Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

Boy sitter 06

By 2 Aprile 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
https://raccontimilu.com/viewuser.php?uid=843

Sito preferito: blog
www.erostories.altervista.com/blog/

Un consiglio, leggete prima i racconti precedenti
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=3383
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=3394
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=3400
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=3406
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=3411
https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=18263

Boy sitter 06

Non riesco a guardare che ore sono, ma mi rendo conto che abbiamo dormito profondamente per tutto il pomeriggio.
‘E’ tardi anche per andare al mare.- Mi dico fra me e me mentre cerco di stirare e allungare i muscoli.- Ora che usciamo e cerchiamo un parcheggio si fa cena.’ Ho tutti i muscoli indolenziti e il ginocchio urla per il dolore. ‘Bisogna che ci regoliamo con l’attività sessuale o non avremo le forze neanche per alzarci dal letto.’
Guardo Sara al mio fianco e ogni proposito svanisce.

Dorme supina con la testa di lato rivolta a suo fratello. Guardo meglio e lui tiene una mano su una tetta mentre sul suo pube noto evidenti tracce di sperma.
‘Che l’abbiano fatto mentre dormivo e non ho sentito? Possibile che ho dormito così pesantemente?’ I pensieri mi ronzano per la testa, ma non sono ancora connesso completamente. Ho una certa nebbia che ancora mi offusca la mente. L’unica cosa che non smette di funzionare è il cazzo. C’è l’ho già in erezione e sarei pronto a scopare ancora. Sollevo leggermente la testa e vedo bene il cazzo di Pio. è moscio. La cappella è al suo posto avvolta dal prepuzio, quindi ne deduco che devono aver goduto mentre dormivo.

Mi alzo lentamente per non disturbarli e lasciarli dormire ancora un poco. Cerco di fare piano anche perché ho tutte le ossa rotte. I muscoli delle gambe quasi non mi reggono. Mi volto e guardo Sara, non oso pensare a come sono le sue. Prima una sosta in bagno per una rinfrescata, poi in cucina a bere del the freddo, infine in sala a guardare la televisione. Sono lì spaparanzato sul divano e poco dopo mi raggiunge Pio con la bottiglia di the in mano.

‘Chi scopa molto beve.- Gli dico sarcastico.- Ho visto il regalo che gli hai lasciato sulla pancia. Credevo non ne avessi più la forza per fare qualcosa…’

Si siede pesantemente sul divano di fronte.
‘Infatti non l’abbiamo fatto. Non so bene se stava dormendo o era sveglia, fatto sta, che mi ritrovo una sua mano intenta a masturbarmi. Sono rimasto al gioco finché poi non le ho goduto addosso. Ci siamo fermati lì, perchè poi mi sono addormentato come un sasso. è molto che sei sveglio?’

‘No, direi una decina di minuti. Avresti mai pensato che sarebbe finita così con tua sorella?’

‘Scherzi? Non hai idea di quante volte mi sono masturbato mentre la spiavo. Pensa che fino a qualche tempo fà, credevo che fosse lesbica.’

‘Ma dai, come mai?’

‘Una sera, tornato a casa prima dall’allenamento di pallone perchè era stato annullato a causa della pioggia, la becco intenta a lesbicare con una sua amica.’

‘Ma dai? Racconta.’ Gli chiedo interessato mettendomi più comodo seduto sul divano.

‘Vediamo.. Arrivo che sono tutto bagnato quindi passo dal garage a cambiarmi i vestiti. Indosso quelli del calcio per entrare in casa e sento dei lamenti provenire dalla camera. Subito penso a Sara che si sta guardando un film porno e invece, guardo dal buco della serratura e la vedo intenta in un 69 con questa tipa… Un amica. Tempo zero. Maxi sega e avanti a continuare a spiarle. Sono andate avanti per quasi un’ora. Hanno fatto di tutto. Peccato che a volte non riuscivo a vedere bene. Si spostavano di lato e non avevo il coraggio di aprire la porta per non essere scoperto.’

Ne deduco che il racconto è reale. Al pensiero di quello che ha visto, il cazzo incomincia a prendergli consistenza.

‘Comunque, mi ingegno per la volta successiva se ricapita e vedo di interessarmi di più a lei. Fisicamente non è diversa dalle altre ragazze che conosco. Incomincio anche a farmi vedere sempre più nudo e anche lei si presta al gioco e si mostra più libera. Non si chiude più in bagno per cambiarsi e negli ultimi tempi, ci divertivamo a mostrarci mentre si usciva dalla doccia. Fra gli amici della compagnia, le voci che circolano su di lei sono di una che non la molla anche se ti soddisfa il più delle volte.’

‘Cioè?’ Gli chiedo interrompendolo il concetto non mi era molto chiaro.

‘Si dai. Seghe, pompini roba così. Comunque do la caccia hai suoi appuntamenti con la sua amica quando finalmente la sento dire al telefono che avrebbe avuto il pomeriggio libero. Colgo l’occasione quando lei va in bagno a farle credere che sono uscito e mi nascondo nell’armadio. Non devo aspettare molto che la sua amica arriva. Avevo una paura che mi scoprissero che non ti dico. ‘

‘La prima a spogliarsi è Sara, mostrando un completino nuovo sexi. Ricordo che l’aveva comprato da poco. Slip sgambati e reggipetto di pizzo trasparente. Lei la palpa e la tocca. Io eccitatissimo che spio la scena. L’amica incomincia a spogliarsi dicendo che anche lei ha una sorpresa da farle vedere. è di spalle, l’unica cosa che vedo oltre al sedere è che non porta nulla. La troia penso, va in giro nuda vestita solo con camicia e jeans. Quando si volta per fare una piroetta, a momenti mi scoprono. Mi scappa un fischio. Per mia fortuna, pure Sara esclama esterrefatta e non mi sentono. Quella è venuta all’appuntamento con la figa completamente depilata. Appoggia un piede sul letto e aiutandosi con le mani le fa vedere che non ha peli neppure sotto e fra le labbra.’

‘Dal principio Sara la tocca e l’accarezza per sentire quella pelle vellutata. Poi ci passa la lingua. Vedo che l’amica le piace e si palpa le tette torcendosi i capezzoli. Ricordo di essermi venuto addosso subito. Poi si sdraiano sul letto, sempre con Sara che le slinguazza la figa per bene finché la sua amica non gode sobbalzando. A questo punto, Sara si spoglia e incomincia a penetrarsi con le dita dell’amica. Quando questa si è ripresa incomincia a leccarla e a masturbarla con foga. Le infila le dita e le usa mimando la scopata, come se fossero un cazzo.’

Mi tocco stringendomi l’erezione che si è fatta prepotente e masturbandomi lentamente, preso ad esempio anche da lui.

‘Il trattamento che subisce le piace e incomincia ad emettere dei piccoli gridi di piacere. Sono andati avanti così per un paio d’ore a mordersi, a leccarsi e a penetrarsi con le dita o coi pennarelli. A volte, Sara, per non farsi sentire che urlava, mordeva il cuscino. Io non so quante volte ho goduto, ma come loro, sono venuto a raffica. In questo modo le ho spiate un paio di altre volte e devo dire che guarda! Sono tanto eccitato che potrei venire subito.’

‘Ti capisco, l’ho sono pure io.’

‘Spesso ho pensato di intervenire buttandomi in mezzo a loro, ma perchè rischiare di rovinare uno spettacolo così gratuito? Non è tanto che le ho sorprese nuovamente assieme, ma oramai sapevo già che Sara era una mezza normale.’

‘Come mezza?’

‘Si, mezza lesbica e mezza etero.’

‘Ma noo.. Si dice bisex, perchè l’hai vista con qualcuno?’

‘Sì, a capodanno stava con un tizio e hanno festeggiato mezzanotte a scopare in macchina. Io e alcuni miei amici li abbiamo spiati masturbandoci al freddo per un’ora. Ragazzi, che fuoco e che scintille. Sembrava non ne avessero mai abbastanza. Poi ci siamo rifatti con delle ragazze alla festa, ma oramai avevamo le batterie scariche.. Sai com’è.. Comunque da quella volta la considero normale. Molti amici la chiamano gola profonda o ciuccia cazzi. Perchè la fama le è rimasta.’

‘Brava è brava. Credo non ci sia una uguale a fare un servizio del genere. Certo che non immaginavo mai che fosse così porca. Ci avrei provato anche io altrimenti.’

‘Gira voce che alla gita di quest’anno abbia soddisfatto tutti di bocca anche in pulman.’

‘Questa è una palla! Posso credere a tutto, ma farlo in pulman con i prof che ti controllano mi sembra improbabile.’

‘Sarà come dici, ma non puoi dire che non abbia esperienza. Nessuna mi ha mai succhiato e leccato contemporaneamente il cazzo.- Lo dice scappellandosi e stringendo forte il pugno attorno al cazzo.- Stì discorsi mi fanno arrapare di brutto.’

‘Comunque dobbiamo iniziare a limitarci altrimenti sono guai. Non avremo più la forza per fare nulla. Dimmi una cosa, dove li tenete i giornalini porno?’

‘Fra i libri di studio.’

‘Che domanda scema. Uguale, pure io. Dai fammi vedere cosa avete.’

Ci alziamo con due cazzi che svettano prepotentemente in avanti. Noi ci limitiamo a seguire dove ci indicano. Davanti alla porta della camera osserviamo Sara che dorme. Di schiena e con il culo prominente in bella vista ci fa venire piacevoli propositi. Nella penombra con il bianco dell’abbronzatura del sedere che risalta e la patatina che si intravede.. Arrapati ed eccitati come siamo, spingo Pio in avanti altrimenti le saltiamo addosso. In camera incominciamo a sfogliare i libri e dopo qualche attimo esclamo:
‘Io ho delle scatole piene, ma voi siete già sulla buona strada per raggiungermi. Da quanto li comprate?’

‘Non è proprio così. Quelli più recenti che abbiamo preso, sono i manga erotici mentre questi altri, molti. arrivano dalla cantina, altri da amici e qualcuno dallo zio.’

‘Cioè? Chi?’

‘Ma si dai. Lo zio Alberto. Quello che deve venire fra qualche giorno.’

‘aaahhh… Hai capito lo zio porcellino… Gli piace osservare i nipoti che scopano.’

‘Veramente ancora non abbiamo scopato..’

‘Questo è vero -Penso- Ma credo che non tarderemo molto a sperimentarlo.’ ‘Comunque qui ne avete di roba.. Ma dimmi un po’ della maiala dell’altra sera.’

‘Una cosa da non credere. Mi ha spremuto come un limone.- Prosegue sorridendo e gesticolando.- Non ne aveva mai abbastanza.’

‘L’ho so bene. Guarda che quella la conosciamo tutti. Se lavori in spiaggia avresti l’opportunità di fartene una al giorno. Guarda Mirco. Lui ad esempio non dice mai di no. Io al contrario, seleziono quelle che credo mi facciano più arrapare.. E non solo io, anche l’altra coppia che lavora al bar fa l’ho stesso. Lesbiche e bisex sono il loro pane, ma mi raccomando, non dirlo a nessuno. Tutti credono che sono una coppia e che certe cose non le facciano.’

Incomincio a sfogliare e a leggere alcuni giornaletti, quando noto che sono rimasto da solo. Vado subito a vedere in camera e infatti l’ho vedo sdraiato al fianco di sua sorella intento a baciarle e a succhiarle un capezzolo e contemporaneamente a masturbarla. Prendo la scatola dei preservativi e mi metto ad osservarli dal bordo del letto. Lei è sveglia, me ne accorgo dall’espressione beata del viso e dai piccoli gemiti che le escono dalla bocca mentre sussulta e trema. Lui mi sta dando le spalle e mi sposto per guardare meglio. La stà baciando sul collo mentre con una mano la masturba, uardo meglio e noto che la sta penetrando con due dita.

Ogni qual volta che queste fuoriescono, sono lucide di umori e poi spariscono facilmente nel caldo e umido antro. è bellissimo osservare il dentro e fuori di quelle dita. Mi eccita da impazzire. Incomincio ad accarezzare una gamba per farle sentire che ci sono pure io e ci scambiamo un sorriso. Con la mano prende il cazzo di suo fratello e se lo dirige verso la sua patatina mentre lui le si posiziona sopra.

‘Aspetta, non ancora.’ Sussurro.

Dalla scatola scarto un preservativo. Controllo dov’è il dritto e il rovescio. Prendo con la sinistra il cazzo di suo fratello e mentre gli tiro indietro un poco di pelle in modo da scappellare quasi per intero la cappella, appoggio sulla punta il preservativo. Piano, piano l’ho srotolo con la mano destra e quando è a metà della lunghezza proseguo con la mano sinistra, mentre ora con l’altra gli tengo il cazzo da sotto alla cappella. Tenendolo stretto nel pugno della mia mano lo dirigo verso l’ingresso della vagina. Quando capisce che oramai il suo desiderio stà per essere soddisfatto toglie le dita che stava usando per masturbarla e lascia che sia io a guidarlo.

Spinge e faccio appena in tempo a togliere la mano, ma entra per una buona metà e poi si ferma. Nel sentire che si è fermato, lei emette un suono come di miagolio di disappunto e sporge maggiormente il bacino verso di lui. Con un colpo di reni affonda il cazzo facendolo entrare completamente tutto e dopo uno schiaffo sonoro dato dai loro corpi che si sono uniti, un urlo sordo ci sovrasta.

Resto a guardarli per qualche attimo erotizzato ed invidiandolo, poi mi impossesso di un seno che palpo e stuzzico il capezzolo. Come lui mi lascia spazio a sufficienza, mi metto a succhiarle il capezzolo che trovo eccezionalmente duro.

Ad ogni va e vieni del cazzo, lei emette un lamento di piacere. Trema e geme sempre più forte. Mi accarezza i capelli finché distintamente percepisco Pio accelerare il movimento. Mi sposto per lasciarlo lavorare e godersi maggiormente il momento e lo vedo godere sbuffando e stantuffando come un vero toro. Le spinte sono tanto forti e profonde, che penso che le voglia sfondare l’utero.

Lei resta per qualche attimo con la bocca aperta poi come inizia a tremare, urla. Cerco di tapparle inutilmente la bocca baciandola e dopo qualche tempo, inizia a contraccambiare attivamente. Continua a sobbalzare e a tremare vistosamente e pur se impegnata in una limonata forsennata emette mugoli inequivocabili ogni qualvolta il fratello si muove sopra e dentro di lei. Continuiamo a baciarci come se non ci fosse un domani, mentre le mani sia mie che quelle di Pio le torcono i capezzoli e palpano le tette. Cerco un preservativo e mè l’ho metto. Finalmente estrae il cazzo tenendosi ben stretto la base dove vi è l’elastico del condom e lei oramai libera, allunga una gamba su di mè.

Le prendo il ginocchio e l’ho sposto al mio fianco mentre mi sistemo fra le sue gambe. Giocherello un poco con la cappella del cazzo facendola scorrere lungo il taglio della patatina e per strusciare il clitoride che sento durissimo; lei al contempo mugola vogliosa. Senza preavviso, la penetro di colpo. L’ingresso è facilitato dall’abbondanza di umori e dall’apertura ancora aperta e palpitante dell’orgasmo appena avuto. Lei emette un urlo roco, sordo, come se non avesse più aria nei polmoni.

Mi fermo per assaporare le sensazioni che mi colpiscono direttamente il cervello. è caldissima, un vero forno; sento la figa avere delle contrazioni incredibili come se godesse ancora. Mi muovo leggermente per sistemarmi meglio e un rumore di risucchio bagnato che proviene dal basso ventre mi fa sorridere. Mi sento bagnato, segno che sta colando abbondantemente. L’abbraccio posizionandola bene sopra di mè. Continuiamo a baciarci anche quando incomincio a scoparla muovendo per quel che posso solo i reni, mentre le miei mani le accarezzano la schiena. Le sue labbra si discostano per cercare più ossigeno e gemiti convulsi, urla, mi arrivano direttamente al mio orecchio.

Le prendo le chiappe e assecondato da lei, inizio a muoverla con sempre maggior foga e velocità. Incominciamo una vera e propria cavalcata selvaggia con i respiri e le urla che si frammischiano li uni agli altri. Io, lei, noi, stiamo dando il meglio di noi stessi abbandonandoci l’uno all’altro. Si irrigidisce, alza la testa e urla per un orgasmo sconvolgente mentre io non più resistendo mi lascio andare sempre cercando di muoverla velocemente.

Siamo sudati e appagati. Ci baciamo teneramente e ci teniamo abbracciati stretti. Respiriamo con affanno mentre i nostri cuori sembrano battere all’unisono. Pio è in ginocchio al nostro fianco. Non si è perso nessun particolare dello spettacolo che gli abbiamo offerto, infatti la visione ravvicinata lo ha nuovamente eccitato. Le mie mani accarezzano la schiena e il culo con fare voluttuoso e lei incomincia a toccare il cazzo di suo fratello. Incrocio le mani di Pio e scopro al tatto che la sta masturbando con un dito nel sedere e gli sorrido con fare di approvazione.

Sono veramente tutto bagnato e sento colarmi non solo il sudore, ma anche gli abbondanti sughi vaginali sulle palle. Mi sembra di essere sdraiato in una sauna. Vedo che Pio sta trafficando per infilarsi un preservativo e intuisco immediatamente cosa voglia fare. Muovo leggermente Sara, ed estraggo il mio fratellino dalla sua meravigliosa tana. Lasciare la palpitante e calda passerina mi dispiace, ma non posso neppure restare in eterno.

Fuoriuscito sento colarmi addosso il suo nettare caldo e mi fa tremare tutto. Percepisco Pio muoversi con una certa difficoltà fra le mie gambe poi senza che Sara si sia minimamente mossa incomincia a scoparla forsennatamente. Ha appoggiato una mano alla testa del letto, con l’altra cerca di avvicinarsi Sara ad ogni movimento di affondo che fa. Dal canto mio, bloccato come sono, inserisco una mano fra noi e trovato il clitoride incomincio a masturbarla cercando di seguire il ritmo selvaggio della scopata.

è duro e scivola fra le dita velocemente. La sento ansimare sempre più forte al mio orecchio finché non incomincia un vero concerto di urla, lamenti e rantoli di piacere. Chi dei due gode per primo non è possibile stabilirlo. Quando Pio non ha più la forza di andare avanti, si ferma restando appoggiato nella stessa posizione che aveva assunto durante la scopata per assaporare le ultime contrazioni di piacere, infine si sdraia sul letto appagato e felice. Con un miagolio, Sara allunga le gambe rimanendo sopra di mè. Sento colare il suo brodo sulle palle mentre è ancora preda di tremolii e spasmi che la scuotono tutta. L’accarezzo ancora baciandola dolcemente.
Muove leggermente il bacino sul mio cazzo:
‘Ma… Hai ancora voglia?’ Mi chiede in un sussurro appena percepibile nell’orecchio.

‘Ora riposati. Rincominciamo dopo.’ Le rispondo baciandola ancora. Appoggia la testa sul mio petto e si appisola per qualche minuto. Il caldo è opprimente. Siamo sudati come non mai. La scosto lentamente, ma è sveglia; mi guarda con aria stanca, trasognata e sorridente. Ci alziamo e ci infiliamo tutti e tre barcollanti sotto la doccia dove il consueto gioco di mani continua, ma senza portarci al godimento. Rinfrescati, andiamo in sala a sederci sui divani mentre Pio ci porta del the freddo. Beviamo a canna quasi tutto.

Lei mi si accoccola addosso come per cercare una posizione più comoda e con un dito, giocherella fra i miei peli del pube. Ride da sola e noi la guardiamo perplessi.
‘Sai che ti ho fatto la pipì addosso prima?’ Ride ancora mentre mi guarda.

Sbalordito, incominciamo a ridere a crepapelle tutti e tre, finché non ci vengono le lacrime agli occhi. Le rispondo:
‘Sara, sei troppo forte.’

Ci rilassiamo guardando un poco di televisione, poi con estrema fatica ci alziamo e andiamo a disfare il letto. Puliamo la casa con le residue forze che ci restano e raggiungiamo infine i miei genitori al piano di sotto portando le cibarie del frigo. La lista fatta dalla precisa madre oramai non la guardiamo più, infatti i programmi sono tutti saltati. Prima di entrare in casa mi accorgo che Sara si era dimenticata di mettersi le mutande e la mando di corsa a infilarsele.

Come entro in casa, becco mia madre indaffarata a ricomporsi e ad abbottonarsi la veste. Ho aperto con le mie chiavi e lo sorpresa nuda mentre si rivestiva. Mio padre felice e beato in piedi con i pantaloncini addosso ci guarda e ci aiuta ad entrare. Basta uno sguardo di intesa per capire cosa avevano appena finito di fare. Ci scusiamo imbarazzati e depositati i contenitori e le borse in cucina andiamo a chiuderci nella mia camera.

Apro l’armadio ed estratti degli scatoloni, incomincio a tirare fuori riviste e giornali porno. Suonano alla porta e poco dopo ci raggiunge anche Sara. Lei resta a sfogliare le riviste insieme a noi e qualche volta sogghigna e commenta alcune figure. Ridiamo ogni tanto, ma la tensione erotica è molto alta. Quando mamma ci chiama per cena, mi rendo conto che siamo nei guai. Sia io che Pio siamo visibilmente eccitati. I boxer che indosso e i suoi pantaloncini sono tesi per via dei cazzi duri. Mi ingegno e al volo per trovare una soluzione e sia io che lui indossiamo delle camicie che lasciamo svolazzanti e semi aperte. Sara divertita ci precede in cucina e l’allegria e la cordialità resta a farci compagnia attorno al tavolo.

Beviamo della birra al posto della solita bottiglia di the o di cola cola che aggiunge un tocco di festa alla serata. Mentre aspettiamo seduti che mamma ci servi il caffè, Sara si acconcia i capelli tirandoli all’indietro a formare una coda di cavallo. Si massaggia il collo con una mano e poi incomincia a roteare lentamente la testa. Fatto un primo giro poi si abbandona alla spalliera della sedia e si inarca all’indietro per stirarsi i muscoli. Siamo tutti eccitati. Nel fare questi movimenti non si è accorta che un capezzolo è fuoriuscito dalla maglietta mentre l’altro è parzialmente visibile con la parte superiore dell’aureola.

Deglutisco con fatica a quella meravigliosa vista e bevuto il caffé cerco di nascondere la vistosa erezione, ma mio padre mi scopre e oltre a sorridermi, mi strizza un occhio come per intenderci di quello che sarebbe avvenuto da lì a poco. Prima di salire in casa di sopra, mi faccio aiutare dai due ragazzi a prendere gli scatoloni e a portarli da loro. Ci mettiamo in sala con la televisione accesa, anche se non siamo minimamente interessati a guardarla e infatti abbasso il volume per non disturbarci. Incominciamo a visionare il contenuto prendendo uno alla volta una rivista a testa e ogni tanto ne commentiamo una qualche figura.

Inutile dire che siamo eccitati al massimo. Il cazzo di Pio è bello dritto e in piena vista. Non mi ero corto che si era spogliato e poco dopo lo imito. Guardo Sara con una mano che si accarezza di tanto in tanto la vulva da sopra alle mutande e penso che questa notte ci sentiranno fino in paradiso, se già non ci hanno sentito………

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it ‘ mail e msg nelle poche volte che sono collegato.

Questo romanzo non deve essere riprodotto elettronicamente o a mezzo stampa senza la mia autorizzazione scritta.
This novel should not be reproduced electronically or in print with out my written permission.

Ultima correzione 31-03-10

Leave a Reply