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Trio

Cucciolo, Tesoro-Mio-Prezioso e Troietta: fiaba pornografica a lieto fine, di un improvvisato triangolo

By 8 Settembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Cucciolo, Tesoro-Mio-Prezioso e Troietta
(fiaba pornografica di un semi-improvvisato triangolo)

La mia prima settimana di lavoro era ormai finita. Valeria, che aveva la responsabilità del centro estetico, mi spiegò come chiudere la serranda in modo da lasciarla serrata per tutta la domenica e riaprirla lunedì mattina, poi mi diede le disposizioni per chiudere i conti del registratore di cassa e del libretto-ricevute, e prima ancora che mi accingessi a farlo, mi spiegò anche come spegnere i filtri e dove chiudere gli oli dei massaggi.
-Te lo ricordi questo armadietto, no? è stato il primo che abbiamo aperto lunedì mattina…
-Sì… sì, scusa… ma mi sento un po’ impacciato! Sono qui già da sei giorni e ancora non mi ci raccapezzo…
-Nessun problema, è normale… vedrai tre un mesetto come ti muoverai in scioltezza… se non hai altri dubbi io raggiungo Silvia nello spogliatoio… quando hai finito qui… ti ci vorranno cinque minuti… prima di andare a cambiarti, passa un momento dalla sala relax e controlla che non sia rimasto nulla in giro…
Valeria guadagnò il corridoio che conduceva agli spogliatoio, mentre io finivo le ultime operazioni…
In tre lavoravamo presso il centro estetico: il sottoscritto, la bionda e bellissima Silvia e l’ancora più bella Valeria, una bruna a dire poco splendida, che riusciva a far sfigurare la bellezza suprema di Silvia… la maggior parte delle persone frequentava il centro estetico, solo per venire toccati da quelle due meravigliosa fanciulle, che sotto i camici indossavano sempre cortissime gonne e che quando i loro camici erano aperti, mettevano in mostra le loro splendide gambe… Valeria e Silvia, che due volte al giorno ordinavano un cappuccino al bar di fronte, quel sabato, Valeria ordinò il cappuccino facendosi mettere sul vassoio anche due bustine di zucchero ci feci caso perché io bevevo caffè amaro… e due bustine di zucchero mi sembravano una bestemmia… va bene che era cappuccino e non caffè, però…
Terminato il lavoro, feci per entrare nello spogliatoio. Bussai, per accertarmi di non trovare in sottoveste le due colleghe (che detto tra noi, era ciò che speravo, ma non potevo sapere quanto imbarazzo avrebbe potuto creare loro). Nessuno rispose… ma prima di accertarmi che nessuno fosse presente, mi tornò in mente che Valeria, mi aveva chiesto di dare un’ultima occhiata alla sala-relax, così, invece di bussare una seconda volta, passai oltre e andai nella sala-relax… lo spettacolo che vidi mi fece quasi esplodere i pantaloni…
Valeria, completamente nuda, adagiata su uno degli sdrai della sala, si baciava con tanto di lingua con Silvia, che aveva addosso soltanto un body e il camice strabicciato dalle circostanze, addosso solo per metà.
Da sotto il mio camice, era perfettamente visibile la mia erezione, Valeria la notò e staccandosi dalla bocca di Silvia mi fece l’occhiolino. Silvia mi guardò, poi si abbassò sui seni di Valeria e iniziò e succhiarle il capezzolo sinistro.
Con la mano destra, Valeria mi fece cenno di avvicinarmi, io prendendo l’invito alla lettera, mi tolsi il camice e mi calai i calzoni. Mi avvicinai e finii di spogliarmi, ma prima che potessi passare all’azione, Valeria mi fece un cenno di stop.
-Aspetta… ogni cosa a suo tempo…
Silvia si tolse quei pochi abiti che le erano rimasti e iniziò con Valeria uno spettacolo saffico al quale non potevo reagire diversa,mente che masturbandomi davanti a loro.
-Siete proprio due puttane!- mi scappò detto in preda a una incontrollata eccitazione (in genere no mi esprimevo con un linguaggio così colorito).
-Come hai detto?- mi chiese Valeria guardandomi dritto negli occhi -io non sono una puttana!- poi staccandosi da Silvia continuò- La mia amichetta qui è una puttana… anzi una misera troietta!- disse mollandole uno schiaffo sulle natiche.
-Ahia! Ma che cazzo fai!?
-Taci Troietta… d’ora in poi ti chiamerò Troietta…- e rivolgendosi di nuovo a me continuò il suo discorso -Io non sono una puttana, io sono ‘LA’ puttana… e per la mia amica qui, sono la Signora Padrona!
-Vale, ma che cazzo stai dicendo
-Taci Troietta! – gridò sculacciando nuovamente Silvia- parla solo quando sei interrogata… e chiamami Signora Padrona… hai capito?-
Il tono e lo sguardo di Valeria, dovevano essere estremamente convincenti, perché Silvia, non poté fare altro che risponderle:
-Sì, Signora Padrona!
-E dammi del lei!-
-Va bene!
-Va bene… e poi?
-Va bene, Signora Padrona!
-Posso partecipare, Signora Padrona?- chiesi a Valeria, avvicinandomi, e tenendo il mio uccello in mano
-Sì, Cucciolo… ti piace se ti chiamo Cucciolo?
-Sì, Signora Padrona!
-Non chiamarmi così… tu sei il mio Cucciolo, non la mia Troietta… chiamai Tesoro-Mio-Prezioso!
-D’accordo!- le dissi baciandola sulla bocca. Valeria, anzi Tesoro-Mio-Prezioso, accolse il mio bacio e abbassò la mano per prendere il mio uccello, poi tirandolo con sé, tornò a sdraiarsi sullo sdraio.
-E adesso al lavoro!- disse con tono volitivo.
Era la mia iniziazione… che si mescolava al Rito del Sabato, ogni sabato, a quanto seppi in seguito, c’era sempre un rito simile, un triangolo… a volte con un cliente, a volte con il fidanzato di Silvia (Valeria era single), altre volte con amiche per un trio lesbico… da quel sabato in poi, ci fui soltanto io…
Tesoro-Mio-Prezioso, mi fece adagiare sullo sdraio e si iniziò a succhiarmelo, fece un cenno a Troietta perché si unisse a lei, e mi gustai una splendida doppia fellatio.
-Mmmhhh!- mugolò di piacere Tesoro-Mio-Prezioso nell’ingoiarlo – è buono1 Ha un sapore perfetto! Non è come quelli insipidi o amari che mi capitano sempre!
-I famosi ‘cazzi amari’!- dissi
-Esatto! – rispose mentre se lo leccava- Esistono davvero, sai? Mmm… slap! Per questo oggi mi sono fatto portare una bustina di zucchero in più… slurp! quando mi capitano dei cazzi amari, metto una bustina di zucchero in punta di cappella!
-è vero, lo fa sempre!
-Taci Troietta! Chi cazzo ti ha detto di parlare!?- disse staccandosi dal fiero pasto ‘ E quando invece sono insipidi metto un po’ di acqua marina che preparo in settimana… slap! Slurp! Mmmhhh! Al sabato è una salamoia perfetta… mmmhhh!
Le due ragazze si alternavano sull’asta e sulla punta, Tesoro-Mio-Prezioso, quando non riusciva ad avere in bocca l’oggetto del desiderio perché era era Troietta ad gestirlo, si infilava in bocca il mio testicolo destro facendomi ululare di piacere. Poi spostò Troietta e la allontanò dal mio cazzo, si inarcò su di esso e infilandoselo nel suo sacro buco, iniziò a stantuffare su di me.
Troietta non si perse d’animo e mi piazzò in faccia la sua splendida passera che iniziai a leccare con foga. Tesoro-Mio-Prezioso, le stava di fronte e di tanto in tanto, per quello che Troietta mi lasciava vedere, si baciavano appassionatamente.
Poi, Tesoro-Mio-Prezioso si staccò e fece togliere dalla mia bocca anche Troietta, entrambe si adagiarono su di un altro sdraio, accovacciate a pecora, l’una di fianco all’altra, pretendendo che le penetrassi entrambe, alternandomi ora sull’una, ora sull’altra, così feci, dando precedenza alla bionda, che fino ad allora aveva avuto meno di Tesoro-Mio-Prezioso e rischiava di restarsene a bocca semi-asciutta. La presi da dietro e le diedi un paio di colpi, poi passai alla mora, e mi accorsi di quanto la sua passera avesse un non so che in più… era particolarmente accogliente, probabilmente era solo questione di feeling…
-Conducilo tu ora il gioco, Cucciolo!- mi disse voltandosi verso di me con sguardo languido.
Senza farmelo ripetere, mi staccai, la presi per mano e la condussi verso lo sdraio dove stavamo poco prima, poi presi per mano Troietta e la accompagnai verso di noi. Mi posizionai supino su detto sdraio e feci a Tesoro-Mio-prezioso un cenno perché si inarcasse su di me come poco prima, ma invece di gustarmi gli umori di Troietta, le ordinai di aiutare la sua collega a muoversi più velocemente sul mio membro. Troietta eseguì e aiutò la collega nei suoi movimenti. Poi quando mi stancai feci spostare le due ragazze, prima facendo andare sulla parte alta dello sdraio Troietta, che si sedette a gambe aperte, poi riposizionando a pecora la splendida bruna di cui mi stavo poco a poco innamorando.
-Leccala alla tua amichetta!- ordinai a Tesoro-Mio-Prezioso che senza farsi pregare iniziò a slinguare sul pube della sua collega, e io di nuovo, la penetrai da dietro. Lo spettacolo che mi si offriva davanti mi eccitava sempre di più, finché non mi prese la foga di portarmi su Tesoro-Mio-Prezioso in posizione canonica, una classica missionaria… così la strappai dal pube della collega, e la adagiai supina su di un altro sdraio, ma alla rovescia, con la parte alta presso i piedi e la testa sulla parte bassa, le andai sopra e la penetrai sdraiandomi su di lei e baciandola vistosamente tra il collo e l’orecchio sinistro.
La sentii godere come mai avevo sentito altre donne prima, e mentre le mormoravo che era fantastica, che era meravigliosa, lei mi rispose che mi amava. Che non si era mai trovata così a suo agio con nessun altro, e più mi diceva così, più mi eccitavo e mi caricavo, finché non sentii che stavo per venire, così mi tolsi e chiamando con un cenno anche Troietta, feci gustare a entrambe il mio seme sui loro splendidi visi.

Da allora, il gioco continuò per parecchi sabati, con la sottile differenza,che Valeria ed io non eravamo più semplici colleghi, ma fidanzati ufficiali… a volte lo facevamo in quattro, invitando pure il fidanzato di Silvia.
Poi un giorno, Valeria fu costretta a lasciare il centro per un paio di settimane… un servizio fotografico tra Milano, Roma, Venezia, Parigi, Praga e Berlino, l’avrebbe occupata per tutto quel tempo… quando meno me lo aspettavo, la vidi arrivare un pomeriggio pochi minuti prima della chiusura a bordo di una fuoriserie a due posti. Scese con addosso un elegantissimo vestito intero e un misterioso foglietto tra le mani. Entrò nel centro e porse il foglietto a Silvia:
-Un assegno da 80. 000 euro?!
-Sì cara, ed è tuo!
Poi guardò verso di me e mi lanciò le chiavi dell’auto.
-Dai, vieni andiamo… guida tu!
Ci lanciammo a bordo dell’auto e vedemmo in poco tempo, svanire alle nostre spalle la città e tutto il resto… nuovi orizzonti ci attendevano… la nostra vita stava cambiando… posso dire che da allora, abbiamo vissuto sempre felici, contenti e sessualmente appagati!

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