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Racconti Erotici Etero

Tiziana – parte 11: la sfida

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

La mia vita continuava con i suoi alti e bassi, ma da un po’ di tempo Lorenzo non era più lo stesso, sembrava nervoso ed io non ero capace di capirlo finendo per litigare. Non era colpa mia o almeno credo..per un po’ di settimane non decidemmo di non vederci. Mi scocciava essere solo il suo giocattolo, da usare quando ne aveva voglia..ma non potevo pretendere di più. Il vincolo che mi aveva imposto iniziava a darmi fastidio..decisi quindi di parlargliene..ci vedemmo a casa sua..

Volevo chiederti se sono tenuta ancora a rispettare il vincolo..

Quale vincolo?

Lo sai..

Voglio che tu lo dica!

Di usare solo il sedere..

Certo che devi tesoro..

Ma io vorrei..

A tu vuoi..bene..allora lo avrai..

Spogliati!

Si..

Ora dimmi con chi lo vorresti fare

C’&egrave un ragazzo che frequenta il mio corso..e..mi piace..sei geloso di me?

No..

Posso?

Si, ma devi essere spudorata!

Dovrai metterti la gonna corta per tutta la settimana..non indosserai intimo mai..qualsiasi cosa accada, ci stai?

Beh..mah..

Prendere o lasciare..a già metterai tutti i maglioni più pungenti che hai si intende..

Volevo dire di no ma lui sapeva quello che stava provocando tra le mie gambe, vedeva le prime gocce scendere..questa era la mia nuova sfida..

Si

Brava..allora inizi da domani..non &egrave necessario che tu la mostri, anzi dovrai stare composta..

Da una parte mi preoccupava girare sempre in quelle condizioni ma dall’altra parte ero contenta che fosse tornato ad occuparsi di me..stavo per rivestirmi quando mi getto sul letto allargandomi le gambe..senza preliminari inizio a penetrarmi dove io volevo..riuscì presto a raggiungere un ritmo infernale, pensavo di svenire tanta era la foga che ci stava mettendo, mi sembrava di affondare nel letto per la forza che ci metteva..per un attimo lo tirò fuori, si alzò e andò ad aprire la porta che da sul pianerottolo..poi tornò all’attacco..era deciso a far ascoltare le mie grida a tutti..avevo paura sentissero i miei ma ero troppo eccitata per ragionare..e lo lasciai fare..fu una cavalcata indimenticabile..avevo perso del tutto il controllo dopo tre orgasmi che mi regalò..mi face voltare mettendo il mio sedere per aria e iniziò il supplizio che amava darmi..con una foga impressionante..non sembrava affatto stanco o sul punto di cedere..sembrava avere appena iniziato, io ripresi a gemere..

Dai puledra..fatti sentire..

Io mi lasciavo cavalcare incurante oramai che tutto il vicinato mi stesse ascoltando..per un attimo pensavo ai miei che non potevano immaginare che la loro amata figliola si facesse montare in quel modo..non volevo deluderli ma la voglia era troppa e dimenticai questi pensieri ogni sua mossa sembrava infilzarmi, sentivo la cerne penetrare senza ritegno, sentivo le gocce di sudore colare sul mio corpo e il rumore dei suoi testicolo sbattare su di me..negli ultimi tempi quel rumore era diventato familiare per me, le mie braccia non mi tenevano più su e ogni volta che tentavo di rialzare la faccia cadevo per i colpi che mi infliggeva, non avevo più forze.. giunsi al quarto orgasmo..sfociato in un mio urlo imperioso..ero al settimo cielo, rimasi sdraiata sul letto esausta e sudata..

Come ti senti Tiziana?

Bene, benissimo..vuoi che chiuda la porta?

No..non adesso..

Hai paura che ti abbiano sentita?

Si molta..

Ti avranno sentita di sicuro ma nessuno saprà che sei stata tu..

Grazie..

Da domani non sei tenuta a vestirti come avevo detto..mi accontento di quella gonna di seta, ne hai altre?

No..

Ok te ne comprerò qualcuna..

Sei sempre gentile..

Ora vado dai tuoi genitori..tu vestiti e sali più tardi senza farti vedere così nessuno saprà di noi ok?

Va bene..

A dopo..

Lui salì sopra ed io rimasi ancora un po’ stesa sul letto,poi con calma mi lavai e mi vestii, ma prima di passare da casa feci un giro per la città per riflettere. Tornata a casa vidi la tavola apparecchiata, c’era anche Lorenzo. Mangiò con noi, durante la cena chiamò mia zia dicendoci che avevano organizzato una festicciola a casa sua dopo cena. Lorenzo propose di accompagnarmi lui vista l’ora e furono entusiasti della sua idea chissà se lo avrebbero pensato sapendo che mi scopava..ad ogni modo indossai, sotto consiglio, la gonna di seta, una camicetta e un maglioncino sopra. Sotto avevo un coordinato bianco. Mi portò a casa della zia, che viveva in un attico in centro, una casa enorme. Quando entrammo vedemmo tanta gente..non ce lo aspettavamo di certo di trovare così tanti invitati. La salutammo e le facemmo gli auguri per il suo compleanno..poi Lorenzo mi prese da parte..mi tirò su la gonna togliendomi gli slip..sentivo le sue mani palparmi

Ti prego..potrebbero vederci..

Lo so..piegati..

Appoggiai le mani sui braccioli di una poltrona e tirai la su la gonna in vita fornendogli la vista del mio sedere pronto per l’uso..iniziò a penetrarmi il buchino con un dito..poi con due..poi tre..poi la penetrazione decisiva..era molto eccitato e lo sentivo dopo avermi colpita più volte mi fece poggiare la testa su un cuscino posto in terra, la schiena in verticale e le gambe ripiegata su me stessa. In quella posizione mi penetrò dall’alto..chissà che vista avrà avuto di me la mia faccia tra le mie cosce..ad ogni modo lo sentivo entrare con forza..mi sentivo sottomessa a lui in quella posizione..poi con i vestiti addosso mi sentivo ancora più vacca..lo implorai di continuare..lui alternava le mie due entrare che oramai conosceva bene..mi dilatava..sentivo i capezzoli così duri che sembravano esplodere li toccavo..mi palpavo i seni, la pancia e sussultavo ad ogni colpo che infieriva..

Sei una puledra ripetilo..

Sono una puledra..

Gli spasimi si facevano sempre più forti..l’eccitazione si era impossessata ancora di me..sentivo l’orgasmo arrivare forte..intenso..i miei buchi erano dilatati al limite ero pronta a venire..non riuscivo a trattenere i gemiti..il piacere esplose prepotente e lui dopo pochi secondi mi inondò sporcandomi tutta..non riprendere fiato perché sentimmo della gente arrivare. Di corsa mi ricomposi ma lo sperma si vedeva bene..salutai imbarazzata..corsi in bagno per toglierlo dai vestiti e dai capelli e dal viso, poi tornai tra gli invitati come se niente fosse. Lorenzo mi sussurrò in un orecchio

Sei bellissima scusa se ti ho sporcata

Sono felice non sono mai stata meglio..

Gli sorrisi..

Tiziana..domani ti va di venire a fare compere?

Certo..

L’indomani andammo in un centro commerciale, en entrammo in un negozio di abbigliamento molto costoso..chiamò una commessa e mi fece portare delle gonne..lui me le fece provare..alcuni in seta corti, poi minigonne e vestiti aderententissimi..quando uscivo mi sentivo osservata..vicino c’era infatti il reparto uomo..mi fece indossare dei top aderenti che quasi facevano traboccare il seno..poi passammo da negozio di calzature e di li comprai degli stivali neri con il tacco a punta. Per chiudere da un neglozio sportivo degli short e un top aderenti bianchi..

Perché hai speso tutti questi soldi per me? Lo hai fatto perché io ti sia riconoscente?

No..mi piaci e soprattutto mi piaci quando sei vestita come voglio io

Ok ok..suppongo che tu non voglia comprarmi intimo..

Ascoltami Tiziana..io ora vorrei farti fare cose imbarazzanti..ma più ti guardo..e più..ti amo..andiamo a comprare qualcosa di carino da mettere sotto..

Mi comprò dei completino carini..

Tiziana..io non posso innamorarmi di te lo sai..

Perché?

Perché sono fidanzato lo sai..io non voglio lasciarla e mentirei a te..

Che vuoi dire?

Che vado via per un po’

Dove??

Non lo so ancora..

Perché??? Io non posso..

Prima mi eccitava farti fare..beh..adesso non riesco più e non voglio cadere nell’errore di farti annoiare perch&egrave sono geloso!

Ma tu non mi faresti annoiare! Quando sto con te io sto bene!

Partì la sera stessa senza dirmi nulla per giorni attesi il suo ritorno ma non avvenne, andai anche a cercarlo dove lavorava e mi dissero che si era licenziato..dopo qualche mese mi misi con il ragazzo dell’università e tornai a fare la fidanzata perfetta..per un po’ tutto filo’ tranquillo ma anche se questo era più bravo del mio ex non riusciva a darmi quello che volavo..ma andavamo molto d’accordo e decidemmo che dopo qualche mese ci saremmo sposati.

Lui frequentava dei posti molto chic, quindi avevo iniziato ad andare con lui quelle feste con dei vestiti da sera bellissimi..mi sentivo una principessa in quei posti..cocktail..drink..alla fine andavamo a farlo da lui..un casa lussuosa..mi aveva presentata ai suoi, gente benestante..conoscevo oramai tutti i suoi amici..gente un po’ con la puzza sotto il naso..ma mi ero abituata..una sera uno di questi mi si avvicinò dicendomi..

So perché il tuo ex ti ha lasciata sai?

Non andavamo d’accordo!

Certo Tiziana..io lo conosco..perché non mostri il buchetto anche a me?

No!

Bene bene allora vuoi che lo sappiano tutti?

No!

E quindi?

Andai in bagno e mi segui..cosi alzai il vestito e glielo feci vedere..

&egrave stato usato molto vedo..

Beh..

Ora lo userai ancora..

Non vorrai fare un torto al tuo amico?

No voglio inculare te..

Così fece..ma non fu l’unica volta che quel ciccione mi prese..mi disse che l’indomani mi aspettavano anche dei suoi amici..

Il pomeriggio con mia gran sorpresa rincontrai Lorenzo tra le scale, mi invitò ad entrare e gli raccontai tutto..lui disse che comunque sarebbe andata lo avrebbero saputo tutti..

Tesoro stasera di vai vestita come piace a me?

Mah

E ti fai scoprire con il ciccione dal tuo ragazzo..ti va?

E poi?

Poi ti lascerà..ma di sicuro caccerà via quel parassita dalla sua casa!

Ma poi marchieranno me come una troia!

Ma tu sei una troia..anzi una puledra..quindi vai a casa e mettiti la gonna di seta, il maglioncino pungente, sotto solo le autoreggenti..

Ma ci dovevamo sposare!

Lui mi tolse i pantaloni e gli slip ed iniziò una leccata magica venni..e decisi di fare come voleva..la sera mi venne a prende il mio ragazzo e già mi notò diversa, ma tutto sommato gli piaceva quel look. Arrivati alla festa trovai il suo amico che mi chiese di seguirlo in camera sua. Li c’erano tre amici che non esitarono ad alzarmi la gonna..sorpresi di non trovare ostacoli iniziarono le danze..arrivati al turno del ciccione gli dissi..

Ti prego voglio che tu lo faccia dove potremmo essere visti..

Non si fece pregare e d andammo poco lontano dalla sala..tornò a prendermi dietro e di improvviso iniziai ad urlare attirando l’attenzione dei presenti..finsi di piangere, lui mi portò via e si incazzò col ciccione cacciandolo da casa sua..poi acompagno me a casa senza dirmi una parola..ma salendo le scale..la porta di Lorenzo si aprì..ed io entrai..

Com’&egrave andata?

Come avevi detto tu..ma ho dovuto farlo con loro..

Cosa gli hai concesso?

Il culo..

Brava

MI scrutava a fondo quasi per cogliere qualcosa che non avevo detto..

Lorenzo perché mi guardi cosi?

Niente..non posso farlo?

Certo che puoi

Cosa vuoi fare adesso?

Non so tu, hai delle idee?

Usciamo..

Chiuse la porta ed uscimmo, andammo a bere qualcosa in un pub

Ti va di ballare?

Tu vuoi che io lo faccia?

Vorrei sempre vederti ballare, lo sai..

Sorrisi..

Vai nel bagno e spogliati del tutto..lascia i vestiti sul lavandino poi chiuditi in uno dei bagni ed aspettami..

Mi alzai e mi diressi verso il bagno, non c’erano distinzioni tra maschi e femmine quindi iniziai a spogliarmi lasciando i vestiti dove voleva lui poi mi chiusi dentro uno dei bagni. Il locale non era molto pieno ma avevo lo stesso timore, dopo poco senti la porta esterna aprirsi e richiudersi..mi affacciai per vedere se i vestiti fossero ancora lì..ma non c’erano..mi trovavo ancora nella situazione che più odiavo e che mi imbarazzava, trovarmi nuda in posti pubblici e chissà perché non riuscivo mai ad evitarlo. Dopo un ora di attesa sentii bussare alla mia porta..

Occupato..

Bussava ancora..pensai che fosse Lorenzo ed aprii..ma non era lui..io richiusi ed imbarazzata gli chiesi di andare via..chiuse la porta esterna ed andò via dopo mezzora Lorenzo mi venne a prendere porcendomi il cappotto..lo guardai visibilmente contrariata..lui mi portò fuori e parlammo in macchina..

Che c’&egrave Tiziana? Non ti &egrave piaciuto?

No! Mi hai data nuda ad uno sconosciuto!

Ma non hai fatto niente!

Perché volevi?

Perché ti fai tanti problemi? Hai detto che sei stata con il ciccione ed i suoi amici no?

Si..

E allora qual &egrave il problema?

Che..da te io non..

Non te lo aspettavi?

Più o meno..

Male puledra

A quella parola sentii un brivido salire dal profondo di me stessa..

Ora rientri e vai a fartelo senza fiatare!

Mi alzai con aria sommessa ma arrivata a metà strada tornai indietro, aprii lo sportello e gli diedi un ceffone poi mene andai lasciandolo da solo..per seminarlo mi infilai in una viuza..avevo molta paura ma non volevo mi trattasse così anche lui, non capivo cosa gli fosse successo ma prima era dolce e sarebbe anche stato capace di convincermi e mandarmi con tutti,ma ora sembrava farlo per vendicarsi di qualcosa. Ad ogni modo camminavo per quella strada buia vestita solo con un cappotto..il rumore dei miei tacchi risuonava ed iniziavo ad odiarli come odiavo me stessa. Per lui avevo lasciato un matrimonio e lui mi trattava come una puttana qualunque..non capivo pochi mesi fa aveva ammesso di amarmi ed ora mi trattava così!! Camminai molto ed a notte fonda riuscii ad arrivare a casa..per non farmi sentire mi tolsi anche le scarpe..e riuscii a salire senza che lui mi sentisse andai a dormire esausta senza aver la forza di mettermi la sottoveste..il giorno dopo mi svegliai completamente nuda con il sole che mi batteva sulla pelle. Mi vestii per andare a lavoro, decisi di vestirmi elegante, con una bella gonna nera a mezza coscia, calze nere, maglia rosa e sopra una giacchetta nera. Scarpe nere decolté con tacco a alto, sotto un tanga nero e il seno fuori dal reggiseno nero in modo da evidenziare i capezzoli sotto la maglietta Mi sentivo bene, elegante..forse che quello che mi ci voleva. Avevo il negozio il pomeriggio quindi andai dal parrucchiere e mi feci una tinta bionda, poi passai dall’estetista per farmi una lampada e farmi truccare per bene..fondotinta, rossetto acceso..etc..quando andai a lavorare i clienti quasi svenivano guardandomi..ammetto che la sensazione mi piaceva..farmi guardare ma senza essere nuda stavo per uscire dal negozio verso le 20 quando suonò il telefonino..risposi tranquillamente..

Ciao troia ti ricordi di me?

Il cuore iniziò a battermi, era la voce femminile quella voce che mi aveva portata a fare cose impensabili! Chiusi..ma suonò ancora..

Ascolta troia!

Lasciami stare!

Stai zitta puttana!

No!

Spensi il telefono e tornai a casa, mi cambiai e mi chiusi in camera..non volevo sentire nessuno, sapevo che l’eccitazione che avevo accumulato mi avrebbe fatta ubbidire a tutti, sono fatta così..ma quella volta non lo feci ma mi sdraiai sul letto e iniziai a toccarmi per far calare la mia eccitazione che si stava impadronendo di me

To be continued..

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