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Racconti Erotici Etero

Tiziana- parte decima: il tradimento

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo aver ascoltato la proposta dell’uomo..

Me ne andai sbattendo la porta e andai a prendere il pulman per tornare a casa..decisa che questa cosa non l’avrei fatta..durante il tragitto immaginai come mi avrebbe trattata’

‘..mi rivedevo nel suo studio, mi vedevo chinarmi davanti al cliente di turno per mostrare che ero disponibile, poi mi dice di accompagnarlo di la ed io lo prendo per mano poi mi siedo sulla scrivania, lui mi leva la maglietta e resto a seno nudo, lo palpa io accavallo le cosce forse con un gesto pudico e gli sbottono i pantaloni e inizio ad assaporarlo, con gusto..lui non resiste e dopo pochi secondi mi sento inondata, sento il calore tra le mia labbra che scivola sul seno..e poi sento il mio capo..

puliscilo con la tua maglia e rimettila..

Mi vedevo andare a prendere il caff&egrave per lui con quella maglia sporca e farmi guardare dai baristi a cui lui aveva detto tutto’e mi portavano nel retrobottega e spogliarmi senza neanche darmi il tempo di parlare e tenermi a turno sdraiata sul pavimento con le gambe aperte’poi mi vedevo un giorno intrattenere un cliente in attesa che il capo tornasse da una commissione..riuscendo a fargli firmare il contratto senza l’ausilio delle mie grazie, poi lo sento rientrare e si accorge..e mi dice nell’orecchio..

Portalo al bar e offrigli un caff&egrave..che pagherai tu come sai..

E mi vedevo con il cliente al tavolino, alzarmi ed andare dal ragazzo dicendo di metterlo sul mio conto, tra i sorrisi del personale del bar..ed io li a cercare di essere seria mentre il cliente aveva già capito tutto..e sapeva cosa voleva da me..

..mi ripresi da questi pensieri e sobbalzai..era quasi la mia fermata e mi apprestai a scendere e muovendomi notai che ero bagnata..ero in uno stato di eccitazione assurda, mi sentivo in imbarazzo, c’erano persone che guardavano sotto il cappotto le mie gambe e speravo che notassero nulla, sapevo che se mi avessero abbordata mi avrebbero avuta..ma dovevo dimostrarmi sicura e inaccessibile..nonostante mi sentissi così terribilmente’beh lasciamo perdere..riuscii nel mio intento, ormai era tardi per tornare a casa e andai direttamente in negozio. Lavorai come al solito con la solita novità che stavolta ero senza intimo. La cosa che forse più mi preoccupava era chinarmi o salire sulla scaletta per prendere la maglie e il resto dei capi di abbigliamento. Certo non mi sarei dovuta fare vedere dalla titolare, tenevo a quel lavoro. La sera ebbi una lunga chiacchierata con il mio ragazzo al telefono poco prima di lasciare il negozio, mi ricordai dei momenti passati insieme e iniziava a mancarmi, non riuscivo a rinunciare alla sua voce’non appena chiusi passò a prendermi una mia amica ed andammo a prendere un aperitivo. Non avevo avuto ancora il tempo di tornare a casa a prendere un paio di slip e non riuscivo a togliermelo dalla mente, mi sembrava cosi strano che fossi capace di ballare in quelle condizioni anche con gonne più corte di quella davanti a tanta gente ed ora facessi tanto la difficile, in fin dei conti era molto difficile che qualcuno se ne potesse accorgere. Incontrammo altri amici e la serata si concluse senza alcun problema. Per tre giorni trascosi una vita normale, tra negozio ed università poi un giorno mi chiamò Lorenzo.

Ciao Tiziana

Ciao come stai?

Bene..ti va di fare la standista?

Per cosa?

Niente c’&egrave una amico che ha bisogno di una ragazza alla fiera per 50 euro ti va?

Beh..devo chiamare il negozio

Brava..ricorda la mini..&egrave d’obbligo..

Ma senza’?

Mettile, non si sa mai..semmai non mettere le calze ok? Presentati allo stand ‘ alle 9 e di che sei Tiziana

Ok..ciao

L’indomani mi presentai e mi accorsi subito che tutte avevano si la gonna corta ma tutte avevano delle calze bianche..mentre io’avevo le cosce nude, avevo avuto anche un po’ di freddo uscendo anche se avevo il cappotto lungo. Per il testo ci diedero una maglietta rossa con lo sponsor, la giornata fu molto divertente poiché le altre ragazze erano molto simpatiche, solo a volte mi sentivo in imbarazzo quando mi guardavano e si leggeva in faccia che notassero il fatto delle calze..certo che era riuscito con questo piccolo accorgimento a farmi sentire più t delle altre, ma non ero arrabbiata con lui. Rimasi fino a sera e alla fine ero un po’ stanca, verso sera presi il pulman e tornai a casa. Andai a letto presto, negli ultimi giorni l’avevo fatto spesso. In questi giorni avevo ripreso ad indossare praticamente solo pantaloni e intimo, mi sentivo tutto sommato bene. Anche al ritorno di Lorenzo le cose non cambiarono, non sembrava più tanto interessato a me e questo un po’ mi dispiaceva. Con le mie amiche girammo molti locali, conoscemmo tanta gente ma io non ebbi nessuna storia. Nel frattempo Lorenzo aveva iniziato sempre più spesso a venire a trovare i miei e questo un po’ mi insospettiva, ma non mi dava fastidio anzi eccitava sapere che mi scrutava nella vita di tutti i giorni..ma senza avvicinarmi. Una sera i miei lo invitarono a cena e lui si presentò puntuale verso le 21 con una bottiglia di vino. Io ero vestita al solito modo, ovvero con i pantaloni. Senza farsi vedere dai miei mi diede un biglietto che andai a leggere in camera..

Per la cena..gonna al ginocchio e autoreggenti, senza intimo sopra un maglione pungente, il più fastidioso. Poi prepara la borsetta che stasera vai in scena..quindi verso le 23 dirai che esci con le amiche, io ti lascerò le chiavi della macchina tu andrai li e mi aspetterai..

Un brivido mi colse, mi eccitai..corsi in camera a cambiarmi e indossai una gonna di seta nera, le autoreggenti nere e un maglioncino rosa di lana che di solito portavo con sotto la camicetta i..io odio la lana sulla pelle e solo l’idea mi infastidiva..ma lo indossai..misi delle scarpe col tacco, mi scoccia ammetterlo ma stavo davvero bene così, sembravo una ragazza per bene..durante la cena ogni tanto davo a vedere che il maglione mi dava fastidio ma solo lui captava queste mie sensazioni, l’imbarazzo, la trasgressione’tutto insieme. Puntuale alle 23 dissi che sarei uscita, mentre loro restarono a dialogare piacevolmente, i miei non potevano certo immaginare che io fossi il suo giocattolo. Prima di uscire chiamai il mio lui e parlammo un po’.. uscii dal portone, il suono dei tacchi rimbombavano..cercai la sua macchina ed era parcheggiata dietro il mio palazzo, l’aprii e attesi’il tempo sembrava non passare mai, mi imbarazzava la presenza delle persone che portavano il cane e che potevano riconoscermi, il maglione mi stava facendo impazzire. Arrivò verso mezzanotte, accese la macchina e si diresse verso la tangenziale’durante il tragitto gli parlai della proposta di quel signore dello studio e di come mi ero comportata..

Perch&egrave sei andata al suo studio?

Ma io pensavo..che..

Non dovevi andarci! E se &egrave per questo non ti avevo detto neanche di andare a ballare da sola! Poteva accederti qualcosa sai?

Scusa..

Non devi scusarti come ma con te stessa!

Sembrava arrabbiato, non mi rivolse più la parola..entrò nel parcheggio accanto ad un multisala, parcheggio proprio nei pressi dell’uscita del cinema..

La tua punizione sarà..venire in pubblico..

Senza darmi il tempo di rispondere tirò su la gonna di seta ed inizio a leccare come un forsennato..aspettavo da tempo questo momento..ma iniziava a uscire gente dal locale..era finito lo spettacolo delle 23..un lampione mi illuminava in pieno..

Non distogliere lo sguardo dai passanti, non chiudere gli occhi..

Dopo avermi detto questo tornò a completare il suo lavoro tra le mie gambe’mentre tutti i passanti, per lo più coppiette mi guardavano cercando di non farsi notare, non riuscivo più a contenermi..ero eccitata..e lui lo sapeva e muoveva la sua lingua ad arte in me..iniziai a mugolare..lui per rendermi ancora la situazione un dolce calvario aprii un po’ il finestrino di modo che potessero anche sentirmi..poi iniziò a fare sul serio..dopo avermi riscaldata con dei piccolo colpetti aveva iniziato con manovre avvolgenti ed io emisi piccolo gridolini ma non ci volle molto per farmi perdere i controllo e godere spudoratamente..da fuori sentimmo alcuni commenti credo su di me..tipo che t..guarda che p’ero in preda al piacere mentre fuori tutte le sale si stavano svuotando e la gente usciva..le contrazioni aumentarono..e veni due volte’come lui voleva..in pubblico..quando il parcheggio fu deserto e anche le ultime macchine se ne furono andate mi lasciò riposare..lasciandomi con la gonna alzata..stremata’

Lorenzo devo far pipì..cerchiamo un bagno?

Scordatelo tesoro’valla a fare fuori..davanti alla macchina

Mi alzai e mi misi seduta sui sacconi con le gambe un pò divaricate stando attenta a non bagnare la gonna..e iniziai a farla..nel mentre lui accese i fari della macchina che mi illuminarono..mi sentii umiliata..ma in fondo era quello che volevo e lui lo sapeva..mi sedetti sul sedile senza dir nulla e riprendemmo la corsa. Durante il viaggio continuavano a girarmi in mente degli interrogativi..perché non mi prendeva? Provai ad allungare la mano’sentii un rigonfiamento..ma mi allontanò bruscamente la mano..

Lo avrai quando sarà il momento..

Arrivammo in un locale nuovo e mi portò nel camerino per cambiarmi, mi spogliai davanti a lui senza il minimo imbarazzo..

Hai portato gli slip?

No..non me lo hai detto!!

Male..ed ora?

Non so!

Non puoi andare in scena così subito..rimettiti la gonna di seta..

Ballai come al solito tranquillamente senza crearmi problemi, mi sentivo più protetta con la gonna lunga fino al ginocchio..quella sera mi riaccompagnò a casa e non successe più nulla..

Passarono alcuni giorni tranquilli in cui mi recai solo a lavoro e qualche volta in università..un giorno Lorenzo venne a trovare i miei poi disse che sarebbe andato via in realtà chiuse la porta illudendoli che fosse andato via..ma entrò nella mia camera. Rimase lì buono fino alla sera..quando i miei furono andati a dormire’mi fece spogliare lasciando la porta della mia camera aperta e mi fece mettere a pecora..pensavo che mi volesse leccare..ma mi accorsi subito che aveva altre intenzioni..con un dito mi stava allargando il buco del sedere..dopo avermi lubrificata..mi penetrò..non mi era mai sentita tanto piena fino ad allora seppur avessi avuto molte esperienze di quel tipo..iniziò piano..ma non potevo permettermi di fare rumore e sopportavo in silenzio..lo metteva tutto dentro e poi lo ritirava fuori e ricominciava fino a quando prese un ritmo incessante, ed io non potevo che mordermi le labbra..la cosa iniziava a piacermi..non sembrava volesse smettere..io ero esausta con la faccia sul pavimento ed il mio sedere in aria posseduto da lui con vigore..speravo mi prendesse anche nel punto che preferivo ma sapevo che non lo avrebbe fatto..giocava con me come si fa con il gatto con il topo..ma non volevo smettesse..il tutto andò avanti per più di un ora fino a quando non raggiunsi il piacere..prima di finire prese il mio specchietto e mi fece notare quanto fosse largo il buchino..rimasi impressionata..riprese la sua opera fino a venire dentro’poi si ricompose ..

D’ora in poi se vorrai farlo userai solo il culetto ok?

Va bene

Brava’

ed in silenzio tornò a casa sua mentre io rimasi in terra bel un bel po’ con il sedere pieno prima di riprendermi..mi sarei dovuta abituare visto che ero solo abilitata a quello’prima di addormentarmi mi sentii un po’ in colpa per essermi data in quel modo..con la porta aperta, con il rischio che i miei mi scoprissero..e poi questa era la prima volta che tradivo il mio lui..e stavo male..

Da quel giorno quella pratica diventò una prassi’la mia camera il luogo di piacevoli torture, a volte passavo da casa sua per..farmi’beh avete capito..quando cercavo di prenderlo in bocca o altrove mi fermava..ma godevo ogni volta come una pazza..

Un giorno tornò il mio lui..e chiesi a Lorenzo se potessi avere un’eccezione..ma non volle..convinsi quindi il mio lui a prendermi in quel modo a casa sua..non aveva certo la stessa potenza del mio amante..come al solito non venni’sui invece optò per il mio viso..quando fui sporca mi guardo dicendomi..

&egrave chiaro da come &egrave largo il tuo culo che mi hai tradito!

Non &egrave vero..

Ammettilo non sono nato ieri!

Beh..

Quante volte l’hai preso li?

Tante..ma posso spiegarti..

Prendi la tua roba e vattene!! Subito

Presi la mia roba e uscii spinta da lui, mi vestii alla meglio fuori dalla sua porta e cercai di ripulirmi il viso..quando tornai a casa piansi..ma ammetto che le mie erano lacrime di coccodrillo..mi vergognavo’ma la notte fui ancora preda di Lorenzo. Provai a richiamare il mio ragazzo che doveva restare solo pochi giorni, ma non rispondeva..andai da lui ma arrivata sotto casa sua lo vidi rientrare con la sua ex..indubbiamente mi aveva sostituita in fretta!! Mi dispiaceva un po’ ma in fondo preferivo quello che avevo trovato piuttosto che quello che lui non sapeva darmi..mi sarebbe piaciuto mettermi con Lorenzo..ma sapevo bene che era fidanzato con una ragazza che lavorava in Germania e che pertanto vedeva poco..

To be continued..

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