Con l’approssimarsi del Natale la necessità di comperare i regali per parenti e d amici spinge Lucia ad andare ad un supermercato vicino alla sua abitazione per gli acquisti per gli altri e magari anche qualche cosa di carino per se. E’ una bella ragazza di 28 anni, bionda, molto formosa e ama vestire in modo appariscente, indossare biancheria intima sexy, calze autoreggenti, stivali sino al ginocchio, minigonne vertiginose. Si è separata da poco dal marito che non riusciva a soddisfare la sua perenne voglia di sesso e non perde l’occasione, quando trova un uomo che le piace di concedersi e sperimentare sempre situazioni più hard. Al momento di uscire si sfila il perizoma a filo e lo indossa al contrario in modo che le sfreghi il clitoride e penetri nella figa, le piace sentire la sensazione di eccitazione che le provoca mentre cammina, si mette un lungo giaccone sopra la maglia di lana con una profonda scollatura che mette in bella evidenza due tette terza misura e alla mini di pelle nera, una sciarpa intorno al collo e poi si avvia a piedi al vicino supermercato. Appena entrata si togli il giaccone e lo appoggia al carrello ed inizia ad aggirarsi tra gli scaffali con la sua solita andatura ancheggiante che abbinata alle gambe ampiamente scoperte e alle tette che puntano contro il maglioncino attira gli sguardi di molti degli uomini presente. In particolare un aitante giovane con l’abito da Babbo Natale che distribuisce caramelle ai bimbi non smette di seguirla con indifferenza e quando se ne accorge Lucia aumenta il movimento delle anche e quando lo incrocia gli lancia sguardi ammiccanti, si passa la lingua sulle labbra e gli sorride in modo provocante. Il perizoma infilato nella figa comincia a fare il suo effetto e la stimola e la eccita. Dopo aver girato per una mezzora acquistando quello che le serve per i regali agli amici si dirige al reparto dell’intimo e si mette ad ammirare la merce esposta, cerca qualche cosa di rosso da indossare per Natale e per il Veglione di Capodanno. Ha appena preso in mano un completino di raso composto da un reggiseno con due microscopici triangolini e un microperizoma quando sente una voce dietro di lei. ‘ Sono sicuro che ti starebbe benissimo, saresti un vero schianto.’ Si volta e dietro di lei c’è il Babbo Natale che si è abbassato la barba e le sorride in modo simpatico; è decisamente un gran bel ragazzo e non si sente offesa dall’osservazione,anzi decide di stare al gioco.’ E io sono sicura che ti piacerebbe vedermelo addosso, scommetto’.Il ragazzo rimane imperturbabile, continua a sorriderle, ‘ se mi permetti di vedertelo addosso te lo regalo io come dono di Natale’. ‘Affare fatto Babbo Natale, io lo prendo e tu lo paghi, ma quando ci vediamo per farmi ammirare?’ ‘Io smonto alle 21, se ci scambiamo i numeri di telefono possiamo combinare per stasera’. ‘Va bene ,questo è il mio , dimmi il tuo e chiamami quando vuoi, grazie per il regalo.’ La conversazione e lo sfregamento del perizoma le hanno causato un altissimo grado di eccitazione, ritira il completino e gli altri regali e torna velocemente e casa.
Come entra si spoglia quasi con furia e si infila sotto la doccia bollente, si accarezza bene le tette, si strizza i capezzoli poi infila due dita nella figa e si masturba sino a godere. La sua voglia crescente la spinge a concentrarsi a lungo sul suo corpo tonico, una triangolo completamente depilato ed un seno perfetto tenuto su da un tono muscolare particolarmente denso. Era da qualche mese che Lucia non riusciva più a concludere con un uomo, la sua frenesia di sesso la portava spesso a mettersi anche in situazioni imbarazzanti ma gli stessi ragazzi che le giravano intorno non erano minimamente alla sua altezza, non tanto in termini di bellezza quanto di coinvolgimento mentale, le mancava quella carica di erotismo quel fuoco passionale, carnale che da tempo si era ormai assopito. Quella sera avrebbe voluto scrollarsi di dosso tutto quel timore, ed era ansiosa attesa di ricevere quella telefonata tanto attesa. Mentre sorseggiava un bicchiere di vino, ancora in accappatoio, si affacciò dalla vetrata. Le luci del golfo brillavano sul mare,e proprio in quel momento, il suo cellulare iniziò a vibrare. “Ciao Lucia, sono Babbo Natale, posso raggiungerti? ” Certo , io abito in Piazza Roma 13, quando arrivi chiamami e ti apro.’ Mentre attende si sfila l’accappatoio e indossa il completino, si pone davanti allo specchio per ammirarsi, è veramente sexy, le coppe del reggiseno coprono appena i capezzoli che sono già turgidi e il perizoma davanti è leggermente più largo della figa, ma dietro il filo si insinua fra le chiappe e lascia completamente scoperto il suo bellissimo culo. Prende da un cassetto un paio di autoreggenti bianche, poi calza un paio di scarpe dal tacco vertiginoso, continua ad ammirarsi nello specchio e si eccita sempre di più. Lo squillo del telefono la fa trasalire, si avvicina al citofono, indica il piano e apre il portoncino, poi si avvicina la porta, la socchiude e si allontana di un paio di passi. Sente aprirsi la porta dell’ascensore, poi la calda voce del ragazzo che chiede il permesso di entrare.’ E’ aperto, vieni’. La porta si apre, il giovane indossa ancora il costume da Babbo Natale e la barba, rimane un attimo sull’uscio ad ammirare la splendida donna che si trova di fronte.’Sei bellissima, mi fai impazzire di desiderio’,’Allora cosa aspetti ?’Roberto, questo è il nome del Babbo Natale si toglie la barba, si avvicina a Lucia, le cinge la vita con un braccio, le posa le labbra sulle sue e la bacia delicatamente, poi con la lingua le forza la bocca e il bacio diventa più appassionato, mentre stringe la ragazza contro di se. Lucia era pronta a tale impeto di foga, le loro lingue erano ormai una cosa unica in linea con il loro piacere. Roberto era uomo, sentiva le sue mani su di lui e a Lucia questo piaceva, piaceva di essere oggetto di desiderio, le piaceva sentire crescere il piacere di Roberto.
Quel piacere che Lucia cominciò ad esplorare con la sua mano destra che aveva infilato nei pantaloni del costume mentre con la sinistra teneva saldo il collo di Roberto.
Lucia aveva voglia, un calore interno orma cominciava a penetrarle lo stomaco, Roberto lo sapeva e con un istinto da cacciatore infilò le sue mani sotto il perizoma toccandole quel culo che lo faceva impazzire. Lucia trasalì, un sorriso di piacere, un sorriso di sfida che accompagnò il suo volto fino a quando Roberto le penetro la figa con un dito, in modo deciso ma lento, tanto da aprire pian piano il suo piacere. La figa era già bagnata, il dito entrava ed usciva lentamente, poi Roberto se lo portò alla bocca e lo leccò, tornò ad infilarlo nella figa insieme ad un altro, li bagnò e poi li offrì a Lucia che golosa li leccò con una espressione da vera porca.
Il giovane, si scostò, in un attimo si tolse il costume e gli abiti che indossava sotto, il suo cazzo emerse già rigido e con la cappella violacea scappellata, Lucia si tolse il completo e si trovarono nudi uno davanti all’altro.
Roberto avvicinò la bocca ad un capezzolo e iniziò a succhiarlo mentre l’altra mano scendeva fra le gambe della ragazza e le dita riprendevano il loro ritmico movimento dentro e fuori, la mano di Lucia si posò sul cazzo e iniziò a segarlo.
Roberto le pose le mani sulle spalle e dolcemente ma con fermezza la fece inginocchiare con la bocca davanti al suo cazzo.
‘Leccami e succhiami, fammi vedere quanto sei brava a fare un pompino.’
La lingua e la bocca di Lucia entrarono in azione, mentre con le mani gli accarezzava le palle la lingua percorreva tutta l’asta, poi la bocca inghiottì la cappella, la fece entrare dentro, la succhiò con voluttà, la fece uscire e riprese a leccare l’asta, succhiare la cappella mentre Roberto con le mani sul suo capo ne gestiva il ritmo.
Prenderlo in bocca per Lucia era stata sempre una passione, adorava sentire il piacere di un uomo gonfiarsi nella bocca, adorava sentire le sue vene che scoppiavano di piacere ma soprattutto adorava che l’uomo, in quel caso Roberto, ansimasse di piacere al ritmo che la sua stessa bocca riusciva a dare.
Roberto lo voleva, Roberto era ammaliato dalla bocca di Lucia e le sue mani spingevano la sua testa sempre più a fondo. Roberto era un fiume in piena, voleva trattenersi non voleva esplodere cosi di piacere. per questo motivo, chiese a Lucia di interrompere per un po la sua opera, adesso toccava a lui assaporarla.
La foga spinse Roberto a gettare Lucia sul tappeto davanti alla finestra, bastò uno sguardo e Lucia capi e allargando le sue gambe disse a Roberto “Leccami la figa, fammi godere”
Il giovane si inginocchiò davanti a lei , accostò la bocca alla fessura fradicia, prese fra le labbra il clitoride e lo succhiò, poi fu la lingua a titillarlo, quindi iniziò a lappare percorrendo tutta la figa e penetrandola con la lingua, dentro, fuori, intorno, nuovamente dentro sino a quando sentì esplodere l’orgasmo di Lucia. ‘ Godo , siiii, ancora non smettere, godo , godooooo’.
Roberto era al massimo dell’eccitazione, si posizionò sopra la ragazza e senza sforzo la penetrò, iniziò a scoparla alternando colpi profondi e lenti ad altri veloci , in un crescendo di movimenti sempre più convulsi, e quando fu sul punto di godere, si ritrasse e offrì il suo cazzo a Lucia che apri’ la bocca e golosamente e inghiotti tuttala sua sborra.
Per qualche istante rimasero ansanti distesi uno vicino all’altra, poi Lucia si alzò. Lo prese per mano e lo portò in camera da letto. ‘Adesso che ci siamo sfogati possiamo fare le cose con calma e per bene, non creder che mi accontenti di una sveltina’.
Fece sdraiare Roberto sul letto e riprese a succhiargli il cazzo sino a farlo tornare duro, poi gli salì sopra e si impalò sino in fondo; mentre lui le succhiava e mordicchiava le tette iniziò a cavalcarlo.
Lucia sentiva il cazzo di Roberto entrare fino alla fine, la penetrava e lei godeva e mentre lei godeva lui urlava di piacere.
Il letto ampio sembrava divenuto un tappeto di lotta, la bocca di Lucia serrava il collo di Roberto che con colpi violenti le teneva il culo.
Lucia, presa dalla foga si tolse, e poggiando le mani sullo schienale del letto gli disse “Adesso scopami a pecora”. Per Roberto fu un invito troppo eccitante, con il cazzo ancora duro in mano affondò di nuovo nella figa di Lucia larga e bagnata.
Mentre Roberto spingeva, tirava i capelli di Lucia verso di lui e una sua mano esplorava la sua bocca vogliosa,
Non passo molto che nei gemiti di Roberto ci fu la necessità di venirle ancora in bocca, ma Lucia aveva voglia di altro e sussurrandogli all’orecchio gli disse “Lo voglio nel culo, vienimi nel culo”
Roberto toglie il cazzo della figa, ci infila dentro un dito per inumidirlo poi lo appoggia sul buchetto e penetra piani piano per lubrificarlo, poi appoggia la cappella e con un colpetto la infila, quindi penetra con decisione e inizia a incularla.
‘ Ti ace il cazzo nel culo vero?'” Si, si non smettere, ti prego, dai che vengo di nuovo’ Mentre pronunciava queste parole Lucia continuava a mettersi due dita nelle figa e masturbarsi con foga. Roberto continua a pomparla sempre più intensamente. ‘ Dimmi che sono la tua troia, dimmelo e inculami, non mi basta e strizzami le tette, ma ti prego non smettere ti prego , vengooooooo.’ Lui ancora più eccitato se lo sente di marmo mentre lei si accascia sul letto stremata, e non smette di incularla, le infila il pollice e altre tre dita nella fica che cola. ” Finalmente anche per lui giunge il momento di esplodere e le scarica dentro tutta la sua sborra.
Sono entrambi stremati ma appagati e soddisfatti, sarà certamente l’inizio di notti di passione e sesso sfrenato.
commenti a gladius44@libero.it.
Complimenti per la facile lettura e presa diretta
ciao cara,ho letto attentamente il tuo racconto ad alto contenuto erotico, e debbo dirti, per quanto possa sembrare raro, che…
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?