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Trio

Come in un film

By 12 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

– Ma che ca….Grrrrrrr sono già le otto! Mamma perch&egrave non mi hai svegliata prima?! Ti avevo detto di svegliarmi!
– Stefy, pensavo di doverti svegliare a quest’ora…
– No ma’…Te l’avevo detto di svegliarmi alle sette, pensavi male!

Mia madre entra in camera mia mentre io corro giù dal letto, mi guarda come a dire “Mi spiace ma ora che posso farci?”, fa spallucce e se ne va.
Che rabbia! Comincia bene la giornata, ora devo sbrigarmi: tra poco arriva Antonio per andare al mare e non voglio che aspetti. Poi ci sarà sicuramente traffico per strada e vorrei arrivare in spiaggia il più presto possibile…Mi catapulto di corsa in bagno e cerco di pensare in positivo, e allora mi concentro su quello che mi godrò oggi: i bagni e gli scherzi col mio amore, la dolcissima sensazione quando esci dall’acqua tutta infreddolita e arrivi a coprirti con un asciugamano mentre il sole fa subito il suo dovere e riscaldandoti sembra quasi che ti baci tutto il corpo, i cocktail di frutta al baretto, e perch&egrave no…Anche qualche sguardo a quei vu cumpra’ africani, che di solito hanno un mare di cianfrusaglie inutili da venderti ma in fondo, quando gli guardi il sostanzioso pacco in mezzo alle gambe, non &egrave che ti diano poi fastidio più di tanto…Sono fatta così, non posso farci nulla, sono fidanzata ma non posso fare a meno di buttare un occhio al resto della fauna maschile. Ritorno in me, sono quasi le otto e mezza e non ho ancora scelto che costume mettere. La mia attenzione viene attirata da quel costumino azzurro che non avevo ancora mai indossato in pubblico…Il pezzo di sopra &egrave praticamente un bikini, quello di sotto un pò più casto ma tiene comunque scoperta una parte del mio culetto.

– Che bel colore, eh già! Proprio un bell’acquisto…Magari metterà in risalto anche i miei occhi chiari…Sì ma che vado a pensare? Sicuramente l’unica cosa che questo costume farà risaltare sarà la mazza di Antonio…

Penso tra me e me, sorridendo già per quello sconcio pensiero…
Comunque ora basta perdere tempo, infilo la canottierina, sotto scelgo una minigonna di jeans e poi l’immancabile infradito.
Prendo la borsa e scendo in strada, dove trovo Tony ad aspettarmi, mi infilo in macchina alla svelta e subito sgommiamo, manco avessimo appena rapinato una banca…Ma la voglia di passare finalmente una giornata di relax &egrave troppo forte.

Non troviamo troppa gente, d’altronde siamo a metà settimana, &egrave una giornata feriale…
Ci sistemiamo a pochi metri dalla riva e nemmeno il tempo di aprire il telo mare che subito mi ritrovo Antonio prendermi di peso e portarmi in acqua, iniziando a toccarmi ed esplorarmi come se già non conoscesse il mio corpo alla perfezione.

– Che vuoi fare?
– Voglio fotterti in acqua…
– Ahahahah
– Dai, dicevo sul serio e tu ridi?
– Ma come si fa!? Sei tutto matto! Non sarà pienissimo ma qualcuno in spiaggia c’&egrave…Ci potrebbero vedere, pensa che figura!!!
– E vabb&egrave…Però non sarebbe stata una cattiva idea…

Accantoniamo il discorso e ci spruzziamo l’acqua a vicenda, poi tornati a distenderci in spiaggia, mi sistemo a pancia in giù e il mio maschione provvede subito a cospargermi di crema solare…Ma non era poi così male l’idea di scopare col rischio di essere visti, inizio a pensare tra me e me…

– Grazie amore!
– Figurati, per così poco…Non voglio che la mia dolce bimba si ustioni…
– Non ti preoccupare! Di certo non mi ustionerò nel buchetto del culo!

Eh già, il signorino sta infilandomi la crema anche nel culetto, superando quell’inutile difesa rappresentata dal costumino…Lo lascio fare, anche perch&egrave il trattamento &egrave assai gradevole e mi trovo a mordicchiarmi le labbra per non emettere urletti che attirerebbero l’attenzione delle altre persone. Devo sfogarmi e comincio a strofinarmi la zona inguinale sul telo, non che mi soddisfi…No di certo…Ma almeno mi risolleva un attimino!
Giro lo sguardo e noto due signore, avranno sulla sessantina e non danno l’idea di essere state attraenti nemmeno da giovani, che non dicono nulla ma mi guardano entrambe con aria disgustata, quasi volessero farmi percepire la loro disapprovazione per il fatto che sto godendo su quella spiaggia, a pochi metri da loro, col dito del mio uomo infilato su per il sedere. Ricambio con uno sguardo irritato…Ma che vogliono queste?Non capisco perch&egrave a una certa età diventino tutti così ottusi e ipocriti riguardo il sesso…Ma non sono state giovani anche loro? Non hanno provato mai la sensazione di bagnato e umidiccio tra le cosce, come provo io in questo momento, al solo sentirsi sfiorare da un bel figo? Che rabbia! Se avessi la certezza che non ci arrestano per atti osceni in luogo pubblico, comincerei a cavalcare Antonio come mai ho fatto prima, urlandogli in faccia le peggiori frasi da film porno e incitando il mio maschio a spaccarmi sempre di più…

– Amore, avresti voglia di mangiare qualcosa?Vieni c’&egrave un piccolo market nel lido…

La frase di Antonio interrompe di colpo i miei pensieri, nemmeno m’ero accorta che aveva sfilato il suo dito dal mio sederino, tanto ero presa a maledire quelle vecchie zitelle ipocrite.
Mi attacco il pareo alla vita e ci incamminiamo…
Tony mi porta in questo market, prendiamo due panini e due coche. Poi ci mettiamo a sedere su un muretto, di fronte, a pochi passi di noi, ci sono tutta una serie di negozietti che fanno parte del lido. Ma a quest’ora non passa quasi nessuno, sono andati tutti via, complice l’ora di pranzo.

Antonio smette di mangiare e si fa intraprendente, le sue mani più audaci e in un attimo mi salta addosso, non lo respingo e mi faccio infilare la lingua in bocca dando vita a un bacio di quelli da cinema…Inizia a torturarmi i capezzoli strizzandoli e mescolando morbide leccate a piccoli e avidi morsi.

– Sono duro, ho l’uccello che mi fa male…Ora che tu voglia o non voglia ti chiaverò proprio qui! Con il rischio che qualcuno ci veda! Ora fai il tuo dovere, troia!

Voglia o non voglia?! Certo che voglio…Sono più eccitata di lui e non posso più reprimere questa sensazione che sta facendomi bagnare.

– Sì te lo prendo in bocca amore, guarda come mi prendo cura di te…

Comincio a dare leggere leccate alla cappella del pene, poi lo ingoio un pò per volta fino ad arrivare alla base, riesco già a sentire il sapore agrodolce delle prime goccioline di sperma. Allo stesso tempo, con le mani vado a percorrere ogni centimetro del suo bel culo sodo.
Il trattamento dà i suoi frutti, il mio uomo sta tremando tutto e gli unici suoni che emette sono dei rantolii incomprensibili. Il tocco d’arte &egrave dato da languidi baci sui coglioni che vengono subito apprezzati da Tony…

– Ah ah, sì continua…Sei proprio brava…Mmm…Puttana…

Siede sul muretto ed io, da brava cagnolina, mi accuccio subito su di lui. Non fa tanti preamboli e, scostando leggermente il costume, mi infila subito il suo arnese nella figa e due dita in bocca a mò di cazzo che comincio golosamente a ciucciargli. Non posso crederci! Lo stiamo facendo proprio lì, col rischio di essere scoperti…E’ troppo bello! Lo diventa ancor di più quando Tony si alza e continuando a tenermi in braccio mi fotte con un impeto assurdo, mi lascio dondolare su quell’altalena così speciale, così morbosamente speciale aggrappandomi al suo collo e continuando a godermi una scopata che si sta rivelando pazzesca…

– Ti piace? Dillo, urlalo che ti piace!
– Sì mi piace, mi piace…Sembra di stare in un film porno…
– Sì…Allora chiamami Rocco…

Rocco, ovviamente, sta per Rocco Siffredi e non c’&egrave bisogno che aggiunga altro se non che il mio ragazzo lo ammira tantissimo per quelle caratteristiche di mascolinità e virilità che mette in mostra, in ogni film, con la partner di turno…Così, scherzando, qualche volta si era paragonato a lui per la “dotazione” e la resistenza ma ora ho capito che gli serve per eccitarsi di più e che sta facendo sul serio, tremendamente sul serio…

– Allora…Dai troia! Chiamami Rocco…
– Sì Rocco…Scopami scopami!
– Com’&egrave? Ti diverti zoccoletta?
– Sì che bello uhmmm…Lo sento, lo sento tutto…
– Puttana, dillo in inglese…

Ecco! Pure in inglese…Eh già, avevo dimenticato di aggiungere che quando guarda certi filmati, li guarda…diciamo…in lingua originale. Si eccita ancora di più a sentire le ragazze supplicare in inglese lo stallone. Lo accontento anche in questo, d’altronde mi sta scopando alla grande, mi sta facendo godere come una cavalla.

– Sì puttana, gridalo uhmmm…
– Yes Rocco…Fuck me! I’m like it!!!
– Ancora ancora…
– It’s a great fucking…Fuck my pussy ooohhh…

Queste semplicissime parole, solo per il fatto di essere dette allo stesso modo dei filmetti che guarda, hanno il potere di caricarlo di più…Diventa quasi una bestia quando mi infligge dei colpi paurosi facendolo entrare tutto nella figa e squassandomi tutta…Finalmente vengo…Sbrodolando tutto il mio piacere sul cazzo di Tony che se ne accorge e che dopo essersi accasciato per terra, alzandomi una gamba e mettendosela sulla spalla, inizia a succhiare e a fare proprio questo mio orgasmo. Adesso &egrave come se, in qualche modo, mi fossi liberata di un fardello che mi stava perseguitando da stamattina…Quasi come fossi svuotata…Non si &egrave ancora svuotato Tony, però, che ora mi tira giù con lui…Ma non ha bisogno di chiedermi nulla, so cosa devo fare e porto il mio incarico a compimento: stringo forte il suo bastone in mano e faccio un lento su e giù, inframezzando baci e leccate tra il glande e le sue palle.
E’ talmente vicino all’eiaculazione e schiavo del mio trattamento che non ho nemmeno bisogno di prenderglielo in bocca, adesso sento il suo respiro diventare più affannoso e il suo cazzo pulsare sempre di più, l’orgasmo &egrave terrificante e gli schizzi talmente intensi da finirmi in viso e macchiarmi persino i capelli…
Ora siamo entrambi esausti e appagati. Mentre raccolgo un rivolo di sperma che mi scorre sulla guancia e lo assaggio, capisco meglio che eccitante rischio abbiamo corso… Fare sesso lì, col gusto e la paura di essere visti da altri, &egrave come se avesse amplificato le nostre sensazioni. Insomma, già così era stata una giornata assai particolare…Non avrei mai potuto immaginare che di lì a poco sarebbe diventata addirittura indimenticabile…

SEGUE SECONDA PARTE…

Il mio indirizzo e-mail &egrave: sexystefy84@excite.it Eravamo talmente sfatti e sudati per quel rapporto consumato focosamente che ci appoggiammo entrambi su quel muretto, diventato in quell’istante nostro silenzioso complice, avendo per qualche minuto soltanto la forza di strofinarci un pò a vicenda. La mia attenzione fu destata da una specie di ombra scura che, però, non riuscivo a definire bene, vuoi perch&egrave avevo il sole proprio in viso e vuoi perch&egrave quell’orgasmo mi aveva sfiancata e portato via parecchie energie…Diedi una spintarella a Tony e insieme mettemmo a fuoco quella misteriosa figura…Sì, non era frutto della mia immaginazione, era proprio un uomo ed era di colore: un bel negrone, poco più alto del mio fidanzato, fisicamente non muscolosissimo ma comunque asciutto.
Gettati per terra, accanto a s&egrave, aveva una serie di cappellini e occhiali da sole dai gusti molto discutibili…Era evidentemente un venditore ambulante, uno di quei vu cumprà a cui, ogni tanto, avevo fatto qualche pensierino pur non spingendomi mai oltre quello. Restava lì impalato e si toccava il randello (e quando uso questo termine non lo faccio a caso…sembrava proprio un randello, non molto largo ma assolutamente lungo da sembrare quasi infinito…non esagero dicendo che saranno stati quasi 30 centimetri…mai ne avevo visto uno simile dal vivo e se non avessi saputo che era un uomo, vedendogli il “coso” avrei pensato più al membro di un cavallo). Evidentemente, per abbassarsi i pantaloncini e toccarsi, si era goduto tutta la scena o, almeno, una parte di essa.
Non so cosa mi sia preso in quel momento!
Probabilmente un’altra donna avrebbe avuto l’istinto di coprirsi e correre via o cercare protezione nel proprio compagno. Io, invece, vedendo quell’uomo in quello stato con gli occhi quasi spiritati, riesco ad avere la forza, o forse l’incoscienza, di domandargli cosa ci facesse lì…Lui, per niente intimorito, mi risponde a tono:

– Mi tocco…Mi godo tuo culo al vento e mi tocco…

Quanta presunzione e quanta sfacciataggine, e di fronte al mio ragazzo poi…Il quale se ne sta zitto zitto, curioso forse di vedere la fine della discussione. Avrei dovuto incavolarmi per la maniera, parecchio sarcastica, con cui mi aveva risposto, invece sentii salirmi il sangue al cervello e sentivo già le prime vampate. Tutta la sicurezza che aveva di s&egrave e che non aveva paura a mostrare, oltre all’uccello dal quale non staccavo più gli occhi, mi stavano tirando un brutto scherzo. Faccio per provocarlo, fingendo un minimo di amor proprio, e rispondo con tono sprezzante:

– E se a me non facesse piacere essere spiata da te?
– Allora tu non stare qui a farti fottere in posto dove tutti possono vederti…

Continua a trattarmi male, mentre sventola con orgoglio quel cazzo mostruoso che non accenna a volersi afflosciare. E rincara la dose…

– Tu grandissima puttana!
– Hai ragione…Quando vuole sa essere una grande puttana…

Tony si sveglia dal torpore in cui era piombato per insultarmi anche lui. E’ come se mi trovassi tra l’incudine e il martello, come se stessi tra due fuochi e la cosa bella &egrave che non vedevo l’ora di provare tutto questo!
Quell’omone, che già prima non mostrava il minimo segno di incertezza, acquista ancora più coraggio dalla frase del mio fidanzato, si avvicina e mi pianta la sua asta davanti al viso, esclamando:

– Piacere, sono Modou vengo da Senegal.

Meno male che si &egrave presentato!!! Sarebbe stato quantomeno scortese da parte sua introdurmi quell’affare in bocca senza nemmeno dirmi come si chiamava…Al diavolo le presentazioni, &egrave troppo invitante quello che sto vedendo. Sembro un automa quando, con un gesto quasi meccanico e senza che nessuno mi dica nulla, me lo metto in bocca…O almeno ci provo, viste le dimensioni. Mi entra dentro a stento, mentre mi carezza i capelli e poi muove delicatamente il cazzo in avanti, quasi cercasse di chiavarmi fino in gola. Nonostante trovi fatica, provo a fare del mio meglio per dimostrare a Modou quanto lo desidero…

– Sì piccola troia bianca! Sapevo che eri brava…

Dalla mia bocca non esce risposta, solo gemiti lussuriosi fino a che Modou lo estrae e ci propone di andare in un posto più isolato, accettiamo e ci rivestiamo alla meglio…Lui mi prende per un braccio e mi tiene stretta a lui, forse temendo un mio ripensamento, mentre Tony ci segue poco distante. Arriviamo in un piccolo e nascosto anfratto, non c’&egrave nessuno, soltanto noi. Evidentemente doveva essere un posto frequentato solo da chi avesse voglia di un pò di intimità…Nemmeno il tempo di guardarmi intorno che quel sellerone di Modou mi assale mettendomi le mani dappertutto, guardo Tony toccarsi il pacco tornato nel frattempo molto duro e capisco che &egrave ora che mi diverta un pò anch’io. Metto le braccia al collo di Modou che ora mi guarda sorridente, contento di essere ricambiato, e mi struscio su di lui. Il mio negrone scende a giù a palparmi il sederino e sento che inizia ad accalorarsi solo per il fatto di averlo tra le mani.

– Bel culetto avere tu…Bellissimo…Volere scopare ora…Ma tuo nome quale essere?
– Puoi chiamarmi Stefy, e anche io voglio scopare con te, datti da fare stallone!

Detto fatto, in un attimo, sempre restando entrambi in piedi, mi sfila via tutto e mi mette a novanta gradi. Sto per avere già un orgasmo pensando che tra poco la mia fessurina risucchierà quel bastone, il mio primo bastone nero. Sono emozionatissima, non sto più nella pelle e sento che comincio a gocciolare un’infinità di umori. Modou se ne accorge:

– Tu bagnatissima, piccola Stefy, vedrai ti piacerà…

Lo infila poco a poco, poi, d’un tratto, me lo mette dentro tutto insieme senza chieder permesso. E’ allora che inizio a emettere degli urletti dovuti anche alla “venuta” che sento ormai prossima.

– Bello, bello scopare te…Figa caldissima, tu grande puttana Stefy.
– Spingi Modou, fammi sentire come mi chiavi, dai…Sì, sei il mio primo negrone, sei bravissimo, vengo vengooo…

Spinge tutto dentro in maniera decisa, le palle del suo pisellone sbattono contro il culo mentre mi tira i capelli ed io arrivo all’orgasmo, e che orgasmo! Mi tremano le gambe e, per qualche secondo, ho un leggero mancamento. Fortuna che ora c’&egrave anche Tony che davanti mi sorregge…Il mio amore che mi sta dando la possibilità di fare sesso con un africano superdotato…Quante ragazze possono dire di avere la stessa fortuna?
Ma Tony pretende anche lui la sua parte e mi abbassa la testa per farmi assaggiare il suo cazzo. Così ora mi trovo il mio ragazzo tra le labbra e Modou nella figa che non dà alcun segno di stanchezza. Sarebbe una scopata di quelle da urlo, da strepiti a squarciagola se non avessi già la bocca impegnata con il randello del mio boy. Ma oggi sono famelica e voglio sempre di più, così adesso sono io a condurre il gioco, dò una spinta a Modou che esce da me e ordino ad Antonio di stendersi sulla sabbia.

– Ora tu vai giù, sdraiato per terra…Bravo così, resta così…

Mi ci impalo sopra, con il cazzo di Tony che ha facilità ad entrare per via del laghetto che ho prodotto tra le cosce, mi sistemo meglio e dò uno sguardo di consenso a Modou…I miei occhi penetranti sono un invito troppo esplicito per quell’uomo così sfrontato che non si fa pregare e, tuffandosi a terra, mi &egrave subito dietro. Si bagna due dita in bocca, infilandole poi nella mia, dopodich&egrave le porta all’altezza del mio stretto buchino…So già che non basterà certo questo ad evitare che la sua mazza mi provochi dolore, ma non importa…Lo sto aspettando vogliosa, già elettrizzata per quella che sarà la mia prima “doppia”.
Modou mi bacia la schiena e promette di non farmi troppo male, finalmente un lampo di umanità in questo essere dalla mazza sproporzionata e dai modi molto poco gentili…Ma io lo rassicuro e anzi, in un momento di eccitante follia, gli dico di non preoccuparsi, che voglio essere inculata violentemente.

– Ah sì Stefy? Prepara culetto allora…Ti faccio godere maiala, ti faccio urlare di piacere…

Introduce il suo sesso dentro di me e già ai primi centimetri sento mancarmi, lo infila fino in fondo ma in maniera graduale per far abituare le mie viscere a quell’estraneo, dopodich&egrave sempre più velocemente lo spinge avanti e indietro trovando il ritmo giusto con il mio fidanzato che non smette di pomparmi la passerina. Perdo completamente la testa, presa tra questi due tori, mi sembra di essere la protagonista di uno di quei porno che ogni tanto guardo con Tony, mai avrei potuto sperare di trovarmi un giorno nella stessa situazione. Mi lascio andare, dicendo le peggiori oscenità che conosco.

– Chiavatemi, sono la vostra zoccola sì…Ah ah…Forza, spaccatemi, sono una puttana rotta in culo…

I due ora non mi rispondono se non con versi animaleschi, segno evidente che stanno per eiaculare. Mentre Tony mi stuzzica il clitoride, ora Modou non dà tregua ai miei piccoli seni che sotto le sue smaniose cure sono induriti e gonfi.

– Ancora, ancora…Forza che ci sono quasi, sì che bei cazzi tutti per me…

Faccio appena in tempo a pronunciare l’ultima frase che un altro orgasmo mi sconvolge il corpo e la mente. Resto talmente stremata che non ho neanche più la forza di urlare quanto stia godendo con quelle due verghe che mi si muovono dentro. Mi accascio sul petto del mio ragazzo tutta sudata e sento subito Modou avvicinarsi a me, cercare il contatto con la mia schiena quasi a non volersene più staccare. Con le poche forze che mi rimangono cerco di immaginare come sarebbe la scena alla vista di uno spettatore occasionale che si trovasse a passare di lì per caso e potesse godersi questo show. Sarebbe sicuramente una scena eccitante anche per chi guarda, una scena da film…Una femmina in mezzo a due maschi, uno bianco e l’altro di colore, in tutto tre corpi talmente incastrati tra di loro da poter sembrare quasi indivisibili, che si scambiano piacere provocandone anche in chi si fosse, fortunosamente, imbattuto in quell’esibizione in riva al mare.

Mi danno le ultime spinte praticamente all’unisono e in pochi secondi mi sento allagare sia nella figa che nel culetto…Sono venuti così tanto che sembra mi sia stato appena fatto un clistere. Rialzo la testa e mi alterno, baciando con la lingua ora Antonio ma anche e soprattutto Modou, questo ragazzone senegalese dai modi certamente rozzi ma decisamente intriganti ed eccitanti per una ragazza che ha voglia di sentirsi…pornostar per un giorno.

Ringrazio tantissimo tutte le persone che mi hanno scritto dopo il primo racconto, continuate a scrivermi e a dirmi cosa pensate delle mie storie: sexystefy84@excite.it
Un bacione!!!

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