Essere gli ultimi arrivati in un posto di lavoro, non è mai semplice. Conoscere le persone, imparare i loro nomi, cercare di capire di chi fidarsi e di chi no, avere a che fare con il simpaticone di turno dell’ufficio, con l’arrivista che ti vede di cattivo occhio, con il capo che cerca a sua volta di inquadrarti. Ancora più difficile se per giunta in questa città sei nuovo, e l’unica persona che ‘conosci’ è il vicino di casa pakistano che incontri alla mattina in ascensore. Davide non è un brutto ragazzo, per niente, le possibilità di fare conoscenze ci sarebbero, ma la timidezza che lo ha sempre contraddistinto a preso sempre il sopravvento, confinandolo nella sua intimità. Ma ora è diverso. La prima settimana è passata, e Davide è deciso a dare una sterzata a questa situazione; tutte le situazioni sono a suo favore: vive solo, in una grande città, ha un bellissimo lavoro in un ufficio pieno di gente giovane. Da domani si cambia.
Forse.
Lunedì mattina, appoggiando la borsa sulla scrivania, nota qualcosa di strano nella scrivania confinante con la sua. Lavora in un open space con isole lavorative da 4 persone. Essendo l’ultimo arrivato è stato messo nell’unica vuota, e questo, causa la sua timidezza, era solo un bene. Ma ora di fronte a lui c’era il computer acceso, e sulla sedia appoggiato un cardigan grigio.
‘Vuoi vedere che’?’
‘.. molto bene signorina Elisa. Adesso cominciamo con il giro di presentazioni!’ disse il capo aprendo la porta del suo ufficio ad una giovanissima ragazza. ‘Elisa. Una nuova assunta quindi? E ovviamente proprio di fronte a me dovevano metterla??’ pensò Davide vedendola avvicinarsi con il capo alla sua postazione.
‘ ti presento Davide , Elisa. Sarà il tuo ‘dirimpettaio’ per così dire, è arrivato la settimana scorsa anche lui, quindi’ questa è la postazione dei novellini!’ disse il capo sorridendo.
‘Elisa, piacere’ disse porgendo la mano. Davide esitò per un secondo, ancora frastornato dalla situazione.
‘P-piacere, Davide’ disse provando a sorridere.
‘Beh, avrete modo di conoscervi sicuramente. Che dici Elisa continuiamo il giro?’ ‘certo Signor Marini’ rispose Elisa ‘ah ah! No, ‘Signore’ proprio no, per carità. Mi fai sentire vecchio!! Chiamami Stefano!.. dai, proseguiamo!’
Appoggiando la sua borsa sulla sedia, segui il capo dando uno occhiata di saluto a Davide che si era riseduto sulla sua sedia, cercando di fare il disinvolto.
Elisa aveva rovinato tutto. I piani di Davide erano saltati. Le buone intenzioni che si era prefisso, di cominciare a rompere il ghiaccio, provare a vincere la sua timidezza erano andate a farsi benedire. Ora era costretto ad affrontare 8 ore al giorno una ragazza molto carina, seduta di fronte a lui. La cosa che più di tutti lo bloccava e lo faceva chiudere a riccio. Elisa era molto carina per giunta. Quasi 1,70 m, castana, occhi azzurri, lineamenti quasi nordici. Non più di 20 anni di sicuro. Il look era tipico di una ragazza della sua età, elegantito giusto un poco, vista la prima esperienza lavorativa e la voglia di fare bella impressione. Jeans stretti scuri, una t-shirt monocolore e cardigan, ballerine molto scollate. Carina e semplice, niente di trascendentale, ma già questo bastava a Davide per agitarlo e renderlo nervoso.
I primi giorni passavano abbastanza tranquilli. Davide era affiancato ad un collega, ed Elisa pure, quindi i momenti effettivi di contatto tra i due erano pochi. Davide approfittò di questa occasione per indagare con i colleghi , per cercare di sapere qualcosa in più su questa ragazza.
‘so molto poco sai?’ Disse Luca il suo collega ‘So solo che è appena uscita da scuola, e che il capo aveva bisogno di una neodiplomata per il grosso lavoro che abbiamo preso il mese scorso. Di piu non so.. non parla molto, è molto timida sai, mi ricorda qualcuno..’ disse dandomi un buffetto sulla fronte, sorridendo.
‘ehehe, hai ragione Luca. Ma mi sto impegnando dai” ‘ si dai, devo ammettere di si. A parte quando sei vicino a lei” disse facendomi l’occhiolino ‘Eddai smettila Imbecille’ disse Davide ridendo, tirandogli addosso una pallina di carta.
La prima settimana era davvero volata e nel fine settimana Davide ne approfittò per riordinare la casa, che da quando era arrivato non aveva avuto modo di mettere in ordine. Durante questi giorni più volte pensò alla sua collega. In effetti sembrava molto timida, e questo un po lo aveva tranquillizzato. Essersi trovato di fronte una ragazza esuberante di certo sarebbe stato molto peggio per la sua timidezza. Davide non poté poi non pensare alla sua bellezza. Il suo aspetto e il suo modo di vestire semplice lo attiravano molto. Pensava alle sue gambe, che erano l’unica parte che poteva notare, in quanto indossava sempre jeans molto aderenti. Sembravano gambe molto toniche, sportive, molto formose e sode. E poi pensava ai suoi piedini. Da quando l’aveva conosciuta , Elisa ha sempre indossato sneakers , eccezion fatta per il primo giorno dove indossava ballerine. Questo fatto, portava Davide a fantasticare su come fossero i suoi piedini, se mai avrebbe potuto vederli. Nel vivo di questi pensieri, si ritrovò con la mano dentro i pantaloni a massaggiarsi. ‘dio mio! Mi fa questo effetto?? Basta dai! Devo smetterla!’
Di nuovo lunedì. Da oggi si comincia a lavorare sul serio. Elisa è già seduta alla sua scrivania, e vedendo arrivare Davide, porge un timido saluto. ‘buon lunedì anche a te Elisa!’ Davide non può fare a meno che pensare ai pensieri avuti durante il fine settimana, e senza quasi accorgersene lanciò una rapida occhiata per cercare di scorgere qualcosa. Elisa indossava dei jeans chiari ed una camicetta stretta. Davide notò che Elisa era ben messa anche di seno, una terza abbondante, ma i suoi occhi vennero attirati dalle scarpe. Semplici ballerine nere, ma molto scollate, l’attaccatura delle dita era quasi completamente visibile, notò inoltre che portava delle calze color carne molto velate. Questo era già un bel passo avanti per le sue fantasie..
per commenti e qualsiasi altra domanda stocking@hotmail.it
Grazie Rebis
Bellissima storia, molto realistica
Pisellina… fantastico! Un buon mix di Femdom e umiliazione
Storia molto intrigante. Per favore, continua! :)
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