Un sogno
Una barca di 15 metri e un gruppo di amici.
Si decide di fare una escursione di mezza giornata per esplorare un tratto di costa molto frastagliato dopo il promontorio.
Enrica aveva incontrato qualche giorno prima il suo grande amore dei tempi dell’università Felice, erano quasi due decenni che non si vedevano e non si sentivano dopo che per futili motivi era saltato il matrimonio. Lei era andata a vivere in un altra città e si era ricostruita un altra vita sposandosi con Pasquale col quale aveva avuto una figlia ma non era felice e nelle notti insonni sognava Felice e di fare l’amore con Lui anche se non l’aveva più visto. Felice era diventato un importante imprenditore e la barca era sua ma a tutte le incombenze della stessa pensava il suo marinaio.
Felice conoscendo la passione per il mare di Enrica la invitò a fare un escursione in barca il giorno successivo e Lei volentieri accettò. La mattina dopo si presentò al porticciolo portando con Lei la figlia ed il fratello.
La giornata è splendida, il mare leggermente increspato con un filo di vento ma raggiungere il promontorio per doppiarlo richiede almeno 2 ore di navigazione. Dopo gli ultimi preparativi la barca molla gli ormeggi e fa rotta verso la punta del promontorio.
Oltre Enrica la figlia ed il fratello sulla barca c’era Felice e il suo marinaio. La navigazione inizia tranquilla e dopo un po’ ognuno inizia a rilassarsi. Enrica parla con Felice ricordando vecchi tempi, storie e aneddoti con amici e conoscenti, il fratello e la figlia di Enrica seduti a prua guardano il panorama ormai piatto e monotono e una sonnolenza fa addormentare la bambina sulle ginocchia del fratello di Enrica. Anche lui dopo qualche minuto inizia a rilassarsi chiudendo gli occhi lasciandosi cullare dal vento e dall’incresparsi del mare.
Enrica invece infastidita dal vento si sposta a poppa con Felice in un punto della barca riparato dal vento ma anche non visibile dagli altri e il suo parlare si interrompe solo quando Felice guardandola negli occhi la bacia. Lei rimane sorpresa ma non reagisce, non riesce a far niente per sottrarsi e il bacio si fa più intenso fino a coinvolgerla completamente. Il bacio è solo il prologo perché vista la reazione Felice inizia ad accarezzarle la schiena e le sue mani vanno fino al gancetto del reggiseno per sganciarlo e lasciarlo cadere a terra. Ormai il desiderio è salito ad un livello senza ritorno facilitato dal solo costume indossato da entrambi. Per Felice era un desiderio che costruito minuziosamente da lungo tempo, finalmente si stava realizzando. Per Enrica il desiderio represso ma tanto sognato stava diventando realtà.
Le mani di Felice iniziano ad accarezzarle il seno, ma subito sono sostituite dalla lingua di Lui che inizia a leccarle i capezzoli. Il desiderio prende il sopravvento e anche Enrica inizia a partecipare accarezzando la testa e il corpo di Felice. Si abbracciano teneramente continuando ad accarezzarsi e baciarsi, quando Felice spinge Enrica verso una porta lì accanto. è la porta di una cabina occupata quasi totalmente da un letto matrimoniale che viene subito chiusa a chiave consentendo abbracci più liberi ad entrambi. Il comodo letto consente l’esplorazione dei corpi e così lo slip di Enrica viene sfilato e la sua fichetta appare in tutto il suo splendore facendo salire ancora di più il desiderio. Le mani di Enrica vanno verso il costume di Felice ed iniziano ad accarezzare il cazzo già duro coperto solo dal tessuto . Ci vuole poco a liberarlo togliendo del tutto il costume. Ormai i corpi sono nudi, non esistono ostacoli a guardarsi e desiderarsi reciprocamente. Felice bacia i capezzoli e scende verso la pancia di Enrica fino a raggiungere la fichetta già bagnata e eccitata. La lingua lecca le grandi e le piccole labbra puntando a tratti verso il clitoride con sapienti passaggi per stimolarla e donare piacere ad Enrica. Anche Enrica dopo aver accarezzato un po’ il cazzo di Felice inizia a leccarlo e a prenderlo in bocca. Ma desidera altro e dice a Felice “vieni dentro di me”, lui non aspettava altro e con un colpo secco penetra la fica di Enrica. è tutto dentro di Lei e con colpi secchi inizia a entrare e uscire procurandole forte piacere fino a farla godere. Dopo poco anche Felice viene e si rilassano entrambi restando abbracciati e sorpresi da una leggera sonnolenza.
All’improvviso si sente chiamare “mamma, mamma” era la figlia di Enrica che si era svegliata e cercava la madre. Quello che poteva sembrare un sogno divenne realtà.
Sempre più pazzesca..vorrei conoscervi..anche solo scrivervi..sono un bohemienne, cerco l’abbandono completo ai piaceri.. e voi.. Scrivimi a grossgiulio@yahoo.com
Grazie per i complimenti. Ma non so come consigliarti per cercarli.
Adoro i tuoi racconti! c'è ancora modo di trovarli raccolti per autore? con la nuova versione del sito non ci…
Grazie mille, sapere che il mio racconto sta piacendo mi riempie di soddisfazione! Se non vuoi aspettare i tempi di…
Ma che bello vedere la complicità, l'erotismo e l'affinità costruirsi così! Davvero ben scritto! Attendo il seguito! E ho già…