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Racconti di Dominazione

Le scarpette regalate alla Padrona

By 17 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Qualche giorno fa avevo regalato amia moglie Letizia un paio di scarpe, non per una data particolare o per altro, ma solo perchè mi piace molto farle dei regali, per renderla felice e farla sentire sempre al centro delle mie attenzioni.
Non nascondo che la maggior parte delle volte le ho regalto delle scarpe, a causa soprattutto della mia fortissima passione per i piedi femminili e per le scarpe con i tacchi alti…
Questa volta mi ero impegnato molto,volevo un paio di scarpe che valorizzassero al massimo i suoi splendidi piedini.
Letizia ha il numero 37, dei piedini molto curati e delicati, con le dita piccoline, e le unghie davvero perfette; ogni volta che mi concede il privilegio di baciarglieli provo una sensazione bellissima, vado matto per i suoi piedini.
Alla fine di una meticolosa ricerca le avevo trovate: un paio di decolteè nere con il buco sulla punta, con un tacco di 11 cm color argento ed una piccola farfalla di brillantini cucita sull’esterno.
Me lo sentivo, erano le scarpe giuste, e ne ebbi la conferma quando le indossò e ne fu molto contenta.
Ieri sera sono rientrato a casa dal lavoro, ero più stanco del solito, la giornata era stata particolarmente pesante, e non desideravo altro che arrivasse l’ora di andare a coricarmi sul letto.
Così dopo aver finito di cenare vado a farmi la doccia, e dopo essere uscito mi sono sdraiato sul divano per guardare un pò la tv.
Nel frattempo, mentre facevo zapping, anche letizia era andata a farsi la doccia, e quando è uscita mi ha trovato che dormivo sul divano.
Ricordo solo di aver sentito la sua voce che mi svegliava, e di aver aperto gli occhi.
Davanti a me c’era una visione divina: Letizia era avlta in una camicietta da notte bianca, quasi trasparente, che lasciavaben vdere il corpetto bianco che indossava sotto ed il perizoma, anc’esso bianco.
Ai piedi indossava proprio le scarpette che le avevo regalato: era splendida!
Onestamete non mi ricordo, m credo che ci sia voluto meno di un secondo per far diventare il mio cazzo già duro ed eccitato.
Letizia mi guarda e mi dice: -NON E’ MEGLIO SE VAI NEL LETTO A DORMIRE? IO TRA POCO VADO, SONO STANCA STASERA.-
E si avvia in camera: io ci ho messo molto poco a svegliarmi, mi sono alzato, ho tolto i vestiti come faccio sempre, e mi sono diretto subito in camera.
Eccola, sdraiata sul letto, che mi fa segno di accomodarmi in parte a lei, in questo istante tutta la mia stanchezza è svanita.
– TI PIACIONO LE SCARPETTE?-
risposi ubito di sì, daltronde le stavano divinamente.
-ALLORA MUOVITI! INGINOCCHIATI E LECCAMELE!-
non esitai, scesi dal letto, mi inchinai, e la mia lingua diventò tutt’uno con le sue scarpe.
Iniziavo leccandole il piede, per poi scendere sulla scarpetta, e percorrere tutto il tacco con la mia lingua.
Continuai per molto tempo, mentre dalla sua bocca sentivo uscire dei versi di piacere dovuti un pò al solltico che le facevo, ed un pò al piacere che provava.
In quella posizione non poteva vedere che il mio cazzo era bello dritto, ma lo sapeva benissimo, così dopo un pò mi ordinò di alzarmi.
Ora lo poteva vedere benissimo, e con una scarpetta andò a posare il tacco proprio sul mio pisello.
Spingeva per farmi un pò male, poi lo strusciava lungo tutto il mio membro, ed infine portò la punta della sua scarpetta proprio davanti alla punta del mio cazzo.
Potevo sentire le sue unghie sulla mia cappella, una sensazione che che Letizia sa bene quanto mi eccita.
Ero in estasi.
Poi portò anche l’altro piedino sul mio cazzo, lo strinse in mezzo alle sue scarpette e….
-SCOPAMI LE SCARPE SCHIAVO!-
Letizia è distesa sul letto, io sono davanti a lei, il mio cazzo è stretto nella morsa delle sue scarpette, mentre io sto scoppiando di piacere.
Lo spingo tra le sue scarpette sempre più forte, questa situazione mi piace molto, la mia Padrona che mi concede il privilegio di fare sesso con i suoi splendidi piedini avvolti in quelle bellissime scarpette.
Mi guarda con il suo solito sorrisetto malizioso, si sente superiore, e so che vuole concedersi ancora qualche lusso…
Ecco, toglie i piedi dal mio cazzo, così mi fermo e smetto di spingere, lei intant alza la gamba, ora la sua scarpetta è proprio davnti alla mia bocca.
-COSA ASPETTI!? LECCA SCHIAVO!-
Non esito un attimo, ricomincio ad adorarle le sue splendide decolteè, la mia lingua scorre sui suoi tacchi, devo lucidarglieli al meglio.
-SUCCHIAMELO SCHIAVO!-
E’ lo stesso ordine che mi da quando nella mia bocca c’è il suo strap on, ma questa volta il soggetto è un altro, ma non me lo faccio dire una seconda volta; apro la occa, e lascio che lei me lo infili dentro, poi chiudo le labbra, e lo succhio come lei desidera.
Come quand faccio i pompini al suo strap on, lo faccio entrare ed uscire dolcemente, anche se la mia eccitazione mi porterebbe a fare tutto con più foga, cerco di fare tutto con delicatezza.
Adesso è lei a togliere il tacco dalla mia bocca, e mi porge l’altra scarpa, penso voglia lo stesso trattamento, invece no, avvicina la punta alla mia bocca, capisco subito…
La mia lingua si avvicina e cerca di farsi largo proprio in quel buchino e va ad accarezzare le sue bellissime dita, è difficile, il buco è davvero molto piccolo, ma ci riesco, la sento ridacchiareperchè le faccio un pò il solletico, allora mi fermo.
-PERCHE’ TI SEI FERMATO!? CONTINUA SCHIAVO! DOIPO TI PUNISCO, COSI’ IMPARI A SMETTERE SENZA IL MIO PERMESSO!-
Questa volta ho sbagliato, non dovevo fermarmi, ma so benissimo che anche se avessi fatto tutto alla perfezione, senza sbagliare nulla, lei aveva volgia di punirmi lo stesso.
Io intanto continuo, devo rimediare al mio errore, così la mia lingua riprendea farsi largo nel buchetto delle sue decolteè…
Intanto sento che l’altra sarpetta mi accarezza il cazzo, che era rimasto duro per tutto il tempo, è un bellissimo piacere, e Letizia è molto brava a farlo.
La sua scarpetta continua ad eccitarmi, sempre di più, lo sa benissimo anche lei, ma non vuole farmi venire così, e decide di fermarsi.
-VIENI QUI!-
mi ordina facendomi segno con la mano chevuole che mi sieo di fianco a lei sul letto.
I mi alzo, vado vetrso di lei, e mi siedo con la schiena appoggiata alla testiera del letto.
Letizia allunga la mano verso il comodino, apre il cassetto, e prende le manette, mi fa piegare il busto in avanti, e mi ammanetta le mani dietro la schiena.
-ECCOCI! ADESSO CI SIAMO!-
poi cambia posizione, si sdraia in parte a me, ma con la testa rivolta verso i piedi del lettp e le gambe verso di me.
Così ho ancora i suoi bellissimi piedini davanti alla faccia, e non c metto molto ad aprire le labbra e lasciare che il suo tacco entri nella mia bocca.
Ma la situazione non dura molto: Letizia toglie il piedino, e con le mani si sfila entrambe le scarpette.
Adesso sono i suoi piedini in tutto il loro splendore a voler essere adorati dalla mia lingua.
non esito un secondo, ed inizio a leccarli, perchè mi piace tantissimo adorare i suoi piedini, forse anxche perchè lei sa essere una vera Padrona, 3ed è giusto che io le veneri i suoi piedini in questo modo.
Ad un certo punto sento il mio cazzo godere tantissimo, non ci metto molto a capire:
Le3tizia ha aperto la booca, e lo ha preso tra le sue labbra.
Una sensazion splendida, come tutte le volte che lei decide di regalarmi uno dei suoi splendidi pompini.
E’ bravissima, e questo piacere non fa altro che farmi intensificare il servizio che sto facendo ai suoi piedini…
continua a succhiare, ad un certo punto la sento che mi toglie l’aria, le piace molto risucchiarmelo, anche se questo mi da un leggero fastidio, forse perchè sono molto sensibile, ma l lascio fare, sarebbe un peccato interrompere questo piacere.
Come non detto,ci pensa lei a fermarsi, forse si è stancata, o forse ha deciso che non devo venire così, infond ono solo il suo schiavo in qusti momenti…
Io intanto continuo a leccarle i piedini; ad un certo punto sento uno dei suoi tacchi sulla mia cappella, è lei ch ha preso in mano una delle scarpe e si sta divertendo ad eccitarmi.
Ma l’eccitazione dura ben poco, Letizia ha in serbo una sorpresina…
Sento il tacco avvicinarsi sempre più al buchino e cercare di farsi largo.
-SUCCHIA UN PO’ ALTRIMENTI NON ENTRA!-
Mi dice lei avvicinandomi il tacco alla bocca.
Subito lo lascio entrare, e cerco di bagnarlo il più possibile.
Questa è una cosa ch avevo già visto in alcuni video, ma che non ho mai fatto, o meglio, che on avevo mai fatto fino a ieri…
Letizia porta di nuovo il tacco sulla mia cappella, e inizia ancora a cercare di farsi largo; io intanto chiudo gli occhi, cerco di concentrarmi ad adorare i suoi piedini, in modo da non pensare a cosa sta facendo lei.
Sento come una sensazione i bruciore, la sento muovere la scarpetta, cerca di farla ruotare per allargare bene quel buchino.
io continuo con i suoi piedini, cerco di non pensarci, ma sento il dolore, la sento lasvciare cadere una goccia di saliva sulla mia cappella per facilitare l’operazione…
sento una sorta di pizzicorio dentro il pisello, ed il dolore aumentare sempre di più.
ma ad un certo punto sento:
– FATTO! LO SAPEVO CHE CI SAREBBE ENTRATO TUTTO!-
Mi fermo di colpo, ed apro gli occhi:
è incredibile, sembra che la scarpetta non abbia il tacco, è tutto completamente all’interno del mio cazzo, ho un sussulto, uno scatrto, che mi sentire un gran dolore…
-PERCHE’ TI SEI FERMATO SENZA CHE TI DAVO IL PERMESSO?! ALLORA VUOI PROPRIO ESSERE PUNITO SUL SERIO???-
Non faccio in tempo a chiederle scusa e cercare di leccarle i piedini, che lei li ha già tolti, stavolta ho commesso davvero un grosso errore.
Letizia non ci mette molto a decidere come punirmi, ed inizia a muovere il tacco dentro il mio pisello.
Inizia a farlo andare su e giù, come se mi stese masturbando, all’inizio mi fa un gran male, ma poi per ortuna il dolore inizia ad attrenursi, forse mi sto abituando, anche se è ben lontanada essere una cosa piacevole…
E’ la sua punizione, e la subisco senza fiatare, anche se alla mia espressione capisce benisimo che mi sta facendo male, ma ho disubbidito, e vuole punirmi…
Ad un certo punto per fortuna decide di fermarsi, Letizia è anche una padrona molto buona certe volte, per fortuna…
– BENE DAI, SEI STATOP PUNUITO, ADESSO POSSIAMO FINIRE IN BELLEZZA!-
Letizia prende entrambe le scarpette, e sele infila ai piedini, poi li porta vicino al mio cazzo, lo prende in mano, ed inizia a segarmi con molta forza….
La mia eccitazione è tale che ci metto poco a venire, e purtroppo mi lascio andare in una violentissima sborrata inondandole le sue bellissime scarpette ed i piedini.
Letizia ride già, poi va ad intingere un dito della mano nella mia sborra, e me lo allunga verso la bocca, io apro subito le labbra, elascio ch lko infili detro, poi chiudo le labbra e lo ripulisco dal mio sperma.
-TI PIACE SCHIAVO?- rispondo di sì, anche se quel sapore mi nausea – BENISSIMO, PERCHE’ LE VOGLIO LUCIDE!-
Letizia si gira, e mi porge le sue scarpette ed i piedini proprio davanti alla bocca.
E’ un orsine, posso solo esuguirlo, perciò inizio a ripulire tutto.
C’è sborra ovunque: dal dorso dei suoi piedini al tacco delle scarpe, dal bucheto sulla punta fino sotto la suola….
Con la lingua passo su tutto il mio sperma, poi lo porto nella mia bocca, la chiudo, ed ingoio tutto.
Un sapore aspro, non mi piace per niente, ma devo faro, è la mia padrona che lo vuole, così ripetop ilo gesto più volte, prima una scarpetta e poi l’altra, ripulisco ovunque, i piedini, i tacchi, perfino sotto le suole…
Ci metto molto, perchè la sborra è davvero tanta, e finchè non arà lei a decidere che sono puilite non potrò fermarmi.
Il gusto che ho in bocca fa schifo, stavolta la mia Padron è stata davvero cattiva.
– BENE DAI, PUO’ BASTARE!-
bene dai, ha deciso che sono stato bravo
. BRAVO SCHIAVO, SEI STATO PROPRIO BRAVO TASERA! BISOGNA DIRE CHE INGOI DAVVERO MOLTO BENE! IHIHIH….. ADESSO VAI A METERE VIA LE SCARPE SCHIAVO!-
– MAH… HO LE MANI LEGATE PADRONA…-
-COSA VUOL DIRE??? LE PRENDI IN BOCCA E LE PORTI VI STRISCINFDO! MUOVITI!-
Scendo dal letto, prendo nella mia bocca il tacco di una dele scarpette, gliela sfilo, e la porto al suo posto strisciando come lei mi ha detto, poi ritorno e faccio lo stesso anche con l’altra.
torno in camera e trovo letiza già sotto le coperte
-LA CHIAVE E’ SUL COMODINO-
la prendo, mi apro le manette e le metto via, poi mi metto i boxer e mi infilo anche io sotto le coperte.
-TI SEI DIVERTITO STASERA?-
-SI PADRONA, GRAZIE PADRONA-
– BRAVO SCHIAVETTO, SEI STATO PROPRIO BRAVO!-
Un bacio per la buona notte, poi Letizia gira dall’altra parte.
– VAI LAVARTI I DENTI CHE PUZZI DI SBORRA PUTANELLA!-
Primas che le venga in mente ancora qualcosa di strano corro a lavarmi i denti…
torno nel letto e mi infilo sotto le coprte.
ci diamo un bacio
-COSì VA MOLTO MEGLIO…. TI AMO TESORO-
– TI ADORO AMORE MIO- le rispondo, mi giro, e finalmente si dorme……….

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