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Racconti Erotici Etero

Avventure di un gruppo di giovani liceali

By 1 Dicembre 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

La scuola è finalmente finita, quarto anno di liceo lasciato alla spalle’ora ci godiamo le vacanze.
Abitiamo sul mar tirreno, in un piccolo centro del sud italia dove la vita scorre tranquilla, fino a quando non arriva l’estate e il posto si popola di turisti’
Con i miei compagni di classe continuiamo a vederci tutti i giorni, siamo stati tutti promossi a pieni voti e i nostri genitori ci lasciano la massima libertà.
Tutte le mattine ci vediamo al solito lido a fare il bagno e stare in spiaggia fino a sera.
Poi ci si rivede dopo cena per stare al bar o ancora in spiaggia a chiacchierare, bere qualcosa, fumare e cazzeggiare alla grande.
I più affiatati siamo noi sei, quattro ragazze e io ‘ Lele ‘ e Giovanni. Noi due siamo i più fusi di tutti, quelli che fanno più casino e anche quelli che se la tirano di più’
C’è una ragazza con cui ho avuto storie fugaci di petting – Tamara, ma non abbiamo mai scopato, loro, le ragazze sono tutte carine, anche Rossella che è un pò cicciotella ma ha la faccia da maiala seppure si comporta da brava ragazza. Poi ci sono Luisa e Marta.
Degli amici di Rossella avevano aperto una specie di circolo giovanile, dove si trovavano a discutere soprattutto di politica, cosa che a noi interessava poco. Una sera, mentre stavamo ritornando dalla spiaggia ci fa: ‘ho le chiavi del circolo, stasera non ci va nessuno perchè sono ad un concerto, possiamo andare lì, hanno il bar, sentiamo un po’ di musica. Che dite?’
Tutti d’accordo, l’idea non era male.
Giovanni venne a casa mia, i miei erano andati fuori a cena con i suoi genitori, ci facciamo la doccia, poi mi propone: ‘stasera devo scopare, è un mese dall’ultima volta con Mariella, c’ho troppa voglia’. Mariella era la ragazza con cui stava allora, il fatto che abitasse in un altro paese era motivo per cui si vedevano poco, tranne che durante il periodo scolastico.
‘io me le farei tutte, ste stronze si fanno toccare, provocano, poi quando è il momento di andare al sodo ti lasciano lì come uno stronzo’se ci fosse ancora Marcy”, aggiungo io.
Marcy era una bella figa che se n’era andata a Bologna con la famiglia e che per due anni io e Giovanni ci scopavamo in contemporanea, ma che ci mandò a ‘fanculo quando una sera le proponemmo di farlo tutti e tre. La stronza si faceva dare del gran cazzo da entrambi ma mai insieme!
Cominciammo a fantasticare su possibili scopate quando Giovanni tira fuori un sacchetto nero dai suoi pantaloncini: ‘guarda qua, me l’ha dato mio fratello, fumo buonissimo, è una bomba, adesso preparo qualche canna e stasera le facciamo fumare, vediamo se poi si rilassano e si fanno scopare”
Ci prepariamo per bene, Giovanni è intrippato a fare sti cannoni ‘ ha molta voglia’
Verso le nove e mezza ci vediamo tutti davanti al circolo, Rossella è già dentro, suoniamo al citofono, ci apre.
Dentro ricorda un bar, un piccolo bancone, sgabelli, e un lunghissimo divano che corre lungo una parete, manifesti politici dappertutto, un Che Guevera gigante.
Rossella ha messo della musica reggae, ha acceso dei faretti blu e rossi che creano subito un’atmosfera molto intima, apriamo qualche birra, la casa è isolata dalle altre per via di un grande giardino tutto intorno, ottima situazione.
‘Adesso che siamo tutti qui, prima che – come al solito – ci perdiamo ognuno a chiacchierare con un altro o a fare minchiate’ci mettiamo tutti qui che vi offro una cosa buona, buonissimaaaaaa’
E tira fuori un paio di canne ben fatte.
‘Siiiiiii’ fa Luisa, una che beve più di tutti e che si sballa in continuazione, che sappiamo essere una pompinara di sicuro con i ragazzi più grandi, la zoccola.
Il resto della truppa sorride e si siede come ha richiesto Giovanni.
Ci cominciamo a fumare la canna, dopo qualche tiro siamo tutti su di giri.
Io comincio a puntare Rossella, non avevo mai pensato a lei sotto l’aspetto sessuale, invece comincia ad intrigarmi. Sarà per il suo modo di fare da verginella, mi attizza ancora di più.
Si dirige verso il bancone, la seguo con la scusa di prendere una birra, gira dietro per alzare il volume: ‘dai ragazzi balliamo tutti insieme’.
Appena si piega però io mi struscio sul suo culone, è carina anche se ha qualche chilo in più, e ha delle tette paurose, una quarta, stanno su da sole e poi quella sua faccia da pompinara’
Si gira ‘ehi! fai attenzione’, dice con un sorriso sulle labbra molto allusivo, ‘dai beviamo qualcosa qui io e te’
‘solo se dopo balliamo’ – ‘certo, anche se mi piacerebbe farti ballare a modo mio’ le faccio.
‘mmmhhh’. Chissà che ti passa per la testa’
Non rispondo, apro una birra e gliela passo, faccio l’indifferente, appoggiati al banco guardiamo i nostri amici che ballano in malo modo (i ragazzi) il reggae.
Poi mi giro e le fisso le tette, il suo body mette in evidenza il suo seno enorme e le fascia la sua pancetta’
‘Cosa guardi??? Giovanotto?’ – ‘Le tue tette, le tue belle enormi tette’ rispondo sfacciato.
Cerco di provocarla.
‘non fate altro che guardarmi le tette, cosa avranno di diverso dalle altre?’
‘sono perfette, sono grandi quanto basta e fanno venire voglia di toccarle’
Mentro dico così sento che sto avendo un’erezione, lei intanto ridendo le fa ballare su e giù.
‘Vado a ballare’ mi fa, io arretro di un passo, c’è poco spazio dietro al bancone, deve per forza strusciarsi contro di me, la porca però si gira e mi da le spalle, quando mi passa davanti spingo il mio pacco contro il suo culo, lei si ferma un secondo, giusto il tempo di sentire che ho il cazzo duro.
Mi guarda, sorride e va a ballare.
Giovanni intanto ci sta provando con tutte, alla fine lo vedo avvinghiato a Luisa che è, come al solito, la più sconvolta di tutti.
Io resto lì, bevo ancora un sorso.
Poi ad un certo punto buio totale: ‘che cazzo succede? è saltata la luce?’
‘Anche fuori è buio’ fa Marione, ‘eccheccazzo, proprio ora che la cosa si faceva divertente’ replica Tamara.
Cerchiamo delle candele e ne troviamo una dozzina, le accendiamo un po’ su un tavolino il resto in giro poi ci sediamo tutti attorno, qualcuno in terra, io sul divanetto di fianco a Rossella.
‘E adesso che facciamo?’ dico io. ‘Un’altra canna’ il solito Giovanni, che accende e passa soprattutto alle ragazze.
‘facciamo il gioco della bottiglia’ propone Luisa.
Io non rispondo, ma a tutti va bene, alla fine li osservo e siamo tutti belli sconvolti, ma nessuno da segni di cedimento.
Intanto sto accarezzando la mano di Rossella che ricambia con movimenti lievi.
‘Allora chi esce paga pegno oppure si toglie qualcosa di dosso che ne dite?’ fa Giova.
Tutti d’accordo. Devo ammettere che il fumo fa effetto. Io e Giovanni ci scambiamo uno sguardo d’intesa nella penombra.
‘Devo andare in bagno’, mi sussurra Rossella ‘mi fai luce con una candela?’
‘certo maestà’ – ‘Torniamo subito’ faccio agli altri ‘intanto cominciate’
‘Fate i bravi bimbi’ mi sfotte Giovanni.
Prendo Rossella per mano, faccio strada, il bagno è come quello della scuola, ingresso e poi tre porte che chiudono i vari bagni, sotto e sopra c’è uno spazio aperto, di fronte i lavelli.
Lei entra, io aspetto davanti alla sua porta, si sentono tutti i suoni, la lampo della gonna che si apre, lei che sorride, poi si sente il suono della pipì che scende.
‘Hei maestà, ti stava scoppiando la vescica?’ – ‘Si, non rompere’ che mi imbarazzo’
Io mi metto una mano dentro i boxer e mi sistemo il cazzo, ce l’ho ancora duro, lei si sistema, poi esce.
‘Tu non devi farla?’ – ”quasi quasi, aspettami qui con sta candela’
Entro nel bagno da dove lei è uscita ma non chiudo la porta, lo tiro fuori, mi metto un po’ di traverso, lei può vederlo benissimo mentre la faccio, mi giro e ho la conferma che mi sta guardando l’uccello.
‘Cosa stai guardando?’ faccio il tonto, ”..perchè è così grosso?’, fa lei, ‘colpa delle tue tette’. Hai visto cosa hanno combinato, ora come faccio? Lo dovrò tenere così tutta la sera”
Finisco, mi giro e glielo metto davanti ‘vedi? Non c’è modo di farlo calmare”
‘è molto duro’ fa lei – ‘lo vuoi toccare?’ propongo sfacciato.
Non risponde ma si avvicina e lo prende in mano, lo accarezza: ‘sei brava’ faccio io e la bacio sulla bocca, lei fa subito uscire la sua lingua che si arrotola alla mia.
Continua a toccarlo e mentre lo fa siamo uno contro l’altro, la spingo verso la parete, sento le sue tettone contro il mio petto, mi eccito ancora di più, in un secondo le mie mani le stanno toccando. Comincia ad ansimare, ‘senti che tette che hai’.
‘Dai toccale ancora’, mi fa, io continuo a toccarle, però abbasso il suo body, sposto anche il reggiseno ed ecco le sue bocce finalmente libere, ora sposto la mia lingua dalla sua bocca ai suoi capezzoli, piega la testa all’indietro, ha voglia anche lei allora.
Sento che aumenta il ritmo della sega, io tra il fumo e le sue tette ce l’ho durissimo.
‘Perché non te lo prendi in bocca’ – ‘sei un porco’ bastardo’ risponde, però si piega e lo metto tutto in bocca, intravedo nella penombra il mio cazzo sparire nella sua bocca, ci sa fare, prima lecca solo la punta, poi solo la cappella, poi con voracità tutta l’asta. Su e giù senza sosta.
‘hai un bel cazzo ‘ dovresti metterlo in un altro posto’.’
La troia vuole farsi scopare, la tiro su, volevo venirle in bocca o sulle tette ma rimandiamo, la giro, faccia al muro, tiro su la sua gonna, sposto le sue mutande, le tocco la figa, è bagnata, mi abbasso, le pianto la lingua dentro.
‘oohhhhh, siiiiii”che fai, mi piace ‘siiiii’ è quello che riesce a dire.
Io con le mani le allargo il culo, le lecco quella figa carnosa che ha, le lecco anche il buchino, lei sta godendo come una pazza è un continuo mugolare, ‘daiiiii ” sto venendo”.dai dai daiiiiiii’
Sento che ora ha un gemito lunghissimo, io continuo a leccarle il buco del culo e la figa, dove ho anche infilato un dito. Viene con un gemito lunghissimo, sento il calore del suo sesso aumentare.
‘cazzo, è la prima volta che qualcuno me la lecca, adesso scopami”.
Io ho il cazzo duro come la pietra, mi tiro su lo metto davanti alla sua figa e comincio a scoparla.
‘cazzo, cazzo”.scopami ”.scopami’..fammi venire ancora’, i suoi gemiti sono sonori, forti, sembra quasi che urli, gli piace farsi fottere, mentre la stantuffo le tocco le tette e le do degli schiaffetti sulle chiappe, la zoccola gradisce.
Aumento il ritmo, sento che è sempre più bagnata, sento che sto per venire anch’io: ‘ross adesso ti riempio di sborra’..vedi come sei brava ..come sei troia’ – ‘non puoi venirmi dentro’..’ risponde lei.
Non ce la faccio più lo tiro fuori e la giro, ‘fatti sborrare sulle tette, dai’..’
Si china a gambe aperte, mette il mio cazzo davanti alle sue tette, lo sega veloce, se lo mette anche in bocca: “si ‘. Vengoooo, vengo vengo’.’
Le riempio le sue tettone di sborra, poi mi appoggio esausto alla parete: ‘cazzo’ è tutto quello che riesco a dire. ‘Sei un porco’, mi fa lei, ‘e tu sei una maiala, vieni qua’, la bacio di nuovo in bocca. ‘Sei una bella scopata, e oltre alle tette hai anche una figa fantastica’
Le dico così mentre ho rimesso la mia mano sulla sua gnocca grondante di umori.
‘Smettila, dai, torniamo dagli altri’.
Proprio mentre lei si sta facendo lavare le tette da me, si apre la porta, è Giovanni con la faccia da pazzo che tiene per mano Luisa.
‘Che cazzo fate voi due, eh? Cos’erano quei suoni che abbiamo sentito eh? Oh, Luisa, guarda qua i nostri piccioncini che stanno facendo’ Rossella che tettone che hai!’
‘Che vuoi?’ faccio io ‘ ‘da te niente’, dice così e mentre la porta si chiude alle sue spalle abbraccia Luisa e cominciano a slinguarsi.
Giovanni, il mio migliore amico, è un bestione alto 1,80, una specie di armadio, Luisa è più minuta, tette sempre senza reggiseno e coi i capezzoli sempre duri, avrà una seconda, ma ben fatte, oltre a un culetto fatto apposta per essere guardato e toccato.
Si mettono lì davanti a noi, nella luce fioca della candela, contro il muro a pomiciare, lui tocca le sue tette, poi porta la sua mano sul suo cazzo.
Io, come se niente fosse continuo a lavare le tette di Rossella che non stacca gli occhi dai due.
Mi sta tornando duro, tocco le tette e guardo anch’io loro, mi posiziono dietro Rossella e comincio anche a strusciarmi sul suo culo, lei fa la stessa cosa, anzi mette una mano sulla mia e si fa stringere le tette.
‘Ma che fate i guardoni voi due?’ ci fa Giovanni. ‘Non badare a noi, Giò, continua’
Tira fuori il suo enorme cazzone, saranno oltre venti centimetri di carne.
Luisa la pompinara rimane un attimo immobile: ‘cavolo, com’è grosso’ e poi si piega a prenderlo in bocca.
Io e Ross siamo sempre nella stessa posizione, Giovanni guarda noi e poi Luisa che glielo succhia, anche se è enorme si vede che fa bene il suo lavoro, Giò è in estasi.
Così io tiro su la gonna di Ross e riprendo a leccarle la figa e il buchino, visti i risultati di prima…
Riprende ad ansimare, è appoggiata al lavello con le tette di fuori, osserva i nostri amici.
La sua figa è bagnata, io ci metto dentro un dito, si bagna completamente, allora comincio a stuzzicarle il culo, lei reagisce bene, provo a ficcarglielo dentro, prima piano, poi lo faccio scivolare tutto dentro, mentre le lecco la figa.
‘ooooohhhhh, piano, fai pianooo’ mi dice.
Giovanni tira su Luisa, la fa mettere nella stessa posizione di Rossella, le tira via i pantaloni e si mette a leccarla. Due femmine piegate a novanta con due ragazzi che leccano le loro fighe, ecco la scena che avrebbe trovato se qualcun altro avesse aperto la porta ora.
Le due sono su di giri, sono in calore, Rossella fa gli stessi versi della prima volta, Luisa si morde le labbra.
‘adesso ti scopo’, fa Giovanni, si tira su e la impala sul suo cazzone.
Si sente un piccolo urlo, poi Luisa comincia ad ansimare: ‘sfondami, cazzo che bello”sfondami la figa, fammi godere” cazzo’..’
Io quando sento e vedo tutto questo mi tiro su e faccio a Rossella ‘adesso ti inculo’ ‘ ”proviamo’guarda Luisa come si fa scopare’dai proviamo anche noi” è completamente andata per la leccata di figa, e perchè ha di fianco due suoi amici che scopano come forsennati.
Metto il cazzo nella figa, lo lubrifico bene, poi comincio a spingere piano sul suo buchino.
‘aahhh’ fai piano’..dai’..dai’.si cosi va bene, fai piano però ‘.Luisa, siamo delle puttane, eh? Guarda come siamo troie’.
Io e Giovanni pompiamo forte, loro si guardano in faccia e si parlano.
‘sono una vacca si’.con questo cazzone dentro’..mi piace”Giò anch’io lo voglio nel culo come lei, dai sfondami il culo con questo tuo cazzone’.vedi Ross’.vedi che anch’io lo prendo nel culo come te’
Finisce di dire così e si avvicina alla sua amica, si baciano in bocca con foga.
Io alla vista di questo splendido bacio saffico mi eccito ancora di più’
Vedo che Giò glielo ha messo nel culo senza andarci piano: ‘prendi sta mazza, stronza, dai bacia la tua amica mentre si spacco il culo, dai puttane baciatevi, fatemi sborrare, puttane, zoccole”
Giò era proprio fuso, si vede che anche a lui quella situazione lo aveva estremamente eccitato.
‘giratevi troie’ faccio io, le due quasi insieme si girano, senza neanche chiederglielo si abbassano e cominciano a succhiarcelo, ‘adesso vi sborro in faccia’ dico io.
‘toccateci e baciatevi, dovete baciarvi troie’ incita Giovanni.
Ci segano e si baciano con le lingue di fuori.
‘Rossssssss’ faccio io, lei si gira mentre le riempio la faccia di sborra.
‘aaaaaaaaahhhhhhhhh’ si sente solo un urlo da Giò, che viene in bocca e sulla faccia di Luisa che ingoia quello che può e poi gli pulisce tutta l’asta.
‘che maiale che siete’ dico. Luisa e Rossella si guardano, poi si danno un bacio in bocca quasi fossero sempre stati amanti. Ci sistemiamo in silenzio. Le ragazze sono ora molto complici. Escono insieme prima di noi.
‘cazzo che scopata, Giò’ ‘ ‘a chi lo dici, quelle sono due vacche, adesso che si sono rivelate così, non le molliamo più”
Torniamo di là tra gli sguardi ironici del resto della banda, è troppo evidente quello che è successo.
Ma nessuno ne parla, meglio così, continuiamo a giocare.
Dopo mezz’ora torna la luce. Sistemiamo tutto, poi decidiamo di andare a casa.

‘continua’
Dopo la serata al circolo giovanile, dove io e il mio amico Giovanni finalmente riuscimmo a scopare insieme con altre ragazze ci incontrammo ancora con Rossella e Luisa, ma non riuscimmo a ripetere quell’esperienza.
Sia io con Rossella che lui con Luisa andammo avanti a scopare per quasi tutta l’estate, eravamo coppie fisse.
La sera di ferragosto lo chiamo, dopo tre giorni che non ci vedevamo né sentivamo: ‘ciao, sono Lele, come va?’ – ‘Ciao stronzone, tutto a posto?’ – ‘certo che si’che facciamo stasera?’
‘pensavo di andare a fare un bel falò in spiaggia con gli altri, ubriacarci e poi fottermi ancora Luisa’ mi sento come se fossimo due fidanzatini’ anche se dopo quella sera famosa è sempre più troia”
”mmmmhhhh ‘. E se invece di chiamare tutti andassimo solo noi quattro in spiaggia?’
‘ottima idea’.chiamo Luisa, tu senti Rossella, oggi pomeriggio passo da te!’
Così verso le quattro nel silenzio dei pomeriggi estivi sento Giovanni che urla sotto la finestra di casa mia: ‘oooooohhhhhh Leeeeeeele, aaaaaapriiiii’; gli apro la porta di casa: ‘vaffanculo, quando lo perderai sto vizio di non suonare mai ??? allora per stasera tutto a posto?’
‘Luisa ha detto che va bene, però è libera alle dieci, non prima, ha una cena con tutta la sua famiglia e i suoi cazzo di parenti’ – ‘Rossella ha detto di andarla a prendere alle nove ‘
‘Bene, allora alle nove sotto casa di Rossella, penso a tutto io’ – ‘Cioè?’ gli faccio, ‘cioè, porto un paio di bottiglie di champagne ‘ mio padre si è fatto spedire una cassa da un suo collega, preparo un po’ di legna sul posto così quando arriviamo non ci dobbiamo sbattere, cerco un po’ di fumo da mio fratello …poi si vedrà”dai compà che stasera ce la spassiamo’
”agli ordini, capo’.’
Così con Giovanni prepariamo tutto: la nostra spiagga è una piccola ansa, riparata da scogli con alle spalle una splendida pineta mediterranea, poco frequentata perchè difficile da raggiungere se non a piedi.
Alle nove arriviamo sotto casa di Rossella, lei si presenta vestita con un vestito leggero che le arriva fino ai piedi, ha una generosa scollatura che mette in risalto il suo seno tondo. Ci salutiamo, ci baciamo in bocca, poi dà un bacio a Giovanni sulla guancia.
Non stiamo insieme, però dalla scopata al circolo ci vediamo spesso e alla fine è soprattutto sesso.
‘Allora tutto pronto? Voi due avete una strana espressione’cosa state tramando??? Eh? Che programmi avete?’
Le rispondo abbracciandola e mettendole una mano su una tetta: ‘abbiamo fumato e ascoltato musica tutto il pomeriggio alla nostra spiaggia, abbiamo fantasticato su te e Luisa che siete due maiale e adesso siamo qui che vogliamo passare una serata in allegria”
”vabbè, ho già capito che stasera avete degli strani progetti’.’
Con calma ci dirigiamo a piedi verso casa di Luisa, quando arriviamo lei si presenta con un vestito veramente mini, tutto nero, ad ogni movimento il suo culo viene fuori, ha un perizoma invisibile e questo comincia già a farci andare su di giri.
Rossella la sfotte con pesanti apprezzamenti. Ci mettiamo in macchina e dopo pochi minuti siamo davanti alla pineta, scendiamo e ci mettiamo in fila indiana a camminare verso la spiaggia.
Giovanni è davanti con una torcia in mano a fare strada nell’altra la sua borsa frigo con le bottiglie, io sono l’ultimo, ho davanti Rossella di qualche passo che è vicina a Luisa, nel buio vedo che mette le mani sulle sue spalle, si dicono qualcosa sottovoce, poi le mette una mano sul culo.
Finalmente siamo arrivati. Giovanni apre i teli, prepariamo insieme un piccolo falò e poi tira fuori dalla sua borsa frigo lo champagne, chiacchieriamo del più e del meno, ogni tanto qualche allusione alla scopata al circolo, senza accorgecene ci siamo bevuto tutto.
‘Seduta così ti vedo tutta la figa” fa Giovanni a Luisa, le ragazze sono sedute davanti a noi, ‘anch’io te la vedo” aggiungo. ‘eh allora? non avete mai visto una figa? Eh? perchè non accendi quella canna?’
Giovanni esegue, Rossella intanto, per sfida o per adeguarsi, tira su il suo vestito, si siede all’indiana e mette in mostra il suo slip bianco. Facciamo girare la canna, ci sono lunghi silenzi, poi Rossella ‘serata tranquilla per essere ferragosto”
‘sapete che messe così fareste venire il cazzo duro anche ad un morto?’ faccio io’
Sedute una di fianco all’altra con le facce da zoccole e le fighe per aria.
‘allora voi siete più che morti, state lì fermi’non fate niente’.parlate poco’.’
Giovanni è stranamente silenzioso, mi guarda e poi fissa le loro gnocche.
”perchè non fate voi qualcosa, anche voi parlate parlate ma poi cosa fate di tanto eccitante??? Su’ fateci vedere qualcosa di nuovo’.’ Cerco di provocarle, le due si guardano in faccia poi Luisa con molta naturalezza si gira verso Rossella e comincia a toccarle il seno, Rossella si morde un labbro e poi la bacia.
L’atmosfera diventa molto calda, Giovanni, come me, è ipnotizzato dalla scena, l’unica luce è quella fioca del fuoco che rende la scena ancora più eccitante.
Le ragazze si stanno slinguando alla grande, le loro lingue vengono fuori dalle bocche a cercarsi, si toccano le tette, ansimano, io ho un’erezione pazzesca.
Mi avvicino piano, abbasso le spalline del vestito di Rossella e le slaccio il reggiseno: ‘leccatevi le tette’, Luisa subito lecca le grosse tette dell’amica che si lascia andare sulla sabbia.
Giovanni si sta spogliando, il su grosso cazzo è duro, è nudo e si avvicina alle ragazze, mi spoglio anch’io.
Rossella ha messo una mano sulla figa di Luisa: ‘sei completamente bagnata, sei proprio una zoccola, senti che femmina in calore’toccami anche tu’godiamo insieme’
Io comincio a farmi una sega, Giovanni lo stesso.
”facciamo vedere ai maschietti che cosa possiamo fare’.. ‘ fa Luisa, mentre mette due dita nella figa carnosa di Rossella ‘ senti la mia amichetta come cola, ti piace farti leccare e toccare ‘ eh puttana?’
‘si’ toccami più veloce’.fammi venire’
Le due si sditalinano così bene che vengono insieme continuando a baciarsi.
”brave le nostre troiette, adesso però dovete accontentare anche noi’. Guardate qua che cosa abbiamo per voi” fa Giovanni.
”.state fermi’così’ fa Rossella, si spoglia nuda, poi va verso Giovanni e ”perchè non mi fai sentire questo cazzone dentro’eh???’ Luisa vedendo che l’amica punta il suo ragazzo, viene da me, mi mette la lingua in bocca. Ci buttiamo per terra, le spalanco le gambe e gliela lecco.
Lecco la sua figa bagnata e il suo buchino, le infilo le dita dappertutto, sento che ansima: ”non ti fermare’leccami’leccami il culo’.siamo le vostre troie stasera’fateci quello che vi pare”
Quando dice così mi dedico alla sua figa con la lingua e le metto due dita nel culo, si sta muovendo in preda alla voglia di farsi penetrare. ‘voglio sentirti venire mentre ti lecco’dai puttana’senti qua come ti bagni’.senti questo culetto come si agita” – ‘ahhaaahhhh’.siii” viene stringendosi le tette.
Mi tiro su, le spalanco di nuovo le gambe ”adesso fatti scopare” la penetro nella fica completamente fradicia e comincio a pompare con tutta la forza che ho. Sento che gode, ho il cazzo dentro un buco caldo e bagnato, questa troia si dimena e mi bacia, si tocca le tette e ogni tanto guarda Giovanni che sta scopando Rossella alla pecorina. ”Ross’.guarda come sei troia messa cosi’.perchè non mi baci”
Giovanni allora si ferma, fa in modo che le due si possano avvicinare, ora siamo di fianco, Giovanni riprende e montarla, le due si danno la lingua in bocca. ‘non resisto’..Luisa adesso ti riempio di sborra’.’ ‘ ‘dai ‘Lele’sborrami addosso’ Ross guarda cosa mi fa il tuo ragazzo’guarda’.mi sborra addosso’.’, lo tiro fuori, lei lo sega un po’ facendosi venire addosso.
Giovanni allora fa ”Luisa’.vieni a leccarmi mentre sfondo la tua amica’.’ ‘ ‘dai vai zoccola” aggiungo io che mi sdraio di fianco a loro e mi godo la scena del mio amico che si sta scopando Rossella, mentre Luisa sdraiata gli lecca l’asta e i coglioni. Giovanni dopo una lunga serie di colpi nella figa fradicia lo tira fuori, dirige il cazzo verso la faccia di Luisa e gli viene in faccia, lei rimane immobile, ha la pancia piena della mia sborra e la faccia piena degli schizzi di Giovanni, ‘zoccole’.siete due zoccole’.’ fa lui. Poi ci sdraiamo tutti. Stiamo in silenzio per qualche minuto.
”vado a lavarmi in mare’ fa Luisa, si alza, si dirige verso l’acqua, Giovanni la segue con un asciugamano.
Mi avvicino a Rossella ”siete diventate due vere troie vogliose’.è un vero sballo scoparvi e vedervi mentre vi scopate da sole’ ‘ ‘mi piace questa situazione’.non avrei mai pensato di diventare cosi troia’anche con Luisa’non potevo credere di poter fare queste cose’non mi dispiace’anzi’.più ci penso e più mi bagno”
”.ho ragione a dire che sei zoccola, anzi che siete zoccole” la bacio in bocca, le tocco le tette, porto una mano alla sua figa, è fradicia.
Giovanni avvolge Luisa di ritorno dal mare, si siedono di fronte a noi, non parlano.
Io ho di novo il cazzo duro e sto masturbando Rossella, all’improvviso sentiamo delle voci, mi fermo: ‘chi cazzo è?’
Giovanni si mette un telo attorno alla vita, si alza in piedi, le voci ora sono più nitide, sono voci femminili.
Ci compaiono davanti Tamara e Marta, ‘ciao bella gente’sapevamo di trovarvi qua’.cosa succede di bello?’, guardano Rossella nuda, Luisa ed io coperti alla meglio da un telo, si avvicinano, dall’odore che emanano hanno bevuto, ‘da dove venite?’ fa Rossella, ‘eravamo alla festa di Marco, poi ci siamo rotte le palle di ballare e fare le solite cose, abbiamo pensato che voi potevate essere qui, quando abbiamo visto la macchina di Luisa, ci siamo decise a venire a vedere cosa combinavate voi maiali’e allora eccoci qua’
Le due sono le prime della classe, passano molto tempo insieme, hanno avuto qualche storia con ragazzi del liceo nostri coetanei, sono due belle ragazze more, ben fatte, sono vestite con una gonna e una maglietta; io e Tamara siamo molto amici, spesso abbiamo fatto petting ma non mi ha mai concesso di più che qualche toccata di tette o al massimo una sega.
”noi qui stavamo scopando come animali’la cosa vi può interessare ?’ fa deciso Giovanni.
Ridono, Tamara mi punta il cazzo, si vede benissimo che è in erezione.
A quel punto Rossella si alza, va nuda verso di loro e le fa sedere: ”siete due puttane impiccione, cosa siete venute a fare qui? Eh? Volete vedere che succede ? ecco che succede” mi tira per un braccio, mi abbassa il telo e mi mena il cazzo davanti alle loro faccie: ”ecco volete giocare? Allora giocate con questo”
Sono stordito, ho appena scopato con Luisa mentre Giovanni si fotteva Rossella, dopo che le due si sonno messe a lesbicare davanti a noi, adesso ci sono queste altre due ragazze che davanti ai nostri corpi nudi non dicono niente, anzi sembrano ben disposte, il cazzo mi diventa di pietra: ”dai lecca qua”
Tamara, non si fa pregare, lo prende in mano e poi comincia a farmi un pompino.
Si avvicina Giovanni: ”tu lecca questa nerchia”. Marta ha un attimo di sbandamento, non può più tirarsi indietro, si prende in bocca il cazzone di Giò.
Nel frattempo le nostre ragazze le spogliano e cominciano a toccarle dappertutto, si sente gemere, siamo tutti sudiati.
Le due nuove arrivate si lasciano subito coinvolgere dall’atmosfera.
”Tamara girati, mettiti a pecora’Ross vieni vicino a me’. Così mi fotto Tamara, dopo averla più volte desiderata, metto la lingua in bocca a Rossella, sono infoiato, sento che Tamara sta gemendo e non parla, invece Rossella: ”scopati questa puttana, spaccale la figa dai, queste due troie sono venute qui e adesso dobbiamo ripagarle”, mi si mette dietro, mi abbraccia mentre pompo nella figa di Tamara, mi accarezza il culo, si stringe le tette si mette le dita in figa, Tamara ansima e non parla ”sto per sborrare’dai Tamara’.fammi sborrare”, Rossella quando sente così la fa girare avvicina la faccia al mio cazzo e le dice ”prenditi la tua dose di sborra”, continua a masturbarsi violentemente ”dai Tamara’.fallo sborrare’.fammi vedere quanto sei puttana’fatemi vedere che siete dei porci’ fate venire anche me’.’.
Un getto parte sulla faccia di Tamara, Rossella emette un gemito, ha un orgasmo.
Intanto, Giovanni è sdraiato e sta leccando la figa di Luisa mentre Marta è impalata su di lui.
Vengono tutti insieme.
Siamo esausti, le più scatenate sono Rossella e Luisa, sono talmente zoccole che non potrebbe essere diversamente: ”avete avuto la vostre dose di cazzo ? eh puttane ?’ Luisa tratta male le sue amiche, ”facciamo diventare ancora duri questi cazzi, facciamo divertire i ragazzi’ Venite qua e fate quello che vi diciamo, siete venute a cercarci? divertiamoci ”
Tamara mentre accarezza le sue amiche ci fa: ”sapevamo che scopavate insieme, è da quella sera al circolo che ne parliamo, volevamo vedere cosa si prova a scopare in tanti’ devo dire che voi siete troie quanto noi e loro hanno dei cazzi niente male’si siamo venute apposta per scopare con voi”
‘perchè non vi scopate tra di voi? Leccatevi le fighe, toccatevi’fateci vedere quanto siete troie, fateci scoppiare il cazzo” insiste Giovanni che si era seduto su un masso a guardrle.
”già, fateci vedere quanto siete cagne”
Le ragazze si baciano, ho davanti quattro fighe nude che si baciano, si toccano e sono a nostra completa disposizione.
Luisa sta leccando la figa di Tamara, Rossella quella di Marta, ci mostrano i loro culi e le loro fighe bagnate.
Io guado Giovanni, mi avvicino al culo di Rossella, comincio a leccarglielo, ha un sussulto ”sei bagnata anche qua, che troia” ‘ ”.leccalo dai’mettici qualcosa dentro’.’ Continuo a leccarle quel buchino voglioso, le tocco la figa e metto un dito nel culo di Marta ”.ahi’piano’sono ancora vergine li’.’ ‘ ”Rossella adesso ti inculo, tu lecca la figa di Marta e masturbala in culo’rompiamo il culo di questa ragazza’.’, finisco di dire così, tiro via il dito dal suo culo e le poggio il cazzo, spingo prima piano poi comincio a pompare. ”.oooohhhhh’si rompimi il culo’.spaccami’.dai’.Marta’ mi sta inculando’.’ Mette due dita nel culo di Marta che ansima ”.anch’io’.dai mettimi qualcosa in culo’.’ Dice così e mentre Rossella la masturba come può, io le sfondo il culo, la troia si è anche messa tre dita nella figa’.
‘Marta viene qua’mettiti di fianco a Ross’ le due ora sono a pecora di fronte a me, inculo prima una poi passo all’altra ”toccatevi le fighe’ baciatevi’ siete le mie puttane’dai’.’
Vado avanti così per qualche minuto’inculo due ragazze contemporaneamente fino a quando non ce la faccio più ”.ora vi sborro in faccia’.’ si girano appena in tempo per prendermi il cazzo e farsi schizzare in faccia.
Mi butto per terra, Rossella mette la lingua in bocca a Marta, si toccano le tette, restano davanti a me, riprendono a masturbarsi, si mettono a gambe aperte e si toccano fino a quando non vengono insieme.
Giovanni nel frattempo ha inculato Tamara che urlava forte mentre Luisa si faceva leccare la figa, poi se l’è messe davanti e mentre si slinguavano gli ha sborrato in faccia a tutte due.
Siamo distrutti. Rimaniamo in silenzio per diversi minuti.
”ragazze’.scopare è la cosa più bella del mondo’e voi siete le più troie di tutte” dico io con lo sguardo perso nel buio della notte.
Giovanni si siede, osserva me e le ragazze nude, siamo tutti avvinghiati, si alza e va pisciare davanti al mare, torna e con tono solenne ci dice: ”credo che sia la nostra prima orgia’vi propongo di mantenere per noi questo segreto, ma soprattutto di ripeterlo spesso’ io vorrei scoparvi tutte sempre’da sole o meglio insieme’ho goduto come non mai’mi piace” — ”.io impazzisco quando voi porcelle vi baciate’mi fate venire il cazzo durissimo’siete delle maiale” aggiungo.
Le ragazze sorridono, annuiscono, Rossella mi si avvicina ”voi siete dei maiali’.noi in fondo siamo delle brave ragazze’un po’ zoccole ‘ ma pur sempre brave ragazze’.si, scopare così è molto eccitante…’
”mi avete rotto il culo’.’ dice sottovoce Tamara ” ora sono la vostra troia”
Restiamo lì nudi a parlare ‘ le ragazze sono rilassate e tutti ci sentiamo molto complici, gli ricordiamo le volte che noi ci abbiamo provato con loro ma senza risultati, e invece adesso siamo qui a goderci i postumi di un’orgia’ quella sera è stato l’inizio di un periodo incredibile’
Dopo la sera di ferragosto io e Giovanni ce ne andiamo per due giorni da sua zia a Ischia.
Era sua abitudine andarla a trovare d’estate e questa volta ha portato anche me.
In treno non facciamo altro che parlare dell’orgia che ci ha coinvolto con Rossella (la mia ragazza), Luisa (la sua ragazza) e le inaspettate Tamara e Marta, che si sono dimostrate molto troie.
Giovanni ha insistito per partire: ‘..facciamo così andiamo via un paio di giorni, le lasciamo sole, vediamo che combinano e intanto noi pensiamo a come sfruttare al massimo questa situazione … Lele ti rendi conto, fino a un mese fa al massimo, dopo tanti sforzi, ti facevano al massimo una sega, oggi invece abbiamo quattro ragazze che scopano con noi’ e noi due? le abbiamo cercate tutte per riuscire a scopare insieme e adesso’sembra tutto irreale”
”che vuoi che ti dica’ dobbiamo ringraziare quella sera al circolo’e che alla fine anche Rossella e Luisa si sono rivelate due troie’ ma la cosa che mi fa arrapare di più è la presenza di Tamara e Luisa’ quella stronza di Tamara quando me lo toccava sembrava che mi avesse fatto il favore più grande del mondo’invece ieri sera si è fatta fare di tutto’si è fatta inculare’capisci..?’
”.non ne parliamo più dai, sennò mi viene il cazzo duro e poi va a finire che devo farmi una sega” scherza emettendo una delle sue sonore risate. ”tieni buono il tuo cazzone lì, che al ritorno le maiale te lo consumano”
Arriviamo finalmente a Ischia a casa di sua zia Maria: in realtà è solo una cugina di sua madre, ha trentasei anni, ma avendo vissuto per anni in casa con loro l’hanno sempre chiamata zia, me compreso visto che le nostre famiglie si conoscono da sempre e abitano vicine, lei quando eravamo piccoli spesso ci faceva da tata.
”Ciao zì”, urla come al solito Giovanni.
”ohi, guarda che bei giovanotti che c’ho qua’Giovanni’ciao Lele’vieni qua, fatti abbracciare’ma che siete cresciuti ancora?’basta, sennò diventate troppo grandi”
Eccoci qua, Giovanni e Lele, liceali diciottenni, lui alto 1,80, fisico da giocatore di rugby, massiccio di corpo e di carattere buono e disponibile, urlatore folle e delicato come un elefante in corsa; io alto 1,75 moro e capelli lunghi sempre spettinati, fisico magro da maratoneta, silenzioso e discreto. Due persone agli opposti che invece sono cresciute insieme dividendosi tutto, adesso anche le ragazze.
Zia Maria ce la troviamo vestita con un lungo camicione bianco di lino, da cui si intravede il suo costume intero blu, appena un po’ più bassa di me, una quarta di seno e capelli corti e neri come il carbone. Viveva ad Ischia da quando si era sposata con uno dell’isola, poi divorziata, ma col suo ex gestiva un piccolo albergo e ristorante, niente figli.
Ci fece accomodare nella stanza che aveva riservato per noi, di fronte alla sua camera da letto all’ultimo piano del suo albergo, dove c’era il suo appartamento con una splendida terrazza.
Andiamo su, ci cambiamo e torniamo giù in boxer ‘..allora noi andiamo a fare un bagno’ci vediamo a cena?’ ‘ ”va bene, mi sono organizzata per passare la serata con voi”
Così passiamo il pomeriggio in spiaggia: mare e sole. Mentre stiamo tornando indietro gli faccio ”certo che zì Maria rimane sempre una bella donna, eh?’ ‘ ‘pensare che tante volte mi son fatto le pippe pensando a lei” confessa Giovanni.
Finiamo lì di parlare, arriviamo a casa, ci facciamo la doccia e finalmente eccoci pronti per la cena con zia Maria.
E’ splendida, abbronzata, un vestito a fiori che risalta il colore della sua pelle, le sue belle tette rotonde e le sue gambe.
Ci porta a cena in un piccolo ristorante di fronte al mare, pesce a volontà.
‘allora che combinate a casa? Vi state godendo le vacanze?’
”ma si, le solite cose che si fanno d’estate” rispondo io.
”niente ragazze per due bei ragazzi come voi ?’ ‘ ”ne abbiamo fin troppe!’ dice Giò finendo la frase con una risata. Io ordino un’altra bottiglia di bianco.
”come sarebbe fin troppe?’, ”sai zia’invece di una abbiamo pensato di tenercene ‘ che so’ quattro” rispondo con il vino che mi ha dato un po’ alla testa.
”ma dai, quattro ragazze a testa ?” ‘ ”no ‘ incalza Giovanni ‘ abbiamo quattro ragazze e ce le dividiamo’ hai capito zì?’siamo dei signori” ‘ ‘voi due mi state prendendo in giro!’
”dunque’allora’ noi avevamo una ragazza per uno, eravamo dei bravi ragazzi, poi si sono ‘.ehm, come dire’ intromesse queste altre due’ora siamo tutti moooolto amici e stiamo bene così!’
Zia Maria ci guarda entrambi, deve pensare che la prendiamo in giro, c’è qualche minuto di silenzio, poi inaspettatamente ci fa: ”e loro non sono gelose?’alla vostra età farete sesso’.non dicono niente?’
Giovanni non risponde, mangia e beve a faccia in giù evidentemente imbarazzato, io la guardo dritto negli occhi, mi convinco che vuole saperne di più e che forse il discorso la eccita oppure ci sta solo provocando, le guardo le tette, poi di nuovo la fisso: ”scopiamo tutti insieme”, l’ho detto, mi aspetto una sberla sonora in faccia, Giovanni è viola per la vergona.
”se così fosse’siete proprio dei maiali’ma pensa cosa devo sentire’Giovà hai sentito Lele che ha detto? Non dici niente, eh?’ ‘ ”zì è la verità’e ci piace anche!’
Ora ad essere imbarazzata è zia Maria. Finiamo la cena senza ritornare sull’argomento.
Arriviamo a casa, saliamo e ci sediamo sul divano, Zia Maria accende delle candele profumate sul tavolo: ”io bevo un digestivo, ho mangiato e bevuto troppo’voi lo volete?’
Affermativo per entrambi. Si siede sul divano opposto al nostro, la guardo in mezzo alle gambe intravedo il bianco dei suoi slip, mi sta venendo duro.
”allora fate sesso tutti insieme?’ ci chiede a bruciapelo.
Giovanni mi guarda, gli do una impercettibile gomitata, rispondo: ”vedi, proprio l’altra sera per festeggiare ferragosto abbiamo fatto un’orgia tutti insieme’noi due con le quattro ragazze’abbiamo goduto molto’e ci siamo ripromessi di farne altre’scopare così è meraviglioso..:’
Ha allargato e poi stretto le gambe, credo che le sia salita la voglia, insisto: ”pensa che le santarelle sono delle vere maiale, gli piace anche scopare tra di loro per farci piacere, abbiamo anche fatto sesso anale”, forse sto rischiando ma ho il cazzo duro e quella figa di Zia Maria davanti a noi.
Giovanni inteviene ”zì non dirai niente a casa, eh?”
”no’però vorrei sapere se è veramente così bello come dite”
”.si, tutti nudi a fare sesso come ci pare, solo per godere’.si è bello’.’ risponde sicuro Giovanni.
”certo loro non sono belle come te” faccio io.
”che vuoi dire, Lele’ci stai provando con me?’
”la verità è che tu sei più bella di loro e che fare questi discorsi mi ha fatto un brutto effetto’.’
”che brutto effetto?’ ‘ ”ho l’uccello duro” ‘ ‘Anche tu, Giovà?’ ‘ ”si’
‘fatemeli vedere’, io non aspettavo altro, mi alzo, mi tolgo in un secondo pantaloncini e slip e mi piazzo in piedi davanti a lei con il cazzo in erezione, Giovanni fa lo stesso.
”.mamma mia che cazzoni’Giovanni il tuo è enorme’siete due bastardi mi avete fatto venire voglia’io sono vostra zia’.ma i vostri discorsi mi hanno proprio fatto venire voglia di cazzo, sapete’ne ho bisogno è un pò che non” ‘ ”prendilo in bocca’ la interrompo io.
Lei esegue, afferra i nostri due cazzi e li spompina insieme, è una gran vacca, usa la bocca come un aspirapolvere, succhia i cazzi con voracità.
Io mi stacco, lei continua a spompinare Giovanni, mi siedo di fianco a lei e le slaccio il vestito, la spoglio, le lecco le tette, le allargo le gambe e la masturbo.
”oooohhh siiiii’.toccami’scopatemi ragazzi’fatemi godere come le vostre ragazzine’.adesso sono io la vostra troia” ‘ ”.adesso ti sistemo io’ dice Giovanni, che sta realizzando il suo sogno di ragazzino: ”vieni qua” si siede e la fa impalare sul suo cazzo, io mi metto di fianco le tocco le tette poi glielo metto in bocca, all’inizio non riesce a coordinare i suoi movimenti, poi la porca si attacca al mio cazzo e non lo molla più, Giovanni la scopa in figa e gli lecca le tette, io mi faccio spompinare e segare.
”..che mi fate?’.eh’.state scopando la vostra zietta’.eeehhhh’.vi piaccio’.sono la vostra ragazza ora”
‘si, tu sei meglio’tu sei la più cagna di tutte’.zì” fa Giovanni.
”.sei la nostra puttana” aggiungo, lei urla, Giovanni l’ha fatta venire per bene.
”.fermati” le fa, ‘ora cambiamo’. Mi siedo, lei si mette su di me, mi da la schiena e si mette il cazzo nella figa completamente bagnata, ha le cosce che gli colano, aveva voglia di farsi scopare la zietta, Giovanni in piedi si fa spompinare: ”dai zì’.fai godere questi ragazzi’.facci vedere quanto sei brava’.facci rimpiangere le nostre amiche zoccole”, zia Maria a quel punto si dimena, si muove sul mio cazzo e con una mano mi accarezza i coglioni, con l’altra la nerchia di Giovanni che si tiene per quanto può in bocca.
”sto per sborrare” faccio io, ”anch’io’ fa Giò ”mettiti in ginocchio’ ci alziamo davanti a lei, ci afferra i cazzi e li sega insieme, le sborriamo in faccia e sulle tette. Lei con un dito si accompagna un pò di sperma in bocca ”che buon sapore’.’, ci sediamo sul divano, lei resta in ginocchio, si appoggia alle nostre cosce ”.vi ho delusa’.?’
”anzi’.sei una gran scopatrice” dico io; ”mi sono fatto tante seghe pensando a te’zì’e adesso ti ho scopata”
”fate così con le vostre amiche ?’ ‘ la guardo: ”no, loro dopo ce lo fanno tornare duro e si fanno inculare”
”anch’io” ci dice sottovoce ‘ ”perchè non ti siedi sul divano davanti a noi e a gambe spalancate ti tocchi la figa ?’
Si alza e comincia a masturbarsi davanti a noi: ”.ecco’.va bene cosi’però vorrei qualcosa di più’.’
Mi dirigo verso di lei’.’sentiamo che sapore hai” comincio a leccarle la figa, è bagnata fradicia, lei si tocca il clitoride e le tette, si bagna molto di più delle nostre ragazze, ”.si mi piace’.’, ho già il cazzo duro, Giovanni si sta toccando mentre ci guarda, la faccio avanzare un po’ in modo che anche il buco del culo sia a portata di lingua, glielo lecco e piano faccio entrare l’indice, con delicatezza, sento che è rilassata e mi accoglie bene, emette dei gridolini, ora le lecco solo il buchino: ‘adesso io ti inculo’.’ ‘ ”sii’insieme’ scopatemi insieme’.’ Fa lei.
Giovanni è seduto, la prendo per mano, la porto da lui ”.fotti tua zia’io la inculo da dietro”
”vieni qua ‘.’ Risponde Giovanni con il cazzo in mano.
Zì Maria spalanca le cosce, si siede sul cazzo di Giovanni, io mi avvicino piano al suo buchino spingo un po’ alla volta, fino a quando non mi rendo conto che ce l’ha completamente dentro il suo culo caldo e bagnato.
”.ooohhhh’.dai scopatemi’.non fermatevi’..fatemi godere’..sono una vera zoccola’..scopate la vostra zietta zoccola’..oooohhhhh’.
Ad ogni colpo sento il cazzo di Giovanni che si muove nella sua figa, ci muoviamo alternati, è eccitante vedere una donna che si scopa due ragazzini e si fa scopare in tutte due i suoi buchi caldi. Le tocco le tette e il suo culo, lei è completamente infoiata, si agita, noi pompiamo e la tocchiamo dappertutto, è una gran vacca da monta.
”riempitemi della vostra sborra’.voglio sentirvi dentro’.fatemi godere ‘ sborratemi dentro’.’ Andiamo avanti fino a quando non la sentiamo venire, urla come una pazza’.io vengo nel suo culo Giovanni le riempie la figa.
Mi butto per terra: ”..che sborrata’che zoccola…’
Lei si è buttata sopra Giovanni, sono immobili e in silenzio.
Restiamo così per un po’, poi gli dico: ”vado a fare una doccia’.’, mi allontano e dopo la doccia mi butto nel letto.
Il mattino mi sveglio presto, il letto di Giovanni è intatto, arrivo in cucina e li trovo che stanno facendo colazione, ”buongiorno”, ‘ciao guagliò’ fa Giovanni smagliante; ”ciao Lele’ fa zì Maria ‘ vi raggiungo tra mezz’ora devo andare giù in albergo a sistemare alcune cose, qui c’è tutto per la colazione’.
Si alza ci bacia in fronte e va via, la osservo sculettare mentre si allontana: ‘…che avete fatto ancora ieri sera ?’, chiedo curioso, ”abbiamo fatto un bagno insieme, poi mi ha chiesto di dormire con lei, ma prima le ho dato una bella leccata di figa, aveva molti arretrati la zietta…’ ‘ ”Giovaaaà, guagliò ci siamo scopati Zia Maria, e insieme!!! Ooohhh ti rendi conto’.’ Saltello davanti a lui mentro gli parlo.
”io non ci capisco più niente, ma che è questo? il mese della scopata libera?’ ‘ ‘speriamo non finisca mai.’
Ci prepariamo per andare in spiaggia, scendiamo giù, Zia Maria ci viene incontro: ”andate in spiaggia?’
‘Si, ma torniamo presto per la cena, ti ricordi che domattina dobbiamo svegliarci presto per partire’.
‘si, io devo stare tutto il giorno qui in albergo, stasera ceniamo su, vi ho preparato una sorpresa per salutarvi e per ringraziarvi di ieri sera.’
Usciamo, ci sentiamo bene, tutte le scopate che avevamo sognato si stanno realizzando, passiamo la giornata al mare. Parliamo spesso della scopata con Zia Maria e ci chiediamo cosa potrà succedere la sera.
Immaginiamo che ci voglia regalare ancora la sua figa e che si voglia ancora concedere.
Passa la giornata, arriva l’ora di cena, io e Giovanni siamo un po’ tesi.
Mentre finiamo di preparare la tavola sentiamo due voci venire dalle scale: è zia Maria con una splendida ragazza dai capelli rossi e mossi, sarà alta 1,70, una terza di tette, è senza reggiseno, gonna al ginocchio e canottiera bianca con due capezzoli che spingono in fuori, portano le teglie con le cibarie.
Facciamo le presentazioni, si chiama Giusy, è un’amica e coetanea di zia Maria, ha lavorato per lei al ristorante, ora è in vacanza, abita a Napoli.
La zia ci lancia occhiate complici, si accorge che i nostri sguardi sono per le forme e le curve di Giusy, ci sorride.
Ci sediamo a tavola, io di fianco a Giusy, Giovanni di fronte a lei e di fianco a zia Maria, mangiamo e beviamo cose squisite che la zia ha fatto preparare dal suo cuoco, poi dopo un paio di bottiglie di ottimo vino l’argomento diventa il sesso.
”.mi ha detto Maria che ieri sera avete fatto una festicciola e che vi siete molto divertiti”
”sai, la zia ci ha provocati e noi abbiamo reagito’alla fine era molto contenta anche lei..’ risponde Giovanni.
”e per stasera che programmi avete?’ ‘ ”questo dovremmo chiederlo noi’vero zia’voi che programmi avete..?’ rispondo e guardo sempre di più i capezzoli sempre duri di Giusy.
”non abbiamo programmi’ prendiamo il digestivo sul divano’così potrete raccontare a Giusy come passate il tempo con le vostre amiche”
Penso che zì Maria sia zoccola, che la sua amica abbia più voglia di lei e non è difficile capire come andrà a finire la serata.
Resto sempre vicino a Giusy, mi piace. Giovanni comincia a raccontare tutta la nostra avventura, la sera al circolo, l’orgia di ferragosto e poi senza essere mai interrotto descrive come ci siamo scopati zia Maria.
Giusy ha cambiato espressione, di tanto in tanto si strofina le cosce, alla ricerca di piacere, senza dare troppo nell’occhio.
Zia Maria fissa Giovanni e di tanto in tanto gli guarda il pacco, da cui è evidente che c’è un’erezione in corso.
A un certo punto metto una mano sulla nuca di Giusy e la accarezzo, si gira e mi guarda, poi mi bacia in bocca, la sua lingua è morbida, mi succhia la mia e mi si avvicina di più, Giovanni si avvicina alla zia e gli si sdraia sopra, gli strofina il cazzo mentre la bacia e le tocca le tette.
Io e Giusy continuiamo a slinguare, le tocco le tette, sento che comincia ad ansamare: ”.spogliati” le faccio, si alza in piedi e si spoglia davanti a me, ha un corpo perfetto, sembra disegnato, mi spoglio anch’io, si siede di nuovo vicino a me, comincia a succhiarmelo, la sua lingua segue tutto il cazzo, si ferma sulla punta poi lo inghiotte tutto.
Sull’altro divano davanti a noi Giovanni sta leccando la figa della zia, sono nudi, la zia sta guardando Giusy con il mio cazzo in bocca.
”venite qui” mi rivolgo a loro, ”Giò falle mettere di fronte’, si mettono di fronte a quattro zampe sul tappeto, Giovanni si mette dietro la zia e comincia a scoparla in figa, io lecco la figa e il buchino di Giusy, sento che gode, le metto un dito nel culo, è dilatato, la troia ha preso abbastanza cazzo anche qua dietro.
Cominciano a baciarsi ”ecco vedi Giusy, ai ragazzi piacciono queste cose’vedi come sono bravi” ‘ ”si sono bravi’ i tuooooi nipotini’stasera noi saremo le loro troie’e ci faremo sfondare come gli pare”. Mi tiro su e gli pianto il cazzo nella figa in un colpo solo, ha un sussulto, poi ad occhi chiusi slingua con zia Maria”.fatemi godere’.spaccami la figa” io pompo forte, spingo con tutta la forza che ho ”.sei una vera puttana’ti spacco la figa’.’.
Continuo così fino a quando non la sento venire, spingo il cazzo con sempre più violenza nella sua figa bagnata, ha la schiena sudata, le do qualche schiaffo sul culo, sento che anche i coglioni mi si sono bagnati, la cagna si è bagnata dappertutto, ”prendi la mia sborra in bocca” lei si gira, si avvicina al mio cazzo lo afferra con le mani poi mi spompina mentre io le vengo in bocca, non perde neanche una goccia, la tiene chiusa, si gira verso zia Maria e la bacia, tirano fuori le lingue, le due vacche si sono passate la mia sborra di bocca, in quell’istante Giovanni tira fuori il cazzo e fa partire un getto di sperma sul culo e sulla schiena della zia. Giusy si avvicina e lo lecca.
”Lele guarda che vacca che è questa” io e Giò ci sediamo sui divani opposti, loro sono ancora sul tappeto, ”Maria vieni qua scopiamo insieme, facciamo divertire i tuoi ragazzi” si sdraia e ci regalano uno splendido sessantanove, Giusy a quattro zampe con la figa rivolta verso Giovanni, mentre la gnocca bagnata di zia Maria mi sta di fronte.
I nostri cazzi sono ancora duri, mi avvicino e alterno slinguate a Giusy con leccate alla figa di zia Maria e al suo culo. Giovanni fa lo stesso dall’altra parte, poi decido di mettere il cazzo in bocca a Giusy ”leccami il cazzo che adesso lo mettiamo nel culo di Maria, lecca tutto, lecca’troia’
Zia Maria lecca il cazzo di Giovanni e la figa di Giusy, quando mi sente ”si Giusy leccatemi il culo’spaccatemi tutta’sono una cagna vogliosa’:’ ‘ ”sei proprio una puttana Marì’Giovanni rompimi il culo, dai facciamo a vedere a zia Maria il tuo cazzo nel mio culo, facciamogli godere questo spettacolo’, Giovanni da un’ultima leccata al culo di Giusy poi le spinge il cazzo dentro, sua zia ha la faccia proprio li e continua a leccarla la figa. ”è grosso’ spingi’sfondami’dai ‘spaccami ‘.’
Metto il cazzo di nuovo in bocca a Giusy, poi inculo zia Maria.
”Giovanni guarda queste troie come godono a farsi rompere il culo”
”puttane siete due puttane’Giusy ti spacco questo bel culetto”
Le montiamo cosi facendole venire un paio di volte, tutti e due diamo degli schiaffi sui loro culi, loro reagiscono con urla e gemiti. Sento che sto per venire ”adesso tolgo il cazzo da questo culo e ti sborro in faccia’vabene troia?’ – Giusy appena vede il mio cazzo pulsare lo afferra e lo sega, lo succhia facendosi sborrare in faccia e in bocca. ”zia bevi la mia sborra” Giovanni tira fuori il cazzo dal culo di Giusy e lo mette nella bocca della zia che accoglie a fatica la sborra.
Restiamo immobili per qualche secondo.
Giusy si butta per terra di fianco a zia Maria, io resto in ginocchio, Giovanni si butta sul divano.
”che troie’che troie assetate di sborra che siete’chi l’avrebbe mai detto’eh zia?’
”mi avete sfondata’vi è piaciuta la mia sorpresa?’
”la tua sorpresa è una cagna in calore” dico io guardando in faccia Giusy.
Restiamo per un po’ tutti nudi, poi zia Maria ci fa ”avevo promesso a Giusy che l’avreste scopata insieme in culo e nella figa’ma forse siete già stanchi” e accarezza il mio cazzo moscio.
”tu sai come farlo tornare duro” le dico.
Si alza e porta con se Giusy in camera da letto, si sdraiano e come se noi non ci fossimo comincia a baciarsi con la sua amica, si toccano le tette, si mettono le dita nella figa e nel culo, poi Giusy si rivolge a me ”vienimi vicino’picchiami sul culo”, mi siedo sul bordo del letto mentre mette lei ha la lingua in bocca a Maria e un dito nel suo culo, comincio a dargli degli schiaffi sul culo, ad ogni colpo sento che ansima più forte, si agita di più, Giovanni sta leccando ora la figa della zia, io continuo a schiaffeggiarla ”.si, mi piace, ho la figa in fiamme, perchè non mi sfondate’forza ‘vi voglio dentro tutti e due, Giovanni si sdraia, Giusy le sale sopra e si mette il suo cazzo in quella figa bagnata, zia Maria le lecca il culo e i coglioni di Giò, poi me lo prende in bocca ”ora la puoi inculare’dai, fatela godere questa troia’.’ Pianto il cazzo nel suo culo, non faccio fatica ad entrare, è bagnata, è dilatata dal passaggio di Giovanni, quando tutti e due i cazzi sono dentro comincia ad urlare, zia Maria le lecca le tette, le da qualche schiaffo in culo e poi di fianco a noi comincia a toccarsi la figa, ci guarda e si masturba ”sono una cagna in calore’come siete belli cosi”, Giusy ha orgasmi in continuazione, noi la scopiamo fino a quando non le sborriamo dentro tutti e due.
Ci buttiamo sul letto, siamo esausti e sudati, le due donne non dicono nulla.
Passano diversi minuti, poi zia Maria tira su i cuscini e ci si appoggia mettendosi quasi seduta.
”mi avete fatto godere proprio come volevo’come stai Giusy ?’
”ho la figa e il culo sfondati e bagnati’avevi ragione’sono bravi i tuoi ragazzi’mi avete fatto passare una bella serata’Maria sei una gran porca”
Restiamo sul letto, ci abbracciamo, passiamo la notte così, nudi e abbracciati uno sull’altro.
Il mattino ci trova sudati e avvinghiati, guardo l’ora, gli altri dormono, il traghetto è perso.
Ho la schiena di Giusy sul mio petto, il suo culo all’altezza del mio pisello, di fianco a lei c’è zia Maria appoggiata al petto di Giovanni.
Mi sembra tutto incredibile, veniamo qui per passare due giorni di relax, lontano dalle altre ragazze e invece ci troviamo a scoparci zia Maria e la sua amica Giusy.
Allungo un braccio, le accarezzo le tette rotonde, mi viene subito il cazzo duro, le allargo un po’ la figa poi la penetro pianissimo, si sveglia e comincia a muoversi spingendosi verso di me, si bagna sempre di più, il suo calore aumenta, si mette un mio dito in bocca e se lo succhia, ansima, ci muoviamo pianissimo, la scopo così, ”sto venendo” fa lei sottovoce, sento caldo e umori scendere nella sua figa, ”fammi venire” le faccio, mi metto a pancia in su, si gira se lo mette in bocca, lo succhia pianissimo, mi accarezza le palle e poi lo sega piano, lo stringe fortissimo con le mani, si mette la punta in bocca, poi tutto il cazzo, quando sente che sto per venire rilascia la presa, le sborro in bocca, poi mi si sdraia sopra.
”buongiorno”

Io e Giovanni siamo di nuovo in treno, ritorniamo a casa, ripensiamo a questi due giorni, agli inviti della zia a ritornare tutte le volte che vogliamo, a Giusy che ci ha promesso di restare sempre disponibile a cenare con noi se il finale è quello trascorso.
”ti sembra vero ? eh Giò?’ ‘ ”non lo so, ma non mi interessa, spero solo che non finisca mai”
Arriviamo a casa, ci salutiamo, e pensiamo già di incontrare le ragazze.

Dopo un paio di giorni dal ritorno da Ischia cerco le ragazze: arrivo in spiaggia, sono al solito posto, prima fila di ombrelloni, prenotati dalle nostre famiglie da una stagione all’altra, ci offrono la migliore visuale della spiaggia oltre che un sacco di spazio.
”buongiorno belle ragazze!’ – ”ciao Lele’.’ Rossella mi viene incontro, mi da un bacio in bocca, con tanto di lingua. Le altre mi salutano distratte, mi sdraio su un lettino, le osservo, sdraiate a prendere il sole, con quei bei culi tondi e penso a quando si facevano scopare da me e Giovanni.
Eccole lì le nostre quattro amiche, rilassate e mignotte, prima solo amici ora anche amanti sempre disponibili. Divenuti più complici grazie a goderecce scopate in gruppo.
”com’è andata dalla zietta?’ mi fa Tamara immobile al sole suo telo, ‘bene, siamo stati trattati da re, il posto è molto bello e anche la cucina’, ”tutto qui?’ ‘ ‘si, un po’ di relax ci ha fatto bene”
Non ho voglia di raccontare quello che è successo, più per zia Maria che per noi.
‘E voi, che avete fatto?’ ‘ ‘..solite cose, a parte l’altra sera’ci siamo ritrovate da sole a casa di Luisa” ‘ ‘e cosa avete fatto DA SOLE?’ insisto curioso, ”ci siamo divertite senza voi maschietti” Rossella torna a sedersi vicino a me ”abbiamo provato a vedere cosa succedeva senza di voi, abbiamo goduto molto”
”siete delle troie’mi vuoi far venire subito il cazzo duro? Eh Ross?’
”dipende, sei hai voglia c’è sempre qualcuna che può accontentarti’ormai tra noi non ci sono più inutili segreti, quest’armonia ci fa stare bene così e poi godiamo molto”
”Ross guardami il costume, ce l’ho duro’ ‘ ‘vuoi che te lo succhi?’ ‘ ”che puttana che sei’
Guardo le altre, ci spiano e ridono. ‘Tamara non ha la chiave della cabina?’ ‘ ‘si, vuoi andarci?’ ‘ ‘si, subito’ ‘ Rossella chiede a Tamara la chiave, lei risponde ‘ve la do solo se posso venire anch’io”
‘Va bene’, ci avviamo verso la cabina, la mia erezione è solo in parte nascosta dai boxer larghi.
Passiamo in mezzo a persone che conosciamo, amici dei nostri genitori, conoscenti e gente del paese, credo che si sospetti qualcosa su tutti noi, e sarebbe un bel casino se si sapesse in giro che noi sei, diciottenni di buona famiglia, scopiamo liberamente tra noi!
Siamo davanti alla cabine, per fortuna non c’è nessuno, entriamo tutti e tre, siamo stretti e c’è caldo.
Appena dentro afferro Rossella e comincio a baciarla, l’abbraccio e con una mano tocco le tette di Tamara, lei si butta addosso a noi, si strofina sui nostri corpi.
Tamara è già in calore, ha i capezzoli duri, allontano Ross: ‘toglietevi i costumi e baciatevi davanti a me’, le ragazze si spogliano, mi fa troppo eccitare vedere due donne che si danno la lingua in bocca, mi spoglio anch’io, poi le nostre lingue si toccano, i nostri corpi sono sudati, comincio a toccare la figa di Tamara, è bagnata e lei ansima, Rossella si abbassa e comincia a succhiarmi il cazzo. Se lo mette tutto in bocca, va su e giù senza sosta, metto due dita nella figa di Tamara e continuo a baciarla.
Rossella lo succhia senza sosta, ogni tanto ci guarda mentre ci baciamo e poi me lo succhia più forte.
Tamara si piega, ora me lo succhiano in due, si leccano le lingue, il mio cazzo, le facce, sono proprio due troie in calore ”se continuate così mi fate venire”, si scambiano il mio cazzo da una bocca all’altra, mentre una ce l’ha tutto in bocca l’altra mi lecca le palle o lecca la sua amica, si accorgono che sto per venire, Rossella allora se lo tiene tutto in bocca, vengo a ripetizione, lei ingoia tutto, poi si gira e bacia Tamara, le loro lingue si toccano, io le guardo soddisfatto.
Si tirano su, le abbraccio e le bacio ”siete fantastiche’.
Ci rivestiamo e usciamo facendo ancora attenzione a non farci vedere.
Agli ombrelloni non c’è nessuno, guardiamo in acqua, ci sono Marta e Luisa che parlano con Giovanni.
Li raggiungiamo.
Il mare è meraviglioso, si sta proprio bene, mi avvicino a Luisa che mi sorride ‘cosa avete fatto in cabina?’, ‘le tue amiche avevano voglia di farsi riempire la bocca, così” ‘ ”che bravi che siete, ed io qui da sola’ ‘ ‘c’è sempre Giovanni’, mi giro a guardarlo e vedo che è abbracciato a Marta, ”che stanno facendo?’ ‘ ‘credo che quella zoccola di Marta gli stia facendo una sega in acqua” ‘ ”vieni qua” le dico sottovoce.
Luisa si avvicina, si lascia andare, mentre galleggia con gli occhi chiusi le infilo due dita nella figa, emette un gemito ”ooh, si, voglio anch’io la mia dose’.’ ‘ comincio a masturbarla, le mie dita entrano veloci nella sua figa calda, si avvicina Tamara, Rossella nuota solitaria, ”e qui che succede?’, si accorge che la sua amica sta godendo con le mie dita nella figa, ”che puttana che sei Luisa”, infila una mano sotto il costume, le ficca un dito nel culo, sento con le mie dita il suo andare su e giù, Luisa si morde le labbra, ansima, non parla fino a quando non sentiamo che ha un orgasmo, emette un gemito lungo, ci abbraccia e poi si lascia andare, fa il morto e sorride.
Quando ci ritroviamo all’ombrellone Tamara ci fa: ‘tra una settimana è il mio compleanno, questo vuol dire che agosto sta finendo, che si avvicina il rientro a scuola. Vorrei fare una festa, che dite: invito tutti o ce la godiamo solo noi?’
”forse è meglio invitare tutti, noi possiamo trovarci dopo a festeggiare”, risponde decisa Rossella.
E infatti Tamara organizza la sua festa per i diciannove anni invitando un po’ tutti quelli che conosceva, im più, come va a finire sempre nei posti dove ci si conosce tutti, ci sarebbero stati anche alcuni genitori, in un’altra sala ma pur sempre in mezzo alle palle.
Arriva la sera della festa, ci troviamo tutti a firmare il biglietto del regalo, una bella borsa, quando faccio agli altri: ”forse noi dovremmo fargli un regalo più particolare’magari si aspetta qualcosa di più intimo che una borsa” ‘ ”e che cosa potremmo dargli che già non avuto da tutti noi?’ fa incuriosita Luisa.
”io pensavo, ecco, avevo in mente che forse potevamo scoparla in due, una doppia penetrazione”. Giovanni mi guarda e mi fa l’occhiolino, credo che anche lui abbia subito pensato alle scopate con zia Maria e Giusy.
Le ragazze sono sorprese, poi Rossella ”senti porco, vorreste fotterla insieme contemporaneamente?’ ‘ ‘Si!!! abbiamo scopato in tutte le posizioni, insieme o soli, avete scopato solo voi donne in calore, credo che farsi scopare da due maschi insieme ancora manchi nel repertorio, che dite? voi sareste comunque presenti’e poi, non preoccuparti Ross, se vuoi puoi provare anche tu” ‘ ”facciamolo” fa Giovanni, ”e sia” fa Luisa convinta. Anche le altre annuiscono.
Ci presentiamo alla festa, ci sono già un sacco di persone, Tamara è raggiante, ha una gonna lunga e larga, una camicia bianca da cui si intravedono le sue tette abbondanti dentro un bel reggiseno di pizzo bianco.
Le diamo il regalo e un bacio, ”c’è un altro dono per te, ma la consegna richiede molta privacy” fa Luisa, le ragazze la abbracciano, io le faccio l’occhiolino, Giovanni con discrezione le tocca il culo.
Ci buttiamo nella mischia, al centro della grande sala ci sono nostri compagni di liceo, e non solo, che ballano, guardo le ragazze muoversi, ogni tanto si strusciano le fighe sulle cosce dell’altra, devo dire che sono proprio diventate vogliose, mi dirigo verso il tavolo delle bevande, mi riempio un bicchiere di coca e rhum mi giro, dalla porta si vede l’altra sala: ci sono i genitori di Tamara e vari amici, tra cui i genitori di Luisa, Rossella, Marta, Giovanni e mia madre, mio padre non c’è.
Li guardo che sorridono tranquilli, se sapessero che mignotte che sono le loro figlie, sempre pronte a farsi scopare!
Di fronte a me vedo bene la madre di Marta, Marta è sempre stata la grande amica di Tamara: una bella donna, avrà quarantacinque anni, bionda tinta, tette abbondanti, fisico asciutto, truccata con sobrietà, è vestita con un tailleur leggero azzurro, distrattamente si accorge che la sto osservando da capo a piedi così mi fa un sorriso distaccato.
Mi ributto in mezzo alla mischia, Giovanni balla con Rossella e Marta, io cerco Tamara, la vedo che parla con un suo amico ”posso dirti una cosa?’ ‘ ‘..che c’è Lele?’ ‘ ”quando vuoi dovremmo darti il nostro regalo’però ricordati che abbiamo bisogno di molta intimità” ‘ ”mi incuriosisci’ma andiamo più tardi’i miei devono portare la torta e farmi il regalo, hanno detto che è una sorpresona”
Torno dagli altri gli dico che quando è il momento lo deciderà Tamara, prendo Rossella e ballo con lei, approfittando in ogni momento per toccarla vistosamente.
Dopo una mezz’oretta ecco che il papà di Tamara abbassa il volume dello stereo, ci mettiamo tutti vicini a Tamara, Marta le sta dietro, coperta dalla stazza di Giovanni, le tocca il culo. Noi li guardiamo divertiti e ci scambiamo occhiate complici.
Poi ecco la torta e le candeline da spegnere e poi i genitori che consegnano il loro regalo, non badano a spese: una macchina nuova!
Dopo i baci gli abbracci e gli auguri, si riparte con la musica, fino a quando Tamara ci cerca: ”allora il vostro regalo?’ – ”dove possiamo andare?’ urla Giovanni per farsi sentire, ”seguitemi, andiamo su in camera mia’.
Saliamo al primo piano, chiudiamo la porta che divide le scale, la musica sembra così lontana, mentre saliamo le scale Giovanni mette una mano sul culo di Tamara.
Entriamo in camera sua: è grande e con un letto matrimoniale di fronte alla porta: ‘allora cosa facciamo qui?’ fa Tamara curiosa.
‘spogliati’ fa Giovanni, ”ma giù ci sono tutti quanti!’ ‘ ”se vuoi facciamo un’altra volta, però il regalo va consegnato oggi, eh!’, ”quindi spogliati’ insisto io.
Tamara si spoglia e rimane nuda davanti a noi, io e Giovanni ci avviciniamo insieme, cominciamo a toccarla e baciarla, le ragazze si mettono contro il muro e si godono la scena.
”cosa volete fare???’ Nessuno le risponde, io le metto la lingua in bocca, Giovanni le tocca le tette e il culo, comincio a toccarle la figa, è già bagnata, infilo un dito e lo muovo piano, comincia ad ansimare.
Comincia a toccare i nostri cazzi duri dentro i pantaloni, ”cosa mi volete fare???’ dice con una voce che è un gemito profondo.
”stai tranquilla siamo qui per te” rispondo. Tiriamo fuori i nostri cazzi duri, lei subito li afferra e li sega piano, ‘perchè non li succhi un po’?’ fa Giovanni, Tamara si siede sul letto e comincia ad alternarsi i nostri cazzi in bocca.
Le ragazze sono appoggiate al muro, Rossella sta toccando le tette di Luisa, Marta ha una mano in mezzo alle gambe. Restano lì a guardare senza intervenire.
”sdraiati’e spalanca le gambe’, Giovanni si mette in modo che possa continuare a farselo succhiare io mi dedico alla sua figa, le lecco il clitoride, le infilo la lingua dentro e poi ci metto due dita, passo a leccarle il buco del culo le infilo la lingua e le dita ovunque. E’ completamente bagnata. Spingo piano un dito nel suo culo, è caldo e sento che ogni volta che è completamente dentro si ferma. Infilo la lingua dentro alla sua figa è completamente bagnata.
Mi fermo, Giovanni mi guarda e si sdraia ‘girati adesso’, le dico sottovoce, sale sopra Giovanni in preda alla voglia e si mette subito il suo grosso cazzo nella figa bagnata, io mi fermo un attimo a guardarli, poi mi avvicino, Giovanni si ferma Tamara sente che il mio cazzo punta il suo culo ”che fate? Lele, cosa mi vuoi fare?’ma tutti e due”, io comincio ad entrare piano, quando Tamara ha tutti e due i buchi pieni non parla più, io e Giovanni ci muoviamo piano, lei invece comincia a dimenarsi, urla, prima credo che le facesse male ma ora da come si muove non le dispiace farsi sfondare figa e culo insieme.
Ad ogni colpo che le do sento il cazzo di Giovanni muoversi nella figa, sento il calore del suo culo che mi avvolge, Tamara viene in continuazione, i suoi umori sono ovunque.
Le afferro da dietro le tette, Giovanni la tiene per i fianchi, lei butta la testa indietro, poi cerca la lingua di Giovanni, io le afferro il culo e gli stringo le chiappe, il nostro è aumentato, ogni orgasmo che ha urla ‘sto godendo da matti’mi state rompendo tutta’che troia che sono’non fermatevi”
Rossella e Luisa sono immobili a guardare la loro amica farsi penetrare da due cazzi, Marta si sta masturbando con una mano dentro i pantaloni.
”ecco il nostro regalo, ti piace eh? Ti piace farti fottere da due cazzi? Piccola troia???’ fa Giovanni infoiato.
La scopiamo ripetutamente lei si muove sui nostri cazzi e gradisce questa situazione: ”mi state spaccando tutta, sto godendo come una troia’scopatemi, scopatemi forte” ha un orgasmo che la fa crollare. ‘cambiamo posizione’ chiede Giovanni, ‘voglio romperti anch’io il culo” cosi ci scambiamo di posto, entro facilmente nella sua figa completamente fradicia, dopo che è passato Giovanni è dilatata, visto che ha un uccello più grosso del mio, ”entra piano” fa Tamara a Giovanni, ma ormai il suo culo è dilatato e lui spinge il cazzone dentro, ”pianoooo’oh cazzo’.’ Riprendiamo a spingere le nerchie dentro, le lecco le tette poi lei mi mette la lingua in bocca, ”sto venendo ancora’.oooohhhh’ un urlo liberatorio annuncia un altro orgasmo.
”sto per riempirti il culo di sborra” Giovanni lo tira fuori, si sega e viene sulle sue chiappe, anch’io lo tiro fuori, lei me lo afferra e mi sega, vengo fuori dalla sua figa e in parte addosso a me.
Poi si butta sul letto, sorride e guarda le sue amiche ”sono sfondata’mi avete fatto godere come una vera troia”sono sfondata”, poi le ragazze vanno attorno alla loro amica, si baciano sulla bocca: ”grazie del regalo’che porci che siete, e voi siete delle troie”
Giovanni si riveste in un angolo, ”vado in bagno’, esco dalla stanza nudo, non ho realizzato che sotto ci sono un sacco di persone e chiunque potrebbe salire su, ho in mano i miei vestiti, metto la mano sulla maniglia quando la porta si apre da sola, cazzo! mi ritrovo davanti la madre di Marta!
Mi afferra per un braccio e mi trascina dentro al bagno, chiude la porta a chiave: ”piccolo stronzo, cosa stavate facendo in quella stanza, eh? Credi che non vi abbia visto? Tu e quel porco del tuo amico che facevate con Tamara? Siete dei maiali, e anche quella ragazza, farsi scopare da due persone contemporaneamente! Allora non hai niente da dire?’
Non riesco a dire una frase intera, dal tono di voce credo che lei si incazzi ancora di più: ”non finisce qui! Ora vai fuori!’
Torno fuori dal bagno così com’ero entrato, vado di corsa in camera di Tamara, siamo degli stronzi non avevamo chiuso la porta, entro chiudo a chiave.
Gli altri mi guardano ”che faccia che hai, stai bene Lele?’
”si tutto bene’state solo zitti un attimo’ ‘ ‘che succede?’ ‘ ‘ho sentito dei passi fuori, silenzio!’
Sento i passo della mamma di Marta, scende le scale, noi ci rivestiamo.
”dai torniamo giù…’. Le ragazze vanno avanti, Tamara prima di scendere ci da un bacio in bocca e ci ringrazia.
Fermo Giovanni e gli racconto tutto, lo vedo impallidire: ”cazzo, cazzo’andiamo a bere, cazzo’.’
Ci sediamo su un divano mentre tutti gli altri ballano o chiacchierano in giro.
Poi mi fa: ”scusa, però, se non ha detto niente delle altre ragazze vuol dire che non le ha viste, altrimenti se avesse visto quella puttana della figlia che si toccava magari reagiva in un altro modo, e poi che cazzo può dire in giro? che io e te stavamo fottendo Tamara? E i genitori di Tamara come dovrebbero rimanere a sentire questa cosa’non lo so”.
Io non parlo, mi sto ubriacando.

Il pomeriggio dopo sono a casa ad ascoltare musica non ho voglia di andare in spiaggia con gli altri, suona il telefono, mia madre parla un po’ poi mi chiama ‘la madre di Marta ha bisogno di te’ ‘ ”si, pronto’ ‘ ”ti devo parlare per quella storia di ieri, a te e al tuo amico, potreste venire subito?’, ‘vabene signora’.
‘che vuole Lucia?’ ‘ ”no niente, mi ha chiesto se prima di andare in spiaggia passo a prendere una cosa da portare a Marta” invento una scusa del cazzo.
Mi metto una maglietta, prendo il motorino e vado a cercare Giovanni, arrivo in spiaggia, lo raggiungo ‘vieni subito con me, mi ha chiamato la madre di Marta ci vuole vedere’cazzo Giovà, sono preoccupato!’
Giovanni prende le sue cose, salutiamo frettolosamente le ragazze che non capiscono perchè tanta fretta.
Arriviamo davanti alla villa, suoniamo, il cancello si apre.
Sulla porta ci aspetta la madre di Marta, è vestita con un prendisole a colori, ci fa accomodare in sala.
Suo marito è commercialista e lei se la gode a fare la signora, spero che non vada a finire male.
”dunque, sapete perché siete qui, quello che ho visto ieri è stato molto imbarazzante, non so come comportarmi, a voi ragazzi vi conosco tutti da quando avete cominciato le scuole con Marta, avervi visto in quel modo mi ha sconvolto”
”signora guardi che stavamo facendo una cosa che fanno tutti” fa Giovanni.
”ah si? Era normale quello? Hai notato che la ragazza si stava facendo penetrare contemporaneamente da tutti e due?’
”si vede che le piace!’ risponde aitante, io sono immobile, ho l’impressione che da un momento all’altro ci prenda a schiaffi e combini un macello.
”come fai a dirlo? Magari l’avete costretta’, ”signora, non stavamo facendo niente di male, anzi se lo vuole sapere quello era il nostro regalo di compleanno, alla fine ci ha anche ringraziato’che ne sa lei di quello che facciamo noi? Non abbiamo fatto niente di male, abbiamo solo scopato, è quello che facciamo sempre tutti quanti insieme’cioè” ‘ ”come sarebbe tutti insieme? Spiegati meglio’.
E’ incazzata ma anche imbarazzata, si vede dalla faccia, io non esisto ormai, discutono solo loro, nella foga della conversazione vedo che sotto il prendisole della signora ci sono due belle tette senza reggiseno.
”signora noi si scopa tutti insieme, compresa sua figlia che è zoccola come le altre, cosa crede che non le piace prenderlo in culo anche a lei? Ora basta con questa storia, non può farci niente, è solo sesso tra ragazzi, ecco. E adesso io me ne vado…’
La signora Lucia si siede sul divano, ci guarda ”anche mia figlia!?’ sussurra.
”signora non deve fare così, siamo tutti maggiorenni e vaccinati, ci vogliamo bene e il sesso non fa mai male’prendiamo delle precauzioni” non so cosa sto dicendo, cerco di essere convincente.
Ci guarda in silenzio, è seduta su una poltrona davanti a noi, è immobile con le gambe leggermente aperte, si vede il suo slip nero di pizzo.
”e vi piace?’ ci fa con un filo di voce, ”molto!’ fa Giovanni.
‘Vado a prendere da bere, aspettate li’, si alza e va in cucina, Giovanni è gasato: ”secondo me se le raccontiamo quanto godono le ragazze si fa scopare anche lei, fa tanto la moralista, gli pianto il cazzo nella pancia e poi vediamo se parla, sta zoccola’.
Da dietro ci gela la sua voce ”sei sicuro Giovanni?’ ‘ ”.come signora?’ restiamo immobili, ora siamo fottuti ‘ ‘sei sicuro che se mi pianti il cazzo nella pancia poi non parlo più?’ ‘ ‘ veramente signora, io” Ora l’imbarazzo è totale.
Lucia beve tutto in un sorso solo, poi si siede in mezzo a noi sul suo grande divano, ci mette le mani sulle ginocchia: ”allora adesso non parli più? Forse potreste farmi cambiare idea’, porta le sue mani sui nostri cazzi sopra i boxer da bagno colorati.
Subito allungo una mano dentro il suo vestito le tocco una tetta è grande e morbida, si gira, mi sorride e mi bacia, le metto la lingua in bocca, ha un buon sapore, quando le stringo le tette ha un sussulto, Giovanni le tocca le cosce e cerca subito la figa, lei allarga le gambe, le mette sopra le nostre, ci slingua a tutti e due, le dita di Giovanni sono dentro la sua figa, ”Lele senti la signora com’è accogliente, senti che figa bagnata che ha” Sposta le dita, infilo le mie, ha la figa che gronda di umori.
”fatemi vedere cosa sapete fare”
Giovanni tira fuori il suo cazzo ”succhia qua signora’ ‘ ‘quanto è grosso’altro che quello di mio marito’Lele tira fuori anche il tuo’si è grosso anche il tuo’come siete belli”
Comincia a succhiare il cazzo di Giò, io mi sposto la faccio mettere su un fianco, le sposto gli slip e le lecco la figa, spingo le dita dentro quella carne calda e bagnata, la lecco dappertutto, è pelosa ma ben curata, le tocco il culo, lo stringe, qui la signora è vergine! glielo lecco, sento che geme di più, lecco figa e culo, è tutto bagnato, piano piano comincio a ficcarle l’indice dentro. La mia lingua si perde dentro la sua figa in calore.
Poi mi fermo, sta succhiando con avidità il cazzone di Giovanni, ‘adesso ti scopo, troia’, le ficco il cazzo nella figa con violenza, si ferma un attimo: ”si, scopami Lele’fatemi godere’.fatemi godere’ho tanta voglia”, la scopo con violenza, Giovanni le afferra i capelli e si fa spompinare, io le do delle spinte con forza, vedere la signora Lucia che si fa fottere da me e che spompina Giovanni mi fa venire voglia di maltrattarla, comincio a darle degli schiaffi sulle chiappe bianche.
”dai troia, adesso non ce la fai più la morale ? eh puttana? Ti piace anche a te prendere tanto cazzo? Succhiaglielo, dai, con tuo marito non scopi cosi eh?’ le faccio mentre il mio cazzo entra ed esce da quella figa calda.
”dai puttana succhia’ Giovanni si fa subito coinvolgere ”.sto godendo, ragazzi, sto godendo come una puttana…” ha un orgasmo che le fa tremare le gambe.
Ci fermiamo, ‘adesso ti pianto il cazzo nella pancia zoccola’, Giovanni si siede e impala Lucia, io mi metto di fianco ‘ora mettiti il mio cazzo in quella bocca da pompinara’, non dice niente succhia il mio cazzo con voglia, Giovanni le lecca le tette e le infila i venti centrimetri della sua minchia dentro.
”vengo ancora, spingi più forte daiiiii” la puttana adesso si lascia andare, viene ancora.
”cazzo come godo, trattatemi male, fatemi tutto, scopatemi come non ha mai fatto mio marito’dai, fatemi sentire troia”.
Quando sentiamo così Giovanni aumenta il ritmo, mi metto dietro, do uno schiaffo forte su quel culo, ‘signora Lucia, adesso ti sfondiamo tutti e due i tuoi buchi’ così dopo non ti lamenti più, d’accordo puttana?”’fai piano, dietro non l’ho mai preso”, non ascolto quello che dice, appoggio il cazzo sul suo buchino bagnato, spingo piano, sento che il cazzo entra bene, appena è completamente rilassata do una spinta forte ”.pianooooo’fai piano” ‘ ”tieni troia!’ Giovanni riprende a spingere il cazzo nella figa bagnata e io dietro le sfondo il culo.
”ecco signora troia come ti scopiamo”, ” ti rompo il culo stronza, te lo spacco questo bel culetto, troia’,
”ancora’sfondatemi, sono la vostra troia, scopatemi, scopatemi’fatemi sentire una puttana’ecco fatemi godere” ha un altro orgasmo che la fa sbrodolare avanti e dietro.
La scopiamo con foga e la trattiamo male, Giovanni le lecca le tette e le stringe i capezzoli, io spingo il cazzo nel culo che ormai si è adattato al mio movimento, ”devo sborrare’ fa Giovanni, sfiliamo i cazzi dai suoi buchi, ‘mettiti in ginocchio’bevi la nostra sborra’, si inginocchia prende in mano i cazzi li sega, metto la mia mano sopra la sua e aumento il ritmo poi glielo metto davanti alla bocca, partono tre schizzi che le vanno in bocca e sulla guancia, Giovanni le sborra in bocca, alcuni schizzi vanno sulle tette.
”lecca puttana” le faccio mentre le metto il cazzo in bocca, lo succhia e beve le ultime gocce, fa lo stesso con il cazzo di Giovanni.
Ci guarda dal basso con la faccia piena dei nostri schizzi: ”mi avete fatto godere tanto’mi brucia il culo, mi è piaciuto farmi trattare da puttana da voi ragazzini’mio marito non mi ha mai scopata così”
”noi siamo a sua disposizione signora’ fa Giovanni, ”tutte le volte che vuole farsi scopare sa che noi ci saremo”. Ci guarda soddisfatta, ci accarezza i cazzi e poi si siede davanti a noi ”mi raccomando ragazzi’siate discreti” ‘ ”signora, non si preoccupi” rispondiamo con un sorriso.
Usciamo dalla villa lasciandoci alle spalle la signora Luisa soddisfatta e sfondata, Giovanni mi spinge il motorino, gli do un paio di colpi sulla spalla ”se Marta sapesse quanto è zoccola sua madre”.

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