Casa mia è piuttosto grande’scantinato, zona giorno, zona notte e mansarda non pianellata, il tutto si sviluppa su 4 livelli’in ogni piano c’è qualche particolare che evoca, ai più fantasiosi, un luogo diverso in cui verrebbe voglia di fare certe cosette: la palestra nello scantinato, la scrivania e l’ampio tappeto rosso nel mio studio, la vasca da bagno’ecc’ciò che più colpisce le persone che hanno visitato la mansarda è un balcone, a dire il vero un po’ anomalo’infatti è chiuso’il tetto della casa è spiovente, per cui rimane chiuso da un lato per circa 1 metro e forse qualche cosa in più’.è lungo quasi 3 metri e largo 1 e mezzo’..chi si affaccia può vedere un panorama particolare, le case che circondano la mia e qualche altra mansarda di qualche vicino’.se invece ci si distende’.bhè in questo caso nessuno è in grado di vedere ciò che succede nel balcone’a parte chi sta davvero in alto’.ma già in ginocchio, a carponi..i vicini vedrebbero qualcosa’
Durante lo scorso periodo estivo avevo una storia con una ragazza che non amava particolarmente andare al mare.. tanto meno quando il vento (dalle nostre parti a volte fastidioso davvero), è forte e solleva la sabbia’il giorno ebbi l’idea di portarla a casa approfittando del fatto che i miei genitori erano fuori qualche giorno, lasciandomi solo con tutti i comfort a disposizione’.
Avevo già delle idee in proposito”. il solo pensiero mi eccitava alquanto’arrivati a casa, bevemmo qualcosa di fresco col ghiaccio mentre parlavamo e ridevamo’poco dopo siamo giunti in mansarda e, dopo avere disposto il materasso, eravamo di fronte al sole, caldo, ma con un po’ di vento che ne smorzava gli effetti fastidiosi’
Non esitò a mettersi in topless’.io la osservavo mentre era distesa’..aveva i capezzoli rosa, rigidi, quasi captavano i miei sguardi e ricambiavano con una certa eccitazione’.intuivo quella sensazione di chi sa di essere osservato ma fa finta di nulla’.
Dopo pochi istanti anche le mutande erano di troppo per una bella tintarella, ci spogliammo con disinvoltura e mi chiese di spalmarle un po’ di crema per non bruciarsi del tutto’.
Iniziai dalle spalle, la crema era bianca e scendeva a gocce e la sua pelle rispondeva con dei brividi leggeri’.le mie mani attraversavano tutta la schiena per poi arrivare nella fossetta che separa le natiche”.
Divaricò leggermente le gambe’aggiunsi altre gocce bianche e con un dito percorsi tutta la fessura fino al buchino’.il dito, bagnato di crema, entrò ben presto dentro esplorando la cavità stretta..fino in fondo”.si mosse leggermente per agevolare il movimento del mio dito dentro di lei’
Dopo continuai a spalmarle la crema sulle gambe e nei piedi, dopodichè si girò ‘iniziai e toccarle le tette prima delicatamente, poi con una certa forza, le prendevo con entrambe le mani e le spingevo fino a farle sembrare dei vulcani’i capezzoli erano turgidi, eccitati’. scesi giù fino al suo sesso’.accarezzai prima la peluria leggera e castana, poi attraversai tutta la fessura con un dito scoprendola bagnata’.
Lei fece altrettanto nei miei confronti’. prese in mano il mio sesso già duro’.con le vene ingrossate e le palle che si stringevano attorno all’asta che si preparava ad essere assaggiata dalla bocca già aperta ‘sentii che scorreva dentro’la bocca era totalmente umida di saliva e scivolavo dentro con un ritmo sempre più incalzante’.
Si girò e mi mostrò tutta la sua voglia bagnata di essere penetrata’.mi spostai, la presi da dietro e d’un colpo ero già dentro di lei’.rimanevano fuori solo le palle’..rimasi così per qualche secondo, volevo farle sentire dentro tutto il mio cazzo ed il contatto de mio corpo sul suo.’.lei ansimava ed iniziai a spingere con dei colpi di reni sempre più incalzanti e potenti’dopo un po’ cambiammo posizione, si mise sopra di me’io le prendevo il culo e sbattevo dentro mio coso duro, turgido’nel mentre le raccontavo che mi sarebbe piaciuto infilarglielo dietro’aveva il buchino stretto, vergine, lei immaginava la scena e godeva’mi diceva che voleva essere penetrata come volevo io”..continuavo nel racconto mentre scopavamo”ad un certo punto sentii un brivido caldo che partì dalla base del mio sesso’stavo per venire’mi spostai’lei si accascio ed io misi il mio sesso tra le sue tette’iniziai a muovermi in avanti e indietro poco dopo venni sui capezzoli, le tette e le pancia’ero ancora molto eccitato e non finì così’mi distesi sopra di lei, spalmai lo sperma ancora tiepido sulle tette ‘succhiai tutte le tette ‘la baciai’.era davvero bello, sentivo il sapore ‘era dolce, lei era eccitatissima, nessuno lo aveva mai fatto per lei’il bacio era lungo, giocavamo con le labbra’a lei piaceva il mio sapore e dopo pochi istanti mi eccitai nuovamente’.ora toccò a lei’..riprese a succhiarmi il sesso’.preparava l’erezione’ci dilettammo in un 69..
Si spostò e si mise nuovamente in posizione prona..stavolta il mio sesso pulsava verso il suo culo, dove lei, con la sua mano’dirigeva il mio campione’
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…