La prima volta che lesse online i versi del poeta, senti’ che il suo corpo , la sua anima e tutto intorno a lei si accendeva di rossoporpora, il colore icona del sangue, del caldo torrido, del sesso estenuante che sfinisce con tante piccole morti di orgasmi; cosi’ il poeta diventò la sua fantasia erotica virtuale, e comincio’a sognare.
Ecco il suo sogno ricorrente: lei cammina, di notte, in una citta’ sconosciuta: cerca un indirizzo che non trova, ma nessuno può aiutarla, la citta’ è deserta; e poi piove, piove forte e tutto intorno a lei è grigio e nero;guarda meglio, il grigio non è proprio grigio è bianco, il bianco del marmo.
E’stanca, ha freddo ,è angosciata.
Improvvisamente si apre alla sua sinistra una porta:anzi, la porta scompare, puo’ entrare per ripararsi dalla pioggia;quando i suoi occhi si abituano all’oscurità, vede che è tutto bianco intorno a lei, il bianco del marmo, che ,stranamente, non le dà la sensazione del freddo, nè le porta pensieri di morte.
Vede un’altare in mezzo alla stanza (pensa ad un altare, non ad un banale piano di marmo) e sa che lì deve sdraiarsi; così fa , ma è tutta bagnata, sente freddo, allora alza le ginocchia per rannicchiarsi e la sua splendida gonna rossa,a corolla di fiore, sale, scoprendole le gambe abbronzate (ora è fuori da se stessa , si vede come un’altra lei).
E’ in attesa, sa che lui verra’, scompare il freddo, non sente piu’ cadere la pioggia .
Sente un rumore di passi, lui entra: lei non lo vede in viso, solo un’indistinta figura che le si avvicina e si siede al suo fianco ; con delicatezza le prende una gamba, la stende e se la appoggia in grembo:poi inizia a ad accarezzarla, quella gamba liscia e scura,dalla caviglia in su, e a baciarla, mentre lei prova un piacere quasi insostenibile; le braccia dell’uomo si allungano, tutto il suo corpo subisce una trasformazione, le mani arrivano al suo sesso, umido sotto gli slip, come muschio che ricopre le pietre vicino al torrente.
Poi la sua bocca comincia a brucare la passera calda, come fosse un prato; a piccoli morsi e colpi di lingua porta la donna vicino all’orgasmo, poi si ferma, poi riprende, finché lei, inarcata sul marmo, non chiede pietà a quella bocca,vuole il piacere che la liberi da una dolce tortura .
Intanto muove le dita del piede sul grembo dell’uomo, sente il suo sesso farsi sempre piu’ turgido, e il respiro affannoso; fino a che lui non viene (ed è come se il suo sperma caldo la riempisse, femmina al centro dell’universo), la lingua dentro di lei, a bere tutto il dolceamaro miele di mandorla del suo piacere .
Il rituale fantastico è compiuto, il poeta può tornare nella sua realtà virtuale e lei si sveglia, spossata e sazia , come se nel suo letto avesse avuto , invece di un sogno, uno splendido amante reale .
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?