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Racconti Erotici Etero

Ero Fedele

By 22 Marzo 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero fedele. Complessivamente. Alcune “digressioni” durante le mie relazioni stabili e continuative avevano avuto sempre dei motivi: Litigi violenti, separazioni, rapporti insulsi. Quella volta però c’era qualcosa di sbagliato ma tremendamente efficace che nella mia testa che esplose con una forza dirompente.
Forse l’effetto delle ultime esperienze sentimentali che non avevano avuto pietà di me ed ora non avevo pietà per nessuno . Seguivo, oramai, gli indirizzi della mia ‘antenna’ più potente senza farne questioni di morale o correttezza .
Con Fabia ci conoscevamo da tanto. L’avevo vista con diversi uomini, suoi fidanzati, senza mai dare la senzazione di una grande personalità e tantomeno erotismo.
Ho sempre sospettato negli anni che lei avesse un debole per me Le sua inclinazione m’era parsa chiara in alcune quando mi aveva portato dei piccoli regali inaspettati, oppure nell’espressione del suo viso a vedermi andare via con una nuova ragazza ad una festa. Per questi motivi ero stato opportunamente alla larga per evitare implicazioni ulteriori.
Arriva, alle volte però, il momento topico in cui certi nodi vengono al pettine
Era già capitato che lei venisse a casa mia o viceversa per scambiarci CD o libri; stare vicino era una cosa normale da buoni amici.
Discorrevamo quella sera, di una sua amica carina, (era proprio quello il pretesto per cui la stavo cercando), e della sua strana abitudine sessuale di praticare con i suoi ex anche più di uno (singolarmente) nello stesso periodo.
Forse l’argomento stimolante forse il caldo ma non so come la mia mano finì tra le sue cosce. Non m’era mai piaciuta più di tanto, forse per nulla, ma in quel momento all’interno dei miei calzoni qualcosa si muoveva e “respirava” a fatica, soffocato da troppa tela ed aveva il desiderio prepotente di venir fuori a prendere aria
– Hei, hei , hei! Che succede – le sue prime parole
– Nulla – la mia risposta
Poi, mentre aspettavo che si ritraesse un attimo, le sue gambe invece si divaricano, ed io non riuscivo a fermarmi.
La sentivo gemere quando la mia mano massaggiava dolcemente il suo clitoride e la mia bocca mordicchiava con arte alternativamente, i suoi capezzoli oramai velocemente scoperti
Lo desiderava anche lei. Ed ora che si trovava avvolta tra mani e bocca iniziava a godere ansimando sempre più forte.
Adoro sentire una donna che gode a causa mia, mi fa perdere le testa tanto che i miei calzoni erano ancora chiusi. Accade perchè mi piace guardare i corpi che si contraggono nel momento del piacere e ascoltare i sospiri sempre più pensanti prima dell’orgasmo
Poco dopo infatti quasi un suo rantolo più forte degli altri mi fece vibrare.
Lei nel frattempo accarezzava ‘l’animale’ in gabbia che aveva raggiunto oramai la massima estensione e durezza. Resistevo, però, strenuamente volevo sentirla ancora godere.
Allora via le mutandine e giù con la lingua che iniziava la sua opera vorticosa intorno al clito.
– Con la bocca non mi è mai piaciuto tanto.
Le sue ultime parole prima di un orgasmo più forte del primo.
Ed ecco l’animale di forma inconsueta fuori dal nido’.
– Hei ma è enorme!
– Faccio piano
– No, no! Poi non abbiamo protezione’
– Vedi come è teso e gonfio. Credi di riuscire a fermarlo.?
– Si dai prendimi, ma entra adagio, è troppo grande per me’
Lei era in ginocchio con busto sul divano mostrando un culo che ora giudicavo veramente interessante ed eccitante
Schiusi le grandi labbra immergendo le dita in un liquido vischioso misto tra saliva e i suoi umori calati in abbondanza. Poi introduzione da dietro con un leggero scatto in avanti da parte sua.
– piano ti prego; lo sento mi sta invadendo.
– Si; adesso lo spingo piano dimmi se in fondo ti fa male.
Iniziavo a spingere piano, poi più veloce, i suoi sospiri diventavano sempre più forti ad ogni spinta.
Eccitazione favolosa. La sentivo godere sotto i miei colpi ed al suo nuovo orgasmo lo tirai fuori.
– hai mai provato i giochini?
– Che giochini? No!
– Se vuoi te li mostro
– Si
Solo per un attimo rimasi stupito di questa sua disponibilità; In fondo se era vero che in passato poteva essere sta innamorata di me non per questo doveva aprirsi a tutte le mie richieste. Ed invece era come se desiderasse ardentemente il sesso e le novità che le proponevo. Ma in realtà ero entusiasta e ancora più eccitato per questi suoi desideri.
Da una cassettino nascosto estraevo palline, dildos vibratori vari, enormi falli di gomma
– Conoscevi questi cosi? Li hai mai usati?
– Li ho visti ma non ho mai provato. Ma cosa vuoi farmi?
– Girati un secondo’
Non se lo fece ripetere ed avevo i suoi fori a completa disposizione.
Ora guadavo con più attenzione il suo sesso. Devo dire che dopo periodi in cui ero amante della depilazione femminile ora quella abbondanza di peli impregnati di umori con l’odore intenso ma non acido mi faceva uscire di testa.
Iniziai con il dildo più piccolo insinuandolo nella sua figa ormai grondante
All’introduzione un suo eccitantissimo
– ah! Si daai.
Iniziai piano lentamente poi più veloce e sempre più in fondo. Contemporaneamente insistevo sul suo clitoride, volevo vederla godere ancora ed il risultato tardò solo un poco: un altro suo orgasmo irresistibile tanto che fui dentro di lei in un’attimo senza mai mollare il tenero campanellino di carne.
Lei godeva senza sosta
– preferisco il tuo di carne!- Tra un sospiro pesante e l’altro – Ma non puoi farmi godere cosi’!
Frase che mi faceva uscire di testa ed anche in cazzo dalla figa per tentare una sodomizzazione irresistibile
– no li no. Mi fa male
– Ok
– Posso continuare con i giochi?
– Si! mi piacciono molto.
Stimolato dall’idea anale iniziavo l’introduzione nel forellino ben umettato di un giochino con le palline.
Ad ogni pallina lei sobbalzava con un gridolino tra il dolore e il godimento:
– Dai, si, fai piano, spingi!
Con l’immagine delle se terga profanate mi dedicavo con cura a riempire anche l’altro buco libero con un nuovo fallo ancora più grosso.
– Haiii, fai piano, è troppo grosso questo.
– Apetta faccio piano
Con le dita e la lingua insinuavo il bastone nodoso dentro di lei proseguendo con un lento ma inesorabile entra ed esci.
-Aiuto sto morendo, mi sta facendo uscire di testa.
Non resisto e sostituisco il fallo finto con il mio ancora ben in tiro.
– Oddiooo ‘ l’estrazione troppo rapida la fece sussultare per poi commentare subito dopo
– Il tuo è molto meglio, da spingi, fammi godere.
Per me una gioia infinita vederla così oramai disposta ad ogni deriva , cosi non resisto ed estratto il cazzo dalla figa oramai disfatta deposito il mio copioso liquidino bianco sulle sue tette.
Restiamo semi svenuti uno sull’altro cercando di riprenderci da questa esperienza sconvolgente.
– La prossima volta mi permetterai di entrare nel buchino stretto?
– Le palline mi sono piaciute ma il tuo è troppo grande, mi sfonderesti
– Cerchiamo di attrezzarci.
Così la vedevo andar via serena. Felice d’aver goduto. Senza altri strascichi o sentimenti di sorta.
Avrei potuto resistere a nuove tentazioni?

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