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Racconti Erotici Etero

Giovanna, la dentista

By 20 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Giovanna l’ho conosciuta che era ancora una studentessa. Io avevo iniziato da poco a lavorare. La prima sera che ci incontrammo finimmo subito sul suo letto. Alta e longilinea, aveva uno sguardo particolare e un seno che non mi sembrò così grande e sodo sino a quando non me lo ritrovai tra le mani e in bocca.

Io ero un single e Giovanna era felicemente fidanzata, ma ciò non le vietò per un certo periodo di accompagnare regolarmente ogni venerdì e sabato sera il suo fidanzato alla pizzeria, dove lui lavorava per mantenersi agli studi, e di ingannare l’attesa del suo ritorno a casa mia, anzi in camera mia.

Col passare del tempo ci siamo persi di vista, anche perché lei si &egrave trasferita in un paesino della montagna dove ha aperto il suo studio dentistico. Negli ultimi cinque anni ci saremmo visti al massimo una decina di volte e non saranno state più di due o tre le volte che abbiamo rinverdito i nostri giochi erotici.

Al ritorno di queste vacanze ho visto che mi aveva cercato. Aveva bisogno di un favore e venerdì scorso &egrave venuta a trovarmi, sul lavoro. Sbrigata la questione favore, abbiamo parlato del più e del meno e, alla fine, Giovanna ha insistito per guardarmi in bocca e ha concluso che dovevo fare una pulizia dei denti. ‘Vieni su da me, così vedi il mio studio e scopri come sono brava. Ho un’infermiera che ti piacerà. Facciamo così, vieni sul tardi, così poi ceni casa mia.’ L’invito non ammetteva repliche e abbiamo concordato che sarei andato da lei questo mercoledì verso le sette di sera.

Sono arrivato nel suo studio con due o tre minuti di ritardo. Ad aprirmi &egrave venuta l’infermiera, una ragazzina proprio carina Il suo camice bianco fasciava perfettamente un corpo piccolino, ma tutto curve. Mi ha fatto accomodare subito nella poltrona da lavoro e, mentre mi preparava, mi ha avvertito che la dottoressa sarebbe arrivata subito.

Giovanna &egrave entrata dopo pochi secondi e devo ammettere che vederla con un camice bianco che copriva un paio di pantaloni leggeri e un reggiseno nero mi ha un po’ eccitato. La V del camice lasciava con generosità intravvedere le curve del suo bel seno.

Poche parole di convenevoli e si &egrave messa ad esplorare la mia bocca. Poi mi ha detto ‘Adesso iniziamo’ e ha portato la mia testa ad appoggiarsi di lato sul suo seno. Sensazione piacevolissima e rilassante, ma mai quanto quella provocata da Samantha, la sua giovane infermiera, che ha aggiunto ‘Si rilassi, respiri con il naso e, se le fa piacere, si concentri sulla mia mano’ e la sua mano ha iniziato ad accarezzarmi l’interno di una coscia. Mentre un trapano leggero iniziava il suo lavoro, ho iniziato per la prima volta in vita mia ad apprezzare una seduta dal dentista.

Giovanna lavorava tenendomi stretta la suo seno. La mano di Samantha mi accarezzava e lentamente saliva, sino a che la carezza si &egrave concentrata sul mio cazzo eccitatissimo. E io le facevo fare. Con aria sfottente Giovanna mi ha chiesto se tutto andava bene e un certo punto si &egrave rivolta a Samantha: ‘Adesso devo lavorare sui molari, fallo rilassare di più.’ Ho sentito la mano di Samantha staccarsi, andare verso la cintura, slacciarla, sbottonare i pantaloni, abbassare un po’ la mia mutanda e impugnare il mio cazzo. E’ iniziata una lentissima sega. La mano di Samantha si muoveva delicatissimamente a tratti, più spesso rimaneva ferma, stringendo fortemente il mio cazzo. E’ passato un po’ di tempo e ho sentito Giovanna dirle ‘Fai piano, che deve potersi rilassare anche quando alla fine gli luciderai i denti.’

‘Adesso io ho finito e Samantha darà l’ultimo tocco.’ Ho visto Giovanna sfilarsi i guanti e Samatha infilarseli. Ho sentito Samantha spargermi una sorta di dentifricio sui denti e iniziare a lavorare con una specie di spazzolino elettrico. Ho sentito la mano di Giovanna riprendere il lavoro che Samantha aveva prima lasciato in sospeso e, poco dopo, prima la sua lingua girare attorno alla mia cappella e poi le sue labbra avvolgerla. Sono venuto con un fiotto potente proprio quando Samantha mi ha detto ‘Ho finito, può chiudere la bocca.’ Anche la bocca di Giovanna era scivolata via, ma la sua lingua mi stava ripulendo tutto.

Poi le due troiette mi hanno preso in giro sulla loro professionalità, su come i loro clienti rimanessero sempre soddisfatti, eccetera, eccetera. Ho chiesto se questo trattamento era riservato a tutti i clienti e Giovanna mi ha detto che era un trattamento speciale per gli amici. Samantha, sorridendo, ha aggiunto ‘Solo a quelli che dopo ci aiutano a dimenticare una dura giornata di lavoro.’ E ho capito così che sarebbe venuta a cena insieme a noi.

Non vi starò a raccontare come &egrave stato il dopocena. Voglio solo confessarvi che Samantha &egrave stata una piacevole sorpresa. Una simpatica troietta golosa di cazzo. Quando iniziavo ad accusare la stanchezza mi ha detto con voce ferma ‘Guarda che ho diritto anch’io a prenderlo nel culo. Non &egrave giusto che tu l’abbia dato lì solo a Giovanna!’

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