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Racconti Erotici Etero

L’imbarazzo

By 12 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa storia ha origini fin da alcuni anni, quando i nostri bimbi frequentavano la scuola materna, e dove io, Tiziana, ed altri genitori facevamo le varie recite scolastiche per far divertire i nostri bimbi.

Durante una di queste io dovevo fare una parte dell’orco cattivo che facevo prigioniera una preda, Tiziana appunto, e da dentro la mia tana, la prendevo e la tiravo a me, mentre altri tentavano di salvarla tirandola fuori.

Dato che questa scena era molto lunga perché durante questo tira e molla c’erano delle frasi da dire, la cosa che vi racconto &egrave durata tantissimo, considerando chr tra le prove e la esibizione principale abbiamo rifatta per cinque o sei volte.

Già dalla prima quando ci avevano detto cosa avremmo dovuto fare, io con la scusa di prenderla per bene, ho allungato bene le mani quasi dappertutto.

Dalla seconda volta che ho continuato con maggior intraprendenza, Tiziana si &egrave subito agitata:

– ma tu ne approfitti anche per toccare

– ma sai, devo prenderti per bene per non farti scappare, e poi dato che ci siamo.

Dato che oltre a queste brevi e modeste proteste, Tiziana, non &egrave andata oltre, ho continuato, finché una volta le ho accarezzato per bene il suo sedere, spingendo persino un dito sul suo buchetto.

Stavolta Tiziana ha protestato un pochetto di più, ma niente oltre.

Specifico, che Tiziana, &egrave una donna con i capelli rossi, piuttosto carina, ma con la caratteristica di avere un culo bellissimo, di quelli che ti fanno girare ogni volta che lo vedi.

Ci ho provato anche con altre mamme, ma ho ottenuto sguardi brucianti, o incazzature più o meno accentuate, dalle quali mi sono sempre salvato mettendo la cosa sempre sullo scherzo.

Con Tiziana quando ho potuto l’ho palpata a più non posso, perché ci &egrave sempre stata, ma di più non ho avuto mai l’occasione fino a qanto non &egrave accaduto pochi giorni fa.

Alla festa della chiusura dell’anno scolastico delle elementari, tutte le classi hanno preparato un unico spettacolo.

Così ho potuto ritrovare Tiziana dopo tanto tempo visto che i nostri bimbi hanno frequentato la stessa scuola, ma in classi diverse.

L’ho salutata con calore, che lei ha ricambiato e le ho fatto un sacco di complimenti soprattutto sul suo culetto.

– senti, devo confessarti, che il tuo culetto l’ho sognato un sacco di volte, in quanto bello come il tuo non l’ho mai visto.

– Ma che dici, sarà che nn hai mai visto altre donne belle?

– Altre donne si, ma con un sedere come il tuo mai.

Poi il discorso &egrave proseguito su altri discorsi finché non &egrave iniziato lo spettacolo e a noi genitori ci hanno fatto accomodare in fondo all’aula magna, abbastanza stretti.

Per evitare l’ammasso della gente, mi sono appoggiato al muro dentro una nicchia, e ho fatto entrare dentro a questa nicchia anche la Tiziana per farla stare meno pressata.

Io più alto di lei mi sono posizionato dietro, e appena iniziato lo spettacolo, si sono spente le luci, quasi tutto la storia si svolgeva la notte.

Ricordando dei vecchi tempi, ho allungato la mano sul sedere di Tiziana, che per prima cosa me l’ha presa e l’ha allontanata, però io ho insistito nel mio gesto e l’ho palpata bene, senza che lei questa volta facesse niente.

Nel palparla, mi sono accorto che Tiziana indossa una gonna lunga, leggera con i bottoni dietro, senza inducio glieli ho sbottonati due, con fatica, perché mentre lo facevo, lei tentava di darmi degli schiaffetti sulla mano.

Non sapevo bene della sua reazione, lei non poteva muoversi per spostarsi da un’altra parte perché davanti a lei c’&egrave un muro di gente, e poi forse per l’imbarazzo di spostarsi e farsi vedere con la gonna sbottonata.

Fatto sta che io ne ho approfittato per entrare con una mano e le ho addirittura tirato giù un po’ le mutandine per palparla meglio.

Lei si &egrave voltata verso di me con uno sguardo come dire : ma che fai.

Io fregandome le ho stretto forte le sue chiappe e le ho accarezzate bene, certo che sono così tonde e grosse da far rimanere senza fiato, e mentre passavo da una chiappa all’altra, con il taglio della mano entravo in mezzo a loro per accarezzarle il buco del culo.

Vedevo il forte imbarazzo di Tiziana, che non sapeva più cosa fare, per lei forse così in mezzo a tutti era troppo, mi guardava senza farmi capire niente di preciso, se darmi l’assenso per continuare o di farmi smettere, ma quello che notavo il suo forte imbarazzo.

Ma io ormai non capivo più niente, ero ormai partito con la testa nel voler continuare, anzi anche ad andare oltre.

Vedendo che i genitori in prima fila indietreggiavano per fare spazio alla scena, Tiziana si &egrave dovuta ancor più avvicinare a me, soprattutto con il suo culo si &egrave appoggiata al mio cazzo rigidissimo, lei lo ha notato in quanto si &egrave voltata con un aria sorridente.

Io mi sono tirato giù la cerniera, mi sono abbassato quel poco le mutande per prendermi l’attrezzo in mano, nessuno mi poteva vedere, fra il buio, ma soprattutto dentro la nicchia, con Tiziana che mi copriva totalmente.

Con l’altra mano le ho tirato ancora più giù le mutante per farmi spzio per infilarle il mio attrezzo fra le chiappe.

Q questa cosa lei proprio non avrebbe pensato che ci fossi arrivato, si &egrave divincolata per impedirmi la cosa che stavo facendo, ma non c’&egrave riuscita per niente visto che gli altri genitori spingevano ancora più indietro e mentre succedeva questo, io con il mio uccello in mano cercavo il suo buchetto.

La cosa era alquanto impossibile, lei in piedi, ma più bassa di, senza che si piegasse, o altro, la penetrazione era impossibile.

Ma Tiziana a questo non ci aveva pensato, aveva paura che la cosa potesse riuscirmi, secondo me allora ha pensato ad una soluzione alternativa.

Immediatamente, con una solerte decisione mi ha allontanato le mie mani da lei, io credevo che volesse togliermi anche il mio membro da dente di lei, da dentro i suoi vestiti, invece ha messo la mano anche lei da dentro l’apertura della sua gonna dal posteriore e mi ha preso in mano il mio cazzo, subito ha cominciato ad accarezzarmelo per passare poi con il suo palmo a circondarmi la cappella e ha iniziato con gesti rotatori a massaggiarla velocemente.

Io preso sia dall’eccitazione che avevo prima, poi aumentata da questa che si può definire un colpo di scena a sorpresa, ho iniziato a sbrodarle tutto il mio liquido sulla sua mano. Mentre venivo provavo a spingere il mio cazzo cercando di farle capire che volevo venirle sul suo buco, ma niente, lei con la mano ha fatto da scudo.

E’ stato bello ugualmente, e l’orgasmo &egrave stato fantastico perché lei &egrave stata bravissima a stimolarmi la cappella.

Alla fine &egrave arrivata un’altra sorpresa, questa proprio inaspettata, in quanto Tiziana ha tirato fuori l a mano da dentro la sua gonna tutta impiastricciata di sperma e se la &egrave pulita tutta sui miei pantaloni.

Questa volta ero io a non poter scappare da questo destino, e vedevo la sua faccia sorridente e soddisfatta di questa sua vendetta.

Alla fine dello spettacolo, tutti i genitori sono andati dai relativi figli e poco dopo &egrave iniziato il rinfresco con dei dolci e bibite.

Il bello &egrave che questa volta in pieno imbarazzo ero io con dei pantaloni impiastricciati, e per evitare problemi, come prima cosa, mi sono fatto cadere addosso una fetta di torta con la crema.

Nel frattempo si &egrave avvicinata a me Tiziana, che con aria allegra, ma con tono incazzato, mi ha detto:

– guarda che io a te non voglio neanche mai più vederti, hai capito?

– ma io non volevo farti incavolare, sai

– Allora dovevi stare fermo

– Ma tante altre volte ti ho toccata

– Toccare, si ma mai eri andato oltre, e questo io non l’ho tollerato

– E allora perché mi hai fatto una sega?

– Per farti sbollire, così smettevi di fare ulteriore cazzate, non capisco, ma che volevi fare in mezzo a tutti, incularmi qui?

– Ci volevo proprio provare, hai un culo splendido

– Che da ora in poi se ti piace, dovrai solo guardare, ricordatelo bene, che dalla prossima volta che ci riprovi ‘. , per ora ti ho fatto fare io la figura di merda con quei pantaloni tutti chissà che penseranno, si vede benissimo che non &egrave la crema della torta quindi sei ben avvisato

Da allora, ho rivisto poche volte Tiziana, e ogni volta mi ha totalmente ignorato, forse ho buttato al vento la possibilità di scoparmela per bene, se agivo diversamente, ma per ora non mi pento di aver agito in quella maniera quel giorno, in fondo &egrave stato bello tentare di possederla in mezzo agli altri genitori.

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