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Racconti Erotici Etero

Un’ottima amica

By 8 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Tornavo da un viaggio di lavoro a Roma . Ero sceso con la macchina e mi ero programmato di partire da Roma il sabato , in modo da poter essere da lei in tempo per quell’invito a cena . Il venerdi sera avevo fatto tardi e quindi sapevo che non sarei riuscito a partire da Roma che in tarda mattinata , un po’ perch&egrave avrei dormito almeno fino alle otto , poi preparati , salda il conto dell’albergo, prendi il raccordo anulare , insomma contavo di trovare il tempo per non arrivare da lei per l’ora di cena , ma un po’ prima nel pomeriggio . Lasciai Roma con un ritmo abbastanza tranquillo e in pratica arrivai da lei che erano le due del pomeriggio. La chiamai e gli dissi che ero già li , nei paraggi della zona in cui ci eravamo dati appuntamento . Fortunatamente quel sabato non lavorava anche se mi aveva detto che avrebbe avuto da fare , mi accorsi che la avevo un po’ spiazzata e che non si aspettava di dover rivedere il programma della serata . Di fatto con lei c’era una strana amicizia , il nostro incontro poteva risolversi in mille modi imprevedibili , ma per questo era bello aver deciso di vedersi . Quando la chiamai mi scusai per il forte anticipo e le dissi che comunque se lei aveva da fare avremmo potuto vederci quando lei era libera anche più tardi , mi sarei organizzato per passarmi le ore che ci separavano dall’ appuntamento . Lei ci pensò su , poi mi disse che se volevo potevo accompagnarla , doveva portare delle cose in un agriturismo per il quale lei lavorava che avrebbe aperto la gestione nei giorni successivi . Accettai e mi disse dove aspettarla , nel giro di mezz’ora mi avrebbe raggiunto . Mentre aspettavo pensavo a lei . Di preciso non mi aspettavo nulla da lei , il mio stato d’animo era quello di chi aspetta una vecchia amica . Era emozionante quell’attesa. Lei arrivò . Io scesi dalla macchina e mi avvicinai sorridendo , le presi la mano e poi ci scambiammo un bacio sulle guance . Io la guardavo e lei guardava me , i nostri occhi si fissavano , con dolcezza , teneramente , quante cose ci eravamo confidati , quante sere a parlare assieme . Lei capì che rischiavamo di restare li imbambolati a fissarci ed allora mi disse ” senti , io devo portare queste cose , andammo con la mia macchina “. Chiusi la mia e salii con lei sulla sua e ci avviammo su una strada che saliva sulle colline attorno Mentre guidava io gli dissi del viaggio , com’era andato , del lavoro che avevo fatto nei giorni precedenti e lei mi raccontò dei suoi impegni , si instaurò subito un dialogo molto fluido , non impegnativo, molto schietto e naturale. Lei portava una gonna nera fino ai ginocchi con leggero spacco e una camicetta bianca sotto la giacca scura e delle scarpe nere con tacco . Era elegante, già pronta per l’ uscita al ristorante . Non potevo non notare i suoi bellissimi capelli neri e il leggero trucco che la rendeva ancora più bella . Arrivammo ad un cancello che interrompeva i muri di recinzione della antica villa . Lei aveva le chiavi e una volta aperto il cancello della tenuta ci avviammo verso il casolare . Era tutto chiuso , attorno alla costruzione c’erano prati e alberi che creavano un atmosfera molto rilassante . Entrammo nella costruzione e lei depose le borse che doveva portare li e mi guidò in una piccola visita al casolare . Alla fine ci sedemmo su divano da terrazza in vimini , l’uno accanto all’altra ,sulla terrazza della villa . L’estate ormai stava finendo e da li si godeva una splendida vista sul parco e sulle colline circostanti . Una volta seduti li , i nostri discorsi si fecero più personali , lei mi raccontò come di alcune sue vicende delle quali ero a conoscenza , dei suoi studi e di quello che stava facendo come lavoro . La fissavo mentre lei mi parlava e pensavo a quanto finalmente fosse bello essere li con lei , quanto avevo desiderato un momento così . Desideravo abbracciarla , solamente stringerla , poter sentire i suoi capelli sulle mie guance , restare così fino al tramonto. Forse lei coglieva questi miei pensieri e si avvicinò a me si tolse le scarpe e piegando le gambe sul divano appoggiò la sua testa sulle mie spalle . finalmente potevo abbracciarla . Le misi il mio braccio attorno alle sue spalle e appoggiai le mie guance sulla sua testa , baciandole i capelli mentre con la mano li accarezzavo . Il sole stava calando ed i colori del tramonto iniziavano a colorire di rosso le foglie degli alberi ed i nostri visi che fissavano il sole . Restammo così per diverso tempo, senza parlare , contenti che quell’incontro era stato dolce come entrambi ce lo aspettavamo. La desideravo , ma soprattutto desideravo baciarla , era un pensiero costante che attraversava le mie fantasie , mi bastava un bacio , ma sapevo che quando si bacia na donna poi non ci si può fermare li , dopo un bacio ve ne &egrave un altro ed altri cento ancora . Non sapevo se lei voleva e sopratutto sapevo che per lei ogni cosa che faceva aveva un significato profondo ed io vivevo lontano , non ci sarebbe potuto essere un futuro tra di noi se non una forte amicizia . non volevo essere io a varcare quella soglia . Forse mi stavo facendo troppe paranoie , chissà lei cosa pensava . Ero praticamente in stato di stallo , temevo che qualunque cosa avessi fatto avrebbe potuto dare una svolta che non era quella che desideravo , quindi non potei far altro che aspettare . Erano alcuni minuti che eravamo li abbracciati , allora con la mano ripresi ad accarezzare i capelli , interrompendo quel silenzio e quella quiete che ci aveva colti mentre ammiravamo il tramonto . Fu lei che alzando la testa mi guardò ed avvicinò la sua bocca alla mia . Ci baciammo. Sentivo la sua bocca sulla mia , la sua lingua e la mia che si accarezzavano , la baciai e dalla bocca andai sulle guance e sul collo per poi salire fino all’orecchio per sussurrargli il suo nome per esprimergli la mia estasi . Sentii la sua mano infilarsi sotto la mia camicia , la sua mano calda che mi accarezzava il petto mentre anche lei mi baciava sul collo . riprendemmo a baciarci in bocca , mentre i suoi capelli spettinati ricadevano sul io viso . Infilai le mie mani sotto la sua camicetta ed andai a slacciargli il reggiseno , lo lasciai cadere dentro la camicia ed andai ad accarezzarle i seni . Sentivo tra le mie mani i suoi capezzoli e le forme dei suoi seni . La strinsi a me con più forza e la baciavo mentre mi succhiavo la sua lingua . La mia mano le accarezzava la schiena mentre anche lei accarezzava il mio petto . slaccia la cerniera della gonna e la feci scendere lungo le sue gambe e con la mano andai a cercare i suoi glutei e li accarezzai . Le sfilai le mutandine di pizzo nero mentre lei si sbottonava la camicetta e se la toglieva . Lei rimase nuda con addosso solo le autoreggenti . Mi aiutò a spogliarmi e quando restammo nudi ci guardammo sorridendoci. Allora la feci coricare sulla schiena ed iniziai a baciarle i seni , con la lingua mi fermavo si capezzoli e li leccavo e li succhiavo . Mentre li leccavo con la mano scesi verso il ventre , accarezzandolo , fino a scendere sulla sua farfallina . Con le dita la accarezzai e la sentii aprirsi , sentii i suoi umori caldi , allora scesi baciandola dai seni lungo il ventre fino a portare la mia bocca sul suo frutto prelibato ed iniziai a leccarlo . Con la lingua raccoglievo tutti i suoi umori , con la bocca succhiavo tutte le sue pieghe per poi baciarla nell’interno delle cosce per poi ritornare li a raccogliere tutta la sua rugiada ed inebriarmi dei suoi succhi … era stupendo , lei con le mani mi accarezzava i capelli e mi spingeva a leccarla ancora più forte . La sentivo gemere di piacere mentre con un dito andavo a toccarle il buchino del sedere . Lei si rialzò , vedevo i suoi occhi pieni di piacere . Io ero seduto ed allora lei prese tra le mani il mio membro ed iniziò a masturbarmi. Tra le sue mani era diventato durissimo ad allora portò li la sua bocca ed iniziò a succhiarmelo mentre con la ano continuava a masturbarlo . Il calore della sua bocca attorno al mio membro era stupendo . Provavo brividi di piacere . Allora lei salì sopra di me che ero seduto e se lo infilò dentro . Ero avvolto , mi sentivo dentro di lei , lei saliva e scendeva , lei dava il ritmo ed io ogni volta che scendeva cercavo di allungarmi per penetrarla più a fondo , dargli tutto me stesso . Mi abbracciava e mentre i nostri corpi si dimenavano l’uno dentro l’altra le stringevo le mani sulla schiena per poi salire alle sale e quando sedeva su di me ed io dentro di lei la spingevo dentro con più forza . ad un certo punto la sentii gemere più forte , aveva avuto n orgasmo allora cercai la sua bocca per baciarla per cercare la sua lingua, per continuare quell’amplesso . Lei ricambiò i baci mentre con minor forza continuavo a penetrarla . Allora si stese nuovamente e mi invitò ad andarle sopra. Iniziai a penetrarla mentre lei con le gambe mi stringeva la schiena . Le misi le braccia sotto la schiena ed iniziai io a penetrarla col mio ritmo, mentre andavo a baciarla sul collo . Sentivo il suo respiro e la sua bocca che cercava la mia . Mi sussurrò che potevo venire dentro di lei perch&egrave usava la pillola allora continuai . Dovevo venire ma volevo aspettare che anche lei avesse un orgasmo , così quando la sentii che stava avendo un orgasmo mi abbandonai anch’io e venni dentro di lei . Restammo abbracciati distesi su quel divano con i nostri corpi umidi di sudore e avvolti nei profumi d’amore , a guardarci gli ultimi raggi di quel dolcissimo tramonto ….

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