E’ la passeggiata triste lungo il lago,
gli ombrellini a fiori e il profumo vago,
il caro vento dei ricordi
accarezza piano piano
i rami degli alberi spogli
e l’etere ebbro di baci d’oblio.
I meravigliosi sospiri d’addio
della fanciulla bianca,
l’edera che s’arrampica stanca
lungo il pergolato,
i salici che piangono
lacrime di foglie
sulla superficie casta
di quell’acqua’
Un barcaiolo lontano canta
alle nebbie tetre del silenzio grigio,
la barca a remi è un dolce fantasma
che brilla nei tuoi occhi,
come un pianto di passione.
Sempre ameno mi commuove
il viale amico delle rose,
che sbocciarono a mazzi
nella stagione del sogno,
che forse mai più farà ritorno.
Oh, malinconiche spoglie
dell’inverno,
astri fuggitivi,
che splendono per un incanto
di sguardi!
Topazi,
scolpiti soavemente accanto
ai miei castelli,
che s’affacciano sul lago,
là dove un tempo regalavo
promesse al vento, invano.
Un giorno la neve tranquilla
ricoprirà le statue del parco,
le silenziose dive scolpite nel marmo,
sarà come un affettuoso manto.
E’ la passeggiata triste lungo il lago,
laggiù dove un tempo anch’io amavo
un’illusione dalle bionde chiome
e una bianca mano.



La storia è interessante, la continui?
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