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Racconti Erotici Etero

Anime dannate 24 teresa, la mamma di Luisa

By 11 Febbraio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto procedeva secondo programma, l’istruzione di Luisa, la preparazione di
Patrizia.
La nota stonata, era Teresa.
Aveva seguito per diversi giorni la mamma di luisa, i motivi, erano semplici,
doveva controllare che non venissero fuori imprevisti.
Fisicamente interessante, portava i suoi probabili quaranta anni in modo
sportivo.
L’unica distrazione, la palestra.
Guardandola di nascosto, mentre si allenava, dovette riconoscere che era
ancora in forma, ancora una volta gli occhi si fermarono sul sedere, stette a
guardare l’esercizio e dovette ammettere che aveva un culo di prima qualità
Molto simile a quello della figlia, solo più poderoso e largo nei fianchi.
Sentì subito una fitta all’inguine pensando alla figlia e a come l’aveva
sodomizzata in quei giorni.
Si concentrò sulla mamma, non rientrava nei piani, ma, adesso l’aveva presa
come una sfida.
Voleva quella donna con tutti gli annessi e connessi, ovviamente, il traguardo
sarebbe stato stare nel burro.
‘Se hai il culo di una donna, hai la sua anima’
Questo, era il suo motto.
Non riusciva a trovare un punto debole dove attaccarla.
Cominciò col cercare di fare amicizia.
Si presentò dopo avere studiato i suoi esercizi e nei giorni a seguire fece
finta di essere un esperto dandole consigli.
All’inizio, era schiva, poi, piano piano, si stava aprendo.
L’unica cosa sicura che aveva capito, era che non amava le piazzate e tendeva
a nascondere ogni cosa fuori posto.
La vide fare una serie di esercizi, alla fine fece un piccolo sbaglio.
Le andò vicino e con naturalezza le mise le mani sui fianchi correggendo la
postura.
– Ti ho beccata Teresa, finalmente hai sbagliato.
Fece scendere le mani appena sopra i glutei.
Lei divenne tutta rossa;
– Grazie.
– Ci mancherebbe.
Rimase con le mani nello stesso posto per dieci secondi, poi, bruciandola con
lo sguardo;
– Se hai bisogno, sono a tua disposizione.
Arrossì ancora;
– Grazie, sei molto gentile.
Scese a guardare i seni, i capezzoli spingevano decisi sulla tuta,
probabilmente lo sforzo, oppure…
fece scivolare la mano destra accarezzando lascivamente la natica.
– Vieni a prendere un caff&egrave dopo’
– Non ho tempo…
– Dai, giusto per fare due chiacchiere…
– No, grazie.
– Ok, io vado e ti aspetto, se viene, mi fai felice.
Teresa, lo guardò uscire.
‘ Possibile che ci prova con me, avrò dieci anni di più e sono molto più
brutta di lui.’
Era pensierosa, quel ragazzo, era veramente fuori dal normale, aveva tutte le
qualità giuste, una volta lo vide eccitato mentre faceva un esercizio, sembrava
dotato e fortunato anche in quello.
‘Ma con tutte le ragazze che ci sono…’
Passò davanti al caff&egrave, lo vide, era da solo, istintivamente lo salutò;
– Dai Teresa entra.
– Accettò per educazione.
Si dimostrò simpatico,cordiale e ironico
– Beato chi esce con te…
– Ehi, io sono sposata e ho una certa età oltre a una reputazione da
difendere.
– Farei la firma per essere tuo marito…
Lei sorrise;
– sei proprio un seduttore nato…
– Ma vah, se lo fossi davvero, usciresti con me.
Arrossì;
– Che centra, io non sono libera…
– tutti siamo liberi, basta volerlo.
– Facile a dirsi…
– Basta provare, io una pazzia con te la farei.
Durò trenta minuti la pausa caff&egrave e per trenta minuti, lui, la riempì di
complimenti.
Quando tornò a casa, era frastornata.
Avrebbe voluto distrarsi,ma, suo marito Maurizio, era sempre al lavoro e sua
figlia lusa, si capiva che stava passando un bel periodo.
Insomma, l’unica sola, era lei.
‘Certo che &egrave veramente un bel ragazzo’
Cercò di leggere un libro, accese la tv, ma, niente, lui, riusciva sempre a
incunearsi nei suoi pensieri.
Si ritrovò a riprendersi da sola’ Teresa non fare la stupida, sei stata solo
con Maurizio, hai una bella famiglia e se a volte vuoi fare sesso basta che gli
e lo chiedi.’
Aveva bisogno di distrarsi e fece una cosa che non faceva da anni, si toccò
tra le cosce e le strinse forte nel momento dell’abbandono, venne pensando a
Paolo.
Si vergognò immediatamente per quello che aveva fatto, strinse il cuscino e
cercò di dormire.
Paolo, era un martello pneumatico, era sempre presente e la pressava senza
darle respiro, la mattina si scopava la figlia selvaggiamente, spesso
sodomizzandola e il pomeriggio andava a caccia di mamme.
– Teresa, sei più bella del solito;
solito arrossamento,
– Grazie paolo…
– E hai una tutta fantastica!
Con lo sguardo scese appositamente tra le cosce, poi, senza aspettare
risposta, si mise dietro di lei e prendendola per i fianchi;
– devi alzare di più le cosce quando mimi la corsa.
Lei, non disse niente, fece quello che lui aveva detto.
Stava sudando.
– Lui abbassò le mani all’altezza del sedere, si poggiò sui glutei;
– Ecco, così va bene…
e spinse delicatamente palpando i glutei, facendo finta di darle una dritta.
Teresa, era sconcertata, non avrebbe voluto, ma, erano in una sala piena di
gente, che figura avrebbe fatto se qualcuno si fosse accorto?
Lui approfittò di questa sua unica debolezza, scese ancora e con indifferenza
mise una mano all’inizio dell’inguine sfiorando il pube;
– Ecco, adesso sei perfetta, spinse leggermente il pollice sulla carne tenera
toccando l’inizio delle sue grandi labbra.
Lei ebbe un sussulto, si guardò attorno.
Lui, lasciò la presa prima che potesse dire o fare qualche cosa.
– Ok, vado in camerino a cambiarmi, se dopo vieni a prendere da bere, sarò
contento.
Rimase da sola, sbigottita di se stessa, per che cazzo non lo aveva fermato?
‘adesso chissà cosa pensava, bisognava chiarire subito quella faccenda.’
Scese e andò in camerino a cercarlo, bussò, nessuno rispose, entrò, si guardò
attorno.
Lui, uscì davanti a lei, completamente nudo, il sesso eretto, in piena
erezione,
– cercavi me tesoro, o cercavi lui…
le si avvicinò, lei, era rimasta paralizzata per la sorpresa, non riusciva a
reagire.
La spinse contro la parete e le fece mettere una mano sul sesso, mentre lui
stesso la palpava tutta.
Poi, la prese per mano e la trascinò dentro un bagno per uomini.
Lei, era imbarazzatissima, se qualcuno avesse scoperto di lei nel bagno degli
uomini, sarebbe scoppiato uno scandalo.
Sentì il chiudersi della porta e si trovò in ginocchio col suo cazzo tra le
labbra che faceva quello che le chiedeva.
Strinse forte la bocca eusò incredibilmente la lingua.
Continuò a andare avanti e indietro inginocchiata sulle sue scarpe da tennis
e, qualche minuto dopo, bevve tutto il suo liquore.
Paolo, aspettò che finisse per bene;
– Brava Teresa e adesso vai a casa, non &egrave bene che stai nel bagno degli
uomini.
Lei, come rinsavita, scappò via.
Cosa era successo nella sua testa?
Era impazzita, aveva fatto un pompino a un semi sconosciuto e aveva bevuto
anche il suo miele, non l’aveva mai permesso a nessuno e quando diceva nessuno,
intendeva l’unico uomo della sua vita, Maurizio.
Giurò a se stessa che non sarebbe più andata in quella palestra, cercò di
lavarsi la bocca e le labbra per cacciare il sapore del maschio, poi, andò
subito a casa a piangere nel letto: quell’uomo, l’aveva stregata…

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