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Daniele, Claudio ed io

By 2 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Daniele ed io siamo a letto: è un caldo pomeriggio di domenica , tuttavia il condizionatore, regolato sui 24 gradi, ci regala una temperatura gradevole che ci permette di fare all’amore senza comunque sudare o essere appiccicaticci.
Daniele mi coccola, mi mordicchia il collo , mi bacia i seni , mi palpa i fianchi e le cosce ..ed io mi lascio fare.
Ormai i nostri gesti sono noti : siamo sposati da 20 anni. Tuttavia ci amiamo molto e ci desideriamo sessualmente, anche se ad un livello minore di qualche anno fa.
Ora lui mi afferra i seni e comincia a mungermi: sa che mi piace essere munta e sa che mi eccita molto sentirmi strizzare i capezzoli.
Le sue dita cominciano a torturarmeli ed io reagisco come al solito : allungo una mano dietro di me e gli afferro il cazzo cominciando a segarlo dolcemente; lo sento risvegliarsi sotto le mie carezze , ecco sta diventando duro.
Ora Daniele è eccitato , lascia un capezzolo e con la mano libera prende il cazzo e me lo appoggia tra le chiappe , avvicina la bocca alle mie orecchie e mi sussurra con voce un po’ roca .’ Ahh ‘la mia vacca vuole essere munta vero? E magari vuole anche essere montata dal suo toro. Non temere, tra poco te lo darò e ti riempirò la pancia’
Conosco Daniele e so che un certo linguaggio e certe fantasie sono importanti per lui, oddio ‘a volte anche per me , magari le mie son diverse, però mi sono resa conto che la componente immaginaria del sesso è molto importante , specie quando il rapporto di coppia è ormai consolidato e, appunto, non c’è più la ‘scoperta’ , la ‘novità’.
Mi sta strofinando la cappella tra fica e culo , il suo liquore si mischia al mio e lo strofinamento si fa molto scivoloso e molto molto piacevole.
Sculetto un po’ cercando di sentire la durezza del suo cazzo mentre lui mi sussurra in un orecchio : ‘mi fai godere così , hai una figa ed un culo che sembrano velluto, non basterà il mio cazzo per soddisfarti , ci vorrebbe un altro cazzo , molto grosso col quale potresti giocare.’
Lo assecondo : ‘si ..si ..un altro bel cazzo grosso e lungo, che mi sfondi ogni buco !!’
E lui di rimando :’sai bene che mi piacerebbe da morire scoparti mentre tu fai un pompino ad un altro oppure vederti inculata mentre io da sotto ti succhio la figa e lecco i coglioni al tuo toro’
Sento il suo cazzo che è diventato durissimo , ora anch’io ho voglia di fare la troia , ho voglia di monta , di sborra ‘.ho voglia di essere trattata da femmina.
Decido quindi di raccontargli una cosa di cui non gli ho mai parlato ma che, credo, lui abbia vagamente intuito e sulla quale non ha mai voluto indagare.
‘Daniele, amore , lo so che tu vuoi vedermi godere e so anche che non sei geloso , anzi’Le tue fantasie lo dimostrano. Devo confessarti che io non sono come tu mi hai sempre creduta : casta e fedele’
Daniele si ferma e mi sussurra:’ cosa vuoi dire, che hai scopato con qualcun altro?’
‘proprio così , tesoro. Ho preso alla lettera le tue fantasie e le ho trasformate in realtà’
Penso che Daniele potrebbe incazzarsi ma, se ho fatto bene i miei calcoli, la sua reazione sarà ben diversa.
‘Raccontami’
‘Ti ricordi Claudio?, quel nostro collega di lavoro separato dalla moglie?’
‘certamente che lo ricordo, un ragazzo simpatico e colto ; mi ricordo anche che ti faceva un po’ di corte’
‘E’ vero , avevi intuito bene, mi ha fatto una corte incalzante: pensierini, a volte dei fiori , molte gentilezze, insomma mi faceva sentire al centro dei suoi pensieri. E’ per questo che una volta ho accettato di andare a trovarlo a casa sua dopo il lavoro, tanto tu eri rimasto in ufficio e sapevo che saresti arrivato a casa molto tardi, come spesso capitava in quel periodo’
‘E brava la mia porcellina , io lavoro e lei va a farsi scopare ( o inculare , perché no ?) dai colleghi di lavoro. Adesso per punizione mi racconti tutto per filo e per segno!’

Lo so che è curioso ed è proprio questa la reazione che mi aspettavo. Bene , se lo è voluto, ora gli racconto tutto.!

‘Siamo andati a casa sua e ci siamo seduti sul divano; lui ha cominciato a parlare della sua condizione di single, con tutti i problemi della casa , il figlio che poteva vedere solamente ogni 15 giorni, la mancanza di sesso ‘sai tutte quelle cose che generalmente risvegliano in una donna l’istinto materno. Poverino, ho pensato, ha bisogno di tenerezza.
Mi sono avvicinata ancor di più a lui e gli ho preso la mano tra le mie : ‘dai Claudio , bisogna saper reagire, ci sono gli amici e le amiche’ Lui ha appoggiato la testa sulla mia spalla e mi ha sussurato : ‘che buon profumo che hai , sai che sei bellissima?’
Naturalmente non c’è voluto molto per passare al bacio : profondo , con le lingue che si cercavano e duellavano. Devo dirti che anch’io a quel tempo ero attratta da Claudio ma certi freni non si allentano facilmente e dunque non c’era mai stato nulla tra di noi. Ora, in quella situazione mi resi conto che non avrei fatto nulla di male : un po’ di conforto a lui ed un po’ di piacere per me.
Spostai la mano sulla patta dei suoi pantaloni e rimasi piacevolmente sorpresa : si sentiva un gonfiore veramente promettente. Gli feci alcune carezze e lui cominciò a mugolare ‘ si , così ‘accarezzami il cazzo ‘ Ormai anch’io mi sentivo infoiata , volevo il suo cazzo , subito.
Mi divincolai dall’abbraccio e lo feci alzare in piedi davanti a me poi gli slacciai i pantaloni e, scostato il boxer , vidi apparire una meraviglia: davanti ai miei occhi ed a pochi centimetri dal mio naso apparve un cazzo enorme , come mai avevo visto prima ( nei films o nelle riviste , naturalmente). Dio mio ‘ era durissimo, con una cappella grande , violacea e completamente madida del suo liquido.

Credimi , caro Daniele, era talmente eccitante che mi venne naturale inginocchiarmi davanti a quell’obelisco, quasi in adorazione. Lo impugnai con entrambe le mani ( e questo ti da un’idea della sua lunghezza) , lo scappellai un paio di volte ed infine me lo pennellai sulla faccia , sulle labbra, sugli occhi. Il suo nettare , che usciva in continuazione dal meato, mi inumidì il volto, lo leccai avidamente ed infine aprii le labbra per far entrare quello splendido cazzo.
Lui mi passò le mani dietro la nuca e mi invitò silenziosamente a pomparlo. Non fu necessario, lo desideravo talmente che gli dissi ‘scopami in bocca’.

Questa frase ebbe l’effetto di una frustata sia su di me che su di lui : mi affondò il cazzo in bocca e lo spinse con decisione attirandomi la testa verso di se mentre io mi tuffai letteralmente su quel palo , quasi a volerlo mangiare.
Claudio mi chiese di stare ferma , voleva scoparmi e così mi limitai a tenere la bocca allargata godendo degli affondi che mi dava con quello splendido cazzo. Ne avevo talmente voglia che riuscii a controllare i conati dovuti agli affondi più violenti , quelli che spingevano la sua enorme cappella fino alle tonsille , all’inizio della gola. Bastarono pochi movimenti e lo sentii irrigidirsi , stava per sborrare. Avrei voluto incitarlo dicendogli ‘ bravo, così, così’ sborrami in gola , affogami con la tua sborra , iniettamela direttamente nell’esofago ‘ ma non potevo, ero tappata, nella mia bocca non c’era più uno spazio libero, era completamente riempita dal quel cazzo che mi stava facendo godere come non mai.

Fu lui che, cominciando a sborrare, scaricò la tensione dell’orgasmo dicendomi ‘ ora ti sborro in gola, mangiami il cazzo ‘oh come sei troia , me lo hai ingoiato fino ai coglioni; sei splendida col mio cazzo piantato in gola. Vengo’vengo ‘bevimi’.
Sentii i getti caldi che cercai di deglutire per evitare il soffocamento ma il desiderio era talmente elevato che riuscii , non senza difficoltà, ad ingoiare tutto il suo sperma; solamente poche gocce rimasero sulle labbra. E lui fu veramente sensuale : mi tirò su , mi afferrò il volto tra le mani e mi baciò succhiando il suo stesso nettare dalle mie labbra’

‘Sento che il mio racconto ti ha eccitato , vero porcellino?’
Daniele, lo sento, è infoiatissimo , sta cercando di infilarmi il cazzo nella figa mentre il suo pollice mi tortura il forellino posteriore.
‘Sei proprio una gran troia, avevo immaginato che tu avessi avuto un’avventura con Claudio , ora ne sono certo , ma non temere la cosa non mi spiace , sono felice che lui ti abbia dato piacere. Continua il tuo racconto’

Alzo una gamba e lascio che il suo cazzo, rigidissimo , mi entri nella fica. Lo sento affondare lentamente e godo . Lo incito ‘ bravo Daniele , così’scopami’ dammi il cazzo nella fica , la tua troia vuole essere sfondata , davanti, dietro, in bocca , vuole sborra’sborra , sono una vacca che vuole essere montata e sfondata’
L’effetto di queste parole è immediato : Daniele mi chiede di mettermi a pecorina ( la sua posizione preferita) , si pone dietro di me , mi afferra i seni e quindi mi infila con un colpo violento il cazzo nella fica.
‘Si ‘troia’ così ..te la sfondo’godi ‘godi , alza questo culo , fammi sentire che vuoi il mio cazzo. Brava ..brava , mungimi il cazzo con la fica ‘
Io sto veramente godendo e per la sua penetrazione vigorosa e per la rievocazione dell’episodio con Claudio.
‘Sai, dopo quel magnifico pompino due cose fecero sì che la cosa non fosse finita lì: il cazzo di Claudio non aveva parso il suo turgore nonostante avesse fatto una sborrata notevole ( lo sapevo bene , avendo ingoiato tutto) , io ero un lago, la mia fica colava tutto il suo liquore ed io avevo voglia di penetrazione, volevo il suo cazzo nella figa. Non ci furono parole tra noi , bastò guardarci negli occhi per leggere la reciproca voglia di sesso. Claudio si stese sul tappeto ed io mi posi a cavalcioni su di lui : il cazzo era enorme, svettante , lucido del suo sperma e della mia saliva. Sospirai e mi lasciai cadere su quella bellissima mazza. La mia figa, bagnatissima, si allargò e lo inghiottì, fino in fondo, fino a trovarmi con le grandi labbra schiacciate sul suo ventre. Solo dei suoni gutturali uscivano dalle nostre bocche mentre io iniziavo la mia danza , su e giù, su fin quasi ad uscire e giù fino alle palle. Oh come godevo , mi sentivo piena , mi sentivo aperta mi sentivo sopratutto troia. Claudio si godeva quella scopata per lui non faticosa , mi afferrò le tette e prese a pastrugnarmele. ‘I capezzoli, tirami i capezzoli ‘bravo’ gli dissi e le sue dite li catturarono e cominciarono a torturarmeli. Quel trattamento , come tu ben sai, mi mandò al settimo cielo e così lo incitai.
‘Oh Claudio ‘ che cazzo duro che hai , me lo hai infilato tutto in pancia , sfondami, squartami la fica , rompimela , riempimi di cazzo , infilami i coglioni’. Come avevo immaginato queste parole spronarono ancor di più il mio toro che prese a muoversi in controtempo in modo che gli affondi divennero ancor più violenti. ‘ Si ..si’ te lo do tutto ‘ te la sfondo, ti farcisco di sborra ‘
Presi a tremare, travolta da un orgasmo intensissimo mentre Claudio , completamente affondato in me, cominciò a sborrare. Un fiume di sborra calda riempì la mia fica e mi arrivò fino all’utero , mi abbattei su di lui baciandolo in bocca , poi mi staccai leggermente e gli dissi ‘così’così’bravo ..sborra, svuotati dentro di me , riempimi , senti come ti mungo il cazzo con la mia figa? Non fermarti..continua’ colpiscimi , fottimi, scopami, dammi il cazzo , fammelo arrivare al cervello’

Claudio mi chiuse nuovamente la bocca con un bacio, mi fece girare in modo da trovarsi sopra ( io gli passai le gambe sopra la schiena) e mi martellò con violenza , quasi cattiveria. ‘troia, vacca , sei una troia da sfondare , tieni’tieni’ prenditi tutto il cazzo in pancia , ti riempio di sperma’ e giù affondi violenti che prolungarono il suo ed il mio orgasmo.
Appena finito di sborrare, quasi per ringraziarmi , si sfilò , mi aprì le cosce e si tuffò sulla mia figa piena della sua sborra. Presa baciarla con devozione , a suggerla bevendo il suo sperma che poco dopo mi passò in un bacio pieno di lussuria.

Continua’.

Sono graditi commenti sia maschili che femminili: marco.daffori645@gmail.com

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