Marisa piombò nel mio ufficio poco prima della pausa per il pranzo, e come al solito iniziò a parlare di sesso come se nulla fosse, col suo linguaggio da troia consumata.
“Scommetto che ieri sera hai scopato con qualcuno.” le dissi un po’ incuriosita dalle sue storie.
“Si ma non è stato come al solito. Infatti ho chiesto a Nicola, il mio capo, di non fare la solita sveltina in ufficio, ma invece di darmi dei soldi e di farmi uscire prima per preparargli qualcosa di diverso.”
“E lui ?”
“Mi ha dato cento euro e un’ora di permesso, così sono andata in un sexy shop a far spese. All’inizio ero un po’ in imbarazzo perchè c’erano diversi uomini che mi squadravano, ma poi ho pensato solo alla mia serata e non gli ho dato più importanza. Comunque una volta a casa ho fatto una bella doccia, e non ti dico quanto mi sono profumata, poi quando è arrivato il cornuto gli ho spiegato quello che avevo in mente. Lui all’inizio ha fatto un po’ di storie, ma come gli ho promesso che gli avrei permesso di farsi una sega a fine serata non ha più detto una parola.”
“Scusami ma come fai a sapere che non si masturba ?”
“Semplice ha una cintura di castità ventiquattr’ore al giorno, sette giorni su sette, però va anche detto che ormai sborra anche quando l’inculo.”
“Ho capito, quindi come ti sei preparata.”
“Nulla di che, un bell’intimo nero, camicetta e gonna rossa, in compenso al frocio ho fatto mettere un vestito da sposina troia con tanto di velo e accessori bianchi. Credimi era tanto ridicolo che non ho potuto non ridergli in faccia, e gli ho fatto passare il tempo in attesa di Nicola a leccarmi i piedi.”
Sapevo che Marisa aveva depilato completamente il marito, e che a volte lo faceva travestire per poi sodomizzarlo da sola o davanti a qualche suo amante, ma pensarlo vestito da sposa mi fece scappare ben più d’un risolino.
“Comunque quando è arrivato Nicola l’ho fatto accomodare in salotto, per poi portargli al guinzaglio l’impotente, e non ti dico come s’è messo a ridere. Poi ho chiesto al mio capo se mi permetteva di divertirmi con quell’inutile che ho sposato, e dopo il suo sì siamo andati in camera, ovviamente col cornuto al guinzaglio che camminava a quattro zampe.”
“Scusami ma Nicola ha già inculato Patrizio ?” le domandai incuriosita.
“No gli fa schifo però a volte gli pulisce il cazzo dopo che sborra.”
“Va bene torniamo alla serata.”
“Mi sono seduta sul letto e il frocio s’è sdraiato sulle mie gambe in attesa della giusta punizione per il fatto d’essere un buono a nulla. All’inizio ho usato un paddle per sculacciarlo come si deve, ma poi ho deciso che era poco, così gli ho fatto aprire le chiappe da solo per colpirgli il buco del culo con un frustino, e sapessi come gemeva la troia !”
“Lo posso immaginare, del resto oltre ad essere impotente è anche molto masochista.”
“Infatti dopo l’abbiamo fatto mettere a pecora e frustato in due, e quello non solo non ha detto niente, ma godeva ad ogni colpo ricevuto, e solo quando gli ho messo un piede in bocca ha finito di gemere come una troia. Poi gli ho detto che siccome mi faceva schifo toccarlo si doveva inculare davanti a noi da solo, così gli ho dato un bel dildo, di quelli a palline fatti apposta per il culo, e la merda gli ha giusto dato una leccata prima di farlo sparire fra le chiappe.
Nicola ha iniziato a insultarlo dandogli del rottinculo di prima categoria, poi m’ha stretta a se ed abbiamo preso a baciarci peggio di due ragazzini. Ma più lui mi toccava un po’ dappertutto, più a me faceva schifo quella nullità che ho sposato, così l’ho fatto piegare sul tavolo per incularlo io.
Il mio capo per farmelo sbattere con ancora più odio, prima m’ha sfilato la gonna, poi ha iniziato a palparmi culo e tette come solo lui sa fare, così da farmi ricordare che per fortuna i veri uomini ci sono ancora.”
“Non dirmi che alla fine non te l’hai scopato peggio d’una troia da camionisti.”
“E come non potevo farlo, pensa è stato Nicola a prendermi lo strap-on e aiutarmi a metterlo, poi giusto una sputata sulla punta e glielo infilato dentro tutto d’un colpo tenendolo per i capelli. Lo stronzo ha iniziato a dire che gli facevo male, come se non sapessi che fa solo scena per farselo sbattere dentro con ancora più forza.”
“Hai ragione quando l’inculo io inizia che sembra una vergine sacrificale e poi piange se non glielo rompo in due !” le dissi ricordando di quando avevo sottomesso Patrizio “Sai una volta mi piacerebbe vederlo con un bel cazzone nero solo per capire quant’è realmente finocchio. Però scusami sono proprio curiosa di sapere com’è finita.”
“Nicola s’è tolto scarpe e calze, e io ho fatto mettere il cornuto a pecora, così mentre l’inculavo facevo un bel pompino al mio capo e lui gli leccava i piedi, pregandolo di scoparmi perchè lui non ne è capace.”
“Noo ! E’ davvero così cornuto dentro ?”
“Si ma del resto ogni volta che mi vede scopare, gli ricordo che devo andare con degli uomini veri perchè lui è impotente. Nicola del resto ci gode ad umiliarlo, infatti mi ha fatto togliere lo strap-on per tornare a baciarmi e mettermi una mano dentro le mutandine, mentre la nullità gli leccava le palle ma senza prenderle in bocca. Alla fine l’ho fatto sdraiare per mettermi sopra di lui a pecora, così m’ha potuto scopare, col cornuto che me la leccava.”
“Ti piace proprio farti scopare dal tuo capo…” le dissi sorridendo.
“Che vuoi che ti dica, quando mi prende per i fianchi mi fa sentire donna come nessun altro, insomma è uno stallone coi controcazzi. Però sa anche esser dolce come quando mi porta a cena fuori e poi da lui, dimenticandosi che sono sposata anche se con un buono a nulla.”
“La serata è finita li ?”
“No, Nicola m’ha fatto godere come sua abitudine, solo che ieri sera m’è venuto dentro, e non puoi immaginare come me l’ha farcita. Quando mi ha lasciata ha detto ‘Cornuto pulisci la fica di tua moglie’ e la checca me l’ha leccata davvero sino a togliere ogni goccia di sborra. A quel punto ho fatto spogliare la nullità e l’ho legato alla poltrona, poi Nicola ed io ci siamo spogliati del tutto e siamo andati sul letto a farci una scopata senza quello fra le palle.
Monica ti giuro, m’ha scopata bocca, fica e culo, e avrei voluto che non smettesse mai !
A volte quando mi fotteva il culo, m’infilavo le dita nella fica perchè era come se non mi bastasse mai, e credimi Nicola è uno che scopa davvero forte. Quando mi mette a pecora gli piace alternare culo e fica, così non m’abituo mai ad averlo in un solo buco e godo come una pazza. Però ad esser sincera quando me lo sbatte dietro è davvero un maiale, se poi c’è il cornuto di mezzo non fa che insultarlo, e non è che con me sia da meno. Solo mi piace quando mi dice troia davanti al frocione, è come un di più per marcare il fatto che sia lui a scoparmi e non mio marito.
Vedi in ufficio scopiamo perchè ci piace farlo, ma col guardone impotente è diverso, è come se entrambi fossimo spinti a dare il massimo, col risultato che ci spingiamo sempre un po’ più in la, come se non sapessimo il nostro vero limite.
Peccato che alla fine anche lui debba venire, solo che questa seconda volta è uscito da me e ha sborrato proprio sopra la mia fica.”
“Tanto poi pulisce sempre il cornuto !” le dissi sapendo già com’era andata a finire.
“Si però sono stata brava, l’ho fatto slegare da Nicola e gli ho tolto la cintura di castità, così la checca s’è potuto fare una sega, una cosa di qualche secondo o poco più, e venire anche lui sulla mia fica, per finire col leccare oltre la sborra del mio capo anche la sua.”
“Insomma una serata tutta casa e famiglia !”
“Tu hai sempre la battuta pronta !” mi rispose ridendo di gusto “Solo che adesso non so come organizzare un’altra serata come questa, ma sono certa che tu hai qualche buona idea.”
“Potresti portarlo al King.” le dissi dopo averci pensato un attimo “E’ un locale davvero per pervertiti, ma credo che se lo travesti da donna, e lo mostri per quello che è, un sottomesso all’ultimo livello, puoi davvero passare una bella serata, e lui finire con qualche uomo a cui piacciono i culi. Carla m’ha detto che una sera una che forse era un po’ fatta, ha passato ore nel cesso a fare pompini e farsi pisciare addosso, quindi puoi immaginare che gente ci va.”
“Ma così prende più cazzi lui di me !” protestò Marisa anche se chiaramente divertita dalla mia proposta.
“Hai ragione, ma dopo l’avrai completamente annullato come uomo, il che ha i suoi lati positivi. Non che ora possa dire qualcosa, ma se lo vedi fare il frocio non potrà più neanche fiatare davanti a nulla, che ne so vai con tre uomini e lo lasci a casa.”
“Sai cosa c’è a me i locali da sesso piacciono poco, insomma non mi ci sono mai trovata del tutto a mio agio.”
“Cara amica mia che cosa vuoi che ti dica, se vuoi godere qualche sacrificio lo devi pur fare…”
“In effetti non hai tutti i torti, al limite vedo se qualcuno che conosco è disponibile a portare uno o due amici per fare un’orgetta con la troia in mezzo.”
“Anche questa è una soluzione, però in un locale hai quel di più che è l’umiliazione pubblica, perchè anche se non lo conosce nessuno, fare la puttana è sempre un figura di merda.”
Marisa alla fine mi diede ragione per poi andarsene con la scusa del ‘solito impegno di lavoro’.
E non mi rimase che aspettare la sua prossima visita per sapere come aveva nuovamente sottomesso il marito.
Complimenti per la facile lettura e presa diretta
ciao cara,ho letto attentamente il tuo racconto ad alto contenuto erotico, e debbo dirti, per quanto possa sembrare raro, che…
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?