Skip to main content
Erotici Racconti

All’esordio

By 20 Ottobre 2016Gennaio 30th, 2023No Comments

E’ un lunedì pomeriggio, ho l’ultimo paziente sul lettino, in quanto è un ragazzo giovane sui trent’anni e presenta un caparbio e persistente dolore all’inguine, quasi certamente si tratta d’una pubalgia in forma acuta. Lui ha un fisico asciutto, s’accorge che lo squadro e che lo sto osservando molto attentamente, noto oltre a ciò che possiede un bel membro sotto uno slip molto allettante, eppure non ci faccio caso più di tanto e continuo il mio lavoro.

Mi chiamo Filippo, ho cinquantatré anni ben portati dicono le mie amiche, in realtà passo svariate ore in palestra, perché con il lavoro che faccio vedo che cosa può accadere quando ti lasci andare, comunque torniamo a capo. Comincio il massaggio, prima partendo dai polpacci successivamente sempre più verso l’inguine, mentre m’accorgo che la sua eccitazione sta crescendo, allora faccio il solito discorso, il consueto ragionamento poiché è normale, però lui marcatamente delinea la questione accennandomi:

‘Io sono bisessuale dottore, sono anche molto sensibile e alquanto attento al tocco maschile’.

Io rimango fermamente disorientato, spiazzato e frattanto penso come agire, malgrado ciò non so che cosa esprimere né che cosa ribattere, eppure in questi casi la situazione migliore è far scivolare il discorso, in questo modo proseguo con il massaggio, in quanto lui ha nel frattempo un’erezione notevole che quasi innalza l’elastico dello slip, io sono incuriosito, sbalordito e turbato, allora mi decido:

‘Senti, giacché è molto stretto se vuoi toglierti lo slip, io ho un asciugamano d’assegnarti, in tal modo potrai coprirti’. 

‘Sì, molto bene, grazie per la cortesia’ – così mentre mi volto per prendergli l’asciugamano lui si sfila lo slip.

In quell’occasione gli passo l’asciugamano e lui si copre, continuo il massaggio, però guardo sempre più emozionato, incuriosito e persino intrigato quella protuberanza sotto il telo che svetta prepotente, considerato che mentre lo massaggio infilo la mano sotto l’asciugamano e lo sfioro con le dita. Lui sospira, tuttavia non dice nulla, io mi trovo in quella circostanza avvolto fra un misto di inedite sensazioni, che vanno dall’attesa, alla curiosità e alla lampante eccitazione. Non afferro né comprendo precisamente che cosa mi stia capitando, eppure sono attratto, sedotto e tentato da quel pene, perché devo vederlo e toccarlo. Continuo con il massaggio e mi faccio sempre più ardito e audace, inizialmente lo sfioro con le dita, in seguito con il dorso della mano, alla fine facendo un movimento brusco faccio cadere il telo e rimane lì, nudo e duro, giacché sembra quasi che adesso sia lui a fissarmi, pochi istanti di silenzio poi il ragazzo incalza sostenendo brillantemente:

‘Non fa nulla, se non dà fastidio a te’.

Pochi istanti di quiete tra di noi, mentre io continuo il mio massaggio lo sfioro con sempre maggior insistenza, fino quasi ad agguantarlo e così faccio. Lo afferro delicatamente con le dita come per spostarlo, poi come ammaliato ed estasiato comincio ad andare su e giù con la mano sulla sua asta, mentre lui rimane immobile con le braccia dietro la testa. Lui allarga leggermente le gambe, nel tempo in cui io continuo a masturbarlo per qualche istante, poi lui assennatamente mi propone:

‘Perché non abbassi un po’ le luci, sono troppo alte’.

Io mi stacco da lui ripulendomi dall’olio, vado verso l’interruttore e le abbasso. Adesso c’è la penombra, mi volto e vado da lui, dato che nel frattempo si è sollevato e m’aspetta con le gambe leggermente divaricate appoggiato al lettino. Io lo osservo, non capisco, poi m’avvicino e lui con una mano mi spinge sulla spalla: adesso ho capito, lui vuole fermamente che m’inginocchi davanti a lui ed esegua, m’afferra sennonché deciso il viso e mi fa aprire la bocca, poi prende il suo bel membro e me lo appoggia sulle labbra:

‘Apri bene, ecco, sì così, assaggialo’.

Io lo inghiottisco tutto in un attimo e comincio a succhiare come se fosse un gelato, lui mi muove la testa avanti e indietro, mentre io sono lì che sto succhiando quell’arnese. Ecco, che cosa provano le mie amiche penso fra me, poi lo agguanto per i fianchi e continuo, intanto che lo lecco cerco anche di masturbarlo con la mano carezzandolo dai testicoli fino ad arrivare sul glande con la lingua, quando lui con la voce debole e lievemente soffocata m’annuncia:

‘Eccomi, sì, sto sborrando, che meraviglia, prendilo tutto’ – avvisandomi per non spruzzarmi in bocca, sennonché è troppo tardi.

Uno schizzo mi raggiunge la gola, io mi stacco da lui, però ben presto altri tre schizzi m’annaffiano il volto, continuo però a masturbarlo sempre più velocemente, lui mantiene l’erezione, in quell’istante lo imbocco nuovamente e continuo a succhiare. Il suo gustoso seme mi cala dagli angoli della bocca, io sono in ginocchio davanti a lui, poiché ho fatto il mio primo pompino, attualmente sono incomprensibilmente felice, lieto e inspiegabilmente raggiante. Lui m’aiuta per rialzarmi, m’abbassa il pantalone e adesso cerca il mio cazzo, lo impugna e comincia a masturbarmi velocemente per un paio di minuti, infine s’inginocchia davanti a me e se lo imbocca, in conclusione con poche abilissime ed esperte slinguate mi conduce a un orgasmo dirompente, impetuoso e intenso. Io sborro, poi un rivolo di sperma mi scende giù dal glande, poche gocce ancora poi è tutto finito. Lui s’alza con agiatezza e con un evidente senso di benessere per quella soddisfazione appena raggiunta, si pulisce con l’asciugamano e per finire mi guarda sorridendo esclamando: 

‘Ciao dottore, ci vedremo presto, forse di nuovo domani sera’.

Così dicendo, si gira, apre la porta ed esce dallo studio salutandomi, come se nulla d’eccezionale fosse accaduto.

{Idraulico anno 1999}  

Leave a Reply