Chiara era una ragazza di 19 anni, frequentava il primo anno di università e lì aveva conosciuto da circa sei mesi una ragazza molto simpatica con cui aveva subito stretto amicizia: Martina. Pochi giorni prima Martina le aveva proposto un’ uscita insieme e lei aveva accettato subito di buon grado, visto che quando Martina parlava delle sere che passava non si dimenticava mai di parlarle dei ragazzi con cui usciva e soprattutto di cosa ci faceva. All’inizio Chiara era rimasta un po’ stupita di come Martina parlasse con tranquillità e disinvoltura di tutte le sue avventure amorose e senza mai un briciolo di imbarazzo o vergogna, tuttavia Chiara si era ormai abituata a questo genere di racconti da parte dell’amica e iniziava a provare una certa eccitazione nel sentirglieli raccontare.
Così aveva colto la palla al balzo e appena l’amica le aveva proposto questa uscita insieme aveva accettato volentieri.
Chiara era una ragazza carina ma non bellissima, un po’ bassina rispetto alle coetanee ma con un bel fisico e una terza di seno.
Martina le aveva detto di vestirsi bene per quella sera e lei aveva fatto il meglio che poteva con i suoi vestiti scegliendo un paio di jeans stretti e una magliettina leggermente scollata. Arrivata davanti a casa di Martina suonò il campanello e Martina arrivò ad aprirle dopo pochi minuti. Martina era decisamente una bella ragazza, magra, alta 1.80, con una quarta di seno e un sedere che faceva invidia a molte amiche e compagne di corso. Si presentò davanti alla porta in accappatoio salutando Chiara e rimproverandola scherzosamente per il suo leggero anticipo. Chiara entrò nella casa dove Martina viveva con un’ altra ragazza che però in quel week-end era tornata a casa lasciando la casa completamente libera per Martina. Chiara si scusò per l’anticipo e Martina le disse che il problema non era l’orario ma l’abbigliamento in quanto dovevano andare in discoteca e non in convento. Chiara rise alla battuta e dovette ammettere con sè stessa che in generale nessuno dei suoi vestiti era adatto per una serata in discoteca. Martina vide che Chiara si era rattristata per la sua battutina sui vestiti e allora le propose di prendere in prestito qualcuno dei suoi vestiti, offerta che Chiara accettò immediatamente. Appena Chiara aprì l’armadio di Martina capì che a lei un vestito per andare in discoteca non mancava di certo, c’era una parte dell’armadio piena di minigonne, vestitini e magliettine che avrebbero eccitato un uomo alla sola vista. Scelse una magliettina rosa scollata e una minigonna corta ma non troppo, o almeno non troppo rispetto alle altre dell’armadio. Presi i vestiti che aveva scelto chiese a Martina dov’era il bagno per andarsi a cambiare e Martina le disse ridendo che era una ragazza parecchio pudica e che se voleva divertirsi doveva lasciarsi andare. Detto questo Martina fece cadere l’accappatoio restando completamente nuda davanti a Chiara che subito arrossì. Come se niente fosse Martina cominciò a vestirsi invitando Chiara a fare lo stesso dato che la discoteca apriva alle undici ed erano già le dieci e mezza. Per non fare la figura della bambina Chiara si cambiò lì in camera di Martina davanti a lei.
Uscite di casa andarono a piedi in una discoteca a meno di un chilometro di distanza, durante il viaggio Martina invitò più volte Chiara a lasciarsi andare durante la serata e a divertirsi più che poteva. Arrivate in discoteca entrarono quasi subito dato che erano le undici e venti e gran parte dei clienti erano già dentro al locale. Appena entrate Martina ordinò due drink e ne diede uno in mano a Chiara, la quale era praticamente astemia e rifiutò, Martina quasi scandalizzata le disse che non doveva nemmeno pensare di non bere quella sera e le disse di affrettarsi a finirlo per andare a ballare. Appena entrarono in pista per ballare subito due ragazzi andarono vicino a entrambe, Chiara ne risultò molto imbarazzata e decise di tornare al bar per cercare un tavolo e sedersi, ma appena si voltò vide l’amica intenta a limonare col ragazzo appena conosciuto e decise allora di andare al bar da sola. Dopo una decina di minuti passati ad un tavolino tutta sola Martina le si avvicinò chiedendole se andava tutto bene e Chiara le rispose che quello non era decisamente il posto per lei e le disse che sarebbe tornata subito a casa. Martina la guardò negli occhi e le disse che non doveva nemmeno pensarla una cosa del genere e le ordinò subito un altro cocktail dicendole di berlo velocemente in modo che l’alcool avrebbe fatto rapidamente effetto. Un po’ riluttante Chiara accettò e in pochi minuti fini il cocktail. Appena tornate in pista l’alcool fece il suo effetto e quasi senza accorgersene si ritrovò a ballare con un ragazzo che le si era appena avvicinato. Nel frattempo Martina, manco a dirlo, si stava dando da fare con un altro ragazzo con cui si stava già baciando appassionatamente. Un po’ per l’alcool e un po’ per non fare la figura della ragazzina stupida nei confronti dell’amica si girò di scatto infilando la lingua in bocca al ragazzo che iniziò a baciarla senza farselo ripetere due volte. Dopo una decina di minuti passati a baciarsi Martina disse a Chiara che andava un attimo al bagno, ma la cosa strana che fece sorridere Chiara era che ci stava andando mano nella mano col ragazzo con cui aveva limonato fino a qualche secondo prima. Il ragazzo di Chiara le disse che la sua amica si sapeva parecchio divertire e lei un po’ per gelosia gli disse che nemmeno lei era da meno. Capita la grande occasione che gli si era appena presentata il ragazzo chiese a Chiara fino a dove si sarebbe voluta spingere e Chiara, ormai in balia dell’alcool e della musica, gli disse che se avesse trovato il posto adatto avrebbero potuto divertirsi parecchio. Il ragazzo allora le disse di seguirlo e la portò nel parcheggio della discoteca dove aveva parcheggiato la sua macchina. Chiara stava lentamente tornando lucida e iniziava ad avere paura per quello che stava per succedere, ma si disse che quella sera voleva divertirsi e basta senza troppi pensieri ed inoltre la situazione la stava anche eccitando parecchio rendendo bagnata la sua fighetta.
Appena entrati in macchina il ragazzo tirò giù i sedili anteriori e iniziò a baciare Chiara che era sempre più eccitata. Durante il bacio il ragazzo sfilò le mutandine dalle gambe di Chiara e accorgendosi di quanto la ragazza appena conosciuta fosse eccitata le disse che era davvero una gran troia. Gli insulti erano una cosa che eccitavano parecchio Chiara e tutti i ragazzi che aveva avuto nella sua vita avevano capito immediatamente che con una buona dose di insulti la scopata era assicurata. Chiara decise allora di lasciarsi andare definitivamente e di divertirsi con il ragazzo appena conosciuto. Il ragazzo si tolse i boxer e Chiara eccitatissima cominciò subito a fargli un pompino mentre il ragazo si complimentava con lei per la sua bravura da vera puttana. Totalmente in preda all’eccitazione chiara si tolse il cazzo dalla bocca e aprì le gambe guardando negli occhi il ragazzo e dicendogli solo due parole: fammi godere.
Il ragazzo non se lo fece ripetere e iniziò a scoparla immediatamente continuando a insultarla. Dopo pochi minuti Chiara venne e il ragazzo le chiese se la troia ne avesse avuto abbastanza, lei disse di no e ansimando gli disse di continuare a scoparla fino a farla venire un’ altra volta. Dopo un tempo che a Chiara sembrò eterno e fantastico il ragazzo gli tolse il cazzo dalla figa e glie lo mise in bocca riempiendola completamente di sperma che Chiara ingiottì immediatamente. Era la prima volta che beveva la sborra di un ragazzo e doveva ammettere che le era piaciuta parecchio. Finito il rapporto la ragazza tornò nel locale in cerca dell’amica che trovò al bar che stava bevendo un cocktail. Chiara disse all’amica che era stanca e che voleva tornare a casa e Martina accettò. Durante il viaggio di ritorno Martina chiese a Chiara cosa aveva fatto durante tutta la serata e lei le raccontò tutta la sua avventura. Dal canto suo Martina non era certo rimasta con le mani in mano e raccontò a Chiara come si era divertita col ragazzo che si era portata in bagno. Arrivate sotto casa di Martina le due amiche si salutarono e Chiara si incamminò verso casa sua ancora eccitata e felice per la bella serata trascorsa. Appena rientrata in casa la ragazza non potè fare a meno di chiudersi in bagno e masturbarsi ripensando alla sua avventura e al racconto dell’amica, trovando quello il modo miglliore per concludere la bella serata.
Mah, scritto malissimo
Buongiorno. Ottimo inizio del tuo racconto. Aspetto di leggere il tuo prossimo racconto in qui tu e il tuo amico…
Ciao purtroppo non sono brava nello scritto, Se vuoi scrivermi in privato . delo.susanna@gmail.com
Per un bohemienne come me, che ama l’abbandono completo al piacere e alle trasgressioni senza limiti, questa è forse la…
Ho temuto che non continuassi… sarebbe stato un vero peccato, il racconto è davvero interessante