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Racconti Erotici Etero

Solo sesso, puro piacere

By 18 Settembre 2004Dicembre 16th, 2019No Comments


è tutto combinato!
Ogni cosa è già stata stabilita dal mio uomo.
Il luogo, i tempi, le modalità. Persino la biancheria che indosso è stata scelta da lui.

Sono tesa, non riesco a rilassarmi mentre, stesa supina sul letto, sento i denti di questo stupendo ragazzo mordicchiarmi le natiche prima di far scivolare la lingua lungo le gambe sino ai piedi. Lo stimolo è eccitante, indubbiamente piacevole, però manca qualcosa.
Sospiro e gemo di un finto piacere per lasciare il tempo alla mente di cercare il punto di svolta, quello che una volta superato mi fa perdere il controllo e predispone il mio corpo al piacere.
Lui mi vuole baciare, si avvicina e schiude le labbra mentre spinge la lingua contro le mie.

‘E sia!’ penso, ‘Tanto avrai tutto di me tra poco, puoi anche baciarmi ma’ niente sentimento, solo sesso!’

Lui si stende sul letto e m’invita sopra. Lo guardo negli occhi poi studio i lineamenti del viso: mi piace, il mio uomo ha scelto bene. Come sempre. Mi lascio slacciare il reggiseno, mi piace quando de forti mani maschili armeggiano con la minuta chiusura, adoro quando mi è sfilato con forza e passione, come se la pelle del mio seno nudo fosse in grado di soddisfare ogni suo desiderio. Spingo avanti il busto ed aspetto la sua lingua sui capezzoli. Si solito a questo punto sono già completamente fuori controllo ma oggi è diverso.
Lui, il mio uomo, mi ma semplicemente portata qui, in questa camera di un albergo fuori mano, lontano dalla città e dalle autostrade. Mi domandavo come facesse a vivere in quel luogo isolato, poi gli occhi del portiere, che mi spogliavano e valutavano, come nel tentativo di stabilire se il mio prezzo fosse alla sua portata, mi hanno fatto sentire puttana; ed ho compreso. Il mio uomo mi ha semplicemente detto: ‘Solo sesso, puro piacere. Voglio guardarti godere!’
Mi accorgo che ho portato il pube sul viso dell’uomo sotto di me, sento la sua lingua esplorarmi l’intimità del sesso. è bello, mi procura un intenso piacere. La mente mi si apre, un pensiero illumina il buio di prima. Urlo:

– Dove sei! ‘ rivolta al mio uomo.

Non riesco a lasciarmi andare se lui non è lì presente, ho bisogno di sentire i suoi occhi sulla pelle, devo vedere l’eccitazione nel suo sguardo per lasciarmi andare.
Eccolo!
è sempre stato qui, sulla poltrona nell’angolo della stanza. Mi sentivo persa senza di lui. Ora, con i suoi occhi che puntano su di me sento smuoversi il ventre. Una forte pressione mi opprime il petto, il bacino s’incava e sento i capezzoli inturgidirsi. Mi bagno, ora sono eccitata e pronta, se ne accorge anche l’uomo che mugola soddisfatto nell’illusione d’essere lui la fonte del mio stato.
Strofino un po’ la vulva sulla sua faccia, mi prendo una riserva di piacere prima di prepararlo alla nostra unione. Soddisfatta scivolo indietro, strofino il busto contro il suo e faccio scorrere il seno sul membro che sento durissimo. Quindi, con la faccia più convinta che mi riesce, inizio a leccarglielo prima d’ingoiarlo. Lo succhio mentre lo stringo forte con la mano, me lo porto alla bocca e lo bacio mentre muovo la mano su e giù. Lo faccio godere, mi sento bene.
Lui ha un sussulto e spinge in alto il bacino, capisco che sto esagerando e mi allontano. Mi metto in ginocchio e lo chiamo. Lui si alza in piedi sul letto e mi spinge il pene contro la faccia. Vuole che lo prenda ancora, lo accontento mentre cerco l’approvazione negli occhi del mio uomo. Incrocio il suo sguardo e provo un forte brivido, quando mi guarda così riesco ad essere più vacca di quanto non sia la mia vera natura. Divento disinibita e assetata di piacere, sento di poter fare di tutto, di poter dare tutto di me all’uomo che ho sul letto. Tra un ingoio e l’altro gemo:

– Ti voglio dentro!

Misuro con lo sguardo quel pezzo di carne che sto per accogliere dentro di me e già lo sento riempirmi il ventre. Diventa sempre più difficile resistere alla voglia di sentirlo scorrere dentro. Mentre mi stendo sul letto guardo il mio uomo e gli lancio un messaggio con gli occhi, voglio dirgli: ‘Lo faccio per te, tutto il mio piacere sarà per te. Guardami, osserva il mio corpo come si muove quando cerca il piacere’ so che ti piace!’.
Mi stendo su un fianco rivolta verso il mio uomo, voglio che non si perda un solo sospiro, un solo movimento del mio bacino mentre l’altro mi prende. L’uomo si stende dietro di me, mi solleva una gamba ed appoggia il membro contro la pelle, lo sento e lo voglio. Ho il pube completamente rasato e la pelle è sensibilissima, colgo ogni dettaglio e la cosa mi eccita. Mi son lasciata depilare dal mio uomo, prima d’uscire, immaginando che lui volesse vedermi così, supponendo che l’assenza della delicata peluria gli consentisse d’osservare meglio il pene dell’altro violarmi. Ora, però, capisco che lo ha fatto per aumentare la mia sensibilità, per consentirmi di godere di più; lo amo!
Eccolo!
Il pene è spinto con dolcezza tra le labbra della vagina, chiudo gli occhi e mi concentro. Lo sento entrare lentamente, farsi strada in me con dolcezza. Lui spinge un po’ poi esce. Gemo, lo voglio dentro. Con un colpo secco e deciso di reni l’uomo mi entra completamente dentro, sento i suoi testicoli appoggiarsi all’inguine mentre il ventre smette di lamentarsi sazio di quella presenza. Volto il viso e cerco un suo bacio, non contravvengo alla regola, il mio uomo sa che quel bacio è solo uno stimolo supplementare, non c’è sentimento in esso. Lo incito a muoversi, mi piace e gemo forte. Cerco il mio uomo ma stesa sul letto non lo vedo, ho bisogno di lui e scivolo in avanti. L’uomo mi guarda interrogativo, si domanda cosa voglio. Gli indico il cuscino e lui si stende. Ora posso guardare il mio uomo negli occhi mentre mi faccio scopare dall’altro o meglio mentre mi scopo l’altro. Salgo a cavallo dell’uomo, gli volgo la schiena in modo e mi apro sopra di lui. Sento le sue mani aprirmi la vulva e guidare il pene. Scendo lenta, il membro d’insinua deciso, mi apre dolcemente la vagina, ora non mi resta che muovermi e prenderlo tutto, ma prima sorrido al mio amore, quindi scendo e mi faccio penetrare.
è bellissimo, mi satura il ventre, lo sento premere dove sono più sensibile. Quando mi sollevo e ridiscendo una fitta di piacere invade tutto il corpo. So d’essere una visione eccitante per il mio uomo, ma cerco di atteggiarmi sempre meglio, tento di far assumere al mio corpo delle posizioni che mettano in mostra le curve, che magnifichino il momento. Lui mi guarda, ha gli occhi puntati sul mio pube, so cosa vuole: scendo aprendo ancora di più le gambe lo prendo tutto, completamente, dentro; poi lo guardo e gemo chiudendo gli occhi mentre faccio scorrere lentamente una mano dal bacino alla vagina aperta, come per indicargli dove guardare. Sono eccitatissima!
Voglio muovermi meglio sopra il mio amante, mi sollevo e mi volto. Lo riprendo dentro e attacco un ritmo velocissimo, salto sopra di lui, crollo adagiata sul suo petto poi mi sollevo sino a raddrizzare la schiena completamente, lo voglio sentire dentro di me in ogni posizione. Voglio godere, provare piacere. Ora la mia mente non ha più il controllo della situazione, solo l’istinto è padrone delle mie azioni e questo istinto animale vuole il piacere.
Non so come, non ricordo quando, mi ritrovo carponi con lui dietro di me che spinge il suo palo di carne con violenza dentro il mio ventre umido. Urlo di piacere, di vero piacere’ crollo quasi distesa, non vedo più il mio uomo ma so che sta godendo con me. Non dico nulla, non riesco a formulare una frase che abbia senso, mi lascio sbattere dall’uomo. Lui si muove bene, mi tocca e lo fa nei punti giusti. Non capisco più niente, sento solo un forte piacere che monta inesorabile. Mi tremano le gambe, non riesco a reggermi. Il ventre s’incava e si gonfia a tempo con il piacere, che non è quello delle spinte del mio amante, ma godo. Godo intensamente. Quando arriva l’orgasmo gemo, urlo un ‘Sì’ poi mi lascio andare. L’uomo mi sbatte ancora più velocemente, ogni volta che entra spinge il piacere dal pube alla testa. Tutto diventa scuro, perdo la cognizione del mio corpo, esiste solo il piacere e mi lascio prendere totalmente da questa sensazione.
Ritorno alla realtà fisicamente distrutta, non mi aspettavo un orgasmo così intenso. So che devo far godere lui e so cosa vuole ora il mio uomo.
Mi stendo languida sul letto, spalanco le gambe e rivolta al mio amante sussurro:

– Godi! Godimi dentro!

Lui mi trascina sul bordo del letto poi mi prende le natiche, mi solleva e mi penetra. Lo sento entrare da lontano, sono talmente aperta e bagnata che potrei accogliere di tutto in questo momento. Lui si muove, scorre dentro di me, esce e rientra. Lo sento ansimare e fremere. Quando si spinge tutto dentro di me e s’irrigidisce attendo con ansia le sue pulsioni.
Eccolo!
Ha un primo lungo impulso, ho la sensazione di sentire il seme scorrere lungo l’asta del pene per poi allargarsi nel mio ventre. è bellissimo! Quando un uomo gode dentro di me ho la chiara percezione delle mie capacità erotiche.
Pulsa ancora, sempre più veloce. Spinge in avanti il bacino come per iniettarmelo direttamente nell’utero. Soddisfatto esce ed una parte del suo seme segue il pene. Quando lui si allontana resto distesa con le gambe aperte, sento qualcosa d’umido e vischioso colare dalla vagina. So cos’è e questo mi eccita. Mi domando cosa sta provando il mio uomo che visto tutto sino in fondo, penso a cosa stia passando per la sua testa e mi sento appagata.
Chissà quando mi farà ripetere un’esperienza simile?
Non vedo l’ora!

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