Le mie considerazioni sulle femmine troie hanno provocato vari commenti positivi o critici e mi è stato richiesto di fare una comparazione con la situazione dei maschi. Come per quella delle femmine premetto che le mie considerazioni si possono riferire soltanto alla mia esperienza specifica e non voglio che siano considerate nè generiche nè tantomeno assolutamente giuste o comuni. Sono solo un estratto personale di quanto ho vissuto.
La mia convinzione come ho detto è che una femmina porca come era la mia nasce troia come tante altre. Credo che tanti amici che mi leggono hanno mogli fondamentalmente troie che però sono cresciute con una educazione e un ambiente che hanno represso le loro voglie e quindi, così condizionate, si comportano senza dare libero sfogo alla loro natura porca. Mia moglie ha avuto la fortuna di trovare un porco vizioso ed esperto in mignotte che l’ha capita e sfruttato la sua natura ninfomane, dressandola da vera maiala, assecondando e spingendo all’estremo la sua natura oscena di zoccola pigliacazzi.
Anche io evidentemente ero portato alla depravazione, senza saperlo, e la mia fortuna è stata di incontrare una gran vacca così già rotta ad ogni esperienza oscena e sempre vogliosa di fare e subire i servizi più sconci. Così poi è stato semplice scoprire la mia natura di cornuto guardone e facile, poi, sottomettermi alle voglie oscene di quella puttana assatanata, arrivando a diventare suo schiavo succube pronto a soddisfare ogni fantasia sconcia della propria moglie porca e dei suoi mandrilli perversi e cazzuti. Una volta sottomesso sono stato usato in ogni modo per aiutarla a farsi sfondare e pervertire in ogni modo e anche inchiappettato come recchione o sborrato come pompinaro. La combinazione di una natura troia e ninfomane con uno depravato e guardone è stata una miscela esplosiva che ci ha trascinato in un vortice di porcate oscene di cui hanno approfittato tutti i suoi montoni più viziosi fottendola e usandola in ogni modo per anni e soprattutto il suo pappone che è diventato ricco vendendo i suoi buchi a centinaia di puttanieri oltre a sgarrarmela in modo bestiale sfogando i suoi sadici istinti perversi.
In conclusione quindi credo che molte donne nascano con grandi voglie sessuali e sarebbero potenzialmente delle gran troie se poi crescendo l’educazione, l’ambiente sociale, la famiglia, le convenzioni e limitazioni della società e del paese dove sono e della religione non ne reprimesse drasticamente la natura. Naturalmente quelle che hanno la fortuna di essere nell’ambiente giusto e permissivo dei paesi e delle società più moderne per sfogare le loro fantasie e bisogni sessuali, oltre che dai mariti o compagni, si fanno fottere anche da parecchi altri soddisfacendo così ogni fantasia oscena che hanno voglia di sfogare, ma sempre nell’ambito e nei limiti della società in cui vivono. Le più fortunate tra loro, trovando compagni compiacenti e complici, hanno la possibilità di far sfogare a pieno la loro natura diventando grandi troie affamate di mazza e sempre in cerca di soddisfare le fantasie piu sconce loro e dei loro montoni, ma sono rarissime, se non addirittura casi unici, quelle che oltre a trovare un ambiente favorevole ad ogni viziosità trovano addirittura, fin da giovanissime, dei maestri di porcate viziosi ed esperti che le dressano da vere maiale insegnandogli ogni porcata possibile e usandole a piacere per ogni servizio osceno ne fanno delle vere depravate sfondate in ogni buco e pronte ad ogni porcata anche le piu schifose e perverse.
Io ho avuto il privilegio di conoscercene proprio una cosi e la fortuna e disgrazia di sposarmela. È stata la sua fortuna e anche la mia quando, vedendo e scoprendo la sua natura di troia perversa, ho anche visto crescere in me quella natura di guardone cornuto e succube che non sapevo di avere. Il processo è stato rapido e dopo aver sorpreso mia moglie a fare porcate e averla spiata scoprendo tutta la sua natura di troia ninfomane ho dovuto ammettere che, insieme alla rabbia per essere stato ingannato, cresceva sempre più il piacere perverso di vedermela fottuta e non perdevo occasione per aiutarla nelle sue monte clandestine, facendo finta di assentarmi, per poterla spiare di nascosto segandomi arrapato. Ben presto scoprii che la vacca era stata ben istruita dalla madre bagascia da casino che dopo averle inculcato che i suoi buchi erano oro e ben sfruttati l’avrebbero fatta ricca l’aveva, morendo, affidata al suo vecchio pappone porco che, dopo averla sverginata a fondo, l’aveva dressata ad ogni porcata facendola ripassare a tutti i suoi amici vecchi porci che avevano finito di farne una maiala completa. Scoprii che fotteva regolarmente col padrino e con i padroni della ditta dove lavorava e che praticamente s’era fatta già montare da centinaia di porci, sempre per soldi, ma soprattutto per gusto, dato che aveva una perenne fame di cazzi enormi e sborra. Per me era arrapante vedere come la guardavano vogliosi dovunque andassimo e immaginavo con piacere sconcio che molti di quegli sguardi erano di gente che se l’era già strafottuta e magari la fotteva ancora. Portavo con orgoglio quelle corna e anzi aiutavo la zozza a mettermene altre combinando incontri che facevo finta di non capire. Ma il mio piacere era proprio di sapere quando e come mi cornificava e, visto che per il mio vizio era il massimo gusto assistere, m’ero organizzato in casa un posto perfetto per guardarla fottere come ho già raccontato.
Per i maschi insomma credo che la situazione sia un po diversa perché quasi tutti sono, di fondo, più porci delle donne e hanno piu possibilità di sviluppare queste voglie e perversioni, anche magari usando puttane per sfogare quelle piu spinte. Anche per loro naturalmente agiscono le limitazioni e condizionamento dell’ ambiente familiare e sociale del posto in cui vivono, ma comunque sono meno repressi ad eccezione di casi patologici di quelli violenti e ottusi che considerano le donne loro proprietà, invece di rispettarne natura e voglie. Purtroppo l’ aberrazione di questo tipo poi porta a sfogare le frustrazioni nel vedersi sfuggire la proprietà e il possesso della femmina arrivando alla violenza. Per quanto mi riguarda non sono mai stato nè possessivo nè morbosamente geloso e anzi ho sempre apprezzato con piacere gli sguardi vogliosi che vedevo indirizzare a mia moglie che sfoggiava spesso abbigliamento e trucchi sexy o sfacciatamente invitanti, anche quando sputtanato mi rivolgevano dietro apprezzamenti e insulti vari. Fantasticavo spesso, all’inizio mentre la scopavo, che non mi sarebbe piaciuto vederla montata da altri. Poi però la prima volta che l’ ho veramente spiata a fare porcate, spompinando un suo collega, ci sono rimasto un po’ male, ma, come ho raccontato, quando la maiala s’ è fatta l’ ingoio con gusto evidente, io che ero intostato ho sborrato senza neanche segarmi, facendomi capire che oltre ad essere cornuto ero anche guardone. Nel proseguo delle varie monte che ho spiato mi è successo ancora di godere segandomi ma erano le scoperte della sua viziosa depravazione che mi facevano venire senza neanche segarmi. Così e successo quando l’ ho vista per la prima volta infilata in doppio da 2 amici in piedi in casa e poi quando è stata chiavata dall’ enorme cazzo del pappone e ha spurgato una venuta da vera troia urlando e anche quando quel porco cazzuto le ha rotto il buco del culo e, in quell’ occasione, debbo confessare che ho sborrato 2 volte di fila. Una quando ho sentito l’ urlo rauco della troia allo sgarramento feroce del suo buco di culo spaccato dalle dimensioni equine di quel cazzo bestiale e la seconda volta nel proseguo quando, dopo la tremenda inculata, l’ho vista scaricare un oscena goduta a figa larga mentre il mandrillo le riempiva le budella scaricandole in fondo al culo sfondato la sua sborrata. La pisciata di libidine che schizzò dalla sua sorca dilatata mi fece capire bene quanto la troia fosse masochista oltre che ninfomane e godesse proprio di quelle sgarrate estreme e incredibilmente ne fui felice, anche se un po’ preoccupato da tutta quella violenza. Ma poi ebbi modo di tranquillizzarmi vedendo come la troia godeva sempre sotto le piu feroci stirate di buchi e le sue venute a ripetizione mi rendevano il cornuto piu contento del mondo per il privilegio di avere una tale troia depravata per moglie.
Per me che credevo di essere un normale maschio amante dei buchi delle femmine scoprire che in fondo avevo una natura da guardone succube pronto a sottomettermi ad ogni imposizione per soddisfare la mia voglia di cornuto consenziente è stata una sorpresa un po’ inaspettata. Dopo essere stato scoperto dal mandrillo cazzuto che la troia s’era fatta per montone e pappone sono stato sputtanato anche presso tutti i vecchi porci che la fottevano da sempre e svergognato come marito cornuto e succube non potevo rifiutare a quei bastardi il piacere di sfottermi e umiliarmi in ogni modo.
Purtroppo i porci puttanieri che si strafottevano mia moglie hanno potuto approfittare di questa mia depravazione godendo a sottomettermi ad ogni sevizia e servizio umiliante. Infatti mi facevano subire porcate e insulti che accettavo pur di poter ammirare le trombate furiose che somministravano a mia moglie e i bastardi credevano di umiliarmi quando, dopo averla colmata di sborrate in ogni buco, mi permettevano di infilarle il mio cazzo in corpo facendomi sguazzare nel pantano che aveva in panza, mentre per me era un onore ed ero orgoglioso di armare i loro cazzoni spompinandoli come ero felice di guidare a mano le stanghe in tiro dritte ai buchi della maiala. Incredibilmente per me le mie corna erano un vanto e più mi insultavano dandomi del frocio sugacazzi più me ne fregavo altamente dato che per me ammirarla sotto cazzo era troppo arrapante e anche se dovevo a volte subite dolorose inchiappettate non mi schifavo nè di prenderlo in culo, come e peggio di mia moglie, nè di dover fare altre porcate come leccare palle o buchi di culo dei porci in monta o dover ripulire i buchi della vacca che traboccavano di sborrate leccandoli. Eseguivo ogni oscena richiesta senza ribellarmi ma alcune cose soltanto mi facevano male e mi rovinavano il piacere di poter assistere alle continue monte della mia puttana. Una in particolare mi addolorava quando il suo pappone se la trombava in piedi e dovevo sorreggere la zozza mentre sobbalzava ai suoi affondi potenti. Sentivo le botte feroci che il porco le affondava in culo e quando la troia rovesciava gli occhi sbavando mi ansimava nell’ orecchio:”…eccolo… mi sborra… reggimi che me ne vengo… ” Sentirla gemere mentre il porco le faceva il pieno scaricandole in panza i coglioni e sentirla scolare dalla sorca larga le sue schizzate libidinose di sugo di figa stranamente mi faceva star male sapendo che quelle godute non gliele procuravo io ma il suo montone. Un’ altra cosa che non sopportavo era la violenza sadica con cui a volte le sfondava i buchi. Vederla chiavata o inculata dopo che le avevo preparato i condotti spalmandoli di vasellina era una gioia per me, ma spesso il bastardo sadico si accaniva e sgarrarmela a secco per sentirla urlare nonostante la dilatazione che avevano raggiunto i suoi buchi. La troia seviziata allora mi urlava insulti feroci:”…cornuto di merda…. aiutalo… mi sta massacrando le chiappe… così mi spacca il buco del culo… m’è crepata la rondella alla faccia tua frocio pompinaro…” La furia con cui mi insultava così mi scoraggiava perchè la zoccola sapeva bene che per me era impossibile aiutarla quando il sadico pappone le somministrava quelle tremende inculate feroci e ci stavo molto male.
Non erano gli insulti o gli sfottò continui del pappone e dei suoi montoni a farmi male. Queste umiliazioni mi facevano incazzare o sconforto. Erano invece le sconce ingiurie di mia moglie sotto cazzo quelle che mi addoloravano e mi facevano male, specialmente il tono di sfregio che la pervertita usava nell’ apostrofarmi con gli epiteti più umilianti e sentirla urlarmeli in faccia direttamente era terribile e annullava molto del mio depravato gusto di guardone cornuto. Tremavo di rabbia quando la sentivo smaniare mentre era sotto cazzo:”…sporco guardone frocio… cane schifoso… pompinaro lecca cazzi… maiale cornuto… lecca culo smerdato…. “. E anche peggio quando mi ordinava:”…tienigli i coglioni in mano stronzone che così senti quanto scarica questo toro da monta…” mentre le infiocinavano la figa:” …mamma mia quanta sborra m’ha schiaffato in panza il porco…” dopo che le avevano fatto il pieno di sborra:”… sto cagando sborra di montone alla faccia delle tue corna coglione…” quando si svuotava la panza stracolma scorreggiando e pisciando:”…senti quanto mi fa scoreggiare questa mazza da cavallo…” mentre il suo montone le ficcava a forza la nerchia su per il culo”…m’ ha tanto sbrillentato la rondella a forza di pomparmelo su per le chiappe che adesso ci puo passare anche il cazzo di un elefante…” quando con gusto perverso mi faceva vedere il suo buco del culo restato spalancato dal lavoro di quel nerbo gigante:”… sporco recchione pipparolo fagli una sega così senti quanto è tosta questa nerchia che ho infilata in culo…” quando col tremendo palo ficcato nelle chiappe fino alla radice mi imponeva di fistarle la figa:”…sta per scaricare il mandrillo e sentirai come m’ imbottisce le budella di sugo di palle…” mentre le fistavo la sorca scolata e colla mano segavo il tronco tosto che le stirava le viscere:”…me ne ha schiantato un metro su per le chiappe il porco… m’ arriva nello stomaco e quando sborra mi fa vomitare…” mentre gli affondi feroci del bastardo infoiato la scuotevano:”…m’ ha talmente riempito di sborra che m’è arrivata in bocca e ora te la risputo in gola frocio fottuto…” quando il porco l’ aveva sborrata colmandole le budella di sugo di palle:”…magnaccia scoglionato guarda bene la nerchia del mio montone… queste sono mazze per i miei buchi mica quel grissino moscio tuo…” quando appena sturata dell’ enorme cazzo si leccava estasiata le scolate viscide che ne scolavano….” Se poi mi vedeva intostato era peggio:”…miserabile frocio… che cazzo armi… ti faccio inchiappettare dal negro e poi ti piscio nel buco del culo rotto… cosi cagherai sborra come me…” ed era con gusto sadico che mi faceva subire queste umilianti sodomizzazioni e spesso per far divertire i suoi montoni mi sottometteva lei allacciandosi in vita un cazzone di gomma chiodato e sfogandosi a inchiappettarmi sadicamente aiutata dai porci che se la ridevano. Quando mi ordina di leccare palle e buco del culo del suo montone per arraparlo al massimo mentre la trombava e mi ribellavo mi minacciava furiosa:”… maledetto porco… ti faccio cagare in bocca dai miei montoni e poi gli devi ripulire colla lingua culo e palle… ubbidisci che così intosta come un toro e mi spacca a fondo le chiappe come vogio io …”
Queste sono le condizioni mie personali e non pretendo che siano nè condivise ne universali e le considerazioni su quanto ho detto le lascio ai miei lettori amici.
Qualunque commento e scambio di opinioni ed esperienze è ben accetto
Scrivetemi a : yugo23@inwind.it



scusa, al quarto sono bloccato!
ti ringrazio, mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto! il secondo capitolo l'ho completato. nel terzo sono bloccato.…
ne ho scritti altri con altri nick...spero ti piacciano altrettanto.
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Ti ho scritto, mia Musa....attendo Tue...