Desperate housewives
Marcello, 27 anni, lavora come commesso in un negozio di alimentari molto accorsato, frequentato com’è ovvio in prevalenza da casalinghe. Lui si mostra cordiale e gentile con tutte, ma ancor più cordiale e gentile con alcune clienti particolari. Una specialmente lo fa sragionare, la signora Silvana, una biondona sui 50 anni, grandi tette, culo prominente e sguardo che promette follie.
Quando un giorno il suo principale, il signor Mauro, gli dice che la signora Silvana ha fatto l’ordinazione per telefono e che bisogna portarle la spesa a casa, Marcello acconsente con grande entusiasmo. Citofona, sale al terzo piano dello stabile, la signora lo fa entrare accogliendolo in cucina con una vestaglia lunga. Mentre lei controlla che nelle buste ci sia tutto, Marcello non può fare a meno di fissarle il magnifico seno che quasi tracima dalla vestaglia, tant’è che se ne accorge e, un tantino seccata, gli chiede cos’abbia da guardare.
Marcello avverte un po’ il carattere brusco di quelle parole, ma trova subito lo spirito per risponderle in maniera civettuola:
‘Mi scusi ‘ stavo pensando che suo marito è un uomo fortunato’.’
La signora, senza nemmeno guardarlo, gli rispose sospirando:
‘Chi? ‘. quello? ‘.. come si dice, Dio dà il torrone a chi non ha denti ‘..’
Finisce lì, Marcello saluta e va via un po’ perplesso per quel tipo di accoglienza.
Il giorno dopo la signora ordina di nuovo la spesa per telefono. E’ alquanto strano che lo faccia due giorni di seguito. Marcello si avvia verso la casa della signora con la speranza di trovarla di umore migliore. Strada facendo le compra una rosa gialla dal fioraio e la mette nella busta. Stavolta la signora Silvana lo accoglie con un’aria più allegra e spigliata. Controlla la busta e, quando si accorge della rosa, resta piacevolmente sorpresa e lo ringrazia calorosamente.
Marcello fa il galante:
‘Beh, è il minimo per una bella signora come lei’.
Silvana sorride, si avvicina a lui con occhi dolci e gli chiede:
‘Trovi davvero che sia una bella donna?’
‘Ca…!!! oh, scusi’. diamine! ‘. certamente la più bella di quelle che frequentano il negozio’.
Lei appare molto compiaciuta, gli prende un mano e l’appoggia sul suo seno, guadandolo intensamente negli occhi. Marcello resta per qualche attimo imbambolato, ma siccome lei si lascia massaggiare il seno dalla sua mano, via via prende coraggio, infila la mano dentro la coppa del reggiseno e comincia a titillarle il capezzolo. La signora chiude gli occhi e comincia a mugolare di piacere, Marcello le apre la parte superiore della vestaglia, tira fuori le tettone dalle coppe e si china a leccarle.
Silvana si protende con il suo petto verso di lui che affoga la sua faccia in quelle tette rigogliose; ma ormai anche lei non riesce a trattenere la voglia, si inginocchia, gli apre i pantaloni, tira fuori il suo cazzone ingrifato e si lancia in una pompa da sogno, accarezzandogli le palle e ingoiando l’asta sino in gola. Ormai i sensi esplodono ad entrambi. Silvana si rialza, lo prende per la mano e lo porta in camera da letto, dove lo aggredisce letteralmente. A giudicare dalla furia famelica con cui lo scaraventa sul letto e si mette a cavalcarlo, è sicuramente all’asciutto da tempo. E’ una giumenta scatenata, Silvana, che ha trovato finalmente chi riesce a starle in groppa come vuole lei, non come quell’impotente del marito che ormai si limita a tirarsi il pirolino solo a guardarle il culo, mentre lei si masturba per calmare un po’ i suoi bollori premenopausa.
Una scopata memorabile, con lei sempre all’attacco e con tre sborrate all’unisono. L’inizio di una tresca piacevolissima che ormai va avanti da tre mesi, provocando qualche mugugno da parte della moglie del titolare del negozio, la signora Maria, che rinfaccia a Marcello le troppo lunghe pause di assenza dal bancone, e più di un sospettoso sguardo da parte dei condomini, che giudicano molto strane le sue continue visite alla signora. In particolare, una signora dirimpettaia di Silvana, mora, capelli corti, sui 45 anni, due seni grandi, forse rifatti per come erano alti e sodi, si fa puntualmente trovare intenta a fare pulizie fuori della porta e lo saluta con sguardo ammiccante.
Un giorno la signora Silvana non è in casa, Marcello suona più volte il campanello e, un po’ deluso, accenna ad andar via, quando la dirimpettaia improvvisamente apre la porta e gli dice che Silvana sarebbe rientrata qualche ora dopo ma che, se voleva, poteva lasciare la spesa da lei. Marcello ha un attimo di esitazione, ma per non destare sospetto accetta di buon grado. La signora lo invita ad entrare in casa, si presenta come Nadia, gli propone di prendere un caffè e, mettendo bene in mostra la su mercanzia, avvia una conversazione molto allusiva:
‘Certo che è bello questo servizio a domicilio! ”
‘Beh, il nostro negozio cerca di favorire al meglio i suoi clienti’.
‘Uuhhmm ‘ vedo che vieni molto spesso dalla signora ‘. e che ogni volta ti fermi a lungo, eh? ‘.’
‘Non più del necessario ‘.’
A quel punto lei replica quasi seccata:
‘Ma dài, che vi sento come scopate ‘.. la camera da letto di Silvana è attaccata alla mia!’.
Marcello cerca di negare, e lo fa non tanto per convincere Nadia, quanto per dimostrarsi riservato:
‘Guardi che si sta sbagliando’.
‘Ah ah ‘. la sento come gode quella vacca ‘.. ma che le fai? ‘ strilla come un’ossessa ‘.. devi essere proprio bravo!’.
Marcello comincia a capire che ha a che fare con un’altra casalinga in calore e cambia tenore:
‘Beh, faccio del mio meglio’.’.
Ottenuta la confessione, Nadia passa decisamente all’attacco:
‘E perché allora non fai vedere anche a me quanto sei bravo?…. forse non ti piaccio?’.
Marcello si alza dalla sedia e le gira dietro:
‘No, anzi’. certo prima dovrei controllare la merce’..’
La signora ribatte subito, ammiccando:
‘Beh, allora controlla pure”
Marcello le aderisce da dietro, comincia a sbottonarle lentamente il vestito intero e le sfiora appena le tette, prolungando la voglia di cazzo che la stava divorando. Nadia resta in reggiseno e mutandine, mentre lui comincia a leccarle la schiena, poi passa davanti a baciarle la pancia e poi le tette. Lei freme di desiderio, si inginocchia davanti, gli sbottona i pantaloni e, con una foga indescrivibile, si tuffa sulla sua asta turgidissima.
Arrapatissimo com’era già in vista dell’appuntamento con Silvana, Marcello le viene in bocca in brevissimo tempo. Ma Nadia è scatenata, lo spinge sul divano, gli solleva le gambe e si mette a leccargli avidamente le palle ed il buco del culo, ottenendo un prontissimo risveglio del suo cazzo. Quindi si mette a cavalcioni e si impala su di lui, massaggiando il volto di lui con le sue belle tettone (sicuramente ritoccate dal chirurgo estetico). Gode e sbrodola come una cagna, Marcello passa al contrattacco, deciso a tenere alta la sua reputazione di montone. La fa girare a pecora e la ingroppa da dietro, pistonandole prima la fica, poi pompando energicamente in culo.
Nadia si dimostra ancora più troia di Silvana. Urla in maniera scomposta, lo prega di non smettere, lo incita a sfondarla:
‘Rompimi il culo! ‘. alla faccia di quello stronzo di mio marito!’.
Da quello che dice si capisce che il marito non ce la fa a soddisfarla e accetta di buon grado che lei sfoghi le sue pulsioni con amanti occasionali. Vanno avanti fino allo stremo delle energie, sdraiati sulla moquette del soggiorno. Poi lui le fa presente che deve tornare al negozio, ma lei non lo lascia andare senza incassare la promessa che tornerà a farle visita.
Non ha di che lamentarsi Marcello: ormai di ficone mature a disposizione ne ha più d’una. Il suo problema principale è quello di come alternarsi tra Silvana e Nadia senza dare troppo nell’occhio, e soprattutto di spiegare alla moglie del principale perché passa tanto tempo fuori dal negozio.
La signora Maria, che lui chiama ‘la boss’, perché è lei, come si dice, a portare i pantaloni in casa e in negozio, è una donna di 50 anni, molto dura nei modi, che concede poco alla diplomazia e che spesso mette in soggezione l’interlocutore, figurarsi un dipendente come lui. Marcello ce l’ha sui coglioni, per via delle ramanzine che gli rivolge anche in pubblico. Ma non può fare a meno di guardarle, quando si gira, il culone portentoso che si porta dietro. Per il resto, a parte il volto tirato e l’aria perennemente incazzata che la rendono antipatica, la corporatura della signora Maria non è male: è alta quasi 1.70, ha due spalle e due fianchi forti, un seno di 4^ misura, due gambe piuttosto tornite.
Peraltro, negli ultimi tempi, forse proprio per le eccessive attenzioni che talune clienti riservano al suo commesso, lei ha cominciato a guardare a lui con occhi diversi, come punta da una sottile forma di gelosia. Marcello, per la verità, resta piuttosto prudente, non tanto per il rispetto del brav’uomo del marito, quanto per timore delle imprevedibili reazioni di una collerica come lei, anche se l’idea di fottersela, di metterla giù a pecora e di romperle il culo, di sottometterla e di umiliarla, non gli dispiacerebbe affatto.
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…