I nuovi vicini (finale)

Come aveva previsto Marinella mia moglie rientrò solo a mattina inoltrata, dopo aver trascorso tutta la notte dai vicini, nel loro letto.
La sentii richiudere la porta dell’appartamento, la raggiunsi in anticamera, dove la osservai sfilarsi le scarpe, piegando all’indietro come fanno le donne, le guardai le cosce, poi in volto, era silenziosa, seria, non trovai niente di altro da dire che un’ovvietà, “Sei tornata…”
Mi guardò, probabilmente cercando di capire il mio stato d’animo dopo quella notte, e rispose solo con un sussurro, “Sì…”
“Ti faccio un caffelatte? Prendi dei toast?”
“Si, grazie…”
Andai in cucina, lei mi seguì, sedendosi al bancone dell’isola, su uno degli sgabelli da bar. Restammo in silenzio per qualche tempo mentre io le preparavo la colazione. Le portai anche una spremuta e dei cereali. Mentre posavo i piattini le guardai ancora le cosce scoperte, il vestito era risalito mentre lei era seduta sullo sgabello, Silvia se ne accorse e abbassò la gonna, stringendo le gambe.
Mi sedetti anch’io e dopo qualche altro minuto di silenzio le chiesi, “Ti è piaciuto?”
Lei mi guardò per qualche secondo, “Marco…”
Che domanda idiota. Cosa volevo che mi rispondesse?
“Dimmi almeno questo. Era tutto organizzato, vero? Vi eravate preparati così la serata, eravate tutti d’accordo…”
Silvia annuì, “Sì, è vero, era preparato.”
“Lo sapevo… Ma… perchè non mi avete fatto restare, almeno a guardare?”
“Hanno voluto così… ma in futuro, potrai anche guardare…”
Non sapevo cosa pensare… sembravano decidere tutto loro, io ero solo uno spettatore del loro gioco erotico. Ma volevo sapere di più.
“Avevi già scopato con Carlo, non è vero? Tutte quelle serate da Marinella… c’era anche lui quando andavi da lei, non è così?”
Mi rispose, rassegnata all’insistenza delle mie domande.
“A volte… sì, c’era anche Carlo…”
“E ti scopava, vero? Facevate sesso a tre, quelle volte!”
“Marco…”
“Dimmi la verità!”
“Sì, sì, avevo già scopato diverse volte con Carlo, ho preso il suo cazzo!”
Silvia aveva quasi urlato, esasperata, confessandomi i suoi tradimenti.
“E ti è piaciuto… finché avete deciso che era il momento di coinvolgere anche me, di non tenere più segreta la cosa… ma solo da spettatore, senza farmi partecipare!”
“Marco, non capisci… Ho discusso tanto con Marinella, di Carlo, di te, della loro vita di coppia aperta, le loro esperienze… Hanno visto, conosciuto tante coppie, anche come noi…”
“Ma cosa intendi? Come noi?”
“Si, Marinella mi ha raccontato, mi ha spiegato… mi ha fatto capire che tu sei un maschio a cui piace guardare, mi ha detto che quella è la tua fantasia, il tuo ruolo… mi ha detto che tu sei un cuckold, ti eccita pensare a tua moglie posseduta da un altro!”
“…”
“Non dici niente adesso? Non volevo crederci, sai… avevo i miei sospetti, naturalmente… la tua personalità, alcuni tuoi atteggiamenti… anche i discorsi che mi facevi, su Marinella e Carlo… Ieri sera ne ho avuto la prova, quando Carlo mi ha spogliata in terrazza, mi accarezzava, con te presente, e poi mi ha presa, e tu sei rimasto a guardare, facendoti toccare da Marinella mentre lui mi scopava, e ti sei sborrato addosso!”
Era tutto vero. Mi alzai dal bancone. Guardai di nuovo le cosce di mia moglie. Sembravano luccicare. Anche il seggiolino, mi parve umido. Allora capii. “Carlo… Ti ha scopata di nuovo stamattina, appena svegli! E poi ti ha mandato di qua, ancora piena del suo sperma…”
“Si, mi ha scopata ancora. E mi ha anche detto una cosa. Mi imbarazza ma… mi ha detto di riferirti che ti manda la tua colazione!”
Mia moglie dischiuse le cosce, alzò il vestito fino a mostrarmi la figa bagnata, aperta.
“Dai, lo vuoi vero? Marinella mi ha detto che è quello che desiderano i cuckold. Dai allora, leccamela! Marco, puliscimi la figa dallo sperma di Carlo!”
Rimasi immobile a guardarle la figa per qualche secondo, poi mi piegai, il volto fra le cosce di mia moglie, e cominciai a leccare.

(The end. Potete contattarmi a dueamanti@tutamail.com)