Sonia ha 42 anni. E’ una donna che non si può definire bellissima, ma con quella femminilità che piace agli uomini. E’ alta circa 1.60, capelli castani alle spalle, un bel viso che ha un qualcosa di malizioso nello sguardo e nelle labbra carnose. La gravidanza le ha lasciato forse qualche chilo di troppo che però tende ad accentuare la sua femminilità completata da un sedere sodo e da una terza di seno ancora piena. Viene da una famiglia rigida, di stampo patriarcale, è cresciuta dovendo seguire principi rigorosi. In giovinezza ha tentato di evadere di nascosto da questa situazione, ma le esperienze che ha avuto non le hanno dato quelle soddisfazioni che si attendeva e alla fine si è rassegnata alla solita trafila da brava ragazza di buona famiglia. Un paio di fidanzatini nei primi anni, poi la storia sentimentale che caratterizza anche oggi la sua vita. L’incontro all’università di Bologna con un giovane di tre anni più vecchio di lei da cui ne è nato un lungo fidanzamento sfociato poi nel matrimonio tanto atteso soprattutto dalla sua famiglia in quanto il giovane era di famiglia decisamente benestante oltre ad essere un bravo ragazzo. Dal matrimonio è nato uno splendido figlio, orgoglio della coppia, ma soprattutto di Sonia.
Suo marito è proprietario di un’azienda nel settore servizi di logistica alle imprese. Azienza di famiglia creata dal nonno nella quale Sonia lavora come responsabile amministrativa. Il matrimonio va avanti in modo assolutamente tranquillo, ma la vena ribelle della donna vorrebbe brividi diversi, stimoli nuovi che il marito o non si accorge o non vuole soddisfare. In ogni caso gli vuole molto bene e nonostante le occasioni avute in giro per farlo, non lo ha mai tradito.
Per tenere a bada la sua irrequietezza, le basta vestirsi spesso in modo molto femminile e sexy ed immaginare con la fantasia quello che le farebbero gli uomini che la guardano in modo inequivocabile. Finisce con lunghe masturbazioni che in qualche modo la placano. Ogni tanto si concede anche qualche piccola forma di esibizionismo, ma oltre non è mai andata.
Esattamente come quella mattina. Si sta dirigendo verso Ravenna dove, invitata dalla società del sistema gestionale della sua azienda, con altri clienti dovrà seguire un corso di aggiornamento del software. Essendo il marito uscito per primo per portare a scuola il bimbo, Sonia ha optato per un tailleur blu formato da una giacchetta corta e una gonna con spacco centrale non eccessivo ma molto erotico, sopra un top a bottoni che le lascia le belle spalle nude, autoreggenti e scarpe a tacco a spillo.
Viaggiando sulla superstrada per il tratto che la separa da Ravenna, volutamente lascia che la gonna salga molto e lo spacco rimanga costantemente aperto. In questo modo attira l’attenzione dei camionisti che dall’alto notano le sue belle cosce generosamente scoperte anche perché la donna rallenta volutamente durante la fase di sorpasso. Qualcuno si limita a farle lungamente i fari dopo il sorpasso, un paio più arditi e volgari, avendo già abbassati i finestrini le gridano tutto quello che le farebbero facendola eccitare moltissimo e lo stato della sua figa all’arrivo alla Sede del corso ne è la riprova.
Entra in una bella azienda che di sicuro fa dell’immagine un suo punto di forza quindi anche la sala del corso è davvero elegante. Sonia è tra le prime ad arrivare e decide di sedersi all’inizio della seconda fila per essere eventualmente libera di alzarsi. Vede posizionata su un leggero rialzo la scrivania dove campeggia un video proiettore per le slides e dietro tre sedie per i relatori del corso. Dal programma che ha ricevuto allegato all’invito sa già che si tratterà di due uomini e una donna.
Sonia si siede e nota in quel mentre di essere leggermente esposta in quanto si accorge che la sala non solo è inclinata leggermente tipo aula universitaria, ma è pure conica, quindi le file tendono ad aumentare del numero dei posti mano a mano che sale. Si ritrova quindi davanti al posto a sinistra della scrivania tutta sulla sinistra della sala mentre la destra è riempita da un maxi schermo.
Una volta riempita la sala, scopre di lì a poco che le tre sedie sono occupate al centro dal presidente dell’azienda che dopo un breve discorso di benvenuto lascia l’auditorium, alla sua destra il responsabile marketing e alla sua sinistra l’istruttrice che dovrà trainare i clienti nei nuovi aggiornamenti. Mentre la relatrice comincia il suo lavoro, Sonia fissa il responsabile marketing sulla sua verticale che quindi è davanti a lei. Nonostante un inappuntabile vestito in fresco di lana con cravatta Regimental, l’uomo di attraente ha nulla. Sui 55 forse di più che porta poco bene essendo sovrappeso in modo evidente, non molto alto, stempiato e con occhiali a dargli un’aria del tutto diversa da quella che forse lui vorrebbe. Vista la noia dell’esposizione della relatrice, Sonia decide di giocare un poco con l’uomo.
Comincia a guardarlo in modo fisso fino a quando l’uomo non se ne accorge. Sonia a quel punto porta la penna delicatamente sulle labbra fissando prima il notes poi l’uomo con un lento movimento della penna contornare la sua belle labbra carnose. Anche se il soggetto proprio non ha nulla di affascinante, Sonia comincia a sentire la sua figa che pulsa, conosce bene la reazione del suo corpo quando provoca. L’uomo cerca di dissimulare l’interesse verso di lei, ma sempre di più il suo sguardo corre a quel movimento.
Sonia avendo captato la sua attenzione, decide di continuare quel gioco sapendo che quello sfigato al massimo si godrà lo spettacolino senza avere altro da lei.
Accavalla e scavalla in modo sensuale le gambe, accentuando molto il movimento che tende ad accorciare la gonna e lasciare che lo spacco diventi molto generoso. Vede che l’uomo comincia a muoversi nervosamente sulla sedia e ha la netta sensazione che abbia una forte erezione da come spesso armeggia con i pantaloni. Decide allora di dargli il colpo di grazia
e fa cadere per sbaglio il notes per terra. Prima di piegarsi per raccoglierlo, slaccia un bottone del top conscia che il tipo la sta guardando. Poi lentamente si piega in avanti cosi da offrire al povero malcapitato un’abbondante visione del suo seno florido a fatica raccolto dal reggiseno sottile indossato quella mattina. Per rendere ancora più eccitante la visione slancia in avanti la gamba sinistra; cosi facendo lo spacco si apre del tutto regalando all’uomo un’immagine altamente erotica. Sonia è carica, intuisce che l’uomo l’aprirebbe in due, ma la eccita proprio il fatto che non accadrà mai e quando, sempre con il suo sguardo tra le cosce, porta le mani a sistemarsi il perizoma sotto la gonna, lo trova fradicio. Decide di ricomporsi e di attendere la pausa caffè per placare eventualmente le sue voglie.
Quando arriva quel momento la donna dopo un breve commento alla macchinetta del caffè con due altre clienti, scusandosi per un bisogno impellente, va verso le scale che portano alle toilette. Il rumore dei suoi tacchi a spillo eccitano la donna consapevole di aver attirato anche in pausa sguardi interessati. Nel camminare le cosce sfregano una figa eccitata e sensibile ad aumentare la sua voglia che al massimo placherà toccandosi.
Alla fine di un lungo corridoio intravvede la porta delle toilette. Ingresso comune per uomini e donne con la separazione all’interno della porta. Sta per aprirla quando la stessa si spalanca e appare il responsabile marketing, colui che lei ha eccitato prima. Dopo un attimo di stupore, un ghigno che proprio non le piace.
“Prego Signora entri pure”
Sonia aspetta che l’uomo si sposti, ma visto il suo immobilismo accenna a muoversi verso l’interno del bagno. Nel passargli accanto sente nitidamente la sua mano accarezzarle prima la coscia poi andare lentamente sul culo. L’inaspettato oltraggio la paralizza all’istante.
“Ma come si permette!! lei è un porco!”
“Può essere bella Signora, ma come mai lei si è fermata, su passi pure” con la mano che continua a tastare le terga di Sonia.
“Lo sa benissimo brutto maiale, non ho spazio con lei sull’uscio, tolga immediatamente quella mano e si scansi”
L’uomo a quel punto, senza dire nulla, si appoggia alla donna facendole sentire una forte erezione all’altezza della coscia.
“Lei è proprio uno stronzo, si sposti e non appena esco di qui salgo a raccontare tutto alla direzione” nel dire questo la donna spinge l’uomo che sorridendo
la lascia passare, salvo poi chiudere la porta del bagno alle sue spalle.
“Lo sa Signora.. lei è davvero una gran figa… e ha due cosce da urlo” squadrando la donna lentamente dall’alto verso il basso.
“Non hai ancora capito cosa ti aspetta? bene lo capirai tra qualche istante quando uscirò di qui e andrò a denunciare il tutto al tuo superiore”
“Brrr che paura…. lo faccia pure Sonia….” a quelle parole la donna in preda alla rabbia, ha un sussulto
“Come fa a sapere il mio nome porco?”
Senza risponderle l’uomo si scosta e apre uno spiraglio della porta del locale “prego Sonia come vede nessuno la tiene prigioniera”
“Il tempo di asciugare le mani poi tutti sapranno che razza di maiale sei” Una volta completata l’operazione la donna si dirige decisa verso l’uscio.
“Nessun problema Sonia verranno a sapere anche che razza di troia è lei”
Le parole dell’uomo arrivano come una frustata e bloccano la donna mentre sta per uscire. Nel contempo la mano dell’uomo torna a palparle il culo da sopra la gonna.
“Perché tu sei una troia Sonia.. vero?” “Ma.. ma… giù.. le mani… io sono sposata e fedele, invece gli altri sapranno chi sei tu”
“Ti piace far tirare il cazzo agli uomini vero Sonia? come hai fatto prima in sala con me” intanto la mano arriva al bordo della gonna e lentamente comincia a sollevarlo.
Sonia è immobile, la rabbia e la tensione la bloccano, ma vuole anche verificare le parole dell’uomo.
“Su Sonia salga pure dal mio capo e mi denunci… lo faccia, come vede la porta è aperta, certo dopo non si lamenti”
Sonia sente le dita fredde del porco giocare con il bordo delle autoreggenti per poi sfiorare la pelle nuda sopra di esse. Un brivido la percorre come quelle due ultime parole.
“Lamentarmi…io… sarai tu ad implorarmi di ritirare…la denuncia” la voce della donna sta perdendo sicurezza come se temesse qualcosa.
“Non si lamenti se ad esempio suo marito, i suoi colleghi, i suoi amici scoprissero quanto la dolce ed elegante Sonia sia una gran troia”
Sonia sente in quel mentre la mano arrivare al perizoma indossato quella mattina, il respiro diventa affannoso cosi facendo non si accorge dell’effetto che i suoi seni,
generano nell’uomo “mmmm che tette…. non vedo proprio l’ora di farmele”
“Stronzo…. vuole mettermi paura?… vediamo se crederanno ad una cliente… oppure ad uno che probabilmente sanno già quanto è viscido”
“Beh in effetti ha ragione su quello che pensano di me… ma in questo caso sarà la sua parola contro …le mie immagini”
Nel sentire quel finale, Sonia capisce da dove arriva tutta la sfrontatezza dell’uomo e la natura di quel ghigno stampato sul suo viso.
“Sta bluffando…ora si tolga…” Sente la mano prendere con forza il perizoma e tirarlo verso l’alto, il filetto come una spada le apre in due la figa.
“Vede Sonia, l’azienda filma sempre i corsi di aggiornamento, era scritto anche sull’invito, lo fa per diversi motivi… peccato non abbia letto bene”
“E….e…..quindi…..” con la voce rotta da tensione, ma anche di qualcos’altro che al momento non capisce
“Quindi dovrebbe vedere come è terribilmente sexy e troia mentre mi provocava nel filmato che ho visionato prima di scendere qui…
lo avrei sfruttato in seguito, ma poi è apparsa qui…”
La donna rimane paralizzata. Sente il filetto del perizoma che si muove lateralmente nella figa e con terrore capisce che il suo corpo sta reagendo, si sta bagnando.
Fitte via via sempre più intense partono dal basso ventre per arrivare diritti al cervello come scosse elettriche.
“Mi lasci andare… la prego…. mi spiace se ha frainteso… prima in sa.. la” la sua voce comincia a divenire incerta, il tono più basso e meno altezzoso.
“Lasciare andare un pezzo di figa come te quando ho gli strumenti per tenerti in mano?… mmmmm sei bagnata ..come ti eri definita, mi pare..fedele mogliettina?”
Seppur in preda ad emozioni sempre più contrastanti, Sonia avverte immediatamente che l’uomo è passato al tu, come se stesse cominciando a dominarla.
“Lei è uno sfigato…uno stronzo ricattatore… mi lasci…mmmmmm anda… re”
In un estremo tentativo di riprendere in mano la situazione, Sonia non può evitare che un mugolio di piacere esca dalla sua bocca quando sente le dita
del porco strofinare le labbra oramai fradicie
L’uomo capisce che la donna sta cedendo. avvicina la sua bocca e comincia a leccare e a baciare i lobi di Sonia. La donna reagisce cercando di allontanarlo, ma
l’uomo è troppo più forte di lei ed inoltre il suo corpo vibra per quelle attenzioni laide riducendo le sue forze.
Non può quindi nulla quando sente due dita del maschio scivolare tra le labbra e cominciare a scoparla con colpi lenti ma via via sempre più profondi.
“mmmmmm no…la pre….go … le darò… dei soldi per quel mmmm video”
“Dei tuoi soldi me ne fotto troia… da te avrò il tuo corpo e la tua bocca ogni volta che vorrò… ora …. in ginocchio se non vuoi che quelle immagini…”
Cosi facendo prende la donna per i capelli, la porta in un bagno che richiude alle sue spalle, toglie le due dita dal sesso della donna.
Sonia si sconvolge nel sentirsi prima usata e poi cosi vuota come se privata di qualcosa che contro ogni logica voleva.
Non può fare altro che assecondare il bastardo e lentamente con la testa rivolta verso il basso come segno di resa… piega le sue belle gambe.
“Brava comincia a leccare il cazzo da sopra i pantaloni….” Sonia si trova davanti ad un pantalone teso che sembra nascondere un cazzo notevole e
aver fatto una simile constatazione, stupisce la donna, ma contribuisce ad aumentare la sua eccitazione.
Obbediente lo lecca prima leggermente poi dando piccoli morsi al tessuto andando quindi oltre l’ordine dell’uomo. Sente inequivocabile l’odore di
maschio eccitato e questo la fa esplodere dentro.
“Lo sapevo che sotto quell’immagine di perfettina si nascondeva una troia… diventerai una vera troia nelle mie mani… ora abbassa la zip ..lentamente”
Non appena la lampo arriva quasi a fine corsa, il viso della donna è colpito da un grosso randello che come una molla scatta fuori dai pantaloni.
“Ma…che… ma non …” L’uomo non le lascia il tempo di parlare, prende il suo fallo con una mano e lo ficca con forza nella bocca socchiusa di Sonia.
“Volevi dire che non porto intimo troia? me lo sono tolto prima tanto sapevo che prima o poi oggi ti avrei… trovata…ora succhia che so ti piace da matti”
Questa rivelazione, questa premeditazione invece di offendere la donna, la eccitano ancora di più e senza riluttanza Sonia si trova ad abboccare un cazzo
assai più grosso di quello di suo marito. Mentre lavora l’uomo si scopre a pensare come sarebbe molto più maschio suo marito che pure è molto più bello
del viscido in piedi davanti a lei, con una dotazione simile e con un carattere bastardo come il suo ricattatore così un lunghissimo mugolio sfugge
dalla sua bocca piena. L’uomo si accorge che Sonia si sta eccitando ad essere trattata cosi, prende a due mani la nuca della donna e comincia a scoparla
in bocca con foga. Sonia sente il cazzone del maschio arrivare fino in fondo alla sua bocca e non può fare a meno di portare una sua mano tra le cosce.
In poco tempo il maschio viene copiosamente nella bocca della donna che a sua volta ha un fortissimo orgasmo che la scuote tutta.
Senza dire nulla, l’uomo si ricompone, apre la porta del bagno ed esce lasciando Sonia ancora accovacciata e in preda agli spasmi. La seconda parte del corso
si sviluppa tra continui sguardi laidi dell’uomo e il tentativo di Sonia di non guardarlo in preda ad una forte vergogna. Alla fine, tutti i presenti stanchi per
la giornata si alzano e si dileguano verso le loro auto. Sonia in autostrada ha modo di ripensare a quanto accaduto. Tutto sommato se l’è cavata con poco
data la situazione, ma quello che realmente la sconvolge mentre guida è che essere usata, essere obbligata, le è piaciuto. Poi pensa a marito e figlio e si rende
conto che non sarà un episodio nato per un suo errore, per la sua presunzione a cambiare la sua vita. Sta quasi per arrivare alla bella cittadina
affacciata sul mare dove vive quando il suo cellulare rilascia i caratteristici due squilli di un sms in arrivo.
“Fatti trovare domani in via xxxx al numero x, citofona studio fotografico, più tardi riceverai istruzioni di come vestirti. Se non verrai quelle immagini…”
Quelle parole gettano nello sconforto la donna che si era illusa di aver saldato il suo debito, ma quello che la sconvolge davvero è che una volta
riposto il cellulare, la stessa mano sta accarezzando il suo interno cosce.
Questa storia inedita mi è stata raccontata da una lettrice. L’episodio sopra non fu l’unico di quella vicenda che le ha cambiato del tutto il suo modo di sentirsi
donna. Se vedrò interesse e lei mi autorizzerà come ha fatto per questo, vedrò di continuare
Per chi volesse scambiare impressioni o esperienze, mastermind1755@gmail.com
Interesse? Altrochè, per favore non ti fermare.
Grazie
Grazie Angelo, sto scrivendo il seguito dopo l’autorizzazione di Sonia. Lavoro permettendo magari la prossima settimana ce la faccio.