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Racconti Erotici Etero

Più in là del previsto

By 14 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Ho un nome normale, una vita normale, un lavoro normale, e purtroppo anche un marito normalissimo’. Questo pensa Stefania ormai ogni sera, ogni mattina, ogni volta che si guarda allo specchio o ogni volta che sale sull’autobus che la porta in centro. Ormai non fa altro che pensare a questo, in tutti i momenti della giornata. E’ insoddisfatta da tutto, la noia ha preso il sopravvento su qualunque altro aspetto della vita, e lei non ha certo mai combattuto questa situazione. Abituata a modi di fare sobri e abbigliamento casto che non lascia intravedere nulla del suo bel corpo non ha mai amato troppo farsi notare, fino a oggi, un mercoledì pomeriggio di pioggia. Non sa nemmeno lei fino a dove spingersi, ma l’idea &egrave quella di eccitare un po’ lo sguardo di quel gentile commesso del carissimo negozio di scarpe in pieno centro. Tutto qui, basterebbe uno sguardo malizioso per farla sentire desiderabile e eccitante, e calmarla un po’. Entra nel negozio un po’ di corsa, ha fatto la strada in fretta per evitare il diluvio che si &egrave scatenato ,appoggia l’ombrello all’ingresso e slaccia l’impermeabile grigio scuro, mentre il petto si muove veloce per il fiatone. Sotto non ha la solita gonnellina al ginocchio, il maglione accollato e un po’ largo e le scarpe basse che usa abitualmente. Indossa una camicetta di seta bianca, un pochino trasparente senza essere troppo volgare, una gonna scura e stretta, che fascia i fianchi e arriva a metà coscia, delle calze nere in seta, molto pregiate e costose, con una lunga impercettibile linea nera che segue la gamba dietro il polpaccio, e delle scarpe con un tacco alto e sottile, che lasciano il piede quasi nudo per poi allcciarsi con un sottilissimo filo di cuoio nero alla caviglia sottile. E’ una donna molto bella, la natura le ha concesso gambe lunghe e magre e un seno sodo e rotondo, &egrave ora che sfrutti queste caratteristiche per giocare un po’, per togliersi lo sfizio di essere guardata. Nel negozio ci sono un uomo e una donna, sconosciuti. La donna non la guarda nemmeno se non di sfuggita, me ntre l’uomo pianta i suoi occhi su stefania, deglutendo e accarezzandosi quasi senza pensare in mezzo alle gambe un paio di volte. Stefania non riconosce se stessa, invece di essere imbarazzata lo fissa negli occhi e sorride sicura di se, in teoria ha avuto ciò che voleva. Ma &egrave dal commesso che vuole la reazione sperata, da quel giovane uomo moro che non l’ha mai guardata se non con fare professionale e asettico, come una cliente banale qualunque. Il commesso arriva, si chiama Guido, forse, e il suo imbarazzo &egrave immediato. L’ha riconosciuta, e non sa se dirle qualcosa o limitarsi al solito buongiorno. Cerca di fare il distaccato, ma si vede che lei lo attira, e quando gli chiede un paio di scarpe simili a quelle che già indossa, solo con il tacco più sottile e un colore nero come il petrolio lui cerca con impassibilità di fare il suo lavoro, ma questa volta chinarsi di fronte alla gamba di quella donna per aiutarla a calzare la scarpa &egrave un gesto che va oltre il professionale. Lui &egrave visibilmente eccitato dallo sguardo sfrontato seppur elegante della donna, e dal suo aspetto trasgressivo e insospettabile allo stesso tempo. La cliente intanto ha già pagato alla collega di Guido e &egrave uscita, l’uomo sta provando altre scarpe, senza mai smettere di guardare Stefania. Guido si china, auita Stefania a sfilare le scarpe e accarezza veloce le sue caviglie. Stefania non voleva andare oltre, ma ora &egrave lì, e il gioco le sta piacendo molto… non si pente di aver optato per un reggicalze nero ma semplice e per aver deciso di non indossare gli slip, accecata com’era dalla voglia di trasgressione che l’aveva svegliata quella mattina. apre poco le ginocchia, e Guido si ferma con la mano sul suo piede e gli occhi fissi tra le gambe di Stefania. Le rimette la scarpa, abbassa gli occhi, e si alza. Lei crede che ormai il gioco sia finito, che lui si sia sentito offeso dalla sua sfrontatezza. Ma Guido usa una scusa senza senso, che lei ascolta a metà, solo il minimo per capire che si &egrave inventato un motivo per farla scendere con lui in magazzino, che tanto &egrave una cliente abituale quindi non c’&egrave bisogno di formalizzarsi e forse così riusciranno a vedere tra le tante scatole le scarpe più adatte a lei. O qualcosa di simile, non si sa. Stefania si alza e lo segue, senza dire nulla. Non sa come la stia guardando l’altro cliente, o la collega di Guido, non le interessa. Non sa nemmeno se essere imbarazzata o lusingata, se girarsi e uscire o seguire questo uomo da cui in realtà voleva solo una conferma del suo essere desiderabile. Ma ormai &egrave nel retrobottega, e Guido dice solo ‘vieni qui’. La tira a se con decisione, prende la mano di Stefania e la appoggia sul suo cazzo duro e gonfio, mentre la bacia stringendole un seno sotto la camicetta. Anche lei non riesce a controllarsi, slaccia velocemente i pantaloni di lui e inizia a accarezzarlo, mentre con l’altra mano si solleva la gonna. sono appoggiati al muro, e Guido ci mette un istante a sollevarla e metterla a cavalcioni sul suo cazzo, mentre, ansimante, la tiene in braccio. E’ tutto molto veloce, la passione di Guido non le lascia nemmeno il tempo di realizzare cosa succede, solo di accorgersi all’improvviso che lui l’ha penetrata con tutta la sua potenza, e che si muove veloce dentro di lei. E’ bagnata, per una donna che lo ha sempre e solo fatto a letto, in maniera quasi silenziosa e decisamente tranquilla questa &egrave un piacere senza paragoni. In un istante si ritrovano per terra, Stefania seduta sul cazzo di Guido, che si &egrave abbassato pantaloni e boxer e ora ha gli occhi chiusi e la testa gettata indietro, mentre lei lo cavalca con una furia che mai aveva avuto prima, muovendo il bacino avanti e indietro, e sollevata dai colpi di reni di Guido, ormai allo spasimo. Un rumore dietro gli scaffali, &egrave la porta del magazzino che si apre. Stefania si ferma di colpo. Sta per essere vista, probabilmente dalla collega di Guido (ma chissà se ricordava bene i nomi, lui Guido e la sua collega Sonia….). Si ferma sperando che la ragazza vada in un altro corridoio del grande retrobottega e non li veda, invece compare proprio davanti a lei. Ha lunghi capelli neri e ricci, e bocca carnosa e corpo piuttosto snello. Stefania non sa che dire, Guido resta immobile (ma il suo cazzo non accenna a afflosciarsi, anzi…Stefania ha il sospetto che lui non se lo aspettasse, ma che dopotutto gli piaccia essere guardato da un’altra donna). E’ Sonia a parlare: ‘Ho chiuso la porta del negozio…non vorrete escludermi vero?’. Si avvicina a Stefania e le accarezza un seno. Lei non sa che fare, ma &egrave ancora eccitata per prima, e il contatto du questa mano femminile non le dispiace quanto avrebbe immaginato. Mentre si lascia baciare da Sonia sente il azzo di Guido gonfiarsi dentro di lei, quello spettacolo il povero ragazzo non lo sperava neppure, e ora &egrave ancora più eccitato. Mentre le due si baciano lui ricomincia pompare, ansimando. Sonia in un secondo &egrave nuda, e si siede sulla boca di Guido, mentre continua a baciare e toccare con abilità consumata Stefania, ormai al di là della sua immaginazione, eccitata e sempre più vogliosa.Si alzano, anche lei vuole farsi leccare. Si mette a quattro zampe, e sente subito la lingua di sonia dietro di lei, che le lecca il sedere, poi piano piano si sposta verso il centro, fino a infilarsi dritta come una spada nella fighetta che ormai &egrave un lago. Stefania urla dal piacere, e inizia a succhiare avidamente assetata il cazzo di Guido, in piedi di fronte a lei. E’ una sensazione incredibile, ogni cellula del corpo di Stefania prova piacere….si sente sempre più calda, e mentre succhia veloce il cazzo di Guido sa che sta per venire sulla bocca di Sonia, che non ferma la sua lingua, mentre con un dito esplora il culo. Stefania smette per un attimo di succhiare, il tempo di gridare con tutto il suo fiato e di esplodere sulla lingua di Sonia, che beve, sembra svuotarla di ogni goccia. Guido non resiste più, avvicina le bocche delle due donne. Le due lingue, si assaggiano veloci, e Stefania sente il suo sapore nella bocca di Sonia, ma dopo un attimo sente anche lo sperma di Guido, tantissimo e caldo, che piove sulle loro lingue, accompagnato da un gemito di piacere infinito dell’uomo…

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