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Racconti Erotici Etero

Tiziana – parte 12: l’Inghilterra

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero stanca di quella situazione, non volevo cedere né alle voce telefonica che mi torturava, né a Lorenzo..ma non perché non volessi anzi..ero in uno stato di eccitazione tale che mi sarei data eccome! Ma era meglio evitare..chiamai una mia amica Monia che stava lavorando in un bar in Inghilterra e le chiesi se c’era possibilità di lavorare per un po’ lì, lei mi rispose di si, le chiesi anche di cercare una camera che costasse troppo. In pochi giorni preparai tutto evitando di incontrare Lorenzo..se mi avesse anche solo toccata mi sarei data e poi addio Inghilterra. Ad ogni modo preparai una valigia con poche cose, le decisione era d’obbligo portare roba sexi o normale? Per questo chiamai Monia..che rispose..

Sexi come faccio io..

La ascoltai, eravamo grandi amiche e avevamo condiviso l’adolescenza insieme, lei &egrave sempre stata molto sensuale ed aveva avuto sempre più storie di me. Pero lei non sapeva delle mie ultime vicissitudini e forse non glielo avrei mai detto..ma lei era intelligente e molto sveglia quindi in me avrebbe notato certamente qualche cambiamento..

Partii una mattina, salutai i miei che erano increduli per la mia decisione ma non diedero problemi..dissi alla responsabile del negozio che per un po’ non sarei andata, poi chiamai un taxi ed andai in aeroporto. Ero molto emozionata, non avevo mai viaggiato completamente sola..feci tutte le operazioni di rito ed attesi l’imbarco. Andai nel freeshop a curiosare un po’,come una bambina che guarda i giocattoli..poi in sala d’aspetto..lì un uomo sui 40 mi guardava..intensamente, uno sguardo scuro e profondo che sembrava prendermi dentro..sembrava aver colto il mio stato di eccitazione ricambiai lo sguardo..si avvicinò a me..

Ciao..come ti chiami?

Tiziana

Bel nome..dove vai?

In Inghilterra..

Io a New York..peccato avrei voluto volare con te..bevi qualcosa?

Si..

Lo so, sembrava una di quelle scene da film porno..lui che mi invita e..invece no..era davvero affascinante..parlammo un po’..lui era sposato e andava lì per lavoro, girava il mondo per una multinazionale..io gli parlai di me poi fummo colti dalla voce dell’aereoporto che chiamava i passeggeri del mio volo..ad ogni modo gli lasciai il mio numero..seppur con quegli occhi e quelle spalle gli avrei volentieri lasciato le mutandine..ma dovevo fare la ragazza seria..almeno per un po’!! fummo trasportai all’aereo con quei grandi pulman e salimmo..nella mia mente mi aspetavo una di quelle scene in cui lui arriva di corsa a cercarti poco prima di partire..fantasticai su chi potesse farlo..ma non lo fece nessuno..anche perché non sarei certo scesa! Appena partita mi colse un forte mal di testa, forse per gli scossoni della partenza..e mi addormentai..il viaggio sembrò brevissimo..all’aereoporto mi venne a prendere Monia, 170..castana chiara, terza di seno (come me), vestita con una camicetta violetta, e una lunga gonna nera con spacco laterale, sopra un giubbottino di jeans. Lei aveva sempre avuto più gusto di me nel vestirsi e per questo la ammiravo molto. Andammo in un bar e parlammo, sembrava indugiarmi..

Come mai così sportiva Monia?

Le raccontai quello che mi era successo negli ultimi mesi..

Tizy..quindi ora sei eccitata?

Emh..si

Brava Tiziana..ti ricordavo come una santarellina dai passiamo da casa, ti ho trovato una camera nel mio stabile.

Era un appartamento dove vivevano due ragazze americane che studiavano lì..feci la loro conoscenza..brune ricce un po’ grassottelle..la camera non era niente di particolare ma andava bene..

Monia per il colloquio cosa mi metto?

Guarda..io non voglio che tu mi veda come la tua padroncina ok?? Fai tu..non c’ &egrave niente di male nel sentirsi troie! Se vuoi esserlo non deve comandarti nessuno

Indossai la gonna di seta corta e la camicetta bianca..ed andammo..il capo era un uomo di 50 anni mi prese subito a lavorare li iniziai il giorno dopo..l’unica difficoltà era capire le ordinazioni..ma lo risolsi con l’aiuto di Monia. La sera uscivamo con i suoi amici, mi divertivo molto anche se capivo poco più di niente di quello che dicevano. Molti cercavano di rimorchiarmi ma tenevo duro. Anche al locale capitava spesso, beccavo sempre qualcuno che mi guardava le gambe. Non nego che in quei giorni la mia eccitazione era alle stelle, non ero abituata a non farlo per tanto tempo, quindi inconsciamente mi mettevo gonne sempre più corte. Spesso mi soffermavo a parlare con Monia..

Tiziana come stai?

Bene..

Sembri sciupata

Sarà il lavoro..

E come ti spieghi le cosce sempre scoperte?

Ma a me piace..

Sembri un invito a saltarti addosso lo sai?

Era vero, infatti spesso era lei a tirarmi fuori da situazioni pericolose..come quando due ragazzi non volevano mollarmi..

La sera tornammo a casa e Monia mi invito nella sua camera, mi fece accomodate sul letto e mi tirò la gonna su fino all’inguine poi mi tolse gli slip ed iniziò a leccarmela..mi sentiì una dea..la mia eccitazione fece si che venni in pochi minuti..ma lei non si fermò mi fece spogliare e iniziò leccarmi dappertutto..sali lungo il mio corpo salendo, baciando la pancia, i seni, il collo per arrivare alla mia bocca, mi abbracciò..e mi baciò..sentivo il suo seno premere sul mio, le mie mani schiacciavano le sue chiappe e lei le mie. Il suo profumo mi avvolgeva, feci mettere lei distesa sul letto e io pronta ad assaggiarla e a porgerla la mia era fantastico sentivo la sua lingua ed io mi davo da fare per farle sentire la mia..era eccitata..quindi inizia a sondare le sue intimità con le dita senza trovare nessuna difficoltà e così lei fece con me..la sentii gemere..poi un rletto quando le mie dita iniziarono ad essere due..poi tre..mi stupii..era dilatatissima! Non esitai ed in pochi secondi la mia mano fu dentro di lei..iniziai a muovermi in lei..poi decisi di sodare anche il suo buchetto ed anche li mi accorsi..che era sfondata..lei cercò di ricambiare ma trovò alcune difficoltà, ma riusci lo stesso ad inserire la sua mano..sentivo dolore ma la lasciai fare..poi sondo anche lei il mio buchino e li mi fece urlare un po’..ma raggiungemmo entrambe un orgasmo micidiale..sudate, poi si mise a su di me con le gambe larghe ed iniziò a strusciarla su tutto il mio corpo..sembrava un amazzone sopra di me, sembrava cavalcarmi..poi stanche ci addormentammo l’una tra le braccia dell’altra..

L’indomani ci recammo a lavoro come se niente fosse, d’un tratto capii molte cose di lei spesso si assentava e mi accorsi che andava nel retrobottega ed usciva dopo un’oretta! Non ci avevo mai fatto caso, ma la sua dilatazione mi aveva incuriosita..un volta senza che mi vedesse entrai che io e la vidi in ginocchio, con i seni al vento, che assaporava un..beh avete capito..con una mano lo teneva..aveva gli occhi chiusi e lo succhiava con passione..la vidi continuare fino a che lo schizzo le colpi l’interno della bocca per poi colarle dai lato e raggiungere i seni e le cosce ma la maggior parte non usciva dalla sua bocca..deglutiva mentre furiosamente tentava di non fare fermare il flusso..alla fine lo guardò negli occhi con uno sguardo strano che riuscii a decifrare..io in silenzio mi dileguai..il pomeriggio andammo a correre. Io indossai il completino sportivo che Lorenzo mi aveva regalato, mentre Monia..ne indossava uno bianco che le metteva in risalto tutto, a tratti sembrava quasi nuda!!! Mi accorsi di come ogni suo movimento ispirasse sesso..i ragazzi che ci incrociavano ci guardavano ma lei in particolare e questo un po’ mi fece ingelosire mi resi conto che era molto più sexi di me seppur non si scoprisse mai troppo..in qui giorni ci pensai molto, lei in fin dei conti ero molto peggio di me eppure non lo dava a vedere in maniera vistosa, era sempre elegante e composta, educata..però riusciva a far esplodere la sua indole dove e come voleva..teneva gli uomini ai suoi piedi e mai nessuno si permetteva di darle ordini..cosa che per quanto mi riguarda succedeva fin troppo spesso. Ciò che non capivo era se io davvero volessi questo o se non era capace di gestire la mia sessualità per farla valere..in fatto &egrave che ad ogni comando l’eccitazione faceva si che non ragionassi più e venissi come assorbita da ciò che mi stava capitando trovandomi nelle situazioni più imbarazzanti ed assurde..l’unica cosa che al momento sapevo era che l’amiravo molto..una sera provai parlarle di questo problema..

Sai Monia..uno di questi giorni ti ho vista..

Dove?

Nel retrobottega..che..facevi..

Sei scioccata?

Beh no ma mi incuriosisce..come..

Dai parla

Riesci ad essere provocante e sensuale e a concederti solo quando vuoi..tenendo a bada tutti

Be non &egrave difficile

Si ma io..

Lo so, lo so..devi solo imparare a gestire la tua eccitazione, non devi farlo capire altrimenti giocano con te!

Ma come posso fare?

Inizia a scegliere tu le tue vittime per cominciare..ci fai quello che vuoi e poi li getti via..

Dici che potrei esserne capace? Ti guardavo al parco..tu sei così fiera di te, sai di piacere e sembra che te ne approfitti..

Infatti..dai vestiamoci..usciamo..

Ci vestimmo..tirate al massimo, gonna nera con spacco, calze autoreggenti a rete, tacco alto, camicetta senza reggiseno..io rosa e lei bianca..

Monia e gli slip?

Quelli devi tenerli sempre, deve esse un cancello che apri solo quando vuoi..quando decidi di toglierle vuol dire che puoi darti al prescelto senza remore..

Uscimmo ed andammo in una specie di disco pub, cercai di copiare il modo in cui lei si tolse il cappotto facendo rimanere di sasso l’addetto del guardaroba..ma l’effetto non fu molto apprezzato visto che non le tolse gli occhi di dosso.. ci accomodammo ad un tavolo..

Ok Tiziana..ora accavalla le gambe, devi mostrare solo fino all’elastico..ma solo a tratti devi farli desiderare che un altro movimento gli mostri ancora la visione precedente..

Provai..mi sentivo imbarazzata, lei lo faceva con una disinvoltura incredibile..non ci volle molto che due ragazzi si avvicinarono..non erano un granch&egrave e lei li liquidò senza pietà..

Dai Tiziana scegli qualcuno qui dentro..

Dopo un attimo di titubanza le feci cenno di quale mi piaceva..era al tavolo con altri tre ragazzi, tutti sui 30..ben messi..

Ok..ora vai in bagno passandogli davanti, lenta, poi stai il tempo di qualche minuto e poi torni qui e ripassando lo guardi sfuggente ..devi solo attrarre l’attenzione..

Mi alzai ed andai in bagno quasi sfiorandolo con il sedere, sono sicura che abbia assaporato il mio profumo..poi mi risistemai e tornai in sala e passando accanto a lui gli regalai uno sguardo sfuggente..sembrava ipnotizzato così come i suoi amici..

Ora vai al bar e aspetta che arrivi e poi decidi tu cosa vuoi farne..

Così feci, mi fermai al bancone e dopo pochi secondi stavamo già chiacchierando, stentavo un po’ con l’inglese ma riuscimmo ad entrare in sintonia..mi voltai verso Monia che si era fermata a parlare con un ragazzo..poi mi voltai una seconda volta e non c’era più..mi venne il panico, non sapevo che fare, ma forse era quello che lei voleva lasciarmi sola al momento della decisione..gli chiesi di andare ad un tavolo e così ci accomodammo ad un tavolino un po’ fuori dalla visuale..mentre parlavamo gli sbottonai i pantaloni e lo massaggiai un po’ con le mani e in un secondo momento emulai le gesta di Monia..cercai di farlo con passione..lui sembrò gradire..lo portai ad un passo dall’orgasmo..ma mi venne il dubbio..dovevo davvero ingoiare? In fin dei conti poteva avere delle malattie! Optai per la conclusione con la mano..l’operazione durò una ventina di minuti..era esausto..lo portavo al limite e poi mi fermavo..poi gli concessi l’agognata fine..lo lasciai distrutto sulla sedia, passai dal bagno per lavarmi la mano ed andai verso l’entrata dove monia mi stava aspettando chiacchierando amabilmente con quello del guardaroba al quale aveva lasciato il numero..decisi di fare anche io così..tornai indietro e gli scrissi il numero sul fazzolettino..poi andammo a casa e le raccontai tutto..

Beh come inizio non c’&egrave male gli ha dato il tuo numero?

Si..

Brava..

Ma tu che hai fatto?

Sveltina in bagno con quello con cui stavo parlando..

Ma non hai paura che ci considerino delle troie?

No..anzi..la prossima volta aspetteranno un solo cenno..e saremo noi a decidere se farlo..tu come tiu senti?

Bene direi..anzi..benissimo, non mi era mai capitato di comportarmi così! Devo ammattere che &egrave fantastico!

Sono contenta che ti sia divertita.vedi che &egrave più bello essere carnefici che vittime? Un giorno proveremo a fare credere di essere delle vittime..sarà forse anche meglio..ma saremo noi a decidere..

La lezione che mi aveva dato Monia mi aveva fatta sentire bene e non so se questo mi avrebbe cambiata, ma di sicuro sarebbe stata una cosa difficile..ma volevo essere come lei..

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