Passò l’inverno ed arrivò la primavera, primavera inglese naturalmente; giornate tiepide a volte, alternate a giorni di vento gelido o a scrosci di pioggia mista a neve.
Continuavo ad abitare al pub di Blanche, con la quale avevo stabilito un rapporto quasi di concubinato; condividevamo spesso i nostri letti per appassionate serate di sesso, ma pur sempre senza legami o sentimenti.
Per me andava benissimo, anche perché sapevo, ed anche lei sapeva, che da lì a qualche mese me ne sarei andato.
Il lavoro dello studio aveva ingranato alla grande, eravamo riusciti ad entrare nel giro degli appalti londinesi e i lavori ci arrivavano da ogni dove, tant’è che dovemmo assumere un altro giovane architetto del posto per darci una mano.
Anche il rapporto di amicizia e professionale con William e Lacy filava a meraviglia.
Con la primavera arrivò anche una telefonata da Luisa che mi annunciava e m’invitava al suo matrimonio con Leonardo in maggio.
Conoscendo Leonardo come una brava e gentile persona, fui molto contento della notizia; Luisa meritava il meglio.
Mi preparai all’evento e tre giorni prima partii per l’Italia.
Fu anche un’occasione per rivedere i miei dopo diversi mesi.
Arrivò il gran giorno e con i miei mi recai a Firenze alla cerimonia.
Arrivammo leggermente in ritardo, a cerimonia già cominciata.
All’uscita dalla chiesa Luisa era radiosa e bellissima nel suo abito bianco.
Dopo la valanga di auguri, baci e foto, approfittando di un attimo di tregua, mi avvicino alle sue spalle.
-“Posso baciare la sposa?” – le chiedo a bassa voce.
-“Mau, ma dov’eri?” – dice voltandosi – “Ho anche pensato che non fossi venuto” – e si getta su di me mettendomi le braccia al collo.
-“Avrei mai potuto mancare all’evento della vita della mia cuginetta preferita?”
-“Oggi le hai messe le mutandine?” – le sussurro, poi, all’orecchio mentre mi bacia sulle guance.
-“Scemo. – dice scostandosi ridendo – “Vuoi controllare?”
-“Non oggi,” – rispondo ridendo anch’io – “ma mi piacerebbe”.
-“Beh forse più tardi, chissà?” – mi fa allusiva.
L’arrivo di Leonardo c’interrompe.
-“Ciao Mauro.” – mi fa stringendomi la mano ed abbracciandomi – “Che piacere rivederti”.
-“Anche per me e tutti i miei complimenti, hai impalmato la più bella donna di Firenze”.
-“Solo di Firenze?” – ribatte ironica Luisa.
-“Beh, altrove devo ancora controllare” – e scoppiamo a ridere tutti e tre mentre lei mi da uno schiaffo sulla spalla.
Non voglio dilungarmi sull’evento, l’ho inserito solo per evidenziare il profondo legame che esisteva ed esiste ancora tra Luisa e me.
Mi ero preso una decina di giorni per restare un po’ con i miei ed avevo combinato il mio rientro di sabato sera, per avere la domenica per riposarmi.
Al mio rientro Blanche mi accolse abbracciandomi e baciandomi, tra la curiosità degli avventori.
Nessuno, tranne William e Stacy, sapeva della nostra relazione, anche se molti clienti sospettavano qualcosa.
-“Vuoi mangiare qualcosa?” – mi chiede Blanche.
-“No, grazie, Sono stanco e voglio solo riposare e poi durante questi giorni ho mangiato anche troppo” – rispondo sorridendo.
-“Ok, ci vediamo dopo”.
-“Non credo, penso che andrò subito a dormire”.
Lei mi guarda con aria delusa, ma non dice niente.
Il giorno dopo è domenica e dormo fino a tardi.
Verso le 12 esco e vado in un Fish & Chips a mangiare qualcosa; non ho più visto Blanche da ieri sera, quando sono uscito lei non era in sala.
Nel pomeriggio, dopo un riposino, mi metto a leggere il preventivo per un progetto che William mi ha lasciato da visionare.
Sento bussare alla porta.
-“Avanti” – dico pensando sia Blanche.
Infatti è lei.
-“Posso?” – fa restando sulla porta.
-“Certo, vieni”.
Entra e viene a sedersi sulle mie gambe.
-“Mi hai lasciato troppo tempo sola.” – dice abbracciandomi e baciandomi sul viso – “Mi sei mancato”.
-“Ti sono mancato io o il mio cazzo?”
-“Tutti e due.” – ribatte ridendo – “Dobbiamo recuperare il tempo perduto”.
-“Veramente avrei da lavorare”.
-“Puoi lavorare dopo” – dice alzandosi ed andando verso il letto.
Fa scivolare in basso il vestito rosso che indossa e sotto è completamente nuda!!!
Esce dalle pieghe dell’abito e si sdraia sul letto, cominciando ad accarezzarsi la figa.
-“Che fai non vieni?”
Come si può rifiutare l’invito di una bella donna nuda che si accarezza aspettando te?
Mi alzo e mi avvicino fermandomi sul bordo del letto.
Lei attacca subito la zip, l’abbassa e fa fuoriuscire il cazzo che è già mezzo duro.
Senza porre tempo in mezzo, abbassa i jeans, lo prende tra le labbra e comincia a succhiare.
Quando lo sente bello rigido, lo lascia e si mette carponi sul letto.
-“Spogliati. Vieni, ti voglio dentro”.
Velocemente tolgo i vestiti e mi metto dietro di lei; il suo culo ondeggia invitante; lo afferro con una mano, affondando le dita nella carne morbida, con l’altra mi prendo il cazzo rigido, lo passo tra le labbra bagnate di umori e con una spinta lo affondo nella sua figa.
-“Aaahhh… Sìììì… Cosiii ti voglioooo… Come sei durooo…” – grida.
Da quando ha cominciato a prendere la pillola, scopiamo senza preservativo; è un rischio con una come lei, ma il piacere che provo mi fa scordare la prudenza.
Comincio a pomparla con vigore, affondo su affondo e quando la sento prossima all’orgasmo glielo pianto dentro a toccare l’utero.
-“Yeeaahh… Oohh my god… vengooo…”
Sento le pareti della sua vagina che si contraggono ed il piacere è tanto che sto per venire, allora mi sfilo da lei e respirando a fondo cerco di calmarmi.
-“Nooo…” – emette un grido di delusione – “Perché ti sei tolto?” – chiede riversandosi sul letto.
-“Non è ancora il momento” – le rispondo stringendomi il cazzo per non sborrare.
Mi distendo sul letto per rilassarmi, ma lei non mi da tregua.
Mi scavalca e prende il cazzo con una mano, lo punta contro la figa e si lascia andare in basso, impalandosi e cominciando a cavalcarmi con ardore.
-“Oohh Yeeaahh… Come ti sentooo… Bello durooo… Come mi è mancato il tuo cazzo!!!”
Continua a cavalcarmi per un po’, poi decide di cambiare posizione.
Con un agile mossa gira su se stessa, senza neanche sfilarsi il cazzo da dentro e riprende la cavalcata dandomi le spalle.
Vedere il suo culo che si muove davanti ai miei occhi, il cazzo che entra ed esce da lei, sentire come le pareti della figa mi accarezzano, è troppo.
Le metto una mano tra le scapole e la faccio inchinare in avanti; in questa posizione ho una bella visuale delle sue natiche divaricate e del buchino dilatato.
La tentazione è troppa m’insalivo il dito e lo spingo a fondo in quell’antro caldo.
-“Aaahhh” – fa irrigidendosi.
Ma ormai la conosco; so che questa pratica, sentirsi masturbare il buco del culo mentre è scopata, le piace troppo, quindi non mi scoraggio ed inizio a far andare il dito dentro e fuori.
-“Ooohhh yeeaaa… That’s beautiful… Yeaaa…”.
Ma il suo agitarsi e la sensazione dello sfregamento del dito contro il mio uccello, attraverso la sottile parete interna, è troppo per me.
-“Non resistooo… Vengooo…” – grido artigliandole i fianchi e spingendo a fondo dito e cazzo.
-“Yeeaahh… Vieniii… Sto godendo anch’iooo…” – mi fa eco lei tirandosi su per farsi penetrare meglio.
Mi lascio andare e le scarico un fiume di sborra nella figa, mentre le contrazioni del suo orgasmo accompagnano il mio.
Quando ci calmiamo, lentamente lei sfila il cazzo dalla figa ed un rivolo di sborra scende a bagnarle le cosce e ad inondarmi le palle.
Blanche scivola sul letto accanto a me, mi abbraccia e mette il viso nell’incavo delle mie spalle.
-“Quanto mi sei mancato” – mi sussurra.
Dopo un po’ ci appisoliamo abbracciati.
I commenti e i suggerimenti sono ben accetti, scrivetemi pure a miziomoro@gmail.com
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?
Complimenti, argomento e narrazione fantastici.