Le amorose spoglie
di una donna
dalle mille voglie,
si cullavano nell’etere di cigno,
avvolte dall’ombra languida di un tiglio,
le toccava il suo amico con un giglio,
non ti ho dimenticata e più non m’assillo
di pensieri, lacrime e rimpianti.
Ne avevo tanti,
quanti gli innumerevoli amanti
delle amorose spoglie
di quella donna
accarezzata dalle foglie
dei mirti,
non so se può tradirti
di un merlo il canto silvestre,
saltellava tra i cespugli irti
nel meriggio vasto e campestre.
Oh, erano le amorose spoglie,
racchiuse in quella culla
di margherite morte,
dietro le appassionate soglie
di una sorte
di petali appassiti
e baci di labbra accorte!



La storia è interessante, la continui?
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