a meno di non cadere sugli enormi pacchi che hanno tra le gambe, &egrave una cosa veramente esagerata, e sono a riposo accidenti. I due ragazzi se ne accorgono, si guardano negli occhi sorridendo, senza dire una parola mi prendono e mi trascinano dentro il seminterrato dove si erano riparati x la pioggia, non riesco minimamente a reagire nemmeno quando cominciano a baciarmi, e contemporaneamente a togliermi i vestiti. Per terra hanno dei materassini pieghevoli, quelli da campeggio, forse avevano intenzione di passare la notte lì, mi distendono e cominciano a toccarmi dappertutto, le loro lingue vagano nelle mia bocca, poi scendono a leccarmi tra le gambe contemporaneamente, poi uno si sposta sul mio buchetto posteriore, non resisto più ed esplodo in un orgasmo pauroso. Si rialzano e si tolgono gli slip’rimango a bocca aperta, hanno due cazzi enormi, lunghi per lo meno 25 cm’grossi come un pugno, ed entrambi hanno una cappella gigantesca, e sono di un nero’tenue’ebano direi; si avvicinano e me li puntano sulle labbra, non riuscirò mai a prenderli in bocca, ma comincio a leccarli, hanno un sapore delizioso, non avevo mai provato prima di allora il cazzo di un nero, &egrave una sensazione da far girare la testa.Lecco come un’invasata a turno, prima uno e poi l’altro, cerco di ingoiarli, ma mi entra a malapena la cappella, loro mi aiutano tenendomi una mano dietro la nuca, e dandomi il ritmo, ma ogni volta che si spingono più a fondo mi sembra di soffocare, improvvisamente Patty mi afferra la testa con ambedue le mani, dà una spinta un po’ più forte e mi inonda la bocca di sperma, &egrave un fiume, mi cola dappertutto, non riesco ad ingoiarla tutta quella lava di sborra che esce da quel tubo di carne, mi cola sul mento, sulle tette, con la lingua ne cerco di recuperare il più possibile, poi si sfila lui e si conficca Samuel che nel frattempo aveva continuato a masturbarsi, non fa nemmeno in tempo ad infilare la cappella nella mia bocca spalancata, che mi schizza in faccia dei fiotti potenti di sperma, mi colpisce dappertutto, anche nei capelli, &egrave un’altra lava di sborra che mi inonda. Rimangono in piedi e mi invitano a ripulirli con la lingua, non me lo faccio ripetere, e li comincio a leccare, i due cazzi sono rimasti duri come il marmo nonostante le due sborrate; Patty si sdraia a terra e mi invita sopra di lui, la mia fica &egrave un lago di umori, ma appena comincio ad impalarmi mi sembra che stia per aprirmi in due, man mano che quel palo di carna si conficca dentro di me mi sento aprire. Finalmente mi do una spinta verso il basso e me lo faccio scivolare dentro fino alle palle, rimango un attimo ferma per abituarmi, e poi aiutata anche da lui che mi afferra i fianchi, comincio la mia cavalcata sopra quel cazzo da favola, dopo un po’ riesco perfino a sollevarmi del tutto facendolo uscire tutto,per poi ricadere con tutto il mio peso su di lui impalandomi tutta, e sentire il contatto delle sue palle.In tutto questo Samuel non ha tolto nemmeno per un istante il suo cazzo dalla mia bocca, dopo una buona mezz’ora, si danno il cambio’sono in preda a degli orgasmi incredibili.Mi fanno mettere a pecorina, proprio come una vacca, e mi prendono anche così, ho la fica dilatata al massimo che mi brucia, poi sento un contatto sul mio buchino posteriore’.ho un attimo di terrore” no’nooo..nel culo no vi prego, ce l’avete troppo grosso, mi spacchereste”.Patty si abbassa e mi bacia sulla bocca’ non ti preoccupare ‘ mi dice ‘ faremo piano, e se non ce la fai smettiamo’ Mi comincia ad umettare il buco con i miei stessi umori strusciandoci la sua enorme cappella, un brivido mi percorre tutta, terrore per paura di essere dilaniata da quegli enormi scettri di carne, ma anche piacere nel sentirmi penetrata da due cazzi mai visti prima d’ora. Patty comincia a spingere, sento la sua punta premere e cominciare a sfondare il mio culo’appena la cappella entra sento un bruciore ed un dolore pazzesco’si ferma per dar modo ai muscoli di abituarsi, e poi ricomincia la penetrazione, mi sembra di essere squartata in due, soffoco le grida di dolore tenendo stretta tra i denti l’asciugamano, per altro piena di sborra poiché l’avevo usata in precedenza per ripulirmi. Patty spinge sempre di più, ogni tanto si ferma guardando le lacrime che mi rigano il viso x il dolore atroce che provo, e mi domanda ‘ continuo”non potendo rispondergli, faccio cenno di si con la testa, il nero con un’ultimo colpo di reni’conficca il suo palo interamente dentro il mio culo, rimango x non so quanto tempo senza fiato e con la bocca spalancata: nel frattempo Samuel mi teneva strette le mani’.improvvisamente com’era venuto, il dolore scompare pian piano, lasciando posto ad un piacere nuovo, che non avevo mai provato prima; si l’avevo preso nel culo in passato, anche più volte ad essere sincera, ma questa volta era diverso..intenso. Patty cominciò a muoversi prima lentamente, poi sempre più veloce ripetendomi’ ti piace eh?..non l’avevi mai preso uno così grosso prima d’ora vero?’troia che non sei altro’ ora lo estraeva quasi del tutto per poi con una spinta decisa lo rimetteva tutto dentro, sentivo le sue palle sbattermi sulle natiche, dovevo avere il buco dilatato in una maniera incredibile perché adesso l’enorme cazzo scivolava dentro molto più facilmente. Visto questo, Samuel mi rimise il suo affare in bocca, ed io dandomi delle spinte all’indietro per facilitare la penetrazione, davo delle succhiate all’ospite che mi spingeva in gola’Patty venne nel mio culo, sentivo i fiotti di sperma riempirmi tutta’si sficcò’e il buco era sicuramente rimasto dilatato oscenamente, perché quando Samuel prese il suo posto, il suo cazzo scivolò dentro senza intoppoi, come nel burro.

Godevo come una pazza sotto le sferzate dell’altro ragazzo, mentre leccavo i residui di sborra mischiati a quelli del mio culo dal cazzo di Patty, che nel frattempo me lo aveva schiaffato fino in gola. Samuel si fermò’estrasse il grosso affare dal mio buco’chiamò il compagno e disse ‘ guarda come &egrave largo’c’entra una mano adesso’..dio’cosa mi fanno pensai; Samuel mise le dita unite e le spinse dentro il mio culo’.entravano’.e non solo’se spingeva sicuramente sarebbe entrata anche la mano’poi mentre con una mano mi teneva ancora più aperta, con l’altra impugno il suo cazzo e masturbandosi, venne , schizzando tutto dentro’.vi appoggiò la cappella’e sentivo incredibilmente che ci andava larga’.incuriosita mi portai una mano dietro.esterrefatta mi resi conto che la mia mano entrava tutta dentro, mi avevano aperta del tutto.

Sfinita crollai a terra’i due senegalesi si inginocchiarono davanti alla mia faccia.e dissero: ‘ puliscili adesso..troia”li leccai..succhiandogli anche le palle’poi si alzarono in piedi brandendo con le mani i loro enormi cazzi, e presero a pisciarmi addosso”ero come una latrina x loro’mi inondarono’lo ricevetti persino in bocca, credetti di affogare tanta ne era,

mi presero x i capelli e mi infilarono a turno di nuovo gli affari semiduri in gola, tutti sporchi della loro urina’poi..si rivestirono, raccolsero la loro roba mi dissero: ‘ grazie dei panini..noi siamo qui ogni giovedì’ e se ne andarono nella notte. Rimasi un po’ lì distesa’mi ripulì alla meglio, e ancora con la sborra che mi colava dal culo andai sopra, mi infilai direttamente sotto la doccia, prima però seduta sul gabinetto per una buona mezz’ora, cacciai sborra dal culo, che oramai mi sembrava un tunnel tanto me l’avevano allargato. Mi coricai pensando a quanto mi era successo, e il mio ultimo pensiero prima di addormentarmi fu per le donne africane: ‘ accidenti’ pensai ‘ se tutti gli uomini in Africa ce l’hanno così grosso povere le loro donne”..povere o’fortunate??’fu il mio ultimo dubbio prima di addormentarmi.

Leave a Reply