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Racconti Erotici Etero

Il lavandino

By 8 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Alle volte si afferma che il caso non è complice delle nostre esperienze più strane.

Io penso, invece, che spesso ci mette lo zampino sconclusionando, sia pure per poco tempo, la nostra vita.

Rincorro i ricordi, cerco in me quelli dolci d’intima rilassatezza.

La giornata è iniziata tranquilla anche se un po’ buia.

Nuvoloni neri sovrastano il tetto, penso sia per arrivare un bel temporale.

Più che le dieci di mattina sembrano le dieci di sera.

Vado in cucina, ho proprio bisogno di un buon caffè anche se, ad essere sincera, sarebbe meglio che mi facessi un’intera flebo per svegliarmi!

Il lavandino gocciola terribilmente.

‘ Che noia!’ Penso’

Ignoro quel Tic’tic’tic per un po’.

Il caffè è pronto, lo bevo lentamente’Tic’tic’tic’.

La tazzina nel lavandino, apro l’acqua nella speranza che la goccia perforante finisca di entrarmi nelle orecchie’Niente da fare, come richiudo ricomincia sempre più veloce’tic’tic’.

Mi viene in mente un foglietto di pubblicità di un tizio che aggiustava subito tutto’

‘Chissà?’

Faccio il numero’

:’ Pronto?”

Una voce maschile, calda’gli spiego il mio problema.

:’ Si vengo. Tra una mezz’ora sarò da lei!’

Accidenti pensa’che efficienza!

Lascio cadere la camicia da notte ai piedi della vasca da bagno.

Mi piace il calore dell’acqua sulla pelle.

Accendo l’idromassaggio.

Mmmmm! Sensazione bellissima del getto potente dell’acqua sul mio corpo.

Muovo le gambe su e giù’sposto il corpo avvicinando la mia pancia su di un getto’poi più giù!

Adoro quel massaggio di prima mattina! La spugna scivola sulla mia schiena, i seni’

Accidenti’il citofono!

Esco dalla vasca di corsa, mi lego un asciugamano alla vita ed uno in testa a raccogliere i capelli bagnati’.

:’ Si, chi è?”

Sto gocciolando

:’ sono per il rubinetto della cucina”

:’ Ahh, si, ultimo piano..’

Corro al bagno, mi tolgo l’asciugamano e mi metto un accappatoio, tolgo anche quello dalla testa scuotendo i capelli ancora bagnati che si adagiano sulle mie spalle.

Il campanello suona con insistenza’

:’ Arrivo” Urlo dal corridoio’

I miei piedi scalzi scricchiolano sul parquet.

Una tuta blu, tenuta da due grosse bretelle, una camicia a quadri di flanella, capelli neri, un pochino arruffati, scendono ondulati sotto il collo’

Mica male! Penso’Stringe fra le mani una valigetta con su scritto: ‘ Aggiusto tutto!’

:’ Prego, le faccio strada”!

Il suo sguardo è profondo e sento i suoi occhi osservarmi con insistenza e una certa intenzione.

L’accappatoio bianco, allacciato di corsa, lascia intravedere un seno. Stringo la spugna soffice con le mani.

Entriamo in cucina, mi appoggio al lavandino di schiena’

:’ Vede’e qui che goccia e non c’è verso di farlo smettere!’

Il suo corpo è dietro di me, sento il suo respiro e il suo calore’

:’ Si, certo’devo cambiare il rubinetto che è spanato’vede qui”

Nel mostrarmi il danno allunga una mano che scivola sui miei fianchi per poi alzarsi verso il rubinetto’dovrei spostarmi ma non ne ho alcuna voglia’mi sento eccitata e la situazione che si è creata mi diverte e stuzzica’ ondeggio piano con il corpo..

:’ Si, certo’vuole un caffè?’

:’ Con piacere’

Mi sposto facendo si che i miei seni sfiorino il suo petto robusto’ Lui sorride, mi lascia passare e si mette subito a lavoro.

La macchinetta del caffè fra le mie mani’scusi ‘ gli dico, rifacendomi spazio verso il lavabo’gli sono nuovamente avanti mentre lui è pressoché inginocchiato sotto il lavabo.

Sento il suo respiro sulle mie gambe’Mi sposto leggermente indietro sfiorandogli il naso con l’accappatoio’

Mmmmm! Signora ‘ mi dice ‘ ed una mano sfiora una mia caviglia’non mi muovo, anzi assecondo il suo gesto e mi giro lentamente verso il suo volto’

Ha trovato il tubo’.- lo guardo negli occhi, il suo viso e rilassato e due fossette lo rendono simpatico e sensuale’

:’ Si’ho trovato tutto ma’.’

:’ Ma?’ ‘ gli faccio eco’.

:’ Ma penso che potrei trovare ancora di meglio’.’

Le sue mani aprono l’accappatoio, io l’osservo e non riesco a dire una sola parola, mi piace’e sento che mi sto bagnando’le mani salgono sulle mie gambe, lui osserva il mio pelo’

:’ Penso d’aver trovato!’ esclama ridendo mentre la sua bocca si avvicina sempre più all’orlo della mia farfalla ormai eccitata’

:’ E si’hai trovato’continua’.’!

La sua lingua si muove esperta fra le mie gambe, sale e scende, sfiorando appena la mia fica che pulsa sempre di più’.è un gioco, una sensazione di immenso piacere’le sue dita esplorano il mio culo, accarezzandolo e cercando d’intrufolarsi nello spacco che piano cede ai tocchi leggerei’la lingua si muove sul clitoride, ormai non ho più alcun freno e seguo la sua testa muoversi fra le mie cosce’

:’ Dai, si’così’. Mmmm! Mi fai impazzire! Lecchi in modo splendido”

Le sue mani mi scorrono sui fianchi ora la sua bocca è accanto alla mia, mi bacia e il gusto dei miei umori si mischia alla sua saliva’.mi spinge verso il tavolo’mi ci siedo, dischiudo le gambe’l’accappatoio scivola sul tavolino’sono nuda, davanti un perfetto estraneo e non solo non provo imbarazzo’cavoli’mi piace! I suoi occhi mi scrutano, la sua lingua indugia sui miei capezzoli’Mi sollevo e incomincio a sbottonargli i pantaloni cercando l’oggetto del piacere che esce subito in tutta la sua splendida forma’.duro e dritto come una lancia, le vene pulsanti, la cappella rossa, bagnata’ mi alzo facendolo girare ed ora è lui ad essere appoggiato al tavolo, gli accarezzo il petto, scivolo sul suo corpo fino a trovarmi con la bocca piena del suo cazzo che lambisco fra le mie labbra con avidità’

:’ Leccamelo, leccamelo tutto’ti piace il cazzo vero?’.siii, dai, così’.mmm! mi piace come ciucci le mie palle”

Lo guardo, ha gli occhi semichiusi e sul volto una smorfia di piacere’un tuono mi fa sobbalzare’.la grandine sbatte con violenza sui vetri’.

:’ Mettiti giù, inginocchiati” Mi dice spostando la mia testa. Ubbidisco, mi piace sentirmi comandata’sono a quattro zampe sul pavimento’lui s’inginocchia dietro di me’.

:’ Vuoi montarmi?’ti piace prendermi da dietro”

:’ Si”

Avvicina il viso al mio sedere facendo scorrere la saliva sui miei glutei, con le mani allarga la mia fessura, le dita bagnano il buco’.piccoli colpi decisi’sento che mi sto aprendo’

:’ Toccati, dai, toccati la fica’!’

Ubbidisco ancora una volta e la trovo bagnata, gonfia, vogliosa’ora il suo cazzo è tutto dentro di me’.

:’ Ti piace come ti sfondo! Siiii’senti come ti piace”

Le sue mani cercano i miei seni’.

:’Dai continua a toccarti’voglio sentirti godere, bagnami le palle’.’

Sento che anche lui sta’ per venire, i colpi si fanno sempre più decisi’ma voglio vederlo in faccia’.sfilo la sua asta dal mio sedere e lo faccio stendere a terra’gli salgo sopra incominciando a guidare il gioco, entro ed esco’strofino la sua cappella sempre più dura sul mio clitoride e fra le labbra ormai fradice’.poi m’infilo nuovamente, completamente fino a sentirlo tutto in me’

:’ Sto per godere” Mugugna lui’.ancora due colpi secchi’sento uscire dalle mie cosce un liquido caldo’.mi sfilo e scivolo fino a riprenderlo nella mia bocca’è duro’turgido’bagnato’.assaporo il suo sapore misto al mio

:’ Guardami mentre mi ciucci’mi piace”

Lo guardo, il suo sguardo e pieno di voglia’mi allontana la testa e subito uno schizzo denso mi riempie il viso, mi scivola per i seni’.lo lecco, assaporando eccitatissima il suo umore, la sua eccitazione’.lui strofina le sue mani sul mio seno, è bagnato del suo sperma, mi mette le sue dita in bocca’.

:’ Leccale, dai, assaporami ancora’.’!

‘.. Il lavandino continua a perdere’.

Tic’.tic’.tic’..

Richiamerò l’idraulico domani’penso divertita chiudendo la porta alle mie spalle e vedendo scivolar via la tuta blu con la camicia a quadri!

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