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Racconti Erotici Etero

il coinquilino di Sabri

By 5 Dicembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, dopo una lunga assenza sono tornata per voi, con una storia che spero potrà piacervi’
Bacio
Trilly

Ero andata in centro con Sabrina per comprare dei regali. Io ero andata là in autobus, ma lei aveva la macchina e mi ha invitata a casa sua a bere un the. Una volta lì, ci siamo accorte che c’era anche un suo nuovo coinquilino, Giovanni. Si &egrave unito a noi e bevendo il the abbiamo chiacchierato amabilmente per un paio d’ore. Lui si &egrave offerto di accompagnarmi a casa, vista la pioggia ed io ho accettato di buon grado. &egrave un ragazzo carino, sui 25 anni ed io non ho un ragazzo con cui divertirmi da quasi un mese.. Sabrina mi saluta e mi fa l’occhiolino: ‘poi mi dici se anche tu lo trovi bravo’ così la mitica Sabri ha già provveduto a farsi scopare dal bell’inquilino’
In macchina alzo leggermente la gonna in modo da fargli vedere le autoreggenti e accarezzandogli i capelli gli dico che &egrave stato molto gentile ad accompagnarmi. Poi, con la scusa di aiutarmi a portare i pacchetti lo faccio entrare in casa. Gli suggerisco di poggiare tutto in camera da letto e intanto accendo il camino. Siamo entrambi zuppi di pioggia, così verso due bicchieri di liquore. Gli consiglio di venire a sedersi vicino al fuoco. Lui si appoggia sul puff, ed io mi sono accomodo sul tappeto, proprio davanti a lui. Gli chiedo di rilassarsi, gli sfilo le scarpe ed inizio a massaggiargli i piedi. &egrave lui a rompere il ghiaccio: ‘se restiamo coi vestiti così bagnati ci ammaliamo di certo’. Toglie la camicia, ma io fingo di non volere il contatto. ‘dopo il liquore mio nonno voleva sempre ballare’ gli dico. Questa me la sono proprio inventata, ma chissenefrega, mi serve una scusa per farlo aspettare. Senza sentire la risposta, vado verso lo stereo. Mi alzo lentamene e nel prendere i CD mi metto praticamente a90′, in modo che lui possa sbirciare sotto la mia gonna. ‘vieni, dai’ gli dico facendo partire la musica. &egrave una compilation e inizia con Goodnight moon. Una tacita intesa fa scattare una specie di spogliarello. Resto in autoreggenti, reggiseno e perizoma neri. Balliamo lontani, come se fossimo vestiti. La seconda canzone &egrave Caffé Nero Bollente della Mannoia. Io canticchio ironica, ma appena inizio il ritornello: ‘ma io come Giuda so vendermi nuda’, lui mi prende stringendomi con forza a lui. Tiene un braccio sulla mia schiena e mi fa fare una specie di cas ,mentre con l’altra mano si avventa immediatamente sul mio perizoma, tra le mie gambe. Si infila sotto al pizzo e senza nemmeno cambiare posizione inizia a masturbarmi. Io mi bagno immediatamente, mi aggrappo forte a lui con le braccia per tornare in piedi, ma lui si china ancora di più, facendomi cadere sul tappeto. Si stende accanto a me, cattura le mie mani e le chiude nella sua sinistra, in modo di impedirmi di muoverle. Sono spiazzata e non ho il tempo di rispondere che lui mi infila la lingua in bocca e due dita nella figa. Quel gioco mi piace e appena toglie la sua bocca dalla mia gli sussurro con tono vellutato e lascivo di divertirsi con me come con la sua puttana. Lui sorride quasi ghignando.

Toglie le sue mani dal mio corpo e si alza. Mentre si allontana slaccia i pantaloni, poi li sfila e mi ordina:’allora adesso mi fai godere’, lasciandosi cadere sulla mia poltrona. Faccio per alzarmi ‘ferma!’ ,mi comanda, ‘non puoi stare in piedi se non te lo ordino io’. Gattono fino alla poltrona, la sua autoritarietà mi eccita, sento che il perizoma &egrave bagnato della mia voglia. ‘cosa desidera il mio padrone?’ chiedo sommessamente. ‘fammi un pompino bella troietta’ sfila i boxer e mostra un discreto cazzo, non completamente eretto. Lo prendo tra le labbra e inizio a leccarlo piano, poi lentamente lo metto in bocca fino in fondo, torno su ed inizio a muovere rapidamente la testa, su e giù, continuando a leccargli la cappella, mentre sento il cazzo gonfiarsi sempre di più. Lui prende la mia testa e la spinge verso il suo pube. Mi tiene ferma e mi sussurra ‘te lo metto in gola troia’, poi mi preme finch&egrave non ho il naso schiacciato al suo pube. Trattengo un conato e provo a liberarmi, ma come mi muovo lui mi spinge con ancora più forza e mi grida: ‘ne vuoi di più puttana?!?!’ mi prende all’altezza delle tempie, usando entrambe le mani e mi sbatte in modo da controllare il ritmo del pompino da vero padrone. Sento che sta per venire. ‘apri di più quella boccca!!’ lo tira fuori, continua a fermarmi la testa con una mano e con l’altra prende la base del cazzo, che esplode in un fiotto di sperma che lui dirige nella mia bocca aperta e sul viso. ‘leccalo per bene adesso’. Io ubbidisco, glielo lecco diligente e vogliosa come un cane. Restoto lì a ripulirlo finch&egrave non &egrave lui a dirmi di smettere. ‘ resta così a pecorina, devo controllare una cosa. Mi gira intorno, si mette dietro di me e mi osserva un secondo ‘lo sapevo che ti sarebbe piaciuto fare la troia per me, hai il perizoma fradicio’ non rispondo, spero soltanto che me lo tolga, quel perizoma. ‘su, alzati. Andiamo in camera.’ Mentre mi alzo lui infila gli indici sui laccetti del perizoma, sfilandomelo. Mi porta in camera, stando dietro di me e sento il suo sguardo passarmi addosso.

Come vi piacerebbe che finisse? Scrivetemi tutti i consigli e le critiche che volete!
bacio!
ax3vy@email.it
‘lo sapevo che ti sarebbe piaciuto fare la troia per me, hai il perizoma fradicio’ non rispondo, spero soltanto che me lo tolga, quel perizoma. ‘su, alzati. Andiamo in camera.’ Mentre mi alzo lui infila gli indici sui laccetti del perizoma, sfilandomelo. Mi porta in camera, stando dietro di me e sento il suo sguardo passarmi addosso.

Una volta di là, si appoggia al mio fianco, siamo in piedi e posso sentire il suo pacco premere contro l’osso del mio bacino. Giro il busto verso di lui, lasciando ferme le gambe. Lui mi accarezza i capelli e la schiena, mentre l’altra mano gira il mio viso verso il suo. Ci baciamo, le sue labbra riescono in un attimo a possedere le mie, poi si spostano sul collo e sento il calore delle sue mani sul seno e sul sedere.
‘che bel culetto sodo ha la mia puttanella” mi tira uno sculaccione e subito un segno rosso compare sulla mia pelle. ‘mettiti al centro del letto, a4zampe come prima’ obbidisco subito, gattono fino al centro del matrimoniale e apro un po’ le gambe, per mostrargli bene il mio sesso bagnato ‘chinati di più, con la testa sul letto e il culetto al vento’
io mi abbasso, ma evidentemente non abbastanza, perché lui s sporge e mi prende per la nuca, schiacciandomi la testa contro il copriletto ‘giù! Sei la mia cagna e devi stare a cuccia!’
io resto immobile, la sua dominazione &egrave eccitante, ho ancora in bocca il sapore del suo sperma,che mi stordisce.
‘scodinzola, fai le faste al tuo padrone cagnetta mia’ io resto giù e muovo il bacino come se scodinzolassi.
‘e brava la mia troia’ hai proprio una bella figa’&egrave stretta, vero? ti piace prendere il cazzo del tu padrone?’ annuisco.
Lui mi da un altro sculaccione e sibila tra i denti: ‘dillo!’
‘mi piace prendere il cazzo del mio padrone’
‘continua’
‘sono la tua troia vogliosa di cazzo, mio padrone! Sono la tua cagna, la tua schiava, ho tanta voglia di sentirt dentro, mio signore’
‘sì, brava puttana, fammelo venire duro’ hai tutta la figa fradicia, sei la mia zoccola sottomessa”
Ogni sua parola, ogni suo insulto m eccita da morire, dalla porta arriva un soffio d’aria fredda, che colpisce il mio sesso esposto e bagnato, provocandomi intensi brividi. So che lui l’ha notato, ma non parla, sa che non mi muoverò e resta dietro di me, non posso vedere il suo viso, ma so che il suo sguardo mi sta già penetrando e che il suo cazzo &egrave completamente eretto. Penso a quella durezza, al calore e alle dimensioni che prima la mia bocca ha potuto saggiare’
Perché non parla più? Mi rende nervosa’ voglio averlo dentro, voglio sentirlo mentre mi possiede’
Finalmente si avvicina ancora a me, s muove sul materasso, camminando sulle ginocchia, s posiziona dietro d me e poggia le mani aperte sulle mie natiche. Io inarco la schiena, aprendogli la strada, per farmi scopare, finalmente, ma lui mi tira un altro sculaccione.
‘decido io quando e come ti scopo, stupida troia! Verrai punita per questo!’
nemmeno finisce di dirlo che con violenza mi infila un dito nel culo, facendomi gridare x la sorpresa e il dolore.
‘come osi lamentarti, puttana!?’grida e inizia a scoparmi il culo con il dito, senza lubrificarmi.
Mi fa male, tento di dimenarmi, e lui con l’altra mano mi colpisce di nuovo il culo, ancora più forte.
‘hai il culetto chiuso’ la mia troia non deve essere chiusa!’ si alza e va allo scrittoio.
Dal portapenne prende un grosso indelebile nero, impugnandolo torna sul letto, lo struscia sulla mi figa bagnata e infila la punta tra le grandi labbra.
‘allarghiamo il buchetto della mia cagna da monta!’ e me lo infila nel culo, facendomi gridare.
‘non lamentarti, puttana!!!!’grida riempiendomi di sculaccioni.
Stringo i denti mentre lui ruota il pennarello dentro di me e dice quasi canticchiando: ‘adesso allarghiamo un po’ il culo di questa zoccola, giochiamo col suo buchino e la rompiamo tutta”
di colpo mette le mani sui miei fianchi e mi infila tutto il cazzo dentro alla figa, con uno schiocco bagnato.
‘ah, sì padrone, ti prego, scopami tutta!’ urlo presa da un fremito mentre il suo cazzo mi riempie, facendomi finalmente godere.
‘implora, troia!’
‘oh sìììì sì, mio padrone ti supplico, scopami, scopamiiiii!!! Sono la tua puttana!!’
Lui mi sbatte violentemente tenendomi per i fianchi, da colpi profondi, infilandosi tutto nella mia figa stretta e vogliosa. Io ansimo, sono eccitatissima, voglio essere scopata così per ore!!
Lui ricomincia a muovere il pennarello nel mio culo. Urlo. Un sonoro sculaccione arriva al mio culetto, lui smette di scoparmi, il suo cazzo gonfio reste dentro la mia figa. Immobile.
‘se ti ribelli non ti scopo più proietta, ti farò soffrire e basta’
‘perdonami signore!’
‘adesso sta ferma’ contemporaneamente toglie da dentro me il suo cazzo e il grosso pennarello, poi mi infila questo ultimo nella figa. Io sono tutta bagnata e aperta dal suo meraviglioso cazzo, così il pennarello scivola dentro e fuori senza resistenze.
‘adesso mia bella troietta, devi stare zitta, altrimenti vedrai’ toglie il pennarello dalla figa e me lo mette nel culetto. Mi sfugge un gridolino.
‘che ti avevo detto? Dovevi stare zitta!! Adesso basta con le carezze!’mi da un altro forte sculaccione e io mugolo per trattenere un urlo. ‘volevo essere un padrone buono e non farti troppo male, volevo aprirti piano piano il culetto per non farti troppo soffrire, ma tu sei una troia disobbediente e vai punita!’
‘no, padrone, ti prego’ piagnucolo spaventata
‘troppo tardi proietta, adesso gattona in avanti e avvicinati alla testiera del letto’mentre io eseguo lentamente, lo sento armeggiare alle mi spalle. Gattono piano, col pennarello ancora dentro. Lui arriva accanto a me, ha preso una sciarpa e mi lega i polsi alla testiera.
Si mette ancora dietro di me ‘sei proprio una bella troia, a quattro zampe con un pennarello infilato su per il culetto! Guardati, fai la povera vittima ma sei tutta bagnata, hai la figa ancora aperta e il clitoride gonfio. Guarda come tremi ad ogni mia parola’ hai così tanta voglia di cazzo puttanella mia” e mi penetra di nuovo, il suo cazzo dentro mi provoca immediatamente un orgasmo, mentre vengo lui mi toglie il pennarello e si piega per raggiungere le mie tette. Mi strizza un capezzolo tra due dita mentre mi scopa con pochi colpi, fortissimi e profondi.
‘allora zoccoletta, hai finito di godere sul mio cazzo? Me l’hai bagnato tutto’ beh, infondo meglio per te’ ti conviene che sia così bagnato!’
Lo tira fuori dalla mia fighetta bagnata e mi punta la cappella sul sedere ‘ti prego no..’ sussurro
‘invece sì puttanella, sei troppo stretta. Anche la figa era stretta e adesso sei tutta fradicia e aperta. Bisogna che ti allarghi tutti i buchini!’ spinge un po’, ma il muscolo resiste. Lui mi struscia la cappella sulla figa e punta di nuovo al mio buchino, spingendo più forte. Brucia da morire, non riesco più a resistere e il suo cazzo si infila dentro di me, fino alla cappella. Prova ad entrare di più, ma non riesce e io piango per il dolore. Sento le gambe cedere e sto per svenire, ma lui mi tiene su ed esce da dentro me nel modo più dolce possibile, anche se il culetto continua a farmi malissimo.
Appena esce e mie gambe cedono definitivamente e mi accascio sul letto.
Lui aspetta, fermo dietro di me. Quando io piango un po’ meno forte e lui viene a sciogliermi le mani. Si mette al mio fianco ed il mio pianto si calma sulla sua spalla mentre mi accarezza piano i capelli.
Gli sussurro che mi dispiace non essere come lui mi vorrebbe, ma lui mi bacia sulla tempia e risponde che non importa e che non pensava di farmi così male.
&egrave inaspettatamente dolce, mi accarezza la schiena, quasi mi culla e dopo pochi minuti iniziamo a baciarci con dolcezza. Le sue carezze si spostano sul seno e poco a poco una mano si infila tra le mie gambe.
Il dolore che provo al sedere perde di intensità e di importanza, ora sono le sue mani a fare da protagoniste. La dolcezza con cui mi tocca &egrave straordinariamente rassicurante. Lui si mette sopra di me ed io apro le gambe, facendolo entrare. Mi penetra piano, lasciandomi sentire ogni cm del suo membro entrare in me.
Facciamo sesso dolcemente, baciandoci ed accarezzandoci. Lascio che il suo orgasmo mi pervada e che lui si lasci cadere su di me. Lui si alza e va a prendere i suoi vestiti. ‘aspetta Giovanni! Senti, &egrave notte fonda’ se vuoi, senza impegno, puoi dormire qui’ lui accetta l’offerta, infila i boxer e viene con me sotto le coperte, dove ci addormentiamo in pochi minuti.

Spero che vi sia piaciuta grazie per i vostri consigli!
un bacio, Trilly
ax3vy@email.it

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